L’AQUILA – Diventato dirigente regionale di ruolo da pochi giorni, in seguito alla vittoria di un concorso, tra circa un mese potrebbe ritrovarsi direttore generale dello stesso Ente amministrato dal centrodestra di Marco Marsilio, di FdI, dopo essere stato a capo della burocrazia abruzzese, sia pure per poco tempo, ai tempi in cui governava il centrosinistra guidato da Luciano D’Alfonso, del Pd, e prima ancora componente del gabinetto della Giunta del socialista Ottaviano Del Turco: non ci sono dubbi sul fatto che la storia del noto manager pubblico Vincenzo Rivera, 52 anni aquilano, componente di una nota e stimata famiglia nobiliare, abbia, in tutti i sensi, i connotati di un piccolo record.
Rivera, ex politico di centrosinistra poi entrato come tecnico nelle grazie del centrodestra e di Marsilio, dal 2018 è a capo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione relativo al terremoto del Centro Italia del 2016-2017 da dirigente esterno, come in tutti i suoi precedenti impegni pubblici: alcune settimane fa ha vinto il concorso bandito dalla Regione in seguito alla direttiva nazionale tesa alla stabilizzazione dei responsabili degli uffici speciali che non sono dirigenti di ruolo tanto e nei giorni scorsi ha dato le dimissioni dall’Usr andando a lavorare in Regione dopo l’assegnazione al Dipartimento Ambiente e Territorio guidato da Pierpaolo Pescara.
Contestualmente, a stretto giro, secondo quanto si è appreso, la Giunta regionale pubblicherà un bando per il nuovo direttore generale considerando che in questo ruolo chiave sta operando a titolo gratuito l’ex super dirigente della Giunta di centrodestra di Gianni Chiodi, Antonio Sorgi, andato in pensione a giugno.
E dopo che le voci si sono rincorse per mesi, soprattutto negli ambienti regionali, in particolare nei corridoi di palazzo Silone, ora ci sono conferme sul fatto che in pole position per l’ambito ma anche complesso posto ci sia proprio Rivera che oltre al titolo nobiliare ha anche un fratello molto famoso, quotato e rispettato: infatti, Alessandro Rivera è tra i big dei burocrati di rilievo nazionale ed internazionale, uno dei pupilli di Mario Draghi, con più governi direttore generale del ministero dell’Economia, attualmente alla presidenza del Cda di Atac l’azienda municipalizzata dei trasporti a Roma, su indicazione del sindaco di centrosinistra Roberto Gualtieri.
La carriera burocratica di Rivera è stata anche costellata anche da qualche polemica: quando è stato nominato dg da D’Alfonso l’allora consigliere di Fi Mauro Febbo ha contestato i requisiti sui quali si è anche sviluppato un contenzioso su iniziativa del dirigente Carlo Massacesi, che ha ottenuto un risarcimento dalla Regione.
E secondo i bene informati potrebbe sbarcare alla corte del riconfermato presidente della Regione, Marco Marsilio, di FdI, che lo aveva confermato alla guida dell’ufficio speciale per la ricostruzione dopo la nomina in quella poltrona effettuata dalla giunta di centrosinistra guidata dal facente funzioni alla presidenza, all’allora vice presidente Giovanni Lolli, in seguito alla elezione di D’Alfonso al senato le elezioni del marzo 2018.
Marsilio vuole affidargli la riorganizzazione della macchina amministrativa di cui non è soddisfatto a pieno soprattutto dopo aver perso alcuni pezzi da novanta del suo staff, ad esempio il capogruppo di FdI, Massimo Verrecchia, e il senatore Etel Sigismondi, segretario regionale meloniano. Tutto ciò nella considerazione che a Rivera verrebbe affidato anche il “controllo” sia pur da “lontano” degli uffici fiduciari della Presidenza.
Il cambio sarebbe imminente: infatti, la Giunta nei prossimi giorni lancerà un bando ad hoc e dopo due settimane Marsilio farà la scelta quindi al più tardi il primo novembre il nuovo dg dovrebbe prendere servizio: nel frattempo, secondo quanto trapelato, l’ex consigliere e assessore comunale dell’Aquila sarebbe assegnato dal Dipartimento ambiente e territorio, sarebbe assegnato di nuovo alla dirigenza dell’Ufficio speciale.
Sempre stando a quanto emerso da rumors regionali, al bando dovrebbero partecipare Emidio Primavera, dirigente del settore Agricoltura, e Fabrizio Bernardini, ex capo dipartimento Risorse attualmente dg del commissariato per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia ed Emanuela Grimaldi, ex capo dipartimento Salute che però ha vinto la selezione alla direzione Cultura per la quale la Giunta dovrebbe effettuare la nomina tra breve.
Il passaggio del nuovo dg avverrà con Sorgi che dopo una onorata carriera ai vertici della burocrazia regionale, andrà a godersi la meritata pensione.
E se dovesse essere Rivera il sostituto, Marsilio punterà su un professionista dalla indubbie qualità che ha attraversato più stagioni politiche, ed è molto apprezzato proprio dall’uomo forte di FdI il quale dopo la storica riconferma alle regionali per un secondo mandato il 10 marzo del 2024, mai avvenuto prima da quando esiste la regione Abruzzo, lavora a costituire uno staff presidenziale di stretti collaboratori di massima fiducia, per poter guidare con maggior polso una maggioranza di centrodestra attraversata da dissidi e scontri, fino al 2029.
In questa direzione va, del resto, la riforma degli uffici dello staff della presidenza della Giunta regionale, approvata negli anni scorsi, che come novità più eclatante ha avuto la reintroduzione del capo di gabinetto con nomina fiduciaria, e non più con il requisito di dirigente pubblico.
Per Marsilio Rivera è l’uomo giusto, e sembra una fiducia ben riposta visto che si è fatto apprezzare al fianco del commissario Sisma 2016, Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno e senatore di Fratelli d’Italia, ai vertici di una tecnostruttura che dopo anni di desolante impasse, ha impresso anche nei 23 comuni abruzzesi del cratere sismico, di diretta competenza di Rivera, una decisa accelerazione di cantieri aperti e finanziamenti erogati.
Il presidente Marsilio riveste il ruolo di subcommissario sisma 2016, assieme a Francesco Rocca, Presidente Regione Lazio Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche, e Stefania Proietti, presidente Regione Umbria, e dunque ha avuto modo già di collaborare con Rivera.
Va ricordato poi che il manager pubblico era arrivato a capo dell’Usr Abruzzo, a gennaio 2019, indicato da Luciano D’Alfonso, in sostituzione del marchigiano Marcello D’Alberto.
Dopo la vittoria del centrodestra di Marsilio, è stato comunque riconfermato, e una seconda conferma è arrivata a fine agosto scorso.
Rivera appartiene ad un’antica famiglia nobiliare aquilana, che ha annoverato come esponenti Giuseppe Rivera, fondatore della Società abruzzese di Storia Patria, lo storico Cesare Rivera e l’accademico Vincenzo Rivera, considerato il fondatore dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Ha iniziato la sua carriera nella burocrazia regionale in area centrosinistra come potente capo di gabinetto della presidenza del socialista Ottaviano Del Turco. Uscito di scena con il centrodestra del forzista Chiodi, è tornato alla ribalta come detto con D’Alfonso, nominato prima direttore del dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa, poi, nel maggio 2017, direttore generale, occupando il posto lasciato libero da Cristina Gerardis, che era andata a dirigere l’ufficio legislativo del Ministro per le Politiche agricole.
Con la vittoria del centrodestra Rivera ad agosto 2019 è stato sostituito da Barbara Morgante, ex presidente di Rfi, che però a marzo 2022 ha lasciato l’incarico per assumere il ruolo di ad di una multinazionale greca della distruzione del gas. A sostituirla è stato dunque l’attuale direttore generale Sorgi, storico dirigente regionale, che era stato con il centrodestra di Gianni Chiodi anche direttore Affari della presidenza, per poi andare a ricoprire la direzione dell’Adsu Teramo. (b.s e f.t.)
REGIONE: RIVERA, DA POCO DIRIGENTE, IN POLE COME DG. IN CORTE MARSILIO DI FDI DOPO DEM D’ALFONSOL'AQUILA - Diventato dirigente regionale di ruolo da pochi giorni, in seguito alla vittoria di un concorso, tra circa un mese potrebbe ritrovarsi di...









