ZTE: L’AQUILA ”CAPITALE” NUOVE TECNOLOGIE, PRIMA CHIAMATA IN 5G CON BARCELLONA

di Loredana Lombardo

25 Febbraio 2019 15:58

L'Aquila -

L'AQUILA – Il capoluogo d'Abruzzo è stato il protagonista oggi pomeriggio di un momento “storico” per le nuove tecnologie; è stata infatti effettuata presso la sede del Centro di ricerca e innovazione sul 5G di Zte del Tecnopolo dell'Aquila, la prima videochiamata attraverso il Mediterraneo su smartphone 5G effettuata con successo da Barcellona.

La multinazionale Zte sta sviluppando la nuova tecnologia proprio al Tecnopolo d'Abruzzo, nei locali dell'azienda, all'Aquila, il primo in assoluto organizzato in Italia. 

Si spera adesso, che questa sia l'occasione per fare dell’Aquila un polo nazionale ed internazionale di innovazione e ricerca sulle nuove tecnologie, a partire dalla sperimentazione del 5G e dei progetti incentrati sui principi di Smart City.

Questo “esperimento” è stato realizzato in partnership con Wind Tre e Open Fiber, e che ha visto “protagonisti” il sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi, la rettrice dell'Università Paola Inverardi e l'amministratore di Zte L'Aquila, Domenico Puntillo.

Dopo i test dello scorso novembre nel centro di ricerca, Zte conferma intanto il “primato” sullo sviluppo del 5G superando una prova che, oltre a portare a termine con successo una chiamata con lo smartphone prototipo, ha dato modo di verificare diversi servizi, come la chiamata vocale del gruppo Wechat, i video online e la navigazione web. Si tratta di fatto del primo test commerciale al mondo in cui viene effettuata una chiamata in modalità NSA, conforme al Rel-15 3GPP.  





Basata sulla rete pilota 5G all'Aquila, la videochiamata ha adottato le soluzioni 5G end-to-end di Zte, tra cui Ran, rete centrale, carrier e dispositivo.

“Questa novità consente di avere una maggiore quantità di dispositivi 5g accesi sotto la stessa antenna, con un consumo ridotto delle batterie e una serie di prestazioni che si sposano con il sistema dell'automotive, ovvero le macchine che si guidano in maniera autonoma”, è stato il commento di Puntillo.

Zte, Wind Tre e Open Fiber stanno portando avanti questa sperimentazione del Mise in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Aquila, in programma dal 2018 al 2020.

Due anni che saranno utili per sviluppare e perfezionare la prima rete 5G pre-commerciale in Europa. Già a novembre, sempre all'Aquila, in occasione del “Wireless User Congress” Zte aveva già fatto una dimostrazione 5G basata su Hd Uav e live streaming Panorama VR. 

Finora ha collaborato su 5G con 30 operatori in tutto il mondo e ha lanciato prodotti commerciali 5G end-to-end, in futuro continuerà a lavorare per promuovere la tecnologia 5G “a tutto tondo” e accelerare la diffusione commerciale a livello mondiale, fornendo agli utenti esperienze 5G definite “avanzate”. 





“Il nostro obiettivo è collaborare affinchè diventi un centro di ricerca consolidato, punto di riferimento per idee ma anche con una spinta occupazionale per laureati e ricercatori. Come Università intanto, ci occupereremo di applicazioni in ambito internet e sul settore automotive”, è stato il commento della rettrice.

La dottoressa Inverardi proprio all'Università dell'Aquila ha portato avanti da studentessa prima e da ricercatrice poi, una serie di studi proprio sull'informatica, in un periodo storico in cui sembrava impossibile poter immaginare una videochiamata, tantomeno in 5g.

“Nessuno all'epoca poteva nemmeno immaginare una simile pervasività della tecnologia digitale – ricorda – sotto tantissimi aspetti gli studi degli ultimi anni hanno migliorato notevolmente la vita sia scientifica che pratica, nella gestione delle informazioni. Non avremmo mai potuto immaginare che la componente tecnologica avrebbe creato oggi una nuova società etica”.

Per il sindaco Biondi questo momento è stato, “interessate e anche scenico. La cosa importante adesso, sarà applicare queste nuove tecnologie alla realtà del territorio e tramutarle anche in occasioni occupazionali. Il mercato del lavoro cambia, si evolve e lo fa sempre più velocemente. L'Abruzzo in tal senso è una terra fertile, fatta di tanti giovani che decidono di proseguire gli studi dopo il diploma. La strategia quindi dovrebbe essere quella del rilancio, lavorare sulle intelligenze umane e fonderle insieme a queste novità date dalla tecnologia per creare lavoro”.

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