L’AQUILA – “La pianta organica dei magistrati del Distretto è pari a 216 posti, di cui 159 negli Uffici giudicanti e 57 negli Uffici requirenti; al 30.6.2024 erano scoperti 17 posti nei primi (scopertura del 10,69 %) e 6 posti nei secondi (scopertura del 10,53%), con un tasso lievemente più basso rispetto allo scorso anno”. “Lo stesso tribunale distrettuale dell’Aquila dispone di una pianta organica di soli 13 magistrati, nonostante sia gravato da importanti competenze distrettuali (DDA, riesame, imprese, prevenzione, protezione internazionale), che obbligano pressoché tutti a funzioni promiscue”.
Sono solo alcuni dei dati snocciolati dal presidente vicario della Corte di Appello dell’Aquila, Aldo Manfredi, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Permane da oltre quattro anni, e crea quotidiane difficoltà, la scopertura del posto di Magistrato Distrettuale Giudicante (quello requirente è coperto da circa venti anni), mentre continua ad essere interamente scoperta la pianta organica flessibile distrettuale che prevede quattro magistrati giudicanti e due requirenti, sulla quale si contava (essendo vacante, ormai da cinque anni, anche il posto di magistrato distrettuale) per garantire il regolare svolgimento dell’attività giurisdizionale, soprattutto negli uffici di minori dimensioni, tra cui i quattro tribunali subprovinciali, gravati da frequenti scoperture e assenze, oltre che da incompatibilità nel settore penale; scoperture che hanno l’imposto l’adozione di numerosi provvedimenti di applicazione infradistrettuale, con inevitabili ricadute negative sulla funzionalità degli Uffici di appartenenza dei magistrati applicati altrove”.
“Il problema ha assunto maggiore rilevanza con l’entrata in vigore della nuova normativa processuale penale (c.d. riforma Cartabia) che prevede anche per i processi relativi a reati minori, trattati dal giudice monocratico, una udienza predibattimentale tenuta da magistrato necessariamente diverso da quello del dibattimento; per quanto si tratti di uno snodo processuale di grande importanza e delicatezza, operando l’udienza predibattimentale come “filtro” per selezionare i processi per i quale sia ragionevole la previsione di condanna, i tribunali con ridotta pianta organica hanno dovuto affidare tali ruoli ai magistrati onorari, non disponendo di un numero di magistrati professionali tale da impedire le conseguenti incompatibilità. Permane, come da tempo si evidenzia in questa sede, la criticità derivante dal troppo basso tasso di specializzazione dei magistrati operanti nella maggior parte degli uffici, le cui minime dimensioni (tra gli Uffici più piccoli d’Italia ben otto, tra tribunali e procure, si trovano in Abruzzo)”.
“Lo stesso Tribunale Distrettuale di L’Aquila dispone di una pianta organica di soli 13 magistrati, nonostante sia gravato da importanti competenze distrettuali (DDA, riesame, imprese, prevenzione, protezione internazionale), che obbligano pressoché tutti a funzioni promiscue. Si perde così il vantaggio di cui godono altri uffici di maggiori dimensioni, essendo la specializzazione strumento fondamentale per accrescere la qualità dei provvedimenti, promuovere la tendenziale uniformità e stabilità degli indirizzi giurisprudenziali, ed anche per aumentare la complessiva produttività degli uffici e fronteggiare adeguatamente la domanda di giustizia, tema quanto mai importante in un momento in 105 cui l’Italia si è impegnata al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi PNRR di cui si è detto. Il problema è attualmente sentito maggiormente in sede penale, non essendo possibile ottemperare alle indicazioni del legislatore e del CSM in tema di specializzazione per i reati c.d. di genere e per la materia della prevenzione, ma è destinato ad emergere in tutta la sua evidenza quando saranno operative le riforme che istituiscono le Sezioni specializzate per la famiglia e la competenza collegiale per l’adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale. Fig.14: Copertura piante organiche magistrati del Distretto al 30.6.2024 8.2”
“Quanto al Personale Amministrativo degli Uffici Giudicanti del distretto (Corte d’Appello, otto Tribunali circondariali, di cui uno con sezione distaccata, il Tribunale per i Minori, il Tribunale ed i due Uffici di Sorveglianza) la scopertura del personale a tempo indeterminato -ridotto a seguito dell’accorpamento dei 4 tribunali subprovinciali, pur mai reso effettivo- mai adeguato all’aumentato organico dei magistrati, è fortunatamente scesa al 10,57 % (dal 20,04% dello scorso anno). Molto più grave la scopertura degli uffici notifiche UNEP, pari al 44,80%. Molti sono i distacchi presso altri distretti (soprattutto quelli campani, calabresi e pugliesi) e continue le richieste di applicazione infradistrettuale, in particolare per i funzionari e gli assistenti giudiziari; 142 51 17 6 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 Giudicanti Requirenti Giudicanti Requirenti In servizio 142 51 Vacanti 17 6 % scopertura 10,69% 10,53% 106 mancano i direttori di cancelleria e 4 dirigenti amministrativi sui 9 previsti”.
“Le recenti assunzioni di personale a tempo determinato, con risorse PNRR, hanno visto nel febbraio 2022 l’arrivo nel Distretto di 185 addetti agli UPP (su una pianta organica di 190) e di nuove figure professionali con varie qualifiche (operatori data entry, tecnici edilizi, tecnici contabili ecc.), pari al 30.6.2024 a 84 unità sulle 111 previste. Al 30.6.2024 gli addetti agli UPP sono saliti a 199, rispetto ai 138 dello scorso anno (152 nei Tribunali, 47 in Corte d’Appello). Si auspica la loro stabilizzazione, sia per garantire loro adeguate prospettive che per dare continuità al loro apporto negli uffici”.
“La situazione del personale amministrativo risulta problematica anche per il periodo 1/7/2023-30/6/2024 con percentuali di scopertura in aumento rispetto al precedente periodo, specie per le qualifiche di vertice; in particolare i direttori lamentano di aver visto la loro figura professionale fortemente sminuita dalla nuova configurazione del CCNL e dalle proposte del Contratto Integrativo, cercando di sensibilizzare il Ministero della Giustizia ad una diversa valutazione del profilo. Nonostante le scoperture segnalate, nel periodo di interesse vi è stato un notevole recupero di efficienza, circostanza questa attestata dal buon esito dell’Ispezione ministeriale che ha riguardato il quinquennio 01/07/2019-30/06/2024”.
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- TRIBUNALE L’AQUILA: MANFREDI, “SOLO 13 GIUDICI, POCO PERSONALE, NECESSARIO STABILIZZARE PRECARI”L'AQUILA - "La pianta organica dei magistrati del Distretto è pari a 216 posti, di cui 159 negli Uffici giudicanti e 57 negli Uffici requirenti; al 3...