ROMA - L'adeguamento delle tariffe autostradali dell'1,5%, dopo la sentenza contraria della Corte Costituzionale che secondo il Ministero dei Trasporti, "ha vanificato lo sforzo del Governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi pef regolatori", vale per la quasi totalità della concessioni autostradali, con qualche eccezione
Per le società Concessioni del Tirreno p.A. (Tronco A10 e A12), Ivrea-Torino-Piacenza p.a. (Tronco A5 e A21) e Strada dei Parchi, del Gruppo abruzzese Toto- che gestisce le autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 -, in vigenza di periodo regolatorio, non sono previsti aumenti tariffari a carico dell'utenza, in linea con i rispettivi Atti convenzionali vigenti.
Per la Strada dei parchi e l'Alto Adriatico (con pef in aggiornamento) la tariffa resta invariata mentre un aumento pari all'1,925% è riconosciuta alla concessionaria Salerno-Pompei-Napoli, con pef vigente, mentre è riconosciuto un adeguamento tariffario pari all'1,46% per la società Autostrada del Brennero p.A., "con concessione scaduta, per la quale è in corso il riaffidamento della medesima", spiega il Ministero.
Per la Ivrea-Torino-Piacenza la variazione nella tabella del Mit è indicata negativa dell'8,03% quella della Tirreno Tronco A10 e A12 rispettivamente del 3,69% e del 6,3%.









