PESCARA – “Con l’Autorizzazione Unica e lo Sportello ZES abbiamo assicurato l’AUA in un mese e mezzo (comprensivo delle feste comandate fra Natale e Capodanno). Un’azienda ci ha raccontato che per il primo stabilimento ci sono voluti sei anni. Da noi, mediamente, 60 giorni”.
Lo ha detto il Commissario alla Zes Abruzzo Mauro Miccio durante il suo intervento al congresso regionale della Cgil Abruzzo e Molise.
“Ora, in questi mesi abbiamo incontrato centinaia di imprese in tutta la Regione, anche imprese che non sono in area ZES. Perché crediamo che il modello dello sportello unico, non a caso fortemente sostenuto da Confindustria e da Unioncamere, sia una buona pratica che può essere replicata e adottata anche al di fuori delle aree ZES. Delle imprese incontrate 133 hanno manifestato interesse ad investire, ovvero hanno già un progetto nel cassetto che da qui al 2024 pesano per – circa 498 milioni di investimento – fra le 1400 / 1500 nuove assunzioni”.
Miccio ha poi concluso: “Io credo che abbiamo il dovere, anzi l’obbligo, di prestare attenzione a queste segnali. In tanti, Sindaci e amministrazioni locali, lo hanno compreso ma le resistenze ci sono. Perché la semplificazione significa una responsabilizzazione maggiore da parte degli uffici e questo posso capirlo. Ma non c’è alternativa al cambiamento o meglio senza il cambiamento di passo richiesto non c’è sviluppo, non c’è lavoro e non c’è impresa. Io non credo che l’Abruzzo se lo possa permettere tanto più che la sua economia è trainata da un settore, come l’automotive, che con la rivoluzione dell’elettrico è in un vortice di innovazioni e vere e propri rivoluzioni. non rinviamo a nuove leggi, nuove regolamenti quello che possiamo fare qui e ora, insieme, per facilitare la vita delle imprese, per attirare nuovi investimenti”.
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