VERSO IL VOTO: “IL ROSATELLUM INCOSTITUZIONALE E L’ABRUZZO CENERENTOLA D’ITALIA”

28 Agosto 2022 10:01

Regione - Politica

L’AQUILA – “Alla formula de “La fattoria degli animali “di Orwell ,”tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri” bisogna apportare una correzione: “tutti sono uguali, alcuni sono più uguali degli altri, ma gli abruzzesi sono meno uguali”! In Italia abbiamo votato per ben tre volte, 2006, 2008 e 2013 con una legge dichiarata incostituzionale dalla sentenza 1 del 2014, sentenza che, però, ha comunque consentito la sopravvivenza di un Parlamento illegittimamente eletto”.

A seguire una dura diamina del professor Angelo Orlando, ex parlamentare e consigliere regionale di Rifondazione Comunista  sul sistema elettorale Rosatellum, che

La Cenerentola-Abruzzo e le elezioni.

Alla formula de “La fattoria degli animali “di Orwell ,”tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri” bisogna apportare una correzione: “tutti sono uguali, alcuni sono più uguali degli altri, ma gli abruzzesi sono meno uguali”! In Italia abbiamo votato per ben tre volte, 2006, 2008 e 2013 con una legge dichiarata incostituzionale dalla sentenza 1/2014, sentenza che, però, ha comunque consentito la sopravvivenza di un Parlamento illegittimamente eletto.

Qualcuno ( ad esempio il professor Felice Besostri, La verifica di legittimità costituzionale delle leggi elettorali parlamentari, Come tutelare il diritto del cittadino a votare in conformità alla Costituzione, Giustizia Insieme, 9 febbraio 2021) ha già segnalato da tempo che rischi di incostituzionalità riguardano anche l’ultimo prodotto della genialità architettonica applicata alla legge elettorale, il Rosatelllum.





I motivi, secondo una diffusa dottrina, risiedono, tra l’altro, nell’assenza del voto di preferenza e del principio di conoscibilità dei candidati, nel voto congiunto e nella compressione della libertà di voto dell’elettore, nei rischi indotti alla parità di genere, le quote rosa nei collegi plurinominali, non ultimo l’effetto indotto dalla riduzione del numero dei parlamentari.

Acclarato (Cottarelli dixit) che in cambio degli otto parlamentari abruzzesi decapitati dalla legge 1/2020 i cittadini abruzzesi godranno di un caffè in più all’anno, o di qualche centesimo in più visto che al neonato il caffè fa male, ricordiamo cosa ha scritto Nicola Colaianni, Osservazioni minime su legge elettorale e riforma dei partiti” Nomos,  2021.

“Maggiormente noto (tra le altre anomalie) il caso anomalo del Trentino Alto Adige/ Südtirol che la riforma dell’articolo 57 della Costituzione ha scisso nelle due province autonome… Poiché il numero minimo di seggi senatoriali è previsto per ciascuna provincia, a quella regione vengono attribuiti sei seggi senatoriali, cioè, per esempio, due in più dei quattro attribuiti al Friuli Venezia Giulia e all’Abruzzo, che hanno una popolazione non di poco superiore… (La regione Trentino-Alto Adige/ Südtirol ha una popolazione, al 2020, di 1.077.000 abitanti, l’Abruzzo una popolazione di 1.290.000 abitanti). Di conseguenza trentini e sudtirolesi si vedono ora rappresentati da un senatore ogni 150.000 cittadini circa, la metà di quelli occorrenti ai friulani (300.000) e ancora meno di quelli occorrenti ai sardi e agli abruzzesi (330.000)… Ma significativa è anche la disuguaglianza che la riduzione del numero dei parlamentari senatori comporta in riferimento all’elezione dei candidati secondo il sistema dei collegi uninominali.  Con la riduzione a soli 74, essi in cifra assoluta hanno registrato un proporzionale incremento, assai notevole, del numero dei cittadini rappresentati, giunto vicino al milione della maggior parte delle regioni (900.000 circa in Lombardia o nel Lazio, 830.000 circa in Campania in Sicilia) e superandolo abbondantemente in Abruzzo (1.300.000). Il voto di ciascun friulano o abruzzese vale meno di quello di un siciliano o di un lombardo…

Nota esplicativa per conoscere gli attori della campagna elettorale.

Questa funzione esplicativa può essere, per semplificare, autorevolmente assunta da un bestiario.

Bestiario esplicativo: La spugna antartica e l’ape regina. La spugna antartica è un gigante lungo 3,5 metri per 2 m di altezza e 1,5 di altezza.





Il colosso appartiene alla famiglia delle Rossellidae e ha raggiunto le attuali dimensioni in centinaia, forse migliaia di anni. La spugna è tra gli animali più antichi della terra, forse antenati persino dei mammiferi (uomo compreso). Per spugne antartica si intende il politico, decisamente elitario, che ha attraversato, indenne, molte legislature, evolvendosi, oltreché eterno, come intoccabile. Una sua diversa forma è rintracciabile nella figura dell’ape regina, che costituisce il fulcro di tutto l’alveare.

Senza un’ape regina uno sciame non avrebbe modo di esistere. La sua funzione è assolutamente necessaria ed è quella della riproduzione. Essa permette il ricambio continuo di api e la conseguente sopravvivenza di una famiglia.

Un’ape regina che si trova nel pieno delle sue forze arriva a deporre fino a 2.000 uova al giorno. Da queste uova nasceranno nuovi individui, tra cui anche una nuova regina. Quando, da larva, all’interno delle celle reali si nutre di pappa reale, si sviluppa in modo diverso e con dimensioni maggiori. L’ape regina è, quindi, il politico leader di tutto un partito o movimento, partito il movimento che non esisterebbero senza la sua esistenza. La pappa reale è il consenso elettorale che la fa crescere. L’ape operaia. L’ape operaia è in grado di portare avanti infiniti compiti per svolgere il lavoro indicato e si coordina con le altre api.

Si preoccupa che l’alveare sia sempre un posto ospitale caldo. Tra i suoi compiti fondamentali c’è “l’accudimento” dell’ape regina. L’ape operaia è il parlamentare scelto dal leader politico, capo che gli affida compiti specifici, coordinati con quelli delle altre api operaie, per contribuire soprattutto al suo “accudimento”, cioè alla crescita del suo consenso elettorale.

I paguri. I paguri sono crostacei che vivono in conchiglie vuote. Per difendersi si mimetizzano all’interno della conchiglia. Quando il paguro cresce-o pensa, si illude di essere cresciuto-e le dimensioni della conchiglia gli stanno strette, cerca una nuova conchiglia per potersi proteggere. Il paguro è il parlamentare peone, quello che all’inizio vive all’interno di un gruppo, mimetizzandosi. Quando ritiene, spesso per travaglio interiore-cosa che lo esclude dall’essere definito camaleonte -che questo gruppo non gli offra un futuro, si adatta ad un nuovo gruppo o ne costruisce un altro.

Il falco pellegrino. Il falco pellegrino è un predatore velocissimo-riesce a superare i 320 km/h-che si ciba di animali anche di medie dimensioni. Falco pellegrino è il candidato opzionato dal leader per catturare un collegio sicuro e poi fuggire, dopo aver divorato i candidati locali.

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