L’AQUILA – “Con riferimento alle notizie diramate a mezzo stampa la Asl 1 Abruzzo smentisce categoricamente la ricostruzione prospettata dalla ditta e coglie, al contempo l’occasione per fornire alcuni chiarimenti”.
Inizia così la nota della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, diretta dal manager Ferdinando Romano, che interviene sul caso della ditta appaltatrice Sema, che si occupa della manutenzione degli ospedali dell’azienda sanitaria, nei giorni scorsi al centro del dibattito dopo la “minaccia” del licenziamento collettivo dal 24 febbraio non più per 20 ma per l’intera forza lavoro, 70 persone, a causa, secondo quanto denunciato da esponenti politici e sindacati, del mancato pagamento dell’Azienda sanitaria delle fatture arretrate.
La Asl quindi chiarisce: “L’appalto per i servizi di manutenzione e riqualificazione energetica affidato alla ditta SE.Ma prevedeva l’obbligo per la ditta appaltatrice di installare sensori di rilevazione della temperatura presso ogni Presidio aziendale e di attivare una piattaforma di telemonitoraggio che consentisse la verifica a distanza delle temperature giornaliere rilevate nelle varie sedi aziendali”.
“A seguito delle attività di puntuale verifica sugli obblighi della ditta Se.Ma da capitolato – viene aggiunto -, sono emersi gravi inadempimenti, da un lato in relazione alla installazione dei sensori presso ogni sede aziendale, così come invece previsto nell’appalto e dall’altro il ritardo nella attivazione della piattaforma di telemonitoraggio. Questi inadempimenti non hanno consentito alla Asl di assolvere al suo obbligo di vigilanza e controllo nell’interesse dei pazienti, dei dipendenti e degli utenti ovverossia il controllo quotidiano della temperatura. Di conseguenza nei molteplici casi – segnalati dai dipendenti – in cui non si raggiungeva la temperatura idonea, non è stato possibile intervenire per ripristinare i livelli di comfort arrecando significativi disagi al personale e agli utenti”.
“Per tale motivo l’Azienda ha proceduto a verificare le penali da applicare e il relativo ammontare, che dai calcoli effettuati, è di 5 milioni e 400.000 euro. Si sta, tra l’altro procedendo a calcolare ulteriori penali, ancora più consistenti, imputabili ad altri inadempimenti”.
“Si respingono pertanto le illazioni emerse a mezzo stampa e si declina fin d’ora ogni responsabilità dell’azienda sanitaria rispetto alla questione socio economica e occupazionale, mentre ci si riserva di adottare tutte le successive azioni di tutela presso le sedi opportune”, conclude la Asl.
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- VERTENZA SEMA: ASL L’AQUILA RESPINGE LE ACCUSE, “GRAVI INADEMPIENZE DELLA DITTA”L’AQUILA - "Con riferimento alle notizie diramate a mezzo stampa la Asl 1 Abruzzo smentisce categoricamente la ricostruzione prospettata dalla ditta...