L’AQUILA – Una immane tragedia, difficile da accettare, da spiegare. Marco Rosone, veterinario di 35 anni si è tolto la vita ieri nella frazione Capo la Villa, di Tornimparte, in provincia dell’Aquila. Persona stimata, conosciuta, senza problemi economici, e che a breve sarebbe diventato papà, e sarebbe andato a vivere assieme alla sua compagna, Annalisa.
Poi invece è scattato qualcosa, dentro di lui. Ieri alle 7 è uscito di casa del padre, dove abitava, senza più fare ritorno. Visto che non dava notizie di sé, e non rispondeva al telefono, il padre ha cominciato a preoccuparsi e ha lanciato l’allarme.
Sono scattate le ricerche, e il corpo senza vita di Marco Rosone è stato trovato sotto un ponte lungo l’Amiternina, poco distante dalla casa, e accanto c’era il suo fucile da caccia.
Pochi dubbi sulla causa della morte: dai rilievi risulta che l’uomo abbia puntato contro di sé il fucile, e abbia premuto il grilletto. Inutili i soccorsi.
La comunità è sconvolta e attonita. Parla per tutti il sindaco Gianmario Fiori, “Ci siamo visti l’altro ieri per programmare l’apertura di un campetto di calcio per giocare pochi minuti e vedere chi resisteva di più. Una cosa voglio dire, che noi tutti, intesa come comunità non lasceremo il padre Pino e la compagna Annalisa da soli”.
Tante le parole degli amici, postate sul suo profilo facebook: “mai una parola rivolta male a nessuno, un bravissimo ragazzo, non so perché hai fatto questo gesto disperato ….ci sentivamo spesso… per qualsiasi problema mi avresti dovuto chiamare gli amici veri, ci sono sempre, e non solo per una bevuta davanti ad un bancone”. “un abbraccio forte amico mio, ora non so come farai ma veglia su Pinuccio e sulla tua nuova famiglia che ne hanno tanto bisogno”, “Eri troppo buono per questo brutto mondo”.
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