Vince-e-convince pubblico e critica il lavoro del film del regista abruzzese Stefano Odoardi, “Una ballata bianca”, negli Stati Uniti e in Europa. Un successo che vede nelle fondamenta, oltre alla bravura dello stesso Odoardi, il lavoro dell’Abruzzo Film Commission, nella sua opera di valorizzazione del territorio abruzzese come ideale set cinematografico. Un esempio di come l’unione, e l’intelligenza, facciano sempre “forza”.
CAMPUS ORIENTA CHIUDE CON 15 MILA PRESENZE
La seconda edizione del Salone dello Studente ‘Campus Orienta’ in Abruzzo, la manifestazione organizzata dal mensile ‘Campus’ di Milano in collaborazione con l’Universita’ di Chieti-Pescara ‘Gabriele d’Annunzio’ e le Province di Pescara e Chieti, si e’ chiusa oggi al Palacongressi di Montesilvano con all’attivo la visita di 15 mila studenti.La tre giorni dedicata all’orientamento post-diploma e post-laurea si e’ conclusa con la soddisfazione di Giampaolo Cerri, direttore di Campus e l’annuncio ‘ che questa tappa abruzzese sta rapidamente crescendo in autorevolezza. Il merito di questo successo va anche all’appassionata partecipazione dei tre atenei d’Abruzzo, di istituzioni pubbliche quali Province di Pescara e di Chieti, e dell’ufficio nazionale del Servizio Civile che quest’anno ha scelto di seguire il Salone dello Studente anche in Abruzzo’.Giunte richieste di partecipazione anche dal Nord Italia. Tra i saloni di orientamento anche uno in Albania’.
(fonte: abruzzoreport.com)
Racket delle estorsioni, scattano 9 arresti
VASTO. I metodi del terrore tipici della criminalità del Sud importati in Abruzzo e dall’Abruzzo fatti conoscere alle regioni del Nord. Con bombe al tritolo, spedizioni punitive, pestaggi ai danni di imprenditori costretti a pagare per una vita serena. Quasi con timore i carabinieri che con 9 arresti hanno smantellato il clan delle estorsioni hanno pronunciato la parola racket. Perché di racket si tratta. E la base dell’associazione era a Vasto, guidata da un calabrese forse affiliato alla ‘ndrangheta.
«Per la prima volta in Abruzzo viene contestato un reato di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione», afferma il colonnello Goffredo Bernini, comandante provinciale dei carabinieri. E’ questa l’accusa principale per Michele Pasqualone, 64 anni, imprenditore originario della Calabria ma residente a Vasto. Era al “confino” in Abruzzo perché così decise lo Stato, visti i suoi sospetti legami con associazioni mafiose. Secondo gli inquirenti è il boss dell’organizzazione a cui appartenevano Angelo Alessandrini (39), imprenditore di Fresagrandinaria; Marco La Volla (35), di Villaricca in provincia di Napoli; Giovanni Maisto (50) di Napoli; Francesco D’Esposito (44) di Napoli ma residente a Lecco; Domenico Pasqualone (44), figlio di Michele, residente a Sondalo (Sondrio); Domenico Graziano (46), originario di Crotone e domiciliato a Eupilio (Como); Gianfranco Nettuno (38), nato a Napoli ma residente a San Giovanni in Persiceto (Bologna). Sette sono in carcere a Vasto, raggiunti da ordini di custodia firmati dal gip Anna Maria Sallusti. Maisto è piantonato in ospedale a Napoli, dove è ricoverato da giorni. Gli arresti domiciliari sono stati concessi ad Adele Di Pietro (35), originaria dell’Aquila e residente a Vasto. La donna sarebbe stata la segretaria di fiducia di Michele Pasqualone. Oltre all’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni, i nove sono accusati di detenzione di armi e rapine. Nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Anna Rita Mantini ci sono 18 indagati. Fra questi anche un geometra di Vasto che ha rapporti di collaborazione con il Comune ed è conosciuto negli ambienti calcistici cittadini. L’organizzazione, da Vasto, aveva ramificazioni in Lombardia ed Emilia Romagna. Ma dal Vastese è scattata l’indagine. Il 13 febbraio 2006 un tubo d’acciaio imbottito di tritolo esplose nel giardino della villa del suocero di Michele Iacobucci, imprenditore titolare della Nuova Imic, azienda di calcestruzzi e materiali inerti. Iacobucci subiva il terzo attentato, ma disse di non avere mai ricevuto minacce. La svolta ci fu pochi giorni dopo, con l’utilizzo di microspie e attraverso intercettazioni telefoniche. L’imprenditore ricevette una telefonata. Qualcuno lo avvisò: «Paga e non avrai altri guai». Poi altre chiamate, più o meno con gli stessi avvertimenti. Metodi che secondo gli investigatori erano stati sperimentati con diversi imprenditori del Nord, dove la banda aveva ramificazioni (qui risiedono alcuni indagati). E chi non si piegava con gli attentati veniva picchiato, sempre stando alla ricostruzione dai carabinieri. «Così facendo la banda aveva guadagnato il rispetto delle vittime e il controllo di vari territori»: è riportato nell’ordinanza di custodia. «C’era una struttura verticistica», riprendono gli inquirenti, «Michele Pasqualone non compariva mai in prima persona. Da buon imprenditore dirigeva le operazioni finanziarie e muoveva le sue pedine, tutte pronte a ossequiarlo». Le somme di denaro richieste variavano dai 20 ai 50mila euro e sarebbero dodici gli imprenditori finiti nella morsa del racket. Iacobucci a Vasto, gli altri nelle diverse regioni italiane. Ma nel Vastese si cercano collegamenti con gli altri misteriosi attentati, a cominciare da quelli subiti dalla Pulchra, la società che gestisce il servizio di smaltimento rifiuti. Per ora ci sono solo sospetti. La gang è accusata anche di rapine – tre o quattro – che sarebbero state compiute ai danni di imprenditori del Nord. «E’ stata fermata perché era pericolosa», sottolinea la Mantini, «ma l’indagine è solo all’inizio». Dall’alba di ieri 70 carabinieri hanno eseguito perquisizioni a Vasto, Fresagrandinaria, Napoli, Lecco, Peschiera del Garda (Verona), in Valtellina e nel Bolognese. Sono stati sequestrati computer e documenti. Ma di pistole e mitragliatrici che compaiono in alcune intercettazioni si sono perse le tracce.
(fonte: Espresso.it)
«Caro presidente, aiuti l’Abruzzo»
ROMA. È durato venti minuti il colloquio di ieri pomeriggio al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente della Regione Ottaviano Del Turco. L’argomento uno solo: l’Abruzzo. «Ho chiesto al Presidente di dare una mano all’Abruzzo», ha detto Del Turco al termine dell’incontro. «Napolitano è uomo che ha una lunghissima esperienza politica e una grandissima conoscenza dei territori e della loro economia. E non è un caso che mi ha chiesto conto di vecchie storie abruzzesi che hanno rappresentato per anni un problema».
«Dall’agricoltura alle grandi aziende che da grandi fattori di sviluppo per la regione sono diventati fattori di crisi». Del Turco ha insistito sul fatto che l’incontro con il presidente Napolitano «è andato bene, anche perché il Capo dello Stato ha avuto la pazienza di ascoltare le nostre ragioni e pensare percorsi che possano aiutare, nei limiti istituzionali imposti dal ruolo, la nostra Regione anche per risolvere i nostri guai».
I guai sono quelli di una Regione il cui sviluppo è ipotecato dal debito della sanità. Una regione che destina l’80% del proprio bilancio alla voce salute e nonostante questo riesce a indebitarsi. Il 15 aprile Del Turco e l’assessore Bernardo Mazzocca si presenteranno al ministero dell’Economia per la prima verifica del patto di rietro da deficit della sanità sottoscritto con il governo che dovrebbe portare in tre anni al pareggio dei conti. Nel frattempo la Regione non può restare ferma e ha bisogno di risorse ulteriori. È questo il senso del colloquio con Napolitano dopo il quale Del Turco aprirà il confronto con il governo, secondo la strategia stabilita con tutta la giunta il 12 marzo scorso durante l’incontro-studio alla Montagnola di Corropoli. Oggiintanto in Senato va il decreto del governo che destina ulteriori 350 milioni alla sanità abruzzese.
Domani Del Turco parteciperà alla conferenza straordinaria delle Regioni e delle Province autonome che dovrà valutare le questioni sul tappeto in materia di federalismo fiscale, e soprattutto di ticket per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale che dal 1º aprile sono passati sotto la competenza delle Regioni.
(fonte: il centro)
SURFRIDER E LA PULIZIA SPIAGGE INCONTRANO L’ABRUZZO
Anche i ragazzi del “Front Side surf club” di Roseto si sono riuniti domenica 25 marzo per partecipare all’iniziativa di Surfrider Foundation di pulizia del tratto di litorale chiamato “Acquabella”, ad Ortona, in Abruzzo, in località “foce del Moro”.
Nonostante una pioggia fastidiosa, le ragazze e i ragazzi presenti sono riusciti a raccogliere 20 buste da 100 litri c.a. di rifiuti, dalle 10 alle 2, in circa 300 metri di spiaggia.
E’ incredibile quello che sono riusciti a trovare: bottiglie di vetro (30), bottiglie di plastica (300), sacchetti di plastica (100), una bombola del gas e 3 bambole, pezzi di rete da pesca, 5 pezzi di tubi, 10 taniche di vernici e solventi, un bidone per la nafta, polistirolo delle cassette del pesce, e (almeno) 500 flaconi di prodotti per l’agricoltura, la maggior parte (70% c.a.) con il teschio e la scritta “veleno”, “molto tossico”.
Dicono i surfers: “La scritta “veleno” è sempre molto esplicativa, purtroppo. Quaggiù la quantità di flaconi di pesticidi trovati è enorme, e questo è uno schifo vigliacco di proporzioni enormi”.
Dal primo pomeriggio, i partecipanti sono stati salutati da una misteriosa e inaspettata mareggiata da est, che ha regalato alcune fra le onde più belle dell’anno, come sempre accade quando le onde arrivano dal nulla.
Che sia stato un regalo divino per l’opera dei ragazzi?
(fonte: surfcorner.it)
LE NUOVE LEGGI URBANISTICHE DELLA REGIONE ABRUZZO
Un seminario di studio sulla nuova legge urbanistica della Regione Abruzzo si svolgera’ mercoledi 4 aprile 2007 alle ore 9 nella sede del palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo. Il convegno e’ organizzato dall’Anci, Associazione nazionale Comuni d’Italia, sede regionale diretta da Antonio Centi e dall’Unitel, Unione nazionale Tecnici Enti Locali. Il seminario sarà aperto per conto di Anci Abruzzo dal sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura. Parteciperanno: Luigi Properzi,dell’Università dell’Aquila e vice presidente Inu; il direttore ambiente della Regione Antonio Sorgi; Claudio Esposito del direttivo regionale Unitel. Le conclusioni sono affidate all’assessore all’urbanistica Franco Caramanico.Al seminario sono stati invitati tutti i Comuni abruzzesi con i rispettivi tecnici di riferimento.
(fonte: Abruzzoreport)
Enogastronomia abruzzese a Boston
Una rappresentanza della produzione enogastronomica abruzzese sbarca a Boston per imbandire le tavole dei gourmet statunitensi. Dal 1 al 3 aprile undici aziende, accompagnate dall’assessore alle attività produttive, Valentina Bianchi, danno vita allo stand abruzzese allestito dalla Regione Abruzzo nella NEFS Expo di Boston, manifestazione leader nel settore dell’alimentazione e della ricettività alberghiera, per promuovere non solo sul mercato del Massachussetes ma dell’intero New England i prodotti alimentari di punta della tradizione abruzzese e prendere contatto con i compratori, i referenti della grande distribuzione organizzata e i fornitori dei “santuari” della ristorazione americana.
Ma non solo: il viaggio a Boston fornirà l’occasione anche per incontri istituzionali con il Console italiano a Boston Liborio Stellino, il Sindaco di Boston, Thomas Menino, il Presidente dell’Associazione dei ristoratori del Massachussets e i rappresentanti dell’Ufficio Ice e della Camera di Commercio Italo-americana di New York.
La missione commerciale è organizzata nell’ambito del programma Abruzzo International promosso dalla Regione Abruzzo al fine di sostenere le piccole e medie imprese nello sforzo di internazionalizzazione e di apertura ai nuovi mercati.
Il Piano biennale è previsto dal Docup Abruzzo 2000-2006, azione 1.4.3.
«L’obiettivo dell’azione Docup, che opera in coordinamento con le azioni per il marketing e per l’innovazione» ha spiegato lo stesso assessore Bianchi nel corso dell’incontro con il Console italiano a Boston, «ha lo scopo di favorire i collegamenti operativi e funzionali delle Pmi con i mercati internazionali e di assistere le aziende nel processo di internazionalizzazione. Tutto il programma, infatti, prende le mosse dall’indagine conoscitiva finalizzata alla valutazione del grado di internazionalizzazione del tessuto produttivo abruzzese e all’individuazione delle strategie settoriali e di mercato».
Valentina Bianchi ha annunciato che sarà creata una rete con l’obiettivo di identificare i soggetti chiave e di promuovere la conoscenza dell’iniziativa sul territorio mediante l’organizzazione di seminari e workshop di informazione per sensibilizzare il territorio sul potenziale dei vari sistemi locali, sulle opportunità di mercato, sugli strumenti e servizi a supporto dei processi di internazionalizzazione.
«Tutto questo nell’ottica», ha concluso, «di diffondere un approccio di sistema che favorisca la realizzazione di legami economici stabili tra le Pmi abruzzesi e i soggetti economici dei paesi target».
L’assessore Bianchi ha spiegato che il programma di internazionalizzazione si sostanzia in una attività di assistenza e sostegno alle Pmi per promuovere la creazione di partnerships commerciali e produttive, la partecipazione a manifestazioni fieristiche, missioni commerciali o eventi similari, oltre che alla realizzazione di missioni all’estero.
In particolare, il programma riguarderà politiche di marchio e di alleanze internazionali tra aziende di settore e filiere produttive; realizzazione di studi di fattibilità per la creazione di reti commerciali sui mercati esteri per l’avvio e l’insediamento di realtà produttive e di strutture di distribuzione all’estero; definizione e realizzazione delle strategie di lancio di nuovi prodotti o di prodotti esistenti su nuovi mercati; ricerca di partner esteri per la progettazione e realizzazione delle missioni all’estero; processo di miglioramento organizzativo per lo sviluppo di competenze del personale tecnico e manageriale secondo il modello della “PMI internazionalizzata”.
(fonte: primadanoi)
Energia verde all’Ipercoop
| PESCARA, 2 APR – Dal primo aprile l’Ipercoop “Centro d’Abruzzo” di Chieti è interamente alimentato da energia “verde”: Coop Adriatica, infatti, acquista per il punto vendita l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche di Idroenergia, società di Aosta specializzata nelle fonti rinnovabili. Lo annuncia una nota della Coop Adriatica in cui si sottolinea che l’ipercoop abruzzese darà così un “importante contributo” alla qualità dell’aria, riducendo di oltre 2.300 tonnellate l’anno le emissioni di anidride carbonica in atmosfera legate al suo funzionamento. Il “Centro d’Abruzzo” è il quarto ipermercato di Coop Adriatica – gli altri sono Ascoli Piceno, Rimini e Pesaro – interamente alimentato con energia rinnovabile: insieme i quattro punti vendita assicureranno nel 2007 un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera per oltre novemila tonnellate l’anno. Il “Città delle stelle” di Ascoli Piceno, sostiene Coop Adriatica, è il primo ipermercato italiano ad avere ottenuto la registrazione europea Emas, che attesta il raggiungimento di traguardi di eccellenza sotto il profilo ambientale.
Per ridurre i consumi di energia elettrica in tutti i propri negozi, intanto, Coop Adriatica ha avviato nel 2006 un programma di contenimento dei consumi che ha consentito un risparmio rispetto all’anno scorso di oltre 1,6 milioni di Kwh, ossia l’energia utilizzata in un anno da un supermercato con un’area di vendita di 1.500 metri quadrati. (ANSA). |
Estorsioni a Vasto
VASTO. Otto persone sono state arrestate oggi dai carabinieri in Abruzzo e in altre città italiane con l’accusa di aver dato vita a un’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni. L’operazione è stata chiamata «Histonium», nome latino di Vasto, in quanto le indagini sono partite da alcuni attentati intimidatori avvenuti nel centro costiero lo scorso anno. Campania, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna le altre regioni interessate dall’operazione condotta dai militari dell’Arma.
L’attentato che ha dato il via all’inchiesta risale al febbraio del 2006, quando un ordigno artigianale confezionato con tritolo è stato fatto esplodere nei pressi dell’abitazione di un imprenditore edile, già in passato vittima di avvertimenti simili: nell’agosto precedente furono esplosi molti colpi di arma da fuoco verso la sua casa, e in precedenza fu appiccato il fuoco nella sede della ditta.
Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un’organizzazione, con a capo un calabrese da tempo residente in Abruzzo, che aveva forti legami con gruppi criminali radicati in altre regioni, e che aveva iniziato a operare in diverse zone d’Italia, tra le quali c’era appunto l’Abruzzo.
Le indagini hanno coinvolto una ventina di persone: otto gli arrestati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, detenzione di armi, rapina; sei le persone indagate che avrebbero avuto un ruolo marginale nella vicenda.
(fonte: lanciano.it)
Sanità e cartolarizzazione, nel mirino ancora l’ex assessore Del Colle
Dopo le indagini e gli accertamenti della Guardia di finanza di Pescara nel febbraio del 2003 vennero individuate presunte irregolarità nei rapporti tra la Casa di Cura «Villa Pini» di Chieti, l’assessorato alla sanità della regione Abruzzo e la Asl di Chieti.
Tre mesi fa la causa si è chiusa e grazie alla ex Cirielli tutto è caduto in prescrizione. Almeno per il filone penale. Ma un altro, quello amministrativo-contabile, si avvia a conclusione e potrebbe riservare sorprese non di poco conto.
La Corte dei Conti ha, infatti, adesso riavviato il procedimento per valutare il danno causato all’erario e così l’ex assessore alla sanità Vincenzo Del Colle e l’ex manager dell’Asl di Chieti torneranno davanti ai giudici contabili. Si ipotizza un danno di 15 milioni di euro.
I reati individuati dal filone penale erano quelli di truffa, falso, abuso d’ufficio e falso ideologico, commessi in concorso dall’assessore alla sanità della regione Abruzzo, Vincenzo Del Colle, dal direttore generale della Asl di Chieti, Mauro D’Eramo, dall’amministratore della Casa di Cura Villa Pini d’Abruzzo, Vincenzo Maria Angelini e da altri funzionari e professionisti sanitari.
In particolare era stato sottoscritto per l’anno 1995, tra la Asl di Chieti e la Casa di Cura Villa Pini, un accordo di negoziazione, risultato essere «ideologicamente falso». Sono stati fatturati dalla Casa di Cura Villa Pini, per gli anni 1995, 1996 e 1997, ricoveri di pazienti psichiatrici cronici, con tariffe diverse rispetto a quelle previste dalla vigente normativa nazionale e da quella regionale, sono stati fatturati dalla Casa di Cura, per gli anni 1997, 1998 e 1999, trasferimenti interni di numerosi pazienti in continuità di ricovero, non consentiti dalla normativa vigenti e negli stessi anni sono state indebitamente pagate dalla Asl di Chieti, prestazioni per specialità non autorizzate né accreditate».
Per i tre imputazione di truffa che secondo il pubblico ministero sarebbe quantificabile in circa 30 miliardi di vecchie lire.
CHI E’ DEL COLLE
Nato a Roma il 16 aprile 1938, laureato in geologia. E’ stato sindaco del Comune di Civitella Casanova dal 1970 al 1985, vice presidente della Comunità montana Vestina dal 1975 al 1980, presidente della ULSS di Penne dal 1981 al 1985. E’ già stato Consigliere regionale nella Quarta e nella Quinta Legislatura. Nella sesta (1995-2000) ha ricoperto prima l’incarico di presidente del Consiglio, poi di presidente della Giunta. E’ stato rieletto nel 1995 a Palazzo dell’Emiciclo con 3.983 voti di preferenza e nominato assessore alla Sanità. Esponente della Dc, poi Popolari e Forza Italia.
Oggi viene riconosciuto come i più ricchi pensionati d’oro del Consiglio regionale (insieme a Gaetano Novello, Dc ed ex presidente del Consiglio). A Del Colle va un assegno vitalizio mensile lordo di 6 mila 267 euro così come di diritto a coloro che hanno 60 anni e fatto più di tre legislature.
Durante il suo incarico da assessore alla Sanità curò nei minimi dettagli, insieme all’ex arcivescovo di Pescara Francesco Cuccarese il progetto di creare una cittadella della Carità. Sette mila metri quadrati di terra in via Salara Vecchia, che sarebbe dovuta diventare una residenza sanitaria assistita per accudire anziani con tanto di convenzione con la Regione e accreditata con la Asl di Pescara.
Ma quel terreno è stato pignorato nel 2006 per i troppi debiti accumulati dalla Fondazione Ivec di monsignor Cuccarese.
Nel 1999 l’ex assessore era arrivato alla ribalta delle cronache nazionali (con tanto di articolo pubblicato sul settimanale L’Espresso) perché un suo strettissimo collaboratore Giovanni Visci, già segretario nazionale dell’Anaao (il sindacato dei dirigenti ospedalieri)era riuscito ad ottenere, tramite concorso, il posto di primario pediatra all’ospedale di Pescara. Ma il Tar d’Abruzzo decide di sospendere la decisione del direttore generale dell’azienda, Antonino Fabbricino perché in gara c’era un altro candidato (che aveva fatto ricorso) più idoneo.
EX DIRIGENTE INDAGATO CON MASCIARELLI PER IL REGALO DA 120 MILIONI DI EURO ALLE CLINICHE
Secondo quanto riportato ieri dal quotidiano Il Centro ci sarebbe un ex dirigente della Regione Abruzzo indagato per truffa insieme a Masciarelli per il regalo di 120 milioni alle cliniche private.
«Un medico aquilano», si legge nell’articolo di Lorenzo Colantonio, era «il trait d’union tra l’ex presidente della Fira e l’operazione cartolarizzazione dei crediti inesigibili della sanità privata». «Assunto con un contratto a termine nel 2003», scrive ancora il quotidiano, «voluto alla Regione dall’ex assessore Vito Domenici».
L’ex dirigente indagato sarebbe rimasto in carica «per due anni, fino all’avvento di Bernardo Mazzocca».
Oggi il Messaggero incalza e individua l’ex dirigente in Pierluigi Cosenza.
(fonte: primadanoi)
Affittopoli anche in Abruzzo
L’AQUILA. E’ stata già ribattezzata “Affittopoli” la maxi inchiesta che ha condotto in carcere tre italiano per presunte tangenti. E le indagini, che vanno avanti da tre anni, hanno portato gli inquirenti dritti dritti in Abruzzo dove hanno effettuato perquisizioni e sequestro di materiale che potrebbe essere importante ai fini dell’inchiesta.
Uno dei tre finiti in cella, Sergio Tricarico, 39 anni ricopriva l’incarico di assistente parlamentare dell’eurodeputato Gianni Rivera. L’ex atleta, appresa la notizia dell’arresto ha commentato: «non mi sono mai accorto di nulla. L’ho assunto perché me lo aveva consigliato Franco Marini».
Italiani in manette a Bruxelles per un presunto giro di Tangenti. A finire in carcere sono Giancarlo Ciotti, 46 anni, funzionario della Commissione europea, responsabile del bilancio e delle gare d’appalto legate alle delegazioni all’estero; Sergio Tricarico, 39 anni, assistente parlamentare dell’eurodeputato Gianni Rivera e l’imprenditore Angelo Troiano, 60 anni.
Tutti e tre si trovano nel carcere-castello di Forest e dovranno rispondere di corruzione, truffa, associazione a delinquere e falso e rischiano fino a cinque anni di carcere visto che sono incensurati.
PERQUISIZIONI ANCHE IN ABRUZZO
Il lavoro di indagine, ieri, ha condotto gli inquirenti ad un gran numero di perquisizioni in Italia e in Belgio in Francia e in Lussemburgo. Carte e documenti sarebbero stati raccolti dai carabinieri infatti anche nelle città di Potenza, Matera, Teramo, L’Aquila, Frosinone e Roma.
In Belgio, invece, sono stati passati al setaccio gli uffici della Commissione europea e del Parlamento, abitazioni, sedi di imprese e di istituti di credito.
Durante gli interrogatori i tre «avrebbero parlato molto», si apprende da ambienti giudiziari, e avrebbero riferito particolari importanti per la prosecuzione delle indagini.
I tre compariranno venerdì prossimo davanti ai giudici della Camera di Consiglio che dovranno
decidere se prolungare la custodia cautelare.
Prima di quella data, il portavoce della procura, seguendo una procedura consolidata in Belgio, ai giornalisti ha solo confermato indirettamente il nome degli inquisiti, limitandosi a dire «non
posso contraddirvi» quando alcuni cronisti italiani hanno pronunciato le generalità dei tre.
«PERSONA CONSIGLIATAMI DA FRANCO MARINI»
Gianni Rivera, saputo dell’arresto del suo assistente Sergio Tricarico, ha detto di «essere sorpreso e di non essersi mai accorto di alcunché. Prima di esprimermi», ha sottolineato l’ex atleta, «voglio capire bene cosa sia accaduto». E Rivera avrebbe rivelato di aver assunto Sergio Tricarico perché «mi era stato raccomandato da Franco Marini».
Tricarico, parente del senatore della Margherita Giampaolo D’Andrea, non era al suo primo incarico da assistente: lo era già stato a Strasburgo per lo Stesso D’Andrea, per poi affiancare, con le stesse mansioni, Gerardo Bianco e Franco Marini. Tricarico era stato già interrogato tre anni fa e all’Europarlamento lo definiscono come «un tipo sfuggente».
LE INDAGINI
Le indagini della procura belga andavano avanti ormai da tre anni e sono partite a seguito di
una denuncia dell’Olaf, l’ufficio europeo anti-frode, depositata il 30 giugno 2004, che ha fatto emergere irregolarità, che sarebbero andate avanti per più di dieci anni, legate soprattutto al reperimento di sedi della commissione all’estero e per installare meccanismi di sicurezza
negli stessi palazzi. In particolare, gli edifici all’attenzione delle indagini sarebbero quelle di New Delhi e Tirana. E l’allarme era stato lanciato da un imprenditore finlandese al quale sarebbe stata
chiesta una “tangente” di circa 600 mila euro per potersi aggiudicare l’appalto della sede Ue di Nuova Delhi.
Nella capitale albanese il palazzo che ospita la sede della Commissione, ad esempio, è in periferia ed è di proprietà di una società che ha tra i proprietari un imprenditore residente a Ruoti di Potenza. L’affitto pagato per quell’edificio, secondo quanto si è appreso, è stimato fra 40 e 50 mila euro al mese, molto più di quanto probabilmente si sarebbe speso per una sede altrettanto prestigiosa nel centro cittadino.
«L’inchiesta ha permesso di appurare che, forse, si è cercato di aggirare il mercato pubblico, nel senso che alcune aziende hanno approfittato di certi atti irregolari per affittare alla Commissione immobili destinati a delegazioni all’estero, fuori dall’Ue e per contratti di consegna di
materiale destinato a mettere in sicurezza i palazzi stessi», ha riferito Jos Colpin, portavoce della procura belga.
(fonte: primadanoi.it)
In Abruzzo è sparito un appalto pubblico su tre
TERAMO. Il settore edile ha iniziato la sua fase discendente. L’allarme arriva dall’Api Edil Abruzzo, che rimarca come alla flessione degli appalti pubblici ora si sommi anche quella dell’edilizia privata, che negli ultimi anni ha dato ossigeno al settore. E viste le difficoltà a invertire la tendenza delle costruzioni private è necessario dunque che perlomeno i lavori pubblici riprendano quota. E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che l’associazione vuol lanciare con il convegno regionale che si terrà domani a Teramo, a cui parteciperà l’assessore Mimmo Srour.
«In Abruzzo la flessione degli appalti pubblici è marcata», esordisce il presidente dell’Api Edil Abruzzo, Dino Gavioli, «basti pensare che nel 2006, secondo i dati del Cresme (il centro di ricerche nazionale del settore edile), c’è stato un calo, rispetto al 2005, del numero di gare di appalto pari al 27% e di importo complessivo di opere pubbliche pari al 29%. Si è passati da 1.169 gare pubblicate nel 2005, con un importo complessivo degli interventi pari a 607 milioni di euro, a 853 gare pubblicate nel 2006 e 428 milioni di euro di interventi». Un crollo quasi doppio rispetto a quello che c’è stato a livello nazionale (10% del numero di appalti, 15% degli importi). Anche l’edilizia residenziale – osserva Gavioli – forte dal 2000 al 2006, inizia ad invertire la rotta, da una prima fase di stagnazione si prevede un’inversione per il 2007 che continuerà nel 2008 e oltre.
Basilare diventa dunque rilanciare il settore delle opere pubbliche per dare sollievo alle imprese edili. L’obiettivo dell’Api Edil Abruzzo è individuare, insieme ai vertici regionali e ai tecnici di settore, delle strategie da mettere in campo per incrementare le risorse pubbliche disponibili e assicurare una maggiore efficienza alla spesa di quelle già stanziate.
«L’associazione», dichiara Gavioli, «intende porre particolare attenzione al rinnovato impegno del tavolo di concertazione permanente fra i portatori di interessi del comparto dell’edilizia: il Ceremoco (Centro regionale di monitoraggio e controllo sugli appalti) strumento che l’assessore regionale ai Lavori pubblici ha posto a disposizione delle parti sociali per individuare le modalità di velocizzare l’utilizzo delle risorse programmate. In questo ambito ha particolare rilevanza l’aggiornamento del prezziario regionale in funzione delle innovazioni intervenute sia sui materiali che sulle tecniche di costruzione».
Il prezziario costituisce lo strumento di riferimento per l’applicazione del prezzo delle singole lavorazioni negli appalti. L’attuale prezziario regionale risale, nei fatti, al 2000. «Ha subito un primo incremento percentuale nell’aprile del 2004 e un secondo incremento nel 2006, in base agli indici Istat, complessivamente del 19,90%», precisa Gavioli, «nel lasso di tempo dal 2000 a 2007 ci sono stati eventi di portata significativa che hanno aumentato notevolmente i costi di costruzione, ben oltre gli indici Istat: passaggio dalla lira all’euro; aumento del costo del ferro, del lavoro, del petrolio e del calcestruzzo. Bisogna peraltro considerare che i prezzi eccezionalmente bassi, uniti alla frequente sottostima del valore dell’opera da parte di professionisti che spesso subiscono l’ingerenza dei politici, spesso innescano dei contenziosi che bloccano le opere pubbliche a lungo». L’Api Edil Abruzzo sollecita anche una sezione ad hoc per la sicurezza nel prezziario.
Verranno quindi poste al centro del dibattito che si terrà domani le iniziative che la Regione sta sviluppando nel breve e medio periodo per il comparto delle costruzioni.
(fonte: il Centro)
Cento chilometri a piedi tra l’Abruzzo e Roma
CENTO CHILOMETRI a piedi tra Roma e l’Abruzzo. Come una piccola Santiago de Compostela il pellegrinaggio che avvicinerà la Capitale alle terre abruzzesi, che entrano a pieno titolo insieme a Roma ne «I Cammini d’Europa» e nel portale dell’Opera Romana Pellegrinaggi. L’idea di un nuovo percorso è stata lanciata da padre Cesar Atuir, direttore generale dell’Opera Romana Pellegrinaggi nel corso della presentazione del progetto L’Abruzzo ne I Cammini d’Europa. «I territori abruzzesi sono mete fondamentali nel Cammino per Roma, e da Roma, ipotizzando anche un percorso di avvicinamento, per gli ultimi 100 chilometri, fatto a piedi verso la Capitale» ha annunciato Padre Atuire, spiegando che «i percorsi abruzzesi verranno inseriti nel nuovo portale dell’Opera Romana Pellegrinaggi e verranno promossi anche all’estero». «La straordinaria importanza del turismo religioso in Abruzzo è testimoniata dagli eventi che hanno fatto la storia della Chiesa» ha detto ancora il manager, ricordando Papa Celestino V, l’eremita che al Soglio di Pietro preferì la contemplazione; San Tommaso Apostolo e il Miracolo Eucaristico di Lanciano, quando lo Spirito Santo trasformò l’Ostia in carne e il vino in sangue per far ricredere un sacerdote che aveva dubitato, ovvero alcuni dei personaggi e degli avvenimenti che uniscono Roma alle terre abruzzesi. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e “In Fiera”, la società che organizza Ecotur, la Borsa del Turismo Natura, la cui XVII edizione si svolgerà a Montesilvano (Pescara) dal 13 al 15 aprile. «Il progetto “L’Abruzzo ne I Cammini d’Europa” – ha spiegato il presidente dell’Aptr Abruzzo Enzo Giammarino – muove dalla forza del ruolo storico che le terre d’Abruzzo assunsero nei secoli quale collegamento tra nord e sud e dalla vicinanza con Roma. Una delle direttrici romane di maggior interesse per l’Abruzzo è rappresentata, infatti, dalla Traiana-Frentana che partendo da Rimini toccava in Abruzzo importanti centri come Castrum Novum, odierna Giulianova, Ortona e che per Anxanum, attuale Lanciano, Pallanum e Histonium, odierna Vasto, portava nell’Apulia. Dopo aver visitato le eccellenze storico-religiose dei centri costieri, il pellegrino continua il suo itinerario di fede seguendo il tracciato dell’antica via di comunicazione romana, la Tiburtina, per raggiungere la capitale della cristianità, Roma».
(fonte: il Tempo.it)
ENERGIA: SOLO ‘VERDE’ IDROELETTRICA PER IPERCOOP ABRUZZO
(ANSA) – PESCARA, 2 APR – Dal primo aprile l’Ipercoop “Centro d’Abruzzo” di Chieti è interamente alimentato da energia “verde”: Coop Adriatica, infatti, acquista per il punto vendita l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche di Idroenergia, società di Aosta specializzata nelle fonti rinnovabili. Lo annuncia una nota della Coop Adriatica in cui si sottolinea che l’ipercoop abruzzese darà così un “importante contributo” alla qualità dell’aria, riducendo di oltre 2.300 tonnellate l’anno le emissioni di anidride carbonica in atmosfera legate al suo funzionamento. Il “Centro d’Abruzzo” è il quarto ipermercato di Coop Adriatica – gli altri sono Ascoli Piceno, Rimini e Pesaro – interamente alimentato con energia rinnovabile: insieme i quattro punti vendita assicureranno nel 2007 un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera per oltre novemila tonnellate l’anno. Il “Città delle stelle” di Ascoli Piceno, sostiene Coop Adriatica, è il primo ipermercato italiano ad avere ottenuto la registrazione europea Emas, che attesta il raggiungimento di traguardi di eccellenza sotto il profilo ambientale.
Per ridurre i consumi di energia elettrica in tutti i propri negozi, intanto, Coop Adriatica ha avviato nel 2006 un programma di contenimento dei consumi che ha consentito un risparmio rispetto all’anno scorso di oltre 1,6 milioni di Kwh, ossia l’energia utilizzata in un anno da un supermercato con un’area di vendita di 1.500 metri quadrati. (ANSA).
Cooperazione, tanti progetti per la formazione di giovani in Africa
Promuovere la figura del cooperante e costituire un punto di riferimento per i giovani che intendano cimentarsi nella cooperazione internazionale. E’ l’obiettivo dell’avviso pubblico promosso dalla Regione Abruzzo, intitolato ad Angelo Frammartino, il giovane volontario ucciso a Gerusalemme, che ha selezionato otto abruzzesi su sedici partecipanti al bando. I vincitori, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, porranno, per tre mesi, le loro conoscenze al servizio di progetti di sviluppo nell’Africa Sub-Sahariana.
L’iniziativa, unica in Italia e che sarà replicata a breve con un nuovo bando per l’annualità 2007,è stata presentata dal presidente del Comitato cooperazione internazionale della Regione Abruzzo, Gianni Melilla.
«Si tratta di un evento che non ha eguali in Italia e con un altissimo valore istituzionale. Inoltre, un orientamento internazionale ci impone di riconoscere competenza e professionalità ai cooperanti e di sostenerli con adeguati strumenti nella loro scelta di passione e di solidarietà».
Il presidente Melilla ha ricordato che i giovani selezionati lavoreranno per tre mesi nell’area più povera del mondo.
«In luoghi dove manca di tutto e dove è perfino difficile comprendere quali siano gli standard di vivibilità ma, soprattutto, di alimentazione».
Melilla ha anche spiegato che i vincitori delle borse di studio svolgeranno lavori sia manuali e sia direttivi e di progettazione.
«Continuiamo con il nostro sforzo – ha concluso – e ringrazio il presidente Del Turco, che ha un cuore grande, non solo per la fiducia personale accordatami ma anche per averci consentito di triplicare gli stanziamenti per la cooperazione, portandoli da 560 mila euro a 1.700 mila».
Il dirigente del servizio Attività internazionale, Giovanna Andreola, ha spiegato che «la dinamica della cooperazione in Abruzzo ha subito una virata considerevole negli ultimi due anni, anche nel segno di una più elevata professionalizzazione. La Regione con questa iniziativa – ha aggiunto – intende dare una ulteriore opportunità di lavoro ai nostri giovani che, pur nascendo da un atto d’amore, può diventare un futuro professionale, per quanto duro e difficile. Non escludiamo che si possa creare una struttura di supporto a questi giovani e al loro percorso».
I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO
Di seguito l’elenco degli otto giovani vincitori delle borse di studio. Stefania Petraccia opererà nell’ambito del progetto “Maison de la Culture” promosso dall’Associazione culturale Baobab di Pescara, già in fase di svolgimento in Senegal in qualità di Responsabile delle Relazioni Esterne; Francesca Fiaschi opererà nell’ambito del Progetto “Toi Market Redevelopment Project-Kibera” già in fase di svolgimento a Nairobi (Kenya), promosso dall’Associazione Zone Onlus, di Firenze, fornendo il supporto tecnico – organizzativo alla comunità locale; Domenico Tenaglia opererà nell’ambito del progetto “Marco per un futuro lavorativo” in Angola, promosso dall’associazione “Marco Di Martino” di Pescara, svolgendo un’attività di raccordo tecnico – amministrativo con il governo locale; Valeria Pellicciaro opererà nell’ambito del Progetto “Prevenzione e cura dell’HIV/AIDS nelle isole di Zanzibar – Tanzania” promosso dall’Associazione C.V.M. Comunità Volontari per il Mondo di Pescara, per la valutazione dell’impatto delle attività del progetto dal 2002 ad oggi; Fabrizio De Clemente presterà la sua opera presso il “Centro Mestieri” di Bujumbura – Burundi nell’ambito del Progetto realizzato dalla ONG “Dalla Parte degli Ultimi”, supportando quotidianamente l’attività didattica teorico–pratica.
Giuseppe Paglione opererà all’interno del Progetto “Solidarietà con il Villaggio di Bati” – Camerun, promosso dalla ONG “Progetto Sviluppo Abruzzo” per il monitoraggio delle attività progettuali; Nicola Trinchini supporterà e coadiuverà con il suo intervento l’attività del progetto “Rafforzamento della società civile” in Eritrea, promosso dall’ISCOS CISL; Alessio Di Carlo spenderà la propria professionalità e competenza tecnico-sanitaria al servizio del progetto “Medici in Eritrea”, promosso dalla CEA Comunità Eritrea in Abruzzo.
(fonte: primadanoi)
Ictus cerebrale, progetto da 32 posti letto
Una stroke unit, ovvero un reparto di 4-16 letti in cui i malati con ictus sono seguiti da un gruppo multidisciplinare di infermieri, di tecnici della riabilitazione e di medici competenti ed esclusivamente dedicati alle malattie cerebrovascolari. Dall’analisi dei dati di 20 studi selezionati risulta che nelle stroke unit si previene una morte ogni 32 casi trattati, che un paziente in più ritorna a vivere a casa ogni 16 trattati e che un caso in più ogni 18 recupera l’indipendenza. Il progetto è in arrivo anche in Abruzzo.
La rete regionale delle stroke unit si fonda sulla realizzazione di un percorso assistenziale e riabilitativo per i pazienti colpiti da ictus cerebrale. In Italia si registra un caso di ictus ogni 4 minuti: nelle unità ospedaliere viene ricoverato il paziente in fase acuta dell’ictus per iniziare la riabilitazione intensiva, territoriale e domiciliare, a seconda del grado di disabilità sofferto dal paziente colpito da ictus.
Essenziale alla cura e riabilitazione dei pazienti è il riconoscimento rapido dei sintomi dell’ictus ed il rapido invio del paziente nelle apposite unità di terapia.
Il progetto presentato dall’assessorato alla Sanità prevede l’istituzione di unità di terapia neurovascolare nelle sei aziende sanitarie abruzzesi attribuendo al riguardo 6 posti letto all’ospedale “SS.Annunziata” di Chieti (Asl Chieti), 6 posti letto all’ospedale “Renzetti” di Lanciano (Asl Lanciano-Vasto), 6 posti letto all’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila (Asl L’Aquila), 8 posti letto all’ospedale “S.Spirito” di Pescara (Asl Pescara) e 6 posti letto per l’ospedale “Mazzini” di Teramo (Asl Teramo).
Entro il 2007 sarà valutata la possibilità di attivare anche l’unità per l’Asl di Avezzano-Sulmona. La spesa totale prevista per l’attivazione completa delle unità di terapia neurovascolare è di 640.000 euro per un investimento triennale.
La Regione Abruzzo partecipa con altre 14 Regioni al progetto nazionale finanziato dal Ministero della Sanità e coordinato dalla Regione Emilia Romagna. Finora in Abruzzo sono state attivate due unità, nell’Asl dell’Aquila e in quella di Lanciano-Vasto.
“Operazione trasparenza”. Ecco dove gli autovelox in Abruzzo
ABRUZZO. Il sito internet www.asaps.it dell’associazione sostenitori amici della Polizia stradale la chiama “operazione Trasperenza” e svela, giorno per giorno la postazione di tutti gli autovelox su territorio nazionale, regione per regione.Ecco la mappa per l’Abruzzo fino al prossimo 1 aprile. Sul sito possibile vedere la situazione completa in tutta la penisola. 27 MARZO Strada statale 80 Bis Teramo, A24 Roma – L’Aquila – Teramo, Strada statale 16 Adriatica (Chieti), strada provinciale 649 Fondo Valle Alento (Ch), strada provinciale Val Pescara (Ch), A 14 Bologna Taranto (Teramo). 28 MARZO A 24 Roma – L’Aquila (Teramo), Strada statale 17 dell’appennino abruzzese ed Apullo sannitico (L’Aquila), A 25 Roma- Pescara (L’Aquila), Strada statale 16 Adriatica (Chieti), strada provinciale 649 Fondo Valle Alento (Ch), strada provinciale Val Pescara (Ch), A 14 Bologna Taranto (Teramo), Strada statale 150 della valle del Vomano (Teramo), Strada provinciale 259 (Teramo). 29 MARZO Strada statale 80 del Gran Sasso d’Italia (Teramo), A 14 Bologna – Taranto (Teramo), A 24 Roma- L’Aquila- Teramo (L’aquila), A 25 Roma- Pescara (L’Aquila), Ss 17 dell’appennino abruzzese ed Apullo sannitico (L’Aquila), A 25 Roma Pescara (Chieti), Ss 16 Adriatica (Chieti), strada provinciale 649 Fondo Valle Alento (Chieti), strada provinciale Val Pescara (Chieti). 30 MARZO Strada statale 16 Adriatica (Chieti), strada provinciale 649 Fondo Valle Alento (Chieti), strada provinciale Val Pescara (Ch), strada statale 650 Fondo valle Trigno (Chieti), Strada statale 80 bis (Teramo), A 24 Roma- L’Aquila- Teramo (L’Aquila). 31 MARZO A 25 Roma -Pescara (L’Aquila), strada statale 650 Fondo valle Trigno (Chieti), strada provinciale 649 Fondo Valle Alento (Ch), strada provinciale 656 Val Pescara (Chieti), Ss 16 Adriatica (Chieti). 1 APRILE Strada statale 16 Adriatica (Pescara), strada statale 650 Fondo valle Trigno (Chieti) Strada statale 16 Adriatica (Chieti)
Disoccupazione: tiene l’Abruzzo
“I dati sulla disoccupazione mostrano una buona tenuta della nostra regione e in ogni caso smentiscono una rappresentazione drammatica delle condizioni del lavoro nella nostra terra”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, commentando i dati resi pubblici oggi dall’Istat sugli occupati nel quarto trimestre 2006. “Mi sembra – ha aggiunto Del Turco – che sia particolarmente rilevante la discesa del tasso di disoccupazione con una percentuale più consistente della media nazionale. Restano gravi contraddizioni territoriali, prima fra tutte la situazione della Valle Peligna che ha bisogno di qualcosa di più della solidarietà delle istituzioni . Proprio per questo motivo – ha annunciato il presidente della Regione – ho chiesto alla maggioranza di tenere in quell’area la prossima riunione perchè tutti possa toccare con mano quanto sia grande e profonda quella crisi e quanto sia importante dare segnali di un’attenzione che non sia solo quella del presidente della Regione. Naturalmente – conclude Ottaviano Del Turco – bisogna lavorare perché la discesa ancora più rapida del livello di disoccupazione era e rimane l’obiettivo politico fondamentale di questo governo regionale”.
(fonte: tuttoabruzzo.it)
A Courmayeur pesce e vongole d’Abruzzo
Un’iniziativa veramente singolare, sabato 24 marzo, porterà i sapori dell’Adriatico a Courmayeur. Nella piazza principale della città ai piedi del Monte Bianco, presso il Jardin de l’Ange vi sarà una degustazione di piatti tradizionali a base di pesce azzurro e di vongole d’Abruzzo.I piatti verranno preparati dagli esperti dell’Associazione Marinai d’Italia sezione di Giulianova guidati dall’assessore comunale in pectore Giancarlo Cartone. Le vongole invece verranno preparate ed offerte dagli uomini della flottiglia Co.Ge.Vo. del Porto di Giulianova. Ai turisti della bella cittadina alpina verranno offerti piatti tradizionali come mezze maniche col piccato,frittura di pesce azzurro,vongole alla marinara.L’iniziativa, che rientra in un più ampio discorso d’immagine, tende a sviluppare quel turismo gastronomico, fatto anche di piatti poveri, che potrebbe contribuire a fare la differenza rispetto all’agguerrita concorrenza estera.La manifestazione è stata possibile grazie alla disponibilità dell’avv.Pierangelo Guidobaldi, presidente Ente Porto di Giulianova e del gen.Romano Blua sindaco di Courmayeur. Determinante anche la mediazione dei Consiglieri Nazionali di Union Turismo dell’Abruzzo e della Valle D’Aosta rispettivamente Alfonso Aloisi e Giorgio Perrod .
(fonte:mareinitaly.it)
TERAMO RINASCE ANCHE GRAZIE ALLA FIERA DELL’AGRICOLTURA
Non faremo un elenco dei tanti meriti della maggioranza di centrodestra che amministra il Comune di Teramo nei settori dei lavori pubblici, dell’economia, della cultura. Oggi tra le numerose iniziative che stanno avendo un significativo successo in città e che stanno restituendo a Teramo il ruolo di capoluogo quale reale e concreto punto di riferimento per l’intero territorio provinciale, è la Fiera dell’Agricoltura di San Giuseppe, ai nastri di partenza.La giunta Chiodi nel suo complesso e l’assessore D’Ignazio in particolare hanno saputo rilanciare e sviluppare in modo eccezionale l’iniziativa, che si colloca tra quelle che possono dare a Teramo un ruolo economico di prestigio sempre più evidente nella Regione Abruzzo.Teramo, attraverso il suo governo cittadino, si sta mettendo in positiva evidenza in un’area territoriale assai vasta e la stampa sottolinea sempre più spesso come di fatto la città di Teramo, dopo un lungo appannamento di anni, stia conoscendo ora una vera rinascita.Questo giudizio deve spronare tutte le forze politiche a sostenere, anche con contributi critici, l’ulteriore sviluppo del nostro territorio comunale e provinciale.Sviluppo che certamente finora ha trovato un motore nelle risorse umane, culturali e civili dei teramani e che non ha trovato o non trova la doverosa attenzione di una Regione Abruzzo lontana e spesso ostile.Forza Italia rinnova l’appello, confidando in un impegno finalmente concreto, ai rappresentanti che il territorio esprime a livello regionale, soprattutto a quelli che ricoprono incarichi assessorili, affinché possano dare in tutti i settori quanto a Teramo si deve in quantità di risorse. Teramo non deve più avere un problema “Regione Abruzzo”, non deve più vivere con l’intera provincia una “condizione marginale”, come è stato autorevolmente detto. Anche la Fiera di S. Giuseppe dunque deve poter essere riconosciuta e sostenuta dalla Regione.In ogni caso la città di Teramo, come si diceva, sta offrendo all’intero Abruzzo un esempio di intelligente attivismo e sta imponendo di fatto un vero e proprio modello che tanti cominciano a guardare con interesse e rispetto.
(fonte: abruzzoreport.it)