VASTO – “La centrale per la produzione dell’idrogeno è un’importante e concreta opportunità di sviluppo nella zona più industrializzata d’Abruzzo, una rivoluzione a beneficio delle grandi aziende del nostro territorio”.
Ne è convinta la consigliera regionale Sabrina Bocchino, della Lega, nei mesi scorsi promotrice dell’idea progettuale che preve la rinascita dell’ex Cotir (Consorzio per la sperimentazione e la divulgazione delle tecniche irrigue) in contrada Zimarino a nord di Vasto (Chieti), area dismessa da oltre 10 anni.
Dieci milioni di euro dei fondi messi a disposizione dal Pnrr – Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente 2 “energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, investimento 3.1 “produzione in aree industriali dismesse”.
“I terreni dell’ex Cotir si trovano in una zona strategica, tra le aree industriali della Val di Sangro e di San Salvo – spiega Bocchino in un’intervista ad AbruzzoWeb – un luogo ideale per investire nell’innovazione tecnologica per lo sviluppo delle energie alternative”.
“Proprio per questo – aggiunge – ho subito accolto e promosso il progetto dell’ingegnere Luigi Sammartino, direttore tecnico presso il Consorzio Civeta, e insieme al direttore di Arap Servizi, Nicola Del Prete, lo abbiamo presentato all’assessore regionale all’Ambiente Nicola Campitelli e poi Arap ne è diventata capofila”.
“Con il centrodestra, e in modo particolare la Lega, in stretta sinergia con Arap, faremo tutto il possibile per modernizzare la nostra regione e questi progetti ci suggeriscono che stiamo lavorando nella direzione giusta”, conclude Bocchino.
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