PESCARA – Il candidato del centrodestra Carlo Masci, di Forza Italia al 47,51%, il candidato del centrosinistra, M5s e civiche, l’avvocato Carlo Costantini al 40,35%, il civico ex M5s Domenico Pettinari al 9,83%, e il candidato di Stati uniti d’Europa Gianluca Fusilli al 2,31%.
Per il 53,1% degli intervistati l’operato del sindaco uscente Masci è “gravemente insufficiente”, o insufficiente”, per il 46,8% è invece “sufficiente, “buono” e “ottimo”.
Questo l’esito sulle elezioni comunali di Pescara dell’8 e 9 giugno, del sondaggio effettuato da G.D.C. Sondaggi con metodo di campionamento probabilistico e rilevazione CAWI, CATI e CAPI, nel periodo dal 19 al 21 maggio 2024. pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri (http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ListaSondaggi.aspx)
Il nuovo sondaggio restituisce un quadro diverso a quello pubblicato due mesi fa, con Masci vincente con nettezza al primo turno e restituisce uno scenario molto aperto nell’eventuale ballottaggio. Decisiva saranno poi il 23% dei cittadini ancora indecisi su chi votare
Al sondaggio sono stati interessati 3.612 cittadini maggiorenni residenti nel comune di Pescara, 1.214 dei quali (pari al 33,61%) hanno partecipato e risposto, mentre 2.398 (pari al 66,39%) hanno rifiutato di rispondere alle domande oggetto dell’indagine.
Considerata l’alta percentuale degli intervistati (1.214) che hanno fornito risposte alle domande oggetto del sondaggio, “i dati raccolti sono valutati campionatura ampiamente rappresentativa dell’intera popolazione maggiorenne (96.247) del comune di Pescara, con un margine di errore massimo del 3,5%”
Alla domanda “Come valuta l’operato del Sindaco uscente Carlo Masci?” gli intervistati hanno così risposto: “gravemente insufficiente” il 17,91%, “insufficiente” il 35,27 %, “sufficiente” il 31,48% “buono” 10,31%, “ottimo” 5,03%
Alla domanda: “L’8 e il 9 giugno si voterà sia per il Comune di Pescara sia per il Parlamento europeo. Lei andrà a votare?” gli intervistati si sono così espressi: “Sì”, il 61,48%, “no” il 38,52%
Il 23,64% degli intervistati ha dichiarato infine di essere indeciso su quale partito indirizzare la propria preferenza elettorale.
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