VOTO AVEZZANO: PESTILLI, “EURO PROGETTAZIONE PER POLITICHE SOCIALI E AIUTI ALLE IMPRESE”

17 Settembre 2020 08:01

L'Aquila - Politica

AVEZZANO – “Scendo in campo per portare avanti un progetto politico a favore del mondo del sociale e delle imprese, nato nel 2017, nell’ambito di Sud protagonista, al fianco di Tiziano Genovesi sindaco”.

Così Rosa Pestilli, imprenditrice di 35 anni, responsabile regionale del dipartimento Politiche sociali di Fratelli d’Italia, e vicepresidente della commissione pari opportunità del consiglio regionale d’Abruzzo. Candidata del partito di Giorgia Meloni alle elezioni del 20 e 21 settembre, nella coalizione di centrodestra in appoggio al candidato sindaco leghista Genovesi.

Pestilli è stata candidata alle regionali del febbraio 2019 nella civica Azione politica, che sosteneva il candidato presidente della Regione di centrodestra Marco Marsilio, anche lui Fdi, ottenendo circa 700 voti.
A seguire l’adesione a Fdi, assieme al  movimento Sud protagonista di cui è stata coordinatrice regionale e uno degli esponenti di spicco a livello nazionale.

Rosa Pestilli per lei è la prima volta come candidato al comune di Avezzano con quale animo si è predisposta a questa sfida?





Con questa coalizione di centrodestra e questo candidato sindaco sono convinta di poter portare avanti con risultati concreti e tangibili, una battaglia per i diritti sociali e per il rilancio dell’economia, che mi vede già impegnata da anni, già con Sud protagonista.

A dire la verità la coalizione di centro-destra non è unità e compatta visto che Forza Italia preso un’altra strada…

Una decisione sbagliata: quando si fa parte di una coalizione le regole vanno rispettate, occorre essere leali fino in fondo. Ad Avezzano era chiaro a tutti, a cominciare dal livello nazionale dei partiti, che la candidatura spettava alla Lega che ha proposto il suo nome. Se non sei d’accordo c’è il momento della discussione e del confronto, ma se poi ti ritrovi in una posizione minoritaria, non è corretto  sbattere la porta e andare via.

Lei pone al centro della sua proposta il sociale e le donne, può entrare nello specifico?

Faccio un solo esempio: conciliare i tempi di vita e di lavoro per le donne. E ancora proseguire sul solco di quanto fatto dalla Regione Abruzzo su iniziativa di Fratelli d’Italia: mi riferisco al varo del bonus famiglie che ha riempito un vuoto lasciato dal governo centrale. Una misura a cui hanno avuto accesso ben 16.000 persone che hanno fatto domanda, moltissime nella Marsica. Al comune di Avezzano andrà per prima cosa aperto lo sportello di europrogettazione, coinvolgendo la rete solidale permanente attiva da due anni, di cui fanno parte i Comuni, gli ambiti distrettuali, le associazioni di volontariato, con l’obiettivo di intercettare fondi europei della nuova programmazione, in questo caso nell’asse riguardante le politiche sociali.





Per quanto riguarda invece le imprese?

Anche qui dobbiamo far leva sui fondi europei necessari per azioni concrete a favore delle piccole e medie imprese, per lo sport, la green economy e l’autoimprenditorialità.
Occorre poi una fiscalità di vantaggio, che è una delle mie battaglie. Voglio ricordare che Avezzano è stata esclusa della misura 107 3C, ma che sarebbe invece è fondamentale anche per tutti i piccoli commercianti e artigiani che vivono un periodo di forte difficoltà.

A tenere banco ad Avezzano questa campagna elettorale anche il tema della sicurezza e dell’immigrazione: quali sono le sue idee a riguardo?

La sicurezza va intesa in senso ampio. Senz’altro il contrasto alla criminalità, il diritto alla tranquillità dei cittadini che si può ottenere con l’aumento della videosorveglianza e della presenza sul territorio delle forze dell’ordine. Ma anche sicurezza in senso ampio, ovvero riqualificazione delle periferie, lotta al degrado.
Per quanto riguarda l’immigrazione: occorre un cambio di passo, un controllo più stringente nell’attività dei centri accoglienza. Agli immigrati va data dignità e una vera opportunità, mettendo in campo efficaci misure di inclusione sociale e lavorativa. Tenendo fermo un punto però: vengono prima gli italiani. Ad Avezzano, voglio ricordare, il 30% le giovani disoccupati o sottoccupati. Prima di accogliere gli stranieri dobbiamo pensare a loro.

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