CHIETI – “Dopo il caso dei farmaci mancati ai malati oncologici nella Asl2 sollevato dal collega Antonio Di Marco, arriva un’altra vicenda gravissima che riguarda la sospensione della fornitura di dispositivi salvavita per i pazienti diabetici nella stessa azienda sanitaria”.
Così, in una nota, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che annuncia l’iniziativa ispettiva dopo la segnalazione di una paziente diabetica della provincia di Chieti rimasta senza la fornitura necessaria per la gestione della malattia.
“Presenterò un’interpellanza urgente in Consiglio regionale – dice Paolucci – per chiedere chiarimenti immediati alla Giunta e alla Direzione generale e porterò il caso in Commissione Vigilanza: non è tollerabile che, a causa del deficit della sanità prodotto da sette anni di governo Marsilio, si taglino farmaci e dispositivi e siano i pazienti a restare senza strumenti essenziali per la loro sopravvivenza”.
“La paziente è una giovane donna, affetta da diabete mellito di tipo 1 da oltre vent’anni e in cura nella clinica pediatrica dell’Ospedale Clinicizzato di Chieti – spiega Paolucci – , utilizza un microinfusore per l’insulina associato a sensori glicemici forniti trimestralmente da una società specializzata di Milano. La fornitura, attesa per i primi di ottobre, non è mai arrivata. Dopo numerosi contatti, si riferisce nella segnalazione, la ditta ha spiegato di aver sospeso le consegne a causa di inadempienze contrattuali e fiscali da parte della Asl Lanciano–Vasto–Chieti, rendendo così impossibile il proseguimento della distribuzione del materiale sanitario”.
“Nonostante la validità del piano terapeutico e la regolare richiesta inoltrata dalla farmacia ospedaliera, la paziente, assistita dal padre, si è trovata costretta ad acquistare a proprie spese dispositivi sostitutivi sul mercato libero, con costi elevati e rischi per la propria salute, data la necessità di mantenere continuità terapeutica. Non parliamo di cose ignote alla Asl, le segnalazioni sono state inviate anche all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Azienda, al Tribunale dei Diritti del Malato e ad altri enti, senza che a oggi sia pervenuta alcuna risposta o soluzione concreta. Ritengo sia un episodio gravissimo, che richiede risposte immediate e verifiche approfondite – prosegue Paolucci –. La Asl deve garantire la continuità terapeutica e la disponibilità dei presidi salvavita. Siamo di fronte a una violazione del diritto alla salute e a un chiaro segno di disorganizzazione amministrativa che non può essere liquidato come errore tecnico, specie se si ripete dopo i recenti casi legati ai farmaci oncologici.
“Se ci sono problemi amministrativi o contabili, devono essere risolti immediatamente, non scaricati sui malati. Chi vive con il diabete di tipo 1 non può interrompere o modificare la terapia senza rischiare scompensi metabolici gravi. È inconcepibile che i pazienti debbano anticipare di tasca propria il costo dei dispositivi o affrontare da soli un disservizio che mette a rischio la loro salute. La Regione non può continuare a negare o minimizzare le criticità del sistema sanitario abruzzese. Ogni giorno arrivano segnalazioni di carenze, ritardi e mancate forniture. Servono responsabilità, trasparenza e soluzioni immediate: non è accettabile che la vita e la salute dei cittadini dipendano da burocrazie bloccate e bilanci in rosso”, conclude.
“FORNITURE SALVAVITA SOSPESE A DIABETICI”: PAOLUCCI,
“IL CASO IN COMMISSIONE VIGILANZA”CHIETI - "Dopo il caso dei farmaci mancati ai malati oncologici nella Asl2 sollevato dal collega Antonio Di Marco, arriva un'altra v...









