UCCISO DA COLPO DI FUCILE A MONTEREALE: PATTEGGIA L’AMICO, CHIESTO RISARCIMENTO DA UN MILIONE

16 Maggio 2024 08:41

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Una richiesta di risarcimento danni da un milione di euro, con il principale imputato uscito dal procedimento penale dopo aver patteggiato la pena a un anno e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo.





Sono gli sviluppi, riportati dal Messaggero, del tragico incidente avvenuto il 6 gennaio dello scorso anno a Marana di Montereale (L’Aquila) in cui ha perso la vita Fiore Cialfi, 64 anni, morto a causa di un colpo di fucile partito involontariamente mentre con un gruppo di amici si trovava in giardino per provare l’arma.

Ieri all’Aquila, nell’udienza davanti al Gup Guendalina Buccella, il principale imputato, Nazzareno Feliciani, 58 anni, funzionario del Corpo dei Vigili del fuoco, ha preferito aderire al rito alternativo, evitando un possibile processo. Per gli altri due imputati, Giancarlo Di Giandomenico, 63 anni, e Antonio Picchioni, 64, l’avvocato ha chiesto e ottenuto la possibilità di oblare, pagando una sanzione ammministrativa, per il reato di sparo in luogo pubbico, così da “alleggerire” le due posizioni che rispondono sempre in concorso di omicidio colposo.

I quattro, compresa la vittima, ex autista della Tua, si erano ritrovati fuori il giardino dell’abitazione di Feliciani per provare un mirino per fucile, appena acquistato, senza verificare che l’arma fosse scarica, consegnandola a Feliciani che appoggiandola sul cofano della sua auto, rivolta nella direzione di Cialfi a una distanza di circa 10 metri, aveva fatto partire il colpo che ha raggiunto la vittima al cuore.





I legali di moglie, due figli e sorella della vittima si sono costituiti parte civile, chiedendo complessivamente la somma di un milione di euro.

Tutti gli imputati sono accusati attraverso imperizia, negligenza ed imprudenza in pieno centro abitato di aver provato la funzionalità dell’arma sparando, in modo pericoloso e senza prendere alcuna cautela, contro una tavoletta di legno posta all’estremità del giardino, utilizzata come bersaglio.

 

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