ULTRACICLISTA AVIS L’AQUILA, PRIMATO EUROPEO IN ALASKA

L’AQUILA – Se due anni fu costretto all’abbandono e al ricovero ospedaliero per ipotermia, oggi il romano Alessandro Colò (nella foto), sponsorizzato dai donatori di sangue Avis aquilani, si ritrova a essere il primo ciclista europeo ad avere completato la Fireweed 400, la Race Across Wilderness Alaska, una corsa massacrante di circa 700 chilometri da fare in 30 ore filate.

A Colò ne sono bastate poco meno di 28: ha concluso la gara con il tempo di 27 ore 48 minuti e 38 secondi. Da Sheep Mountain Lodge a Valdez e ritorno, affrontando il Thompson Pass, a oltre tremila metri di quota, punto temibile che ogni anno determina l’abbandono di decine di ciclisti.

Il vento e il freddo che viene dai ghiacciai non perdona, anche se quest’anno le condizioni di gara sono state decisamente migliori, specie nelle prime 12 ore, con sole e vento moderato. Problemi allo stomaco e fastidi muscolari hanno reso le cose decisamente più complicate.

Per fortuna, la temperatura non è stata mai particolarmente rigida, neanche nelle tre ore di oscurità. Colò è abituato a sfide di questo tipo: nel 2007 ha completato la Race Across America, vincendo la sezione Enduro, con oltre 5 mila chilometri sulle strade degli States da percorrere in 12 giorni, pedalando anche di notte, da Oceanside (California) ad Atlantic City (New Jersey).

Nel suo palmares c’è anche un quinto posto al Challenger Devils race e un primo posto allo Europés Extreme Bicycle Challenge, con record di gara sulla 400 miglia.

I DUE FERITI AQUILANI A LAVORO”SIAMO COME TANTI ALTRI”

L’AQUILA – Punti di sutura in testa e ferite fresche, ma venerdì scorso, nonostante le ferite ancora fresche, i due feriti durante gli scontri del 7 luglio tra manifestanti aquilani e forze dell’ordine sono tornati a lavorare.

Marco De Nuntis è tornato a servire panini al Mc Donald’s. Stessa cosa per il pizzaiolo Vincenzo Benedetti, impegnato a sfornar pizze nella zona dello stadio all’Aquila. Da mercoledì i loro volti insanguinati sono diventati il simbolo della protesta aquilana.

“Altro che centri sociali – ha affermato De Nuntis, che ha due profonde ferite in testa a ricordo delle manganellate romane – sono un ragazzo normalissimo che era insieme a tutte le altre cinquemila persone per protestare contro un Governo che si è dimenticato di noi. Nessuno vuole disconoscere quello che è stato fatto, ma non è sufficiente. La città deve riprendere a vivere sia socialmente che economicamente. Così com’è non ci si riuscirà mai. Così com’è, L’Aquila è una città morta”.

De Nuntis ha la casa totalmente inagibile e vive in una delle casette antisismiche di Pagliare di Sassa, così come Vincenzo Benedetti, che dorme ancora in una roulotte in attesa di una sistemazione decorosa.

“Si stanno appigliando su piccoli precedenti penali per giustificare comportamenti che non sono assolutamente giustificabili – rincara quest’ultimo – per giustificare la loro indifferenza di fronte a una città in ginocchio. Vogliamo una sola cosa: essere trattati come tutti gli altri terremotati, né più, né meno”.

(nella foto di Patrizio Migliarini, il momento della manganellata sul naso a Marco De Nuntiis, in maglietta blu. Appena dietro di lui, maglietta rossa, c’è Vincenzo Benedetti, che poi verrà colpito alla testa)

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AZIENDE COMUNE L’AQUILA: CIALENTE IL 19 NOMINA CDA

L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha annunciato che dopo il 19 luglio, giorno in cui la commissione licenzierà il testo, darà mandato di preparare il bando e poi ufficializzerà le nomine per il rinnovo dei Consigli d’amministrazione delle aziende comunali.

Il sindaco è stato nominato commissario ad acta dal difensore civico regionale. “Le aziende – spiega Cialente – sono in una situazione drammatica ereditata dalla precedente amministrazione di centrodestra che non aveva formato i bilanci. Il sottoscritto li ha firmati per salvare 500 famiglie. Non ho fatto finora le nomine per verificare possibilità di recupero e l’andamento della norma nazionale sulle società in house”.

Cialente ha sottolineato che aveva chiesto che sul bando si inserisse come criterio la laurea in tematiche connesse, “ma in commissione ogni partito ha promosso una levata di scudi, tornando ai vecchi bandi”.

Cialente ha annunciato che come è stato chiesto il rinnovo degli organi delle aziende del Comune dell’Aquila, anche lui chiederà al difensore civici regionale di porre fine ai commissariamenti dei consorzi industriali con il ripristino degli organi.

CITTA’ SANT’ANGELO: CON ‘EKK’ RISTORANTE E LABORATORIO TIPICITA’

CITTA’ SANT’ANGELO – La cantina storica Santangelo, ai piedi dello splendido borgo di Città Sant’Angelo (Pescara) si trasforma in polo delle eccellenze d’Abruzzo grazie a un mercato delle tipicità, a un ristorante, a un laboratorio del gusto e a un centro vivaistico di oltre 6 mila metri quadrati.
 
Si tratta di Ekk, progetto innovativo già presentato in Abruzzo pochi mesi fa che ha conquistato anche la stampa milanese giovedì 8 luglio presso il ristorante abruzzese “Il Capestrano” di Milano.

“Il progetto è ambizioso e vuole far conoscere la nostra regione in modo qualificato, immediato e innovativo – ha spiegato Umberto Febo, l’imprenditore florovivaistico che ha pensato tutto questo – Su una superficie di 10 mila metri quadrati coperti troveranno spazio ben 6 attività unite dagli stessi comuni denominatori: la tradizionale ospitalità, il tempo libero e il mangiar bene”.

La Panarda, cena medievale abruzzese, è stata scelta per presentare Ekk a Milano. Sessanta portate, musica e rime hanno accompagnato una serata introdotta da Mimmo D’Alessio e eseguita da oltre 15 chef e più di 15 camerieri provenienti dai ristoranti abruzzesi “L’angolino sul mare” di Francavilla, “La lanterna” di Cepagatti, “Degusto” di Spoltore, “Sant’Eufemia” di Fara Filiorum Petri e “Il Capestrano”, abruzzese a Milano.

PROVINCIA L’AQUILA: MARTEDI’ PRESENTAZIONE ‘PALESTRE APERTE’

L’AQUILA – Martedì 13 luglio alle 16.30, presso la sede di Verdeaqua della Provincia dell’Aquila, l’assessore allo Sport, Roberto Romanelli, presenterà agli organi di stampa il progetto “Palestre aperte”, frutto di una collaborazione con il Coni.

Oltre allo stesso Romanelli, alla conferenza per illustrare il progetto sarà presente il presidente provinciale del Coni, Luciano Perrazza.

RICOSTRUZIONE: CHIESTO CONFRONTO TRA COMMISSARI SULLE CIFRE

L’AQUILA – Come già anticipato da AbruzzoWeb, l’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo chiederà al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, un confronto pubblico con il  suo vice, Massimo Cialente, per chiarire le tante voci e dichiarazioni che si susseguono negli ultimi tempi, riguardo alla mancanza o alla non capacità di spesa dei fondi per la ricostruzione.

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NASCE L’IDEA DI UN CONFRONTO

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INCENDIO SULLA TERAMO MARE SI INDAGA SULL’ORIGINE

TERAMO – Un’area di circa due ettari di terreno sul lungofiume del Tordino è stata interessata questo pomeriggio da un vasto incendio di sterpaglie, partito intorno alle 15.45 per cause ancora da accertare. Attualmente la situazione è sotto controllo.

Segnalato al 1515 da bagnanti aquilani di ritorno dal litorale, il rogo, in più focolai, si è sviluppato all’altezza dello svincolo per San Nicolò della Teramo mare, di fronte al centro commerciale Gran Sasso ma dall’altro lato della strada a quattro corsie.

Il fumo ha in parte attraversato anche la carreggiata, creando qualche grattacapo agli automobilisti in viaggio o di ritorno dalla costa.

Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco di Teramo, che dopo un paio d’ore sono riuscite a domare l’incendio.

Nei prossimi giorni saranno condotte analisi per scoprire la natura del rogo. Possibile la pista dolosa, ma non si esclude un’autocombustione, vista la temperatura molto alta e il tipo di terreno.

ROMA: INIZIATIVA CON FOTO E VIDEO PER CHIARIRE SCONTRI

L’AQUILA – Al fine di ristabilire la verità rispetto a quanto accaduto il 7 luglio a Roma, l’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo ha deciso di organizzare già nella prossima settimana un’iniziativa sull’informazione.

I cittadini torneranno di nuovo a Roma per presentare  il materiale fotografico e video sulla manifestazione, riproporre la piattaforma dell’evento e dare il più ampio resoconto all’opinione pubblica su quanto è realmente avvenuto in via del Corso.

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ROMA: ORGANIZZATORI A MARONI, ”VIA DIRIGENTI POLIZIA TENDENZIOSI”

L’AQUILA – Una lettera al ministro degli Interni, Roberto Maroni (nella foto) sugli incidenti della manifestazione, con la quale si respingono  le accuse delle forze dell’ordine su presunte provocazioni dei manifestanti, si chiede un’inchiesta e le dimissioni dei dirigenti che hanno dato una versione tendenziosa dei fatti.

Questa la decisione presa nell’assemblea di oggi del presidio permanente di piazza Duomo, che ha organizzato le manifestazioni del 16 giugno all’Aquila e del 7 luglio a Roma per la sospensione delle tasse, l’occupazione e il sostegno all’economia terremotata.

L’assemblea ha approvato la lettera e chiede di sottoscriverla a tutti gli attori istituzionali che hanno aderito e partecipato alla manifestazione: in primo luogo, quindi, i sindaci, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, i sindacati, l’Università, la curia e altri.

Questo il testo della lettera.

Al Ministro degli Interni On. Roberto Maroni.

Signor Ministro, abbiamo letto le Sue dichiarazioni riguardo la richiesta di indagine per verificare i fatti accaduti durante la manifestazione degli aquilani a Roma del 7 luglio scorso. Chi le scrive è l’assemblea dei cittadini del presidio di Piazza Duomo, promotrice di quella manifestazione. La presente è per portare alla sua conoscenza degli elementi in grado di aiutare lo svolgimento dell’inchiesta. Abbiamo sentito il capo della Digos di Roma, il Questore di Roma e anche il capo della Polizia, dott. Manganelli, evocare la presenza di elementi esterni a noi estranei che avrebbero agito da agenti provocatori. La informiamo che di quel che è accaduto gli unici responsabili siamo noi, cittadini aquilani, madri, padri, figlie e figli. Di questo CI ASSUMIAMO TUTTI UNITI PIENA E UNICA RESPONSABILITA’. Tutto il resto sono delle assolute falsità.

Riteniamo nostro diritto far sentire la nostra voce pacificamente nei palazzi dove si vuol negare il futuro alla nostra Terra e ai nostri figli. Questo diritto lo difendiamo, siamo determinati e uniti, senza mai retrocedere, con i nostri Sindaci e i nostri gonfaloni, sempre con le mani alzate, con i nostri volti ben visibili e armati solamente della bandiera neroverde della nostra città (tutte rigorosamente con asta di plastica leggera). Tutti i filmati possono testimoniarlo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.

I dirigenti del suo Ministero che affermano il contrario, a cominciare dal dott. Manganelli, o sono male informati o, molto probabilmente, agitano inesistenti spettri per coprire i propri errori. In entrambi i casi riteniamo che incarichi così delicati non possano essere più ricoperti da persone che mentono per coprire le proprie responsabilità screditando le Istituzioni che rappresentano.

Per questo Le chiediamo di procedere alla loro immediata sostituzione.

Siamo a Sua completa disposizione, se riterrà utile ascoltarci nell’ambito dell’inchiesta che ci auguriamo sia rapida e approfondita.
Rileviamo comunque che l’attenzione data dal governo – e conseguentemente da  molti mezzi di informazione – agli incidenti e alle presunte provocazioni,  rappresenti solo uno spostamento dell’attenzione rispetto ai problemi e alle richieste di cui i cittadini manifestanti erano portatori: cioè il loro SOS Ricostruzione (che significa Sospensione delle tasse, Occupazione, Sostegno all’economia), e soprattutto la necessità di una legge organica sul terremoto che stabilisca tempi e finanziamenti certi e che possa consentire di riprogettate il futuro del territorio. Tutti problemi sui quali nessuna risposta è stata data dal governo.

Dal tendone di Piazza Duomo, i cittadini dell’Assemblea le porgono

Distinti Saluti

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RICOSTRUZIONE: PROPOSTA DI LEGGE COME PER UMBRIA E MARCHE

L’AQUILA – L ’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo si farà carico di elaborare una legge di iniziativa popolare sul terremoto, da presentare all’inizio dell’autunno, dopo aver raccolto le 50 mila firme che la Costituzione fissa come soglia per una simile iniziativa.

“Ci rendiamo conto – spiega Anna Lucia Bonanni, del presidio – che si tratta di un’iniziativa ambiziosa e che a Beppe Grillo è stata rifiutata la discussione di leggi presentate anche con milioni di firme, ma si tratta prima di tutto di un gesto politico”.

“I nostri tecnici – aggiunge – sono già al lavoro per arrivare quanto prima a un testo che ricalchi la legge, quella sì fatta dal governo, varata dopo il terremoto di Umbria e Marche, con previsioni finanziarie, ricostruzione e quant’altro”.

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RICOSTRUZIONE, PROPOSTA POPOLAREDI LEGGE SU MODELLO UMBRIA E MARCHE

L’AQUILA – Una proposta di legge d’iniziativa popolare sul terremoto che ricalchi quella di oltre dieci anni fa fatta per Umbria e Marche; una lettera al ministro Roberto Maroni per rifiutare le accuse di aver provocato gli scontri con la polizia il 7 luglio a Roma; l’invito a commissario e vice, Gianni Chiodi e Massimo Cialente, a confrontarsi in pubblico sulle cifre della ricostruzione. Infine, un’iniziativa da fare di nuovo a Roma per presentare materiale foto e video sul corteo e gli scontri e fare chiarezza sull’accaduto.

Queste le quattro principali decisioni prese dall’assemblea di oggi del presidio permanente di piazza Duomo, svoltasi dentro il tendone nel cuore della città, affollatissimo di cittadini e di alcuni rappresentati istituzionali.

UNA PROPOSTA DI LEGGE COME QUELLA PER UMBRIA E MARCHE

L’AQUILA – L ’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo si farà carico di elaborare una legge di iniziativa popolare sul terremoto, da presentare all’inizio dell’autunno, dopo aver raccolto le 50 mila firme che la Costituzione fissa come soglia per una simile iniziativa.

“Ci rendiamo conto – spiega Anna Lucia Bonanni, del presidio – che si tratta di un’iniziativa ambiziosa e che a Beppe Grillo è stata rifiutata la discussione di leggi presentate anche con milioni di firme, ma si tratta prima di tutto di un gesto politico”.

“I nostri tecnici – aggiunge – sono già al lavoro per arrivare quanto prima a un testo che ricalchi la legge, quella sì fatta dal governo, varata dopo il terremoto di Umbria e Marche, con previsioni finanziarie, ricostruzione e quant’altro”.

LETTERA A MARONI: ”NESSUN ESTRANEO, VIA DIRIGENTI DI POLIZIA TENDENZIOSI”

L’AQUILA – Una lettera al ministro degli Interni, Roberto Maroni sugli incidenti della manifestazione, con la quale si respingono  le accuse delle forze dell’ordine su presunte provocazioni dei manifestanti, si chiede un’inchiesta e le dimissioni dei dirigenti che hanno dato una versione tendenziosa dei fatti.

Questa la decisione presa nell’assemblea di oggi del presidio permanente di piazza Duomo, che ha organizzato le manifestazioni del 16 giugno all’Aquila e del 7 luglio a Roma per la sospensione delle tasse, l’occupazione e il sostegno all’economia terremotata.

L’assemblea ha approvato la lettera e chiede di sottoscriverla a tutti gli attori istituzionali che hanno aderito e partecipato alla manifestazione: in primo luogo, quindi, i sindaci, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, i sindacati, l’Università, la curia e altri.

Questo il testo della lettera.

Al Ministro degli Interni On. Roberto Maroni.

Signor Ministro, abbiamo letto le Sue dichiarazioni riguardo la richiesta di indagine per verificare i fatti accaduti durante la manifestazione degli aquilani a Roma del 7 luglio scorso. Chi le scrive è l’assemblea dei cittadini del presidio di Piazza Duomo, promotrice di quella manifestazione. La presente è per portare alla sua conoscenza degli elementi in grado di aiutare lo svolgimento dell’inchiesta. Abbiamo sentito il capo della Digos di Roma, il Questore di Roma e anche il capo della Polizia, dott. Manganelli, evocare la presenza di elementi esterni a noi estranei che avrebbero agito da agenti provocatori. La informiamo che di quel che è accaduto gli unici responsabili siamo noi, cittadini aquilani, madri, padri, figlie e figli. Di questo CI ASSUMIAMO TUTTI UNITI PIENA E UNICA RESPONSABILITA’. Tutto il resto sono delle assolute falsità.

Riteniamo nostro diritto far sentire la nostra voce pacificamente nei palazzi dove si vuol negare il futuro alla nostra Terra e ai nostri figli. Questo diritto lo difendiamo, siamo determinati e uniti, senza mai retrocedere, con i nostri Sindaci e i nostri gonfaloni, sempre con le mani alzate, con i nostri volti ben visibili e armati solamente della bandiera neroverde della nostra città (tutte rigorosamente con asta di plastica leggera). Tutti i filmati possono testimoniarlo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.

I dirigenti del suo Ministero che affermano il contrario, a cominciare dal dott. Manganelli, o sono male informati o, molto probabilmente, agitano inesistenti spettri per coprire i propri errori. In entrambi i casi riteniamo che incarichi così delicati non possano essere più ricoperti da persone che mentono per coprire le proprie responsabilità screditando le Istituzioni che rappresentano.

Per questo Le chiediamo di procedere alla loro immediata sostituzione.

Siamo a Sua completa disposizione, se riterrà utile ascoltarci nell’ambito dell’inchiesta che ci auguriamo sia rapida e approfondita.
Rileviamo comunque che l’attenzione data dal governo – e conseguentemente da  molti mezzi di informazione – agli incidenti e alle presunte provocazioni,  rappresenti solo uno spostamento dell’attenzione rispetto ai problemi e alle richieste di cui i cittadini manifestanti erano portatori: cioè il loro SOS Ricostruzione (che significa Sospensione delle tasse, Occupazione, Sostegno all’economia), e soprattutto la necessità di una legge organica sul terremoto che stabilisca tempi e finanziamenti certi e che possa consentire di riprogettate il futuro del territorio. Tutti problemi sui quali nessuna risposta è stata data dal governo.

Dal tendone di Piazza Duomo, i cittadini dell’Assemblea le porgono

Distinti Saluti

DI NUOVO A ROMA PER CHIARIRE SCONTRI CON FOTO E VIDEO

L’AQUILA – Al fine di ristabilire la verità rispetto a quanto accaduto il 7 luglio a Roma, l’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo ha deciso di organizzare già nella prossima settimana un’iniziativa sull’informazione.

I cittadini torneranno di nuovo a Roma per presentare  il materiale fotografico e video sulla manifestazione, riproporre la piattaforma dell’evento e dare il più ampio resoconto all’opinione pubblica su quanto è realmente avvenuto in via del Corso.

CHIESTO UN CONFRONTO CHIODI-CIALENTE SULLE CIFRE

L’AQUILA – Come già anticipato da AbruzzoWeb, l’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo chiederà al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, un confronto pubblico con il  suo vice, Massimo Cialente, per chiarire le tante voci e dichiarazioni che si susseguono negli ultimi tempi, riguardo alla mancanza o alla non capacità di spesa dei fondi per la ricostruzione. (alb.or.)

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NASCE L’IDEA DI UN CONFRONTO 

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SIMONA MOLINARI, LA STAR DELLA PORTA ACCANTO

L’AQUILA – Non si presenta accompagnata dall’agente su un’auto di lusso, ma alla guida della vecchia e rampante Opel Corsa grigia. Basta uno sguardo per capire che Simona Molinari (nella foto) è rimasta prima di tutto Simona. Una ragazza alla mano nella vita quotidiana, almeno quanto è Egocentrica, come la canzone che l’ha lanciata, sul palco.

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Partita dal coro della parrocchia, passando per il teatro, una miriade di concerti in tutta Italia e ora anche all’estero, con gli Stati Uniti nel mirino, la mora nata a Napoli (ma aquilana da sempre) è arrivata su su fino a Sanremo, dove ha riscosso un grande successo nel 2009. Il suo exploit proprio nell’anno in cui il terremoto ha mezzo distrutto L’Aquila.

Il primo album da promuovere e un tour da lanciare a tutti i costi mentre la famiglia era nelle tende. Mica male. Simona si è fatta forza ha fatto il suo. Un singolo per beneficenza, il concerto di Milano con le “Amiche” di Laura Pausini (cui non risparmia una stoccatina). Una tournee da tutto esaurito in Cina. E, da qualche settimana, il secondo album, già un successone. Sempre di corsa, sempre (quasi) con il sorriso. La cantante aquilana (più che napoletana) si racconta ad AbruzzoWeb.

Insomma, aquilana o napoletana?

Ho sempre detto che sono nata a Napoli, ma di adozione aquilana. Questo anche per una forma di rispetto: se dico ‘sono aquilana’, mi dicono ‘macché aquilana’, se dico ‘sono napoletana’, mi dicono ‘ma come, sei aquilana’, quindi ho sempre detto quello che è: sono nata a Napoli e sono di adozione aquilana, perché da quando avevo tre anni e fino all’anno scorso ho vissuto qui.

Chi scrive ti ricorda negli scout del gruppo L’Aquila 1, già con il canto nel sangue…

Da piccola in tutto quello che facevo il fattore del canto c’è sempre stato! Ancora prima degli scout, al coro della parrocchia del Torrione, dove facevo la solista, poi agli scout, dove facevo la ‘canterina’, e poi tutto quello che ho fatto mi ha portato a capire che era quella la cosa che volevo fare di più.

Altra cosa che in pochi sanno è che eri un’ottima calciatrice!

Prima, purtroppo adesso non esercito più! Ieri però ho fatto la telecronista in una partita di beneficenza, forse anche quella può essere una strada!

Da un paio d’anni a questa parte sei diventata molto più nota. Come vivi il tuo rapporto con la celebrità?

C’è imbarazzo perché come ho scritto anche nella canzone Egocentrica, finito lo spettacolo è come se tornassi Simona Molinari, quella di sempre, e quindi quando sono nel mio ruolo di persona normalissima e non sto su un palcoscenico, mi imbarazza che la gente si avvicini e mi chieda qualcosa, o un autografo. Inoltre, quando sei sul palco ti senti forte, giù invece devi sapere anche che ci siano persone a cui non piaci, e anche questo va accettato.

MUSICA

Dopo l’esordio con Egocentrica, il tuo secondo album, Croce e delizia, è uscito il 23 giugno. Come va?

Va bene, le risposte che mi arrivato da Facebook o dalle email sono positive… Anche perché chi non ha cose positive da scrivere non le scrive! Tuttavia le buone impressioni sono tante. Credo che mi stia ritagliando pian piano una fetta di pubblico, che magari non è la massa: non riempirò mai gli stadi, ma non è neanche quello che mi sono prefissata.

Un obiettivo ben descritto nella recensione positiva che di te ha fatto Paolo Giordano sul Giornale: “Farà strada. Lentamente, ma tanta”.

È quello che voglio, perché, e non è una frase fatta, è vero che la bellezza del viaggio sta nel viaggio e non nella meta. I facili risultati sono anche facili cadute. Mi sto divertendo a costruire pian piano, con alti e bassi, giorni che vanno meglio e giorni che vanno peggio. Ogni giorno lo vivo con questo pensiero di scrivere e di fare quello che mi piace, senza stare a regole di mercato.

Croce e delizia che descrivi nel pezzo che dà il titolo all’album sono le due facce della vita di un artista. Nel tuo inizio di carriera, qual è stata la croce e quale la delizia?

La croce inizialmente è stato che all’inizio ti possono dire ‘questa musica non è commerciale, non vende e quindi devi cambiare musica’. La delizia invece è stata proprio dimostrare che anche con un brano non sanremese sono arrivata a Sanremo!

La tua esperienza precedente come attrice di teatro ti ha aiutato in campo musicale?

Sì, tantissimo. Mi ha dato la dimensione della cantante non tanto per far sentire quello che sai fare e come hai studiato, ma cantante in quanto comunicatrice. Sul palco recito un personaggio, cerco di far capire quello che volevo scrivere nel brano.

Ti piace più scrivere un pezzo o comporne la musica?

Entrambe le cose, forse però preferisco le parole. Sulla musica, infatti, nell’ultimo disco pur partendo da idee mie le sottoponevo al mio gruppo, la Mosca Jazz Band, e i pezzi li costruivamo insieme. Mi son fatta aiutare molto in questo disco da Raffaele Pallozzi.

Preferisci cantare in un club con un pubblico ristretto e magari più consapevole oppure in uno stadio, davanti a 60 mila persone?

Assolutamente in un club, che è proprio la mia dimensione. Anche perché mi piace interagire con il pubblico e in un grande spazio non sono proprio capace.

Da un album all’altro cosa è cambiata musicalmente?

Penso si sia spostato ancor di più verso il jazz. Ho vinto un premio bellissimo, che andrò a ritirare il 25 luglio, che si chiama “Jazz d’autore” al premio Lunezia. È la mia massima aspirazione perché è proprio quello che volevo mettere insieme, il cantautorale con sfumature jazz. Vorrei che si capisse, però, che è un jazz abbastanza accessibile, non troppo difficile!

Tornando a Sanremo, che ti rimane a freddo? È un’esperienza che vorresti ripetere?

Penso sia assolutamente da ripetere anche perché, detto papale papale, oggi se vai in televisione esisti, anzi sembra ma in realtà non è così perché ci sono anche altri canali; però, per farti conoscere da chi non ti conosce, l’esperienza televisiva è importante.

Non ti piace incasellare la tua musica  etichettandola in un genere…

Lo odio!

Hai però fissato gli estremi? Potresti mai fare una canzone rock oppure lanciare un remix house di un tuo pezzo?

Sono assolutamente per queste cose. Per esempio mi piacerebbe tantissimo remixare una mia canzone, penso sia una cosa fichissima! Non escludo si possa fare con un mio pezzo, anche se mi rendo conto che sarebbe mal visto: queste cose in Italia non si possono fare. Come qui non potrebbe mai nascere una Lady Gaga, verrebbe massacrata.

Che ne pensi dei talent show?

È una realtà ormai imprescindibile. Alcuni artisti che sono usciti di recente mi piacciono anche, tipo Noemi e Marco Mengoni. Credo però che di queste persone non venga curato il progetto, ma il personaggio. Ascolti il disco e, a parte il pezzo che esce in radio e ti entra in testa, non c’è molta sostanza.

Chi è il tuo artista preferito in assoluto?

Il mio mito assoluto è Freddy Mercury, poi c’è una sfilza di nomi anche recenti: Peter Cincotti sugli arrangiamenti, per i testi Vinicio Capossela, poi ultimamente mi piace molto anche Simone Cristicchi.

LUOGHI

Com’è andato il tour in Asia? Ci tornerai?

Ho fatto due concerti a Honk Kong, poi sono stata a Shanghai e a Macao, un’esperienza da ripetere e lo farò a ottobre. Dato che abbiamo fatto il sold out e che la gente è stata molto contenta ci tornerò e ci allungheremo anche a Tokyo.

Cosa ti ha colpito di più?

Mi ha colpito la civiltà di questo posto. Sette milioni di abitanti in un territorio tre volte più piccolo di Roma, che ne ha quattro milioni. Sono tutti sui grattacieli, hai la sensazione di stare in una metropoli, ma allo stesso tempo in un paesone perché, uscendo, dopo qualche giorno ti pare di incontrare le stesse persone ogni sera. È come una L’Aquila enorme!

Prossimo obiettivo, gli Stati Uniti.

Sono già stata più su, in Canada, però lunedì parto e vado a New York: per alcuni giri, non ancora per suonare, però è in previsione una tournee lì, che è un po’ il mio sogno. Se ne parla sempre per ottobre e novembre, quindi non so se uniremo le due tournee.

Con Napoli che rapporto hai?

Un bellissimo rapporto. Nelle cose che scrivo mi porto dietro l’ironia unita all’amarezza che è tutta napoletana: scherzando si dicono tante cose amare. Certo, non ci ho vissuto, quindi non mi sento completamente napoletana, sarò sempre a metà.

E la “cazzimma”, la furbizia un po’ sfrontata napoletana? È una dote che hai?

Quella serve sempre! Unita alla testardaggine aquilana, ne viene fuori un buon mix!

Hai cominciato a girare da tutte le parti, ma il posto in cui rientri e ti senti a casa qual è?

In questo momento, anche perché ti lascia molta libertà, cosa che a me piace, dico Roma. Quando sono a Roma mi sento rilassata, libera. Uno dei miei spazzolini è lì, ne ho quattro in giro adesso.

Dove sono gli altri tre?

Uno a Milano e uno all’Aquila. L’altro lo porto sempre in borsa!

TERREMOTO

Dov’eri il 6 aprile?

A quell’ora, proprio in viaggio. Ero partita dall’Aquila e avevo finito di fare le prove. Mi sono chiesta, vado a casa o parto? Alla fine sono partita, perché il giorno dopo dovevo essere a Roma. Sono arrivata proprio mentre la gente usciva di casa con i bambini in braccio, dopo la scossa. Ho perfino pensato che ci fosse un pigiama party, perché la gente romana sorrideva e non sapeva assolutamente niente di cosa era successo a cento chilometri! Anch’io non avevo sentito nulla. Poi, però, un secondo dopo sono cominciate ad arrivarmi le telefonate e ho passato una notte insonne, come tutti.

Che è successo alla tua casa all’Aquila e alla tua famiglia?

Casa mia è stata classificata “B”, quindi non era agibile. I miei genitori sono stati sei mesi in tenda e due in caserma, e poi sono rientrati, dopo aver rimesso a posto per conto loro. Da Natale in poi sono di nuovo a casa.

Il tuo dopo-terremoto, invece?

È stato emotivamente tremendo, perché da una parte c’era la promozione dell’album da fare: cose stancanti, belle, che mi portavano altrove con il pensiero. Dall’altra parte, però, c’era il dolore di non stare all’Aquila e non condividere con la mia famiglia e con i miei amici questa vicenda. C’era anche la paura che qualsiasi cosa facessi nel mio doppio ruolo di cantante e aquilana fosse male interpretata. Se mi fossi fatta vedere troppo, infatti, poteva sembrare che volessi speculare sulla cosa; se mi fossi fatta vedere troppo poco, che me ne tirassi fuori. Con discrezione, ho cercato quando possibile di rendermi utile, con naturalezza, facendo quello che mi sentivo di fare. Qualcuno mi avrà criticato, d’altronde non si può fare contenti tutti.

Il progetto del singolo in dvd “Nell’aria” com’è nato?

Quel pezzo lo avevo scritto prima del terremoto, per un amico che non c’è più. Dopo il terremoto, mi è venuto spontaneo dedicarlo alla città. L’ho portato con me in tutti i concerti, era anche un modo per parlare dell’Aquila. Il video in “zona rossa” era stato girato precedentemente alla proposta dell’associazione Saving L’Aquila: volevamo portare una documentazione di quello che era la città ad agosto, non volevamo pubblicizzarlo. Dopo però ci siamo detti: lo regaliamo a quest’associazione e abbiamo devoluto tutti i diritti in beneficenza. So che è stata costruita una casa per persone disabili e le cose stanno andando avanti, anche se non so bene quanti soldi siano riusciti a raccogliere. Penso comunque che la cosa sia seria.

Che ne pensi invece del progetto più grande “Amiche per l’Abruzzo”?

Penso sia stata una cosa bella… (esita)

Ma?

Amiche per l’Abruzzo è servito a raccogliere soldi e a portare attenzione sulla città, e questo è un bene. Forse, però, la promozione del concerto e del dvd è stata un po’ troppo autocelebrativa, a fronte di una raccolta che è sì importante, ma non sarà risolutiva.

Che idea ti sei fatta sulla questione del pagamento e della restituzione delle tasse?

L’unico modo per farsi sentire è come è stato fatto, andare a manifestare, proprio come ho letto sui libri di storia che è stato fatto in altre epoche. Sembra di essere tornati a secoli fa e l’unica soluzione è questa, protestare civilmente, senza arrivare a quello a cui si è arrivati. Bisogna protestare, perché è assurdo, qualsiasi italiano nella stessa situazione si sentirebbe ingiustamente colpito. L’aquilano riconosce che nell’emergenza siamo stati coccolati, come dice il sindaco, però ora siamo in una fase successiva.

Gli autonomi con volume d’affari fino a 200 mila euro riprenderanno a pagare dal 20 dicembre e non da questo mese. Ti sei fatta un po’ di conti? Tu sei un lavoratore autonomo!

Sì però guadagno quanto un dipendente! Comunque questi problemi in città sono all’ordine del giorno, ma fuori arrivano e subito solo quando si sente parlare di sangue o di protesta che fa gossip. Quando invece si parla di aspetti tecnici complicati, forse perché non vogliono renderli semplici, nel resto del Paese non si sanno. Io cado spesso dalle nuvole, ma se le sapessero tutti gli italiani, sarebbero molto più consapevoli e si sentirebbero presi in giro tutti.

SIMONA

C’è una canzone dell’album nuovo carinissima e anche un po’ angosciante, Single per l’estate, che parla di una coppia in cui il ragazzo si prende la classica “pausa” proprio prima delle vacanze. Anche tu sei single per l’estate quest’anno?

Adesso sono una mezza single. Ho una relazione, ma non ufficiale, ancora da capire. In via di definizione, come si scrive su Facebook.

Spingiamoci oltre. Una frequentazione con qualcuno del mondo dello spettacolo?

Noo, non c’entra niente, assolutamente! Le persone del mondo dello spettacolo no, almeno per il momento.

In quel mondo può creare qualche ostacolo presentarsi avendo già un legame?

Se sei donna e se il tuo uomo è nello spettacolo ti può risultare anche utile. In caso contrario, e magari se sei anche riservata e non vuoi fare della tua vita privata merce di gossip, o di scambio che è anche peggio, allora sicuramente può togliere quell’alone di mistero che fa sempre bene a un’artista.

Nel tuo caso però compensa la testardaggine aquilana di cui parlavamo sopra.

Esatto!

Quattro parole dal tuo primo brano di successo: egocentrica, lunatica, ultima e unica. Quanto c’è di te, e quanto del personaggio della prostituta che interpretavi al teatro e che ha ispirato questo brano?

C’è tanto, ma sul palcoscenico. Devi assolutamente sentirti unico, egocentrico, come tutti gli altri artisti, per stare sul palcoscenico e pretendere che altri ascoltino quello che hai da dire. Devi essere per forza un po’ megalomane, devi pensare di essere unico, altrimenti non ti ci metteresti mai su un palcoscenico. Vale anche per i giornalisti, in fondo.

Vero. E ultima, perché?

Nella vita normale, magari… Non proprio l’ultima, forse ma… La penultima! Una come tante, insomma.

Un piano B, un’alternativa rispetto alla carriera di cantante, lo hai mai avuto?

Mai. Non so fare nient’altro, solo questo. Penso che quando uno si prefigge un obiettivo alla fine lo raggiunge. Pensavo magari farò le mie serate e insegnerò musica, nella peggiore delle ipotesi. Ma farò di tutto per fare questo tutta la vita.

La giornata tipo domestica, quando non hai niente da fare, com’è?

È la giornata più normale del mondo! Adoro quando passo due tre giorni a casa, a cucinare, pulire. Chi lavora sempre, nel fine settimana vuole andare in giro e viaggiare, io al contrario: quando sono a casa voglio starci e godermela. Dopo cinque-sei giorni, però, sento già il bisogno di scappare di nuovo!

Il tuo rapporto con Internet com’è?

È bello perché hai un contatto diretto con le persone. Non sono però una che sta lì tre ore a rispondere a tutte le email, diventerebbe un altro lavoro. Si può fare di meglio in quelle tre ore! Ogni tanto faccio risposte complessive o rispondo a chi conosco meglio, spero che la gente capisca. Credo anche che Internet oggi sia l’unico mezzo di informazione indipendente e reale, in cui trovi tutti i modi di pensare per poi farti un’idea tua. Quelli che vivono guardando solo la tv o leggendo solo i giornali pensano tutti la stessa cosa. A casa la mia tv l’ho ricoperta di foto e non l’accendo mai.

Preferisci le quattro o le due ruote?

Per il momento quattro, si fanno distanze più lunghe. Però le moto mi piacciono, mi piacerebbe prendere la patente un giorno!

Vacanze al mare o in montagna?

Mare, sarà perché ho vissuto sempre in montagna. La costa adriatica più di quella tirrena.

Un film o un libro per passare una serata?

Se è cinema preferisco il film, se è tv meglio il libro.

Giornale o telegiornale?

Giornale.

Che giornale?

Un po’ di tutto, leggo un po’ di qua e un po’ di là per farmi un’idea. Il Corriere, la Repubblica, il Centro

…E AbruzzoWeb.

Naturalmente!

alberto.orsini@abruzzoweb.it

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RICOSTRUZIONE: CIALENTE, ”BASTA ORDINANZE, SERVE UNA LEGGE”

L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila e vice commissario per la ricostruzione, Massimo Cialente, ha chiesto che a Roma sia varata una legge sul terremoto, “perché non si può più andare avanti con le ordinanze”.

“Serve un testo unico che ci dica come dobbiamo fare – continua il sindaco – Bersani e Casini si sono pronunciati favorevolmente, tornerò a proporla al Governo, così come la tassa di scopo”.

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RICOSTRUZIONE: CIALENTE, ”NON MI DIMETTO, MI CACCI IL GOVERNO”

L’AQUILA – “Non mi dimetto. Sto lavorando per il bene della mia città e degli aquilani, preferisco che a cacciarmi sia il governo”.

Lo ha detto il sindaco dell’Aquila e vice commissario per la ricostruzione, Massimo Cialente, nella conferenza stampa convocata per fare il punto sui fondi per la ricostruzione, diventata poi testimonianza fiume.

Cialente, finito nel ciclone e al centro degli attacchi del Pdl per il pestone nel corso della carica della polizia ai terremotati che manifestavano il 7 luglio a Roma, risponde al vice presidente del consiglio regionale abruzzese Giorgio De Matteis, che ne aveva chiesto le dimissioni.

“Ha chiesto le mie – ha evidenziato Cialente – ma non quelle di Gianni Chiodi, che è il commissario: una cosa strana. Se ci danno quanto dato ad altri territori che hanno vissuto la stessa tragedia, tutto finirà, altrimenti non ci fermeremo. Per esempio, con la restituzione delle tasse in dieci anni al 100 per cento, saremo tutti più poveri e quindi spendendo meno, l’economia non ripartirà”.

In relazione alla manifestazione, Cialente ha spiegato che “c’erano persone, tra cui molti anziani, che sfilavano per la prima volta e che non hanno capito il perché dei manganelli. C’erano i centri per anziani, altro che centri sociali”, ha tuonato il sindaco.

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DONNA INFORTUNATA E RECUPERATA SUL GRAN SASSO

L’AQUILA – Si è conclusa con successo l’operazione di recupero sul Gran Sasso da parte del Soccorso Alpino di una donna infortunata. L’incidente è avvenuto al Passo del Cannone, a 2.600 metri di altezza.

L’infortunata è una donna di 50 anni, M.B. di Rocca Priora (Roma), scivolata per una trentina di metri su una lingua di neve.

Sul posto è intervenuto subito un tecnico del Cnsas, che ha assistito la signora, che era in compagnia del marito, mentre è stato richiesto l’intervento di un elicottero dei vigili del fuoco proveniente da Ciampino.

Raggiunta la signora, che era in stato cosciente e vigile, le è stata riscontrata sul posto la frattura di una gamba, oltre a varie escoriazioni e contusioni.

La donna è stata quindi recuperata con il verricello e portata all’ospedale di Teramo, per ulteriori accertamenti e le necessarie cure.

PICCHIA MOGLIE E AMICA E SEQUESTRA FIGLIO, ARRESTATO

AVEZZANO – Un uomo di 51 anni di Avezzano (L’Aquila) è stato arrestato dalla polizia con le accuse di sequestro di persona, violenza privata, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

L’uomo, dopo l’udienza per l’affidamento congiunto del figlio tenutasi al tribunale dell’Aquila, per tutta la giornata di giovedì scorso ha cercato di rintracciare la moglie.

Verso le 20 l’ha intercettata mentre si trovava con un’amica e con il figlio di 6 anni. Ha bloccato l’auto delle due donne e ha cercato di portare via il figlio. La moglie e l’amica si sono opposte, ma l’uomo le ha picchiate e poi ha trascinato il figlio nella propria auto.

La madre e l’altra donna si sono attaccate allo sportello dell’auto, ma l’uomo è partito a forte velocita, causando la caduta delle due donne, che hanno riportate lesioni guaribili in 15 giorni.

Un automobilista di passaggio ha avvisato la polizia che di lì a poco, dopo un breve inseguimento, lo ha bloccato e arrestato.

TAGLIACOZZO: DAL PD SOLIDARIETA’ A MANIFESTANTI

TAGLIACOZZO – Il Partito democratico in una nota esprime solidarietà a coloro che hanno promosso la manifestazione di oggi a Tagliacozzo in difesa dell’ospedale a rischio di riconversione secondo il piano operativo della sanità della Regione Abruzzo.

“La manifestazione – afferma il Pd – sottolinea un profondo disagio in relazione alla mancanza di chiarezza di politiche sanitarie della Regione. Quest’oggi molti amministratori, dirigenti e iscritti del Pd hanno partecipato all’incontro per ribadire il loro impegno affinché il nosocomio di Tagliacozzo e tutti i piccoli ospedali possano continuare a svolgere una funzione importante nel sistema sanitario locale”.

All’inizio della prossima settimana i democrat presenteranno un documento di proposte per “garantire fattivamente il diritto alla salute della popolazione marsicana”.

TAGLIACOZZO, BLOCCATA STAZIONE CONTRO TAGLI ALL’OSPEDALE

TAGLIACOZZO – Oltre 400 persone, organizzate dai comitati spontanei, hanno occupato oggi la stazione ferroviaria di Tagliacozzo (L’Aquila) per protestare contro i tagli effettuati dalla Giunta regionale nei confronti del locale ospedale.

I manifestanti si sono posizionati sui binari, bloccando il transito di un treno diretto a Pescara. I comitati spontanei e i sindaci della zona chiedono alla Giunta regionale la sopravvivenza dell’ospedale messa in forse dai progressivi tagli alla sanità pubblica.

DAL PD SOLIDARIETA’ AI MANIFESTANTI

TAGLIACOZZO – Il Partito democratico in una nota esprime solidarietà a coloro che hanno promosso la manifestazione di oggi a Tagliacozzo in difesa dell’ospedale a rischio di riconversione secondo il piano operativo della sanità della Regione Abruzzo.

“La manifestazione – afferma il Pd – sottolinea un profondo disagio in relazione alla mancanza di chiarezza di politiche sanitarie della Regione. Quest’oggi molti amministratori, dirigenti e iscritti del Pd hanno partecipato all’incontro per ribadire il loro impegno affinché il nosocomio di Tagliacozzo e tutti i piccoli ospedali possano continuare a svolgere una funzione importante nel sistema sanitario locale”.

All’inizio della prossima settimana i democrat presenteranno un documento di proposte per “garantire fattivamente il diritto alla salute della popolazione marsicana”.

LSU VAL VIBRATA: NAPOLITANO RISPONDE A FERRANTI

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Non è una soluzione alla vertenza degli undici ex lavoratori socialmente utili della Val Vibrata, ma intanto il presidente dell’associazione “Dalla parte giusta per la tutela dei cittadini”, Settimio Ferranti, ha ottenuto l’attenzione di un’istituzione di alto grado, anzi, di massimo: il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano (nella foto).

Omaggiato giorni fa di un telegramma in occasione del compleanno, il presidente della Repubblica ha risposto con lo stesso mezzo ringraziando il battagliero Ferranti: “Ringrazio vivamente – recita il testo – dei gentili auguri per il mio compleanno. Cordialmente, Giorgio Napolitano”.

Un altro tassello nella caccia alla stabilizzazione per i protetti del Robin Hood della Val Vibrata.

IL TELEGRAMMA

SCIOPERO DELLA FAME A ROTAZIONE, 23° GIORNO

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Sono arrivato al ventitreesimo giorno di sciopero della fame a rotazione  i componenti dell’associazione Dalla parte giusta per la tutela del cittadino, che protestano chiedendo la stabilizzazione degli 11 ex lavoratori socialmente utili (Lsu) della Val Vibrata.

Secondo il presidente dell’associazione, Settimio Ferranti, la loro situazione è “tutt’altro che ideale, anche per colpa di una politica non sempre attenta alle esigenze e ai disagi della vita reale”.

TENNIS,IL CIRCOLO PESCARA PUNTA A RIBALTA NAZIONALE

PESCARA – Grazie a una struttura all’avanguardia che sarà ulteriormente ampliata e ai notevoli investimenti, il Circolo Tennis Pescara punta a diventare un Centro Nazionale Federale. Il Circolo rappresenta una delle eccellenze sportive della regione, tanto che è stato nominato dalla Federazione Italiana Tennis, con pochi altri Circoli Italiani, Centro Tecnico Interregionale (Abruzzo – Molise).

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I lavori svolti sulla struttura per i Giochi del Mediterraneo 2009 hanno portato grandi miglioramenti. “Il merito va sicuramente alla precedente amministrazione di Luciano D’Alfonso – spiega il presidente del Circolo, Luciano De Angelis – che  ha stanziato direttamente i soldi necessari all’ampliamento della struttura. Il Comitato dei Giochi ha fornito pochi spiccioli. I soldi veri sono arrivati tutti dal Comune. Il nuovo sindaco Luigi Albore Mascia, però, non si è tirato indietro e ha finanziato il completamento dei lavori previsti per i Giochi di Pescara 2009, con un investimento di 800 mila euro”.

Il finanziamento porterà alla copertura dei campi per la scuola tennis. Due campi in durflex, fondo veloce, che verranno completati grazie alla costruzione di un mini palazzetto. I lavori inizieranno a fine 2010 e andranno a implementare una struttura modello, costituita da 10 campi di cui 8 in terra rossa, tre dei quali coperti e due sintetici, un ristorante – bar, un Centro benessere e fisioterapia con annesso bagno turco, la sala biliardo e una sezione dedicata al gioco del bridge (con affiliazione alla Federazione italiana gioco bridge, Figb), che rientra nell’ambito delle attività del Circolo, con finalità di diffondere questo gioco delle carte che diventerà disciplina Olimpica.

Nel bilancio del 2010 sono previsti ulteriori 400 mila euro per il completamento degli spazi sottostanti la tribuna centrale da 600 posti, che all’interno ha tre piani, dove verranno realizzati una grande palestra con i servizi e una foresteria che permetterà di ospitare gli atleti. “Grazie a questi lavori – spiega De Angelis – portiamo avanti la nostra ambizione di diventare un Centro Nazionale Federale. Una vera accademia del tennis. Noi vogliamo fortemente realizzare questo progetto ma dipenderà anche dalle scelte della Federazione”.

“Terminati i lavori, la struttura potrà diventare indipendente dagli altri campi del circolo. Adesso abbiamo solo tre campi coperti – continua il presidente – e quindi i ragazzi della scuola, quando piove e nei mesi invernali, devono giocare li. In questo modo si creano problemi con le esigenze dei soci. Con la realizzazione di questa struttura e dei due campi coperti la scuola non graverà più sulle esigenze dei soci ”.

Da tutto ciò derivano anche i risultati sportivi sia nel settore giovanile che nelle altre categorie, grazie a una programmazione attenta a valorizzare i giovani talenti e a seguire tutti gli atleti e soci fino alla categoria over 70.

“Ci siamo confermati quest’ anno nella serie B, con la squadra maschile, realizzando nel nostro girone tre vittorie, una sconfitta e due pareggi. È stato un gruppo un po’ strano – spiega De Angelis – nonostante non avessimo disputato un brutto girone, per un serie di particolari ingranaggi nel regolamento, ci siamo trovati quarti su sette squadre e abbiamo dovuto disputare i play out. Due incontri vinti che ci hanno permesso di rimanere in B”.

Il circolo è anche l’unico sodalizio tennistico abruzzese che può vantare due squadre in serie B.  La squadra di serie C femminile, infatti, in questa stagione è stata promossa nella serie cadetta. Dopo la fase regionale le ragazze pescaresi hanno  vinto, 3 a 1 a Cremona, la finale per l’accesso in B. Le protagoniste della promozione, sono Anastasia Grimalska, classificata 2.2 nella graduatoria nazionale, Martina D’Ettorre, classificata 2.8, Carlotta Ludovici, classificata 3.5 e la quindicenne Alice Matteucci, classificata 3.2, promessa del tennis italiano.

“Alice è una promessa – conferma il presidente – Lo scorso anno si è aggiudicata il Torneo Internazionale Under 14. Per la prima volta un’atleta abruzzese riesce a vincere questo torneo del circuito Eta Junior, arrivato alla 20° edizione. Una delle 5 tappe italiane, l’unica abruzzese, è quella della “Città di Pescara” che si svolge nella nostra struttura, con la partecipazione di oltre 200 atleti tra donne e uomini provenienti da tutto il mondo”.

Ma le due formazioni non sono le uniche squadre che hanno raggiunto buoni risultati. Il circolo infatti è riuscito ad imporsi anche nelle categorie che vanno dagli over 45 ai 70. “Abbiamo vinto i titoli italiani regionali over 4550 556065  – dice De Angelis – e siamo andati nel torneo nazionale superando i primi turni nelle categorie over 50 –  60  – 65  – 70″.

 “Quest’anno abbiamo iscritto 24 squadre ad altrettanti tornei maschili e femminili dagli under 10 agli over 70.  I nostri soci sono 400 e 180 i ragazzi della scuola tennis. Nel torneo regionale under 11 femminile abbiamo conquistato il titolo con Tchoupa Maeva. Ottimi risultati sono arrivati anche dall’under 13  e 16 maschile”.

Per i soci si svolgono diversi tornei nazionali. Uno di 3a categoria, due di 4a, un torneo Open, i Campionati Regionali Veterani, il Torneo Nazionale Regionale giovanile  Under 12 – 14 – 16.

“La nostra filosofia – conclude De Angelis – è quella di valorizzare i talenti e puntare soprattutto sul settore giovanile ma nello stesso tempo curare anche gli altri settori per noi importantissimi. I risultati ottenuti dai nostri ‘vecchietti’ ne sono la conferma”.

Formazione Maschile di serie B e classifica giocatori

Marlon Van Ingen – 2.2  – (Olanda)

Fernando Gianini – 2.3 – (Pescara)

Patrizio Marchegiani – 2.5 – (Pescara)

Marco Pantalone – 2.8 – (Pescara)

Marco Masci – 2.7 – (Pescara)

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