VALANGA SUL SIRENTE: MORTO ESCURSIONISTA AQUILANO, 4 PERSONE PORTATE IN SALVO, “C’ERA ALLERTA”

45ENNE TRAVOLTO NEL POMERIGGIO; SOCCORRITORE: "ORARIO SBAGLIATO"

14 Gennaio 2024 17:26

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – È scivolato per diversi metri a ridosso del canale Maiori, sul versante nord del monte Sirente e poi è stato travolto da una slavina, causata con ogni
probabilità dalla sua stessa caduta, e non ha avuto scampo.

È morto così, questo pomeriggio, il 45enne aquilano Luca Nunzi che, insieme ad altre quattro persone, stava affrontando un’escursione a piedi e senza sci su quella che è la cima più alta di un piccolo gruppo montuoso dell’Appennino abruzzese compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino (terzo massiccio per altezza dell’Appennino continentale dopo Gran Sasso e Maiella).





Sono stati i compagni di escursione ad allertare i soccorsi chiamando, poco dopo le 16, la centrale operativa 118 che ha subito inviato sul posto l’elisoccorso. Sul
posto, anche il personale del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza.

Calato con il verricello, un tecnico ha individuato l’escursionista travolto, constatandone le condizioni critiche. Il medico, giunto con lo stesso elicottero, ha potuto solo dichiarare il decesso per asfissia, come confermato dalla successiva ispezione cadaverica sulla salma, riconsegnata a valle dal Soccorso alpino.

L’incidente è avvenuto in zona Secinaro (L’Aquila), nei pressi della Valle Lupara.

“C’era allerta valanghe in un canale. Una zona frequentata da sciatori e alpinisti anche in questo periodo. Orario troppo tardo perché solitamente tali
attività si fanno nella prima mattinata”, dice uno dei soccorritori del Soccorso Alpino che si è recato sul luogo.





“Esprimo profondo dolore, a nome della Municipalità tutta e a titolo personale, per la tragica morte dell’escursionista aquilano, Luca Nunzi, di appena 45 anni, travolto oggi pomeriggio da una valanga sul massiccio Sirente-Velino, nei pressi della valle Lupara, nel comune di Secinaro”, scrive il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“Ringrazio gli operatori della Centrale del 118 dell’Aquila intervenuti con l’elisoccorso, gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza e i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico (Cnsas) che hanno individuato il luogo della tragedia e tratto in salvo gli altri quattro membri del gruppo di escursionisti. Un abbraccio di vicinanza giunga alla famiglia di Luca e ai suoi cari per l’incolmabile dolore cui sono sottoposti”.

Una tragedia che interroga sulle tante tragedie registrate sulle montagne abruzzesi, in particolare sul Gran Sasso che nel 2023 ha registrato ben sei vittime, l’ultima il 31 dicembre nella zona di Pizzo Cefalone. Anche i primi giorni del 2024 sono stati caratterizzati dall’incessante lavoro delle squadre di
soccorso talvolta obbligati a recuperare escursionisti mal equipaggiati come la comitiva di 15 persone rimasta bloccata, la scorsa settimana, al rifugio Sebastiani sulla catena montuosa del Sirente-Velino.

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