L’AQUILA: IL PD SULLA PENSILINA DELLA DISCORDIA, “EMBLEMA DELLA MANCATA PARTECIPAZIONE”

13 Novembre 2025 14:10

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Tra revoca del contratto da parte dell’Amministrazione e ricorsi da parte della prima ditta assegnataria, restano ancora fermi i lavori di completamento di Piazza Duomo e quindi anche della pensilina”. Lo riporta una nota del Pd , il circolo l’Aquila centro.

I!l cantiere di quella che tutta la cittadinanza ha ribattezzato “pensilona”, giace dunque immobile da mesi contribuendo ad aumentare lo sgomento della città”. si legge nella nota,  “verso quest’opera che resterà lì, in tutta la sua bruttezza, come un tremendo simbolo della mancanza di coinvolgimento nella progettazione e di sufficienti percorsi partecipativi nella ricostruzione pubblica in genere. Una sorta di asteroide letteralmente calato dall’alto, che resterà a monito di un tentativo, purtroppo non riuscito, di inserire elementi moderni nella piazza principale, del resto già stravolta dal progetto generale che l’ha trasformata in un enorme spiazzo di pietra bianca.





“Nelle riunioni del circolo PD L’Aquila Centro e il suo progetto “Spazio Comune”, che ha promosso la partecipazione anche di tante e tanti non iscritti al Partito, abbiamo raccolto le numerose critiche all’opera, cercando di capire insieme come sia sorto il problema e studiando soluzioni affinché non si ripeta”.

“Per aver un risultato migliore e meno impattante negativamente, secondo noi, sarebbe bastato infatti utilizzare sagome di minor spessore e materiali diversi. Si sarebbe ottenuta cosi un’opera semplicemente più leggera rispetto a quella attuale, trionfo insensato del cemento armato che distrugge il paesaggio e la continuità visiva e spaziale della Piazza”.

“Frutto amaro di un’amministrazione che sta facendo scelte architettoniche importanti in pressoché totale solitudine, senza coinvolgere neanche il Consiglio comunale, tantomeno gli Ordini, le associazioni di riferimento e l’Urban center, per fare tutto in proprio, senza attuare – salvo rarissime eccezioni – un qualsiasi concorso di idee e dare vita a un confronto che coinvolga il genius loci. Il tutto, va detto, con il bene placito della sovrintendenza di cui ci dispiaciamo molto”.





“E’ già accaduto per altre piazze, non deve più accadere.Rivolgiamo un appello alla città, al suo mondo associativo, a tutte le sue parti politiche e sociali per spingere l’amministrazione a farsi carico dell’attuazione di adeguati, quanto sistematici, processi partecipativi ogni qual volta ritenga necessario intervenire sul patrimonio pubblico architettonico-monumentale con opere che riguardano l’identità comune della città”.

“Il centro storico infatti, nell’insieme delle sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche che lo contraddistinguono, rappresenta un bene comune con un alto valore simbolico per tutta la comunità, che, in tale valore simbolico si riconosce e tramite il quale crea un senso di appartenenza determinante per la coesione sociale”.

“La ricostruzione dovuta al terremoto del 2009 comprende anche lo spazio pubblico che non deve essere stravolto senza un collaudato confronto  altrettanto pubblico, perché la sua assenza o comunque non sufficienza, oltre a ottenere pessimi risultati, inficia la costruzione di un’identità comune di riferimento, tanto più necessaria dopo una catastrofe di grosse dimensioni come quella del 2009.  Per questo ci attendiamo che un tale processo partecipativo possa essere messo in atto tramite un concorso di idee già nella scelta di un arredo urbano per Piazza Duomo, che coinvolga la pensilona stessa e che tenda a riempire con dei volumi lo straniante vuoto dello spiazzo,” conclude la nota del Pd.

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