PESCARA – È in uscita il nuovo libro delle Edizioni Marte: “Sapore aspro d’amore”. Un volume provocatoriamente composito, basato sulle toccanti e dolorose vicende esistenziali di una donna, Antonella Algia Flati, che vive e risede a Pescara, dalla primissima infanzia a oggi. La presentazione è prevista per domenica 12 dicembre alle 17, presso l’auditorium comunale di San Benedetto del Tronto, alla presenza della conduttrice Enrica Bonaccorti e con letture di Veronica Barelli
È costituito da una conversazione avuta dalla protagonista con il poeta Lucilio Santoni, che la commenta anche con riferimenti letterari, e da una narrazione, avvenuta tramite facebook, scritta dalla giornalista Mirella Fanunza.
L’accostamento di due visioni del mondo, e quindi di due scritture, differenti pone l’accento sui differenti effetti ottenuti nel raccontare la stessa persona e la stessa storia. Sia la conversazione sia la narrazione toccano i nodi principali della travagliata vita di Antonella. L’abbandono che è stata costretta a subire all’età di un anno e mezzo. La dura vita in collegio. Le adozioni forzate e rifiutate. Una maternità prematura che la riporta nel collegio per ragazze madri. Le difficoltà incontrate nella volontà di “ritrovare” la sua famiglia al posto di quelle avute dai tribunali per affidamento e mai accondiscese. La separazione dai fratelli. Le storie di amori sbagliati. I figli nati da unioni sfortunate e cresciuti in prima persona con lodevole dignità.
La riconciliazione con i genitori. Fino al più recente matrimonio, anch’esso finito, con una sua vecchia amica d’infanzia, nel frattempo diventata uomo, con la quale aveva vissuto in collegio per un periodo, quando era bambina.
Gli stessi fatti sono narrati con due linguaggi diversi, che possono essere messi a confronto, non certo per dare giudizi di valore ma per riflettere su come parole diverse, toni e registri diversi, filosofie diverse, possano cambiare prospettive, toccare corde differenti dell’animo umano. La conversazione guarda i fatti accaduti con spirito critico, ragionando all’infinito sulle cause, i motivi, le scelte. Un approfondimento, fatto soprattutto di domande con poche risposte, che si potrebbe definire poetico, e quindi universale, sulla vicenda esistenziale della protagonista.
Per esempio, vi trovano largo spazio la musica e, soprattutto, le parole della musica attraverso le quali Antonella si racconta e che hanno costituito parte essenziale della sua vita interiore.
La narrazione, invece, costituisce una puntuale scansione degli accadimenti maggiori e minori della vita di Antonella, compresi a volte i particolari più intimi. Una messa a nudo dei sentimenti, ma anche un atto d’accusa verso la società che non sa tutelare i minori e non solo i minori. “Sapore aspro d’amore” inaugura, per le Edizioni Marte, una collana di libri che aiutino a capire il nostro tempo: approfondimenti letterari e sociali che rispondano a una ragione inquieta.
Un progetto sotto forma di percorso attraverso la vita di persone che camminano dentro la storia dei nostri giorni, cioè a dire dentro le idee che costruiscono il tessuto sociale e contemporaneamente dentro la follia quotidiana che tutto dissolve.
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