TROVATO MORTO IN CANALE DEL FUCINO, SAN BENEDETTO DEI MARSI DA’ L’ADDIO A MANUEL DI NICOLA

11 Aprile 2021 11:20

L'Aquila - Cronaca

SAN BENEDETTO DEI MARSI – Saranno celebrati oggi, alle 16, nella chiesa della Santissima Maria Assunta, i funerali di Manuel Di Nicola, il 33enne di San Benedetto dei Marsi ritrovato senza vita in un canale del Fucino a sei giorni dalla scomparsa.

Come si legge sul quotidiano Il Centro, nel giorno dell’addio al giovane padre il sindaco Quirino D’Orazio ha proclamato il lutto cittadino raccomandando “una partecipazione consapevole nel rispetto delle disposizioni, vista la delicata situazione pandemica”.





L’autotrasportatore si era allontanato domenica 7 marzo, intorno alle 20.30,dopo aver festeggiato il battesimo del figlioletto di 9 mesi, con l’auto del suocero per andare a fare la doccia. A far scattare le ricerche, la moglie Marianna Santilli, dopo un paio di giorni e riferendo ai carabinieri che si era allontanato senza portare con sé il cellulare. La Fiat Punto è stata ritrovata in aperta campagna, tra San Benedetto e Cerchio, il corpo senza vita dell’autotrasportatore sul greto del canale della Cintarella.

Di proprietà del suocero, l’utilitaria ritrovata con l’elicottero in località Vitellino, tra San Benedetto e Cerchio, era aperta, con le chiavi inserite nel quadro e le ruote impantanate nel fango. Sabato 13 marzo, a circa 800 metri di distanza, i sommozzatori avevano ripescato il corpo senza vita di Manuel Di Nicola, nel canale della Cintarella. Nelle prime ore dal rinvenimento si era pensato ad un gesto volontario, poi ad un annegamento nel canale accidentale, ma le incertezze emerse all’esito del primo esame autoptico avevano spinto il magistrato a disporre nuovi e più approfonditi accertamenti. Non solo, infatti, nei polmoni del giovane padre non c’era acqua, ma erano stati rinvenuti anche dei sull’addome e sulla bassa schiena dell’uomo. Scomparso, inoltre, anche il portafoglio della vittima, contenente tra i 500 e gli 800 euro.





Il pm aveva quindi disposto l’arrivo dei carabinieri del Ris per ispezionare la Punto bianca posta sotto sequestro. Per determinare la causa delle morte, inoltre, il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato aveva nominato un consulente per la seconda autopsia, nel corso della quale il dottor Cristian D’Ovidio ha chiarito che Di Nicola è finito nel canale quando era ancora vivo, ma per poter stabilire l’esatta causa della morte si è riservato di conoscere gli esiti dell’esame tossicologico.

Resta però da chiarire perché Manuel Di Nicola si fosse diretto in aperta campagna, di notte, e che fine abbiano fatto i soldi che aveva con sé.

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