TERZA DOSE, VACCINATO SOLO UN QUARTO OVER 60: IN ABRUZZO 95MILA CON “BOOSTER”, STALLO PRIME DOSI

di Azzurra Caldi

24 Novembre 2021 00:34

Regione - Sanità

L’AQUILA – Il “boom” delle prenotazioni per la terza dose “booster” del vaccino anti covid al momento non si è registrato e la campagna vaccinale rallenta con grandi differenze a livello territoriale.

La corsa al richiamo non procede a passo così spedito, almeno per quanto riguarda la platea attualmente interessata, quella degli over 60 e, da lunedì 22 novembre, la fascia di età compresa tra i 40 e i 59 anni. Il “record” di prenotazioni a livello nazionale è stato registrato due giorni fa, quando sono state somministrate 182mila dosi.

In Abruzzo sono oltre 95mila le terze dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate fino ad oggi. Il dato sale a 95.061. Del totale, 27.694 sono state somministrate negli ultimi sette giorni. Il dato è in crescita del 26% rispetto al totale della settimana precedente. Solo 2.532, invece, le prime dosi somministrate in una settimana.

Ma i dati al momento, non sono così definiti, tanto che secondo Lab24, avrebbe ricevuto la terza dose meno di un quarto della popolazione vaccinabile, circa il 22,31% degli over 60. Numeri che collocherebbero l’Abruzzo più o meno a metà della classifica che invece vede il Molise prima regione per la percentuale di richiami (quasi al 40%); seguito da Piemonte (33%) e Toscana (29.56%). Ultime tre regioni per terze dosi sono Friuli Venezia Giulia (17.41%), Sicilia (14.14%) e Calabria (13.84%).





A livello nazionale, gli over 60 che hanno ricevuto la terza dose (tra booster e dose aggiuntiva per gli immunocompromessi) sono in media il 22,7% del totale.

E se le terze dosi non decollano, è ormai consolidato il dato sulle prime dosi, un crollo secondo la fondazione Gimbe del 75% in tre settimane e restano ancora 2,7 milioni di over 50 da vaccinare.

In Abruzzo la copertura vaccinale, ovvero la popolazione che ha completato il ciclo con due dosi o con un siero monodose, è ora all’83,2%. Senza neppure una dose più del 14% degli over 12, cioè oltre centomila persone.

Per quanto riguarda le terze dosi, 40.300 somministrazioni hanno riguardato gli over 80, 18.286 la fascia 70-79 anni, 17.494 quella 60-69 anni, 7.817 la fascia 50-59 anni, 5.207 quella 40-49 anni, 3.884 quella 30-39 anni, 1.990 la fascia 20-29 anni e 83 somministrazioni la fascia 12-19 anni. Per quanto riguarda invece la copertura vaccinale, il dato è all’89,8% per la fascia di età 70-79 anni. Seguono quella 60-69 (88,5%), quella 20-29 (86,2%), la fascia 50-59 anni (84,1%), gli over 80 (83,3%), la fascia 40-49 anni (80,4%), quella 30-39 anni (79%) e quella 12-19 (70%).

Meno dati sul numero degli operatori sanitari che hanno effettuato la terza dose e per i quali, con molta probabilità, scatterà di nuovo a breve l’obbligo anche per il richiamo.





“Dell’obbligo c’è bisogno per mettere in sicurezza il personale sanitario e migliorare lo stato di immunizzazione, è una conseguenza logica”, spiega ad AbruzzoWeb Maurizio Brucchi, referente della campagna vaccinale in Abruzzo.

“Non si tratta di una questione legata ad una mancata risposta”, risponde a precisa domanda e, pur senza fornire ulteriori dettagli assicura: “i sanitari che si sono ammalati di nuovo sono pochissimi, una percentuale molto bassa”.

Intanto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre 2021 la determina dell’Aifa che ha portato alla circolare di ieri del ministero della Salute per l’anticipo della dose booster del vaccino anti-Covid da 6 a 5 mesi.

La circolare entra in vigore oggi, cioè il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della decisione adottata dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

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