L’AQUILA – “Un pozzo per raccogliere l’acqua piovano, e una cucina dell’orfanotrofio delle maestre pie dell’Addolorata, da valore di 18mila euro: può sembrare poco, ma qui in Zimbabwe è tantissimo, essendo un paese molto povero, uscito solamente da pochi anni da una dittatura feroce, durata quasi un quarantennio, di Robert Mugabe“.
Così nella diretta streaming Leandro Bracco, ex consigliere regionale abruzzese, in cammino, dal 25 marzo scorso, da Dodoma a Maputo, per percorrere in nove mesi, Tanzania, Malawi, Zambia, Zimbabwe, Sudafrica, Eswatini e infine il Mozambico, con arrivo il 25 dicembre, e con l’obiettivo di finanziare ben otto progetti attraverso donazioni. Questo nell’ambito del progetto Alimentiamo la speranza.
“Sono a metà del viaggio, e sta andando tutto bene, ringraziando mille volte Dio. Mi rimangono ancora quattro mesi di cammino, per arrivare a Maputo. Qui in Zimbabwe c’è anche il rischio degli animali selvatici, come leoni, tigri, rinoceronti e serpenti, in quanto il mio percorso interessa anche un parco nazionale grande, per rendere l’idea, come la Calabria. Fondamentale dunque terminare la tappa prima del tramonto”.
E’ intanto un periodo drammatico per lo Zimbabwe, in piena campagna elettorale con la repressione di polizia e abusi contro i sostenitori e membri del principale partito di opposizione, la Coalizione dei cittadini per il cambiamento. Da mesi il regime del partito-Stato al potere dall’indipendenza, nel 1980, lo Zanu-Pf, sta cercando di assicurarsi la vittoria e la riconferma della maggioranza in parlamento con la rielezione del presidente Emmerson Mnangagwa. Disposta una stretta contro le organizzazioni non governative, l’ammissione unicamente di osservatori considerati “amici”, la negazione del voto all’estero, la mega tassa imposta sulle candidature. Addirittura una nuova legge, cosiddetta “patriottica”, introduce la pena di morte per coloro che, deliberatamente, non difendono l’interesse nazionale.
“Sì è vero la situazione è molto delicata – conferma Bracco -, ma ho la speranza che davvero possa affermarsi un cambiamento, dopo decenni di terrore della dittatura, e anche di genocidi da parte di Mugabe contro le minoranze etniche. Confido nel fatto che gli occhi della comunità internazionale sono questa volta puntati sullo Zimbabwe, un paese grande una volta e mezzo l’Italia, ma con appena 14 milioni di persone, di cui la stragrande maggioranza sono povere. A pensarci bene un paradosso, visto che il paese è ricco di risorse. Nel mio piccolo, l’impegno è concentrato nel raccogliere i fondi necessari per scavare un pozzo che possa raccogliere preziosissima acqua piovana durante la stagione delle piogge, che avrà un costo di poco superiore ai 14mila euro, e poi per realizzare una cucina nell’orfanotrofio gestito dalle suore dalle Maestre pie dell’Addolorata, dal valore di 3500 euro”.
Abruzzoweb ha inteso sostenere la lodevole e importante iniziativa, con collegamenti streaming e pubblicando un diario di viaggio.
Durante il 2022, prima di mettersi in cammino Leandro Bracco ha stipulato accordi con alcuni Ordini religiosi che da diversi decenni operano nelle sette nazioni che lo stesso Bracco sta attraversando in solitaria a piedi.
Queste realtà religiose hanno redatto progetti di carità e cooperazione i cui beneficiari sono quattro categorie di persone: bambini orfani e abbandonati, donne vittime di violenza, disabili ed ex detenuti.
Affinché questi progetti possano concretizzarsi, risulta basilare il contributo di tutti.
Del denaro che verrà raccolto, Bracco non tratterrà nulla. Ecco gli estremi per effettuare una donazione tramite bonifico.
Intestazione: Tucum – OdV
Iban: IT 14 E 03069 040131 000 000 61098
Causale: donazione per AlimentiAMO la SPERANZA
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