L’AQUILA – Per colpa del deficit della sanità fuori controllo, che, nel balletto di cifre che impazza, potrebbe sforare quota 100 milioni a fine 2025, in Regione Abruzzo sono state stoppate le assunzioni e costretti i dipartimenti a tirare la cinghia, nelle Asl vige poi la stretta su nuovi amministrativi, consulenti, e interinali, con tagli al costo di farmaci e forniture. È stata aumentata l’addizionale Irpef.
C’è però una categoria professionale che non sembra risentire di questo quadro emergenziale: quella degli avvocati con ben 12 nuovi assunti, con un concorso della Regione di aprile 2024 e poi con scorrimento della graduatoria ad agosto, come funzionari di elevata qualificazione, a tempo indeterminato e pieno.
Evidentemente la Regione ha preso questa decisione per evitare il ricorso a professionisti esterni, nella previsione che aumenteranno i contenziosi, rimpinguando l’organico interno. E in effetti nulla questio sulla competenza dei legali assunti, all’esito della selezione.
Assunzioni che stanno però incendiando il clima negli ambienti sanitari delle Asl, con addetti, che chiedono ad Abruzzoweb l’anonimato, e che parlano di “bando con aspetti singolari”, con 2 assunzioni che sono arrivate a 12, con l’ipotesi che si esaurisse l’intera graduatoria di 17. Sanitari già spossati e in trincea per i tagli resi necessari per far fronte al debito della sanità e dove si teme che si arrivi addirittura al blocco del turn over di medici e infermieri, aggravando ancor di più la cronica carenza di personale.
Due dei nuovi assunti sono intanto i vincitori del concorso indetto ad aprile 2024, con prove orali e scritte che si sono svolte a maggio scorso, e hanno portato alla meritata assunzione Alessandra Gattuso e Fabio De Massis, con una determinazione del Dipartimento Risorse approvato il 6 agosto a forma del dirigente del servizio organizzazione, Daria Aniceti. È stata dunque approvata, in questa sede, la graduatoria finale con altri 10 candidati, oltre ai due vincitori.
A stretto giro, con una determinazione approvata dallo stesso servizio il 29 agosto, la graduatoria è stata fatta scorrere con l’assunzione degli altri 10 candidati, dal terzo al dodicesimo posto, che sono gli avvocati Rocco Mistrulli, Alfredo Quaranta, Martina Iacobacci, Alessio Dell’Aquila, Giovanna Bratti, Federica Ardingo, Federica Pavone, Orazio Vannucci, Daniele Antonelli e Federica Federici.
Un esaurimento dell’intera graduatoria resa possibile dai piani dei fabbisogno del personale approvati e poi modificati dalla Giunta regionale di Marco Marsilio, di Fdi. Con una delibera di giunta 63 del 31 gennaio, nel piano assunzionale si prevedevano 96 assunzioni a tempo indeterminato, di queste 12 per specialista avvocato, con uno stipendio di 35.114 euro annui
Poi però con una successiva delibera del 30 luglio, va detto che il piano del fabbisogno è stato ridimensionato, con 69 assunzioni possibili, di cui 7 per specialista avvocato.
Protestano dunque i sanitari: “In un momento in cui la sanità regionale affronta gravi criticità, con reparti che chiudono per carenza di personale, liste d’attesa infinite, cittadini costretti a rivolgersi altrove per curarsi perché la Regione Abruzzo sceglie di assumere un esercito di avvocati anziché investire sul personale sanitario? Da che cosa deve difendersi?”.
Ma soprattutto, si mette in discussione anche la “legittimità” di questa infornata, alla luce dell’articolo 2 quinquies della legge regionale 24 del 2024, che stabilisce che almeno il 30% delle assunzioni programmate nel triennio 2024-2026 deve essere destinato al dipartimento Sanità.
Un vincolo che sarebbe stato ignorato, “nonostante le reiterate diffide”, assicurano i sanitari da parte del dipartimento Sanità, nella fase in cui era guidato da Emanuela Grimaldi, che va ricordato era già entrata in conflitto con l’esecutivo regionale stoppando con successo alla Asl provinciale aquilana la seconda proroga del dg Ferdinando Romano, decaduto il 31 maggio, e le assunzioni di amministrativi alle Asl di Teramo e Pescara. Ora Grimaldi è passata però, dopo aver partecipato al bando, a guidare il Dipartimento Sociale e Cultura.
“A rendere ancora più grave la vicenda è il metodo – spiegano i sanitari a questa testata – sembrerebbe che gli altri dipartimenti non siano stati coinvolti nella definizione dei profili da inserire nel fabbisogno, e l’intero processo sembra essere stato imposto e gestito unilateralmente dall’Assessore al Bilancio e al Personale Mario Quaglieri, del suo capo segreteria Pierpaolo D’Andrea, con la collaborazione del direttore del Dipartimento Risorse e del dirigente Fabrizio Giannangeli e del dirigente del Servizio Organizzazione Dania Aniceti”.
Concludono i sanitari: “mentre le famiglie abruzzesi subiscono l’aumento dell’aliquota Įrpef per coprire il disavanzo sanitario, la Regione da priorità all’assunzione di avvocati. È urgente chiarire se siano stati rispettati i vincoli normativi, se altri Dipartimenti abbiano effettivamente richiesto queste figure, e soprattutto perché, in piena emergenza sanitaria, non si sia scelto di potenziare ciò che serve davvero: medici, infermieri e operatori sanitari è necessario verificare il mancato rispetto della legge regionale 24 del 2024 e l’assenza del vincolo del 30% per la sanità, e ancora se esistono effettivamente richieste formali da parte di altri dipartimenti che giustifichino l’inserimento di funzionari avvocati”.
La commissione del concorso è stata presieduta da Stefania Valeri, che dirige l’Avvocatura Regionale e con componenti Marina D’Orsogna, Gianluca Brancadoro e Clementina Graziani.
Alla prova orale sono stati ammessi 17 avvocati, di cui 12 hanno superato la prova, e sono state valutate le competenze in ordinamento finanziario e contabile della Regione, di diritto processuale e penale, sul Testo unico in materia di società partecipate, sul processo telematico e sull’amministrazione digitale, altri argomenti trattati sono stati l’Anticorruzione e la normativa sulla Trasparenza, i diritti, doveri e responsabilità dei pubblici dipendenti, il Ccnl vigente per le Funzioni Locali. Necessaria anche la conoscenza della lingua inglese e delle tecnologie informatiche più diffuse.
REGIONE: BUCO SANITA’ MA INFORNATA 12 AVVOCATI, PROTESTE, “SERVONO MEDICI E INFERMIERI!”L'AQUILA - Per colpa del deficit della sanità fuori controllo, che, nel balletto di cifre che impazza, potrebbe sforare quota 100 milioni a fine 2025...









