UN ANNO DI COVID: RETTORE UNIVERSITA’ DI TERAMO SCRIVE AGLI STUDENTI E COMUNITA’ ACCADEMICA

12 Marzo 2021 17:17

Teramo - Abruzzo, Politica

TERAMO – “Dobbiamo avere fede nella scienza che sicuramente ci porterà a superare questo periodo terribile. E’ necessario che ognuno di noi continui a fare del proprio meglio per tornare, tutti insieme, a ‘riveder le stelle'”

Questo un passaggio della lettera che il rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, ha scritto agli studenti universitari, ad un anno dal deflagrare della pandemia del covid-19.

LA LETTERA INTEGRALE 

“Cari tutti, è passato un anno da quando il nostro Paese è entrato in un’epoca sconosciuta, nella quale il quotidiano di ognuno di noi è improvvisamente mutato e ciò che ritenevamo scontato ha finito per non esserlo più”.





Noi esseri umani, abituati da sempre a pensare di poter dominare le altre specie viventi, ci siamo trovati ostaggi di un virus che è penetrato, oltre che nei nostri corpi, nei nostri pensieri, abitudini e relazioni, e ha provocato una immane strage umana ed economica.

Ancora oggi viviamo nell’incertezza e se da una parte la vaccinazione messa a punto con la nostra ASL e, soprattutto, grazie all’immane lavoro svolto dallo staff dell’Ateneo che ne ha curato l’organizzazione, ci permette di dire che qualcosa è cambiato, non tutte le condizioni al contorno ci legittimano a pensare che si possa ripartire a breve con quello che tutti vogliamo e cioè l’incontro e il confronto diretto tra noi.

Il nostro ambiente è interconnesso con tutti gli altri e quindi la vulnerabilità è sempre presente e, per il momento, è impossibile governare tutte le variabili di questo sistema complesso e anche se ognuno di noi prova a farlo e studia protocolli e procedure, spesso le varianti del COVID riescono a sottrarsi all’agognato risultato del controllo e rimettono in discussione la volontà più volte reiterata di riportare ogni azione nel proprio alveo naturale.

Non sappiamo quanto sarà lunga questa emergenza ed è perfino inutile azzardare ipotesi, ma sappiamo che buona parte del risultato finale dipenderà anche dai nostri ulteriori sacrifici e personalmente non mi stancherò mai di ringraziare tutti voi studenti che pervicacemente siete rimasti dietro gli schermi ad ascoltare le nostre parole, a condividere i webinar, a portare avanti le vostre ricerche e a rigettare l’ipotesi di arrendervi.

In egual modo ringrazio i docenti che hanno continuato a formare insistendo sulla necessità di non lasciare indietro nessuno. Che dire poi di coloro che, spesso precari, dovendo portare avanti attività in presenza e laboratoriali hanno comunque sfidato il senso di difficoltà insito in ogni uscita al di fuori delle proprie mura domestiche.





Al personale tecnico-amministrativo e di biblioteca va ugualmente la mia riconoscenza per essersi responsabilmente impegnato a mantenere alta la qualità di tutti servizi offerti.

Dal canto mio vi posso dire che insieme alla Direttrice Generale, ai Presidi, ai miei delegati e collaboratori, continuerò a essere sempre presente cercando di organizzare in maniera responsabile e trasparente il da farsi.

Siamo ormai allenati all’emergenza e sappiamo come continuare a gestirla. Dobbiamo avere fede nella scienza che sicuramente ci porterà a superare questo periodo terribile.

è necessario che ognuno di noi continui a fare del proprio meglio per tornare, tutti insieme, a “riveder le stelle”.

 

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