DROGA: SPACCIAVA HASHISHARRESTATO UOMO DI SPOLTORE

CHIETI – Un uomo di 47 anni di Spoltore (Pescara) ma residente a Pescara, Paolo Damiano, è stato arrestato nel corso di un’operazione congiunta degli agenti delle squadra mobili delle questure di Chieti e Pescara.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Damiano era tenuto sotto osservazione da alcuni giorni. Nella giornata di sabato, gli agenti hanno ricevuto una notizia confidenziale inerente un presunto traffico di stupefacenti e in particolare di una partita di droga che l’arrestato era in procinto di cedere a non meglio precisati acquirenti dell’area metropolitana Chieti-Pescara.

Dopo gli opportuni riscontri, gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione di Damiano il quale ha consegnato spontaneamente un panetto di hascisc del peso di 74 grammi circa.

Damiano è stato condotto presso la Casa Circondariale di Pescara.

COMMERCIO: CONFESERCENTI DICE NO A MAXI STORE MONTESILVANO

PESCARA – L’apertura di un nuovo centro commerciale a Montesilvano (Pescara), su circa 8 mila metri quadrati in via Spagna, poco distante dalla stazione ferroviaria, non piace alla Confesercenti e, soprattutto, ai negozianti della città.

“Ci lascia perplessi la decisione dell’amministrazione comunale di Montesilvano – commenta il direttore provinciale Confesercenti Pescara, Bruno Taucci – che ha dato il via libera all’apertura di questo nuovo maxi store, considerando la Legge regionale 17 che blocca fino al 2012 l’apertura di nuovi grandi punti vendita in Abruzzo”.

Per Taucci, “meraviglia anche sapere che Montesilvano, in un periodo storico in cui si registra un ritorno ai piccoli punti vendita, decida di puntare sulla grande distribuzione, nell’area metropolitana dove c’è una vera e propria saturazione di centri commerciali, con una concentrazione quasi tre volte superiore a quella nazionale”.

Confsercenti non dice “no a priori, ma – ha detto Taucci in conferenza stampa – chiediamo all’Amministrazione comunale di Montesilvano di aprire un confronto con i negozianti. Mentre nel nostro Paese, e in Europa, si punta a rilanciare il commercio di vicinato, a Montesilvano si vuole fare il contrario, con conseguenze che potrebbero non essere positive”.

Sul piano occupazionale, aggiunge il direttore, “si dice che con il nuovo centro commerciale si creerebbero 70 nuovi posti, ma nessuno parla dei tanti altri addetti dei negozi del centro cittadino che resterebbero senza lavoro. Per questo come Confesercenti – conclude Taucci – chiediamo di affrontare il problema e dialogare, visto che in città ci sono oltre 700 punti vendita”.

I commercianti locali sono pronti a intraprendere tutte le iniziative possibili se, come ha spiegato Taucci, il Comune non ascolterà le loro ragioni.

I commercianti di Montesilvano chiedono inoltre più siurezza nella centralissima via Roma, in particolare nelle ore serali.

ATTENTATO INCENDIARIO VASTO: LA SOLIDARIETA’ DI PAOLUCCI (PD)

PESCARA – “Trovi in tutti i democratici abruzzesi la massima solidarietà e vicinanza”.

È un passaggio della lettera che il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, ha inviato al segretario cittadino del Pd di Vasto, Giuseppe Forte, al quale questa notte è stata bruciata l’automobile.

“Siamo – scrive Paolucci- sinceramente preoccupati per quello che è successo e confidiamo in un rapido accertamento da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, così come siamo certi che questi gesti vigliacchi non intimidiranno la tua instancabile azione politica né quella dei democratici di Vasto”.
 

SCUOLA: COMUNE VASTO CONTESTA PIANO DIMENSIONAMENTO PROVINCIA

VASTO – Non piace all’amministrazione comunale di Vasto il piano di dimensionamento scolastico predisposto dalla Provincia di Chieti che penalizzerebbe la cittadina, “unica della provincia a guida di centrosinistra”.

Disappunto e indignazione esternati dal sindaco, Luciano Lapenna, nel corso di una conferenza stampa.

“Continuiamo a subire tagli da parte degli enti sovraordinati – ha detto il sindaco – e questo non ci sta bene, dal momento che la nostra è l’unica città della Provincia di Chieti che vede crescere il numero dei residenti e, con loro, gli iscritti nelle scuole che sono oltre settemila”.

Il primo cittadino ricorda l’accorpamento dei licei Classico, Artistico e Sociopedagogico che, pur contando 1.040 iscritti (un settimo della popolazione studentesca cittadina) d’ora in poi avranno un solo dirigente scolastico: i tre istituti hanno subito tagli nell’ambito della ristrutturazione dell’offerta formativa scolastica dell’Abruzzo.

“Un piano che ci penalizza ulteriormente – ha aggiunto – dal momento che Classico e Istituto d’Arte erano già stati accorpati negli anni scorsi. A Lanciano e a Chieti, invece, la Provincia ha pensato bene di istituire il Liceo Musicale e quello di danza. Ci troviamo di fronte a un disegno politico chiaro, che penalizza Vasto, unica città della provincia a guida centrosinistra”.

Per questo Lapenna ha reso noto di aver chiesto un incontro con l’assessore regionale a Formazione e Istruzione, Paolo Gatti.

INCENDI LANCIANO: IDV, ”VALUTARE MINACCIA MALAVITOSA”

LANCIANO – Valutare apertamente l’ipotesi della minaccia malavitosa riguardo gli incendi di origine dolosa avvenuti a Lanciano nei giorni scorsi.

Lo chiede il coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, Michele Marino. “L’incendio di cartoni e legnami nel parcheggio dell’Eurospin del giorno 8 gennaio e i roghi di auto a Villa Elce e via Garibaldi di ieri notte rischiano di essere accreditati con una delle solite formule rassicuranti: azione dolosa ma azione di teppisti. Cosa ci impedisce di valutare apertamente l’ipotesi della minaccia malavitosa? E quindi l’ipotesi dell’avvertimento che precede l’estorsione? Vogliamo far finta di ignorare che la Sacra Corona Unita pugliese e la Camorra napoletana hanno già conquistato San Salvo e Vasto, come ogni giorno attestano gli articoli dei giornali e delle TV locali? Adesso tocca a Lanciano” scrive Marino.

“Le attività privilegiate sono conosciute – aggiunge il coordinatore – costruzioni, ipermercati, distribuzione di alimenti, negozi di compra-vendita di oro, attività di piccoli prestiti, gioco (sale-scommesse, slot-machine), droga, appalti di opere e servizi da milioni di euro”.

Tutte attività che secondo Marino “richiedono grandi disponibilità di liquidi e che remunerano molto ed in fretta. Come negare che a Lanciano si sono già realizzati rilevanti investimenti nelle attività appena esposte da parte imprenditori “improbabili” e/o provenienti da città ad alta densità malavitosa?”.

“La maggioranza dei lancianesi è certamente onesta e molti sono i coraggiosi. Troppi però – conclude il coordinatore Idv di Lanciano – si ostinano a negare il problema, pochi mettono in guardia i commercianti e gli imprenditori”.

NIENTE BEFANA A BAMBINA DISABILE, OPPOSIZIONE CHIEDE VERIFICHE

SULMONA – “Vanno bene le scuse pubbliche del sindaco Fabio Federico, ma vogliamo capire se la politica ha fatto tutto quello che doveva per assicurare ai disabili la possibilità di partecipare alle manifestazioni culturali organizzate, finanziate o patrocinate dal Comune di Sulmona”.

Lo affermano in una nota congiunta le forze di centrosinistra in Consiglio comunale a Sulmona (L’Aquila), riferendosi a quanto accaduto a una bambina disabile che accompagnata in macchina dalla mamma si è vista negare l’accesso alle piazze di Sulmona dove si stavano distribuendo le classiche calze della Befana.

“Chiediamo di andare fino in fondo ai fatti svoltisi nella giornata della Befana – si legge nella nota – quando si sono registrate difficoltà per l’accesso dei disabili al piazzale Di Bartolomeo e in piazza Garibaldi”.

Per questo le forze di centrosinistra (Pd, Idv, Psi, Sel e Lista Civica) hanno presentato tre interrogazioni agli assessori Lorenzo Fusco e Mauro Tirabassi.

“Chiediamo – continua – che si riferisca in Consiglio comunale e che si dica chiaramente cosa si intende fare perché fatti del genere non accadano più. In particolare la minoranza chiede a Fusco di sapere quali direttive avesse dato per consentire la partecipazione dei disabili alle manifestazioni culturali della Befana, mentre a Tirabassi chiediamo di riferire sul mancato funzionamento dell’ascensore del Parcheggio Santa Chiara ed in particolare di chi sia la responsabilità della manutenzione e da quanto tempo si sapeva che lo stesso era fuori servizio”.

Sempre secondo i firmatari delle interrogazioni “si tratta di una vicenda grave, e non si possono scaricare tutte le responsabilità sulla Polizia municipale”.

ARTICOLI CORRELATI:

BEFANA AMARA PER BIMBA DISABILE A SULMONA

COMUNE L’AQUILA:SINDACO CIALENTE NELLA TOP TEN PIU’AMATI IN ITALIA

L’AQUILA – “Un risultato significativo che premia il lavoro del sindaco Cialente e dell’intera amministrazione comunale”.

Questo il commento del vice sindaco Giampaolo Arduini alla classifica pubblicata quest’oggi dal Sole24ore, che vede Massimo Cialente attestarsi all’ottavo posto tra i sindaci d’Italia per gradimento da parte dei cittadini.

“In un momento come quello attuale, con un’emergenza ancora ben lungi dal terminare che costringe ad affrontare quotidianamente mille difficoltà – ha dichiarato Arduini – sono stati riconosciuti i risultati di una ‘politica del fare’, che vede l’amministrazione sempre dalla parte dei cittadini. Nonostante la straordinaria mole di lavoro cui si deve far fronte ogni giorno, nonostante ordinanze che spesso, anziché aiutare, finiscono per ostacolare l’azione di governo tesa alla ricostruzione e a fornire un’adeguata assistenza alla popolazione, nonostante, infine, le risorse ridotte ed erogate con il contagocce, si è riusciti ad attuare una programmazione degli interventi e a concretizzare progetti piccoli e grandi”.

“Certamente –ha proseguito Arduini – conosciamo perfettamente come amministrazione, i limiti dei sondaggi. Per questa ragione evitiamo toni trionfalistici, che peraltro non ci appartengono. Preferiamo continuare a lavorare, con le stesse motivazioni e con la stessa determinazione di sempre. L’unica riflessione riguarda un dato interno alla politica cittadina”.

“Mentre da una parte, infatti, il gradimento del sindaco vede un incremento significativo anche in una prospettiva nazionale, dall’altra colui che si attesta all’ottavo posto in Italia come consenso vede, in casa propria, un’opposizione che si appresta a presentare una mozione di sfiducia. Fatti – ha concluso il vice sindaco – che si commentano da soli e rispetto ai quali non aggiungo nulla, in osservanza a quella ‘politica del fare’ di cui parlavo all’inizio, che rifugge le polemiche per privilegiare il lavoro”.
 

CALCIO: SECONDA DIVISIONE, CELANO ”LA SQUADRA MI E’ PIACIUTA”

CELANO – Ha ben figurato ieri il Celano di Giacomo Modica, vittorioso al “Piccone”, nel recupero della quindicesima e ultima giornata d’andata del girone B, 3-1 ai danni del Crociati Noceto.

Soddisfazione per il club marsicano che, oltre ai 3 punti utili per la classifica, ha esultato per il primo gol da professionista del baby Franchi, debuttante classe ’91.

Il calciatore, ieri schierato da Modica come attaccante esterno, in realtà è una punta centrale. L’anno scorso faceva parte della “Berretti” biancazzurra, poi a inizio stagione Franchi si è aggregato alla prima squadra marsicana.

Per mister Giacomo Modica la vittoria di ieri premia i sacrifici della propria squadra. “I ragazzi mi sono piaciuti – afferma – per l’applicazione dimostrata nell’arco di tutta la gara, anche se ci sono stati dei cali di tensione da eliminare”.

“Il primo tempo – spiega – non mi è piaciuto, non ci siamo espressi come volevo. Nella ripresa siamo andati decisamente meglio”.
Sul fronte mercato nessuna novità per l’Olympia Celano, con il presidente Ermanno Piccone che per ora rinnova la fiducia al giovane gruppo. (a.l.)

 

BORGHEZIO, ‘L’ABRUZZO E’ UN PESO MORTO’SI SCATENA LA PROTESTA: ”VERGOGNA”

L’AQUILA – “Questa parte del Paese non cambia mai, l’Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud”.

Questo il durissimo giudizio che l’esponente della Lega Nord Mario Borghezio ha dato del post-terremoto in Abruzzo sul programma della piattaforma YouTube KlausCondicio, di Klaus Davi.

“C’è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi”, ha aggiundo, sottolineando che si tratta di “sano realismo padano”. Parole al vetriolo che hanno suscitato una selva di reazioni sdegnate sia nel capoluogo che in ambito nazionale.

In particolare contro Borghezio hanno tuonato il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, l’assessore all’Assistenza alla popolazione, Stefania Pezzopane.

Tanti parlamentari e consiglieri regionali sia di centrodestra che di centrosinistra hanno preso le distanze dalle affermazioni.

Più tardi è arrivata una precisazione dello stesso Borghezio, all’Ansa, che ha cercato di fare goffamente marcia indietro: “Non era razzismo, ce l’ho con il Sud ‘piagnone'”, ha dichiarato. Una “ripresa del lattaio”, si direbbe all’Aquila, da un’espressione proverbiale per definire chi cerca di riparare senza successo a una situazione rovinosa.

E in serata l’esponente leghista ha ribadito per la terza volta le sue posizioni, aggiungendo che non verrà in Abruzzo “perché ho da fare in Europa”.

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il sindaco Cialente a formalizzare una lettera di censura a Borghezio in cui si chiedano scuse ufficiali e lo si inviti a visitare la città per capire com’è la situazione.

Per il momento l’affermazione dell’europarlamentare del Carroccio non è stata commentata in nessun modo da esponenti del governo Berlusconi.

L’AFFONDO DI BORGHEZIO: ”SI ATTENDONO GLI AIUTI, LAMENTELE E SCENEGGIATE”

“Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell’Abruzzo – ha detto Borghezio, interrogato da Klaus Davi su come hanno reagito veneti e abruzzesi di fronte ai drammi dell’alluvione e del terremoto – è stato singolare: abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. Eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po’ una riedizione rivista e corretta dell’Irpinia”.

Per Borghezio “prevale sempre l’attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si attende sempre – ha aggiunto – che arrivi qualcosa dall’alto, nonostante dall’alto arrivi molto”.

“Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi – ha concluso – nei confronti di un comportamento ‘risparmioso’ da parte dello Stato, con l’invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti a un punto di rottura”.

LA SUCCESSIVA PRECISAZIONE DEL LEGHISTA: ”CE L’HO CON IL SUD PIAGNONE”

L’AQUILA – “La mia frase non era riferita al solo Abruzzo ma al solito Sud ‘piagnone’. Smentisco qualsiasi intento razzista e mi spiace se le mie parole hanno dato questa impressione, ma io amo dire quel che penso”.

È questa la precisazione di Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, che ha parzialmente corretto i suoi giudizi sulla gestione dell’emergenza terremoto da parte degli abruzzesi, espressi al programma di YouTube KlausCondicio, che stanno provocando reazioni a pioggia e una furia crescente nel capoluogo.

Borghezio azzarda quella che all’Aquila sarebbe proverbialmente chiamata la “ripresa del lattaio”, quella di chi cerca di recuperare all’ultimo una situazione disastrosa, magari peggiorandola.

“So che c’è anche un Sud leghista – aggiunge infatti Borghezio all’Ansa – Le mie parole sono anche condivise da tutti quei lavoratori meridionali del Nord che tornano per le feste al Sud e quando rientrano esprimono perplessità per quel che hanno visto”.

“Io mi riferisco – precisa ancora – all’immagine che si dà del solito Sud piagnone dal quale arrivano sole richieste a quella che traspare dal ruolo attivo svolto dai veneti che si sono tirati fuori da soli dalla melma dell’alluvione. Le mie parole sono riferito al solito piagnisteo”.

Toni da campagna elettorale? “No, assolutamente – conclude – e tra l’altro non è detto che si vada a votare così presto”, risponde Borghezio che cita anche “quello che accade in Belgio dove chi ha intenti separatisti adotta toni ben più aspri e duri”.

BORGHEZIO, ATTO TERZO: ”NON VADO IN ABRUZZO, HO DA FARE IN EUROPA”

L’AQUILA – “Non ritiro una sillaba di quello che ho detto. Non avevo alcuna intenzione di offendere gli abruzzesi, ma là nessuna voce si è levata contro l’abitudine alle geremiadi della classe politica del Sud”.

Arriva dall’Ansa la terza replica di Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord che oggi ha criticato la gestione del post-terremoto in Abruzzo suscitando polemiche a non finire.

“E con questi chiari di luna – ha detto – non è più di tempo di fiaccolate e lamentele, ma di rimboccarsi le maniche come hanno fatto in Veneto”.

“Non ho letto nessuna delle dichiarazioni fatte contro di me – ha premesso Borghezio, rintracciato in serata – ma me ne immagino il tenore. E a chi mi invita ad andare in Abruzzo, gli rispondo che forse era meglio invitare le tante imprese del Nord Italia specializzate in tecniche anti-sismiche che non sono neppure state ammesse agli appalti”.

“Perché vanno a lavorare in America e in Asia – si chiede – e dall’Abruzzo sono state escluse? Su questo interrogativo dovrebbero dare una risposta certi sepolcri imbiancati”.

“Quanto a me, grazie, ma non vado in Abruzzo – conclude Borghezio – ho da fare in Europa. E continuerò a esprimere la voce onesta, schietta e franca della gente del Nord”.

SONDAGGIO DI CORRIERE.IT: SOLO 50 PER CENTO CONTRO IL LEGHISTA

L’AQUILA – “L’Abruzzo è un peso morto”.

Se quest’affermazione dell’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio ha scatenato l’indignazione nel capoluogo e nel “cratere”, nel resto d’Italia non viene invece considerata una completa baggianata.

Questo almeno sembra a leggere i risultati di un sondaggio lanciato dal sito web del Corriere della Sera, che interroga i suoi lettori sul caso.

I risultati sorprenderanno gli aquilani: decimo più o meno, favorevoli e contrari sono divisi a metà.

Complice anche una domanda che riassume le dichiarazioni in un modo molto più tenero di quanto detto su YouTube dall’esponente del Carroccio: “Il leghista Borghezio sostiene che il Sud e l’Abruzzo sono un peso morto per il Paese e devono imparare a contare di più su se stessi. Sei d’accordo?”.

Già più di 6 mila le preferenze, e solo poco più del 50 per cento non è d’accordo.

Un risultato che, al di là dei modi villani di Borghezio, spinge a far riflettere sulla considerazione di cui i terremotati godono nel resto del Paese a poco meno di due anni dalla tragedia.

In serata poi il risultato si è modificato, con una percentuale di contrari superiore al 60 per cento

CONSIGLIO COMUNALE L’AQUILA CHIEDE SCUSE UFFICIALI: ”VENGA A VEDERE”

L’AQUILA – Su proposta del consigliere del Partito democratico Fabio Ranieri, il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato un ordine del giorno con il quale si impegna il sindaco Massimo Cialente a formalizzare una lettera ufficiale di censura contro l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, che in un’intervista ha definito l’Abruzzo terremotato “un peso morto”.

Nella lettera si chiedono le scuse a Borghezio e una visita all’Aquila per comprendere la situazione post-terremoto del “cratere”.

CHIODI: ”E’ MALE INFORMATO, IN ABRUZZO CATASTROFE SENZA EGUALI”

L’AQUILA – “Sono sorpreso dalle dichiarazioni di Borghezio che molto probabilmente è male informato sul ruolo e sui risultati dell’attuale gestione di due anni di governo del centrodestra”.

Così il presidente della regione, Gianni Chiodi, che è anche commissario per la ricostruzione e commissario per la sanità, a caldo replica all’accusa del leghista Borghezio, secondo il quale l’Abruzzo è un peso per l’Italia.

“L’Abruzzo – ha continuato Chiodi – è l’unica regione in Italia ad aver ridotto il deficit del 12 per cento, è l’unica regione ad aver dato un importante taglio ai costi della politica, è una regione presa a modello nella riduzione del deficit sanitario, è la regione ad aver conseguito la più alta percentuale di incremento nell’esportazioni manifatturiere”.

“Quindi – ha proseguito Chiodi – non è un peso morto, bensì molte regioni dovrebbero prenderla ad esempio”.

In riferimento al terremoto, Chiodi ha sottolineato che “c’è stata una reazione energica, più di 30 mila persone sono rientrate nelle case e sono stati attivati 12 mila cantieri, certo è che la ragione della restituzione delle tasse e la crisi economica in atto crea incertezza, preoccupazione e tensione. In fondo gli abruzzesi chiedono di ricevere lo stesso trattamento degli altri terremotati in Italia”.

“Rispediamo al mittente il rilievo di essere cittadini lamentosi, Borghezio venga qui a rendersi conto di persona di quanto accaduto. Non voglio fare raffronti con altre situazioni italiane sia pure gravi – ha concluso – ma quello che è accaduto in Abruzzo credo sia una catastrofe che non ha eguali nel nostro paese”.

DEL CORVO: ”DEL TUTTO FUORI LUOGO, SONO SDEGNATO”

L’AQUILA – Il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, esprime sdegno verso le parole del leghista Mario Borghezio.

“Trovo assolutamente fuori luogo la posizione espressa da Borghezio in merito alle vicende che hanno riguardato gli abruzzesi colpiti dal terremoto – si legge in una nota – posizione che non tiene, in alcun modo, conto delle sofferenze e della pesante situazione in cui si sono trovati e dalla quale stanno tutt’ora cercando di riemergere”.

“Lo stesso Borghezio – prosegue Del Corvo – con le sue asserzioni, lede gravemente alla dignità degli abruzzesi, che anche in una condizione tragica, hanno saputo trovare il coraggio di rialzarsi, cercando di mantenere sempre viva l’attenzione, spinti dal reale timore di essere dimenticati”.

CIALENTE: ”LE SPARA SEMPRE PIU’ GROSSE, SCOPO ELETTORALISTICO”

L’AQUILA – “Mi rifiuto di rispondere a tale affermazione che un esponente di un partito di governo, moralmente, non avrebbe mai dovuto fare”.

Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in relazione alle dichiarazioni del leghista Mario Borghezio al programma KlausCondicio, in onda su You Tube.

“Borghezio – ha aggiunto Cialente – all’interno del suo partito ha la licenza di spararle sempre più grosse e a volte disgustose. Inevitabilmente lo scopo è elettoralistico”.

DE MATTEIS (MPA): “BORGHEZIO VENGA ALL’AQUILA SE HA CORAGGIO”

L’AQUILA –  “Le folkloristiche ed estemporanee affermazioni del rappresentante della Lega Nord Mario Borghezio testimoniano essenzialmente due fatti: la totale ignoranza in ordine all’attuale situazione delle aree terremotate e una preoccupante e inaccettabile tendenza alla generalizzazione frutto di una mai sopita propensione a esercitare verbalmente luoghi comuni”.

Lo ha dichiarato il vice presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis (Mpa) in riferimento alle frasi dell’esponente del Carroccio sull’Abruzzo e i terremotati, definiti “un peso morto”.

“Se è vero che l’amministrazione comunale aquilana è assolutamente insufficiente nel gestire una contingenza e una programmazione di siffatta portata – attacca – è altrettanto vero che è inammissibile la generalizzazione e la messa in dubbio dell’assoluta dignità e correttezza della popolazione aquilana”.

“Non varrebbe nemmeno rispondere a Borghezio se non per far capire che la popolazione aquilana è solidale con quella veneta, è grata per l’aiuto della regione Veneto ed è certamente capace di mantenere alto il livello di dignità che da subito ha mostrato di fronte al mondo intero. Invito Borghezio, se ne ha il coraggio, a venire all’Aquila a visitare il centro storico e a rendersi conto di persona che a volte è meglio tacere e lasciare il dubbio piuttosto che aprire bocca e toglierlo”.

PEZZOPANE: ”SI PULISCA LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI NOI”

L’AQUILA – “Le affermazioni di Borghezio sono vergognose. Rispetto a un tale atto di vile e inaccettabile insulto a una popolazione che si è sempre dimostrata dignitosa e composta davanti alla sua immane tragedia, il governo e la Lega devono chiedere scusa agli aquilani e agli abruzzesi”.

Questa la reazione dell’assessore comunale all’Assistenza alla popolazione Stefania Pezzopane, alla notizia delle dichiarazioni rese dall’esponente leghista sull’Abruzzo.

“Del resto – aggiunge – da chi non riconosce il Tricolore e inneggia alla secessione, incitando da anni alle divisioni interne e all’odio razziale, c’è poco da aspettarsi. Tuttavia Borghezio, che pure ci ha abituato a volgarità e affermazioni insensate e paradossali, questa volta ha davvero passato il segno. Chiedere agli aquilani e agli abruzzesi uno scatto di dignità, quando davanti al mondo intero abbiamo dato prova di una compostezza da tutti riconosciuta, è un insulto inaccettabile”.

“Di prove di pazienza e di dignità – prosegue la Pezzopane – ne abbiamo date fin troppe e forse è proprio da questa decorosa condotta che qualcuno ha tratto l’idea che fossimo un popolo senza grinta a cui far digerire ogni iniquità. Vorrei ricordare, tanto per fare un esempio, la triste vicenda dei tributi, che ci ha visto sottoposti a un trattamento estremamente iniquo rispetto ad altre popolazioni terremotate, i fondi per la ricostruzione che non ci sono, e quelli per l’assistenza alla popolazione che arrivano con il contagocce”.

“La ricostruzione – sbotta l’assessore – la stanno pagando gli aquilani, se lo ricordi Borghezio. Sono loro, i cittadini aquilani, che hanno anticipato i soldi per ricostruire case e attività, venendo rimborsati dopo due anni e a rate, sono loro che, senza incentivi per commercio e imprese, hanno riaperto negozi e attività produttive, rischiando in prima persona, con il loro denaro, sono le amministrazioni locali, infine, a cominciare dal Comune dell’Aquila, che hanno anticipato fondi per svariati milioni di euro onde consentire di erogare i contributi di autonoma sistemazione, fondamentali per la popolazione”.

“I ministri, a cominciare da Maroni, e il governo, di cui la Lega fa parte come secondo partito – conclude – chiedano scusa, una volta di più, alla popolazione abruzzese, dalla cui dignitosa condotta Borghezio e i suoi hanno solo da imparare. E, a proposito di imparare, farebbe bene, l’esponente leghista, a imparare a pulirsi la bocca prima di parlare di noi”.

LUSI (PD): ”IL GOVERNO LO SCONFESSI E CHIEDA SCUSA”

L’AQUILA – “Il governo sconfessi e chieda scusa per le deliranti dichiarazioni di Borghezio sull’Abruzzo”.

Lo chiede il senatore romano ma di origini abruzzesi Luigi Lusi (Partito democratico).

“Un oltraggio insopportabile per l’Abruzzo, definito un ‘peso morto’, e per l’Italia, rappresentata in Europa da un simile personaggio”.

“Sarebbe il caso – aggiunge – che la maggioranza prendesse le distanze in maniera decisa da simili esternazioni che sono un offesa per una regione fiera che non si merita di essere dileggiata da questa gente”.

PIGNATIELLO (PDCI), ”PAROLE ODIOSE, SI SCUSI”

L’AQUILA – “La Lega è sempre più vergogna nazionale. Le odiose parole di Borghezio nei confronti dei cittadini dell’Abruzzo testimoniano l’astio che questo partito, attualmente al governo del Paese, ha nei confronti del meridione”.

È quanto afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale dei Comunisti italiani (Pdci).

“Borghezio – prosegue Pignatiello – si scusi immediatamente e il presidente del Consiglio, e il governo tutto, ne prendano le distanze ufficiali. Gli abruzzesi, così colpiti dalla tragedia del terremoto, sono stanchi di essere presi in giro dal governo e derisi da gente come Borghezio”.

PAOLUCCI (PD): ”PARLA COSI’ PER L’IGNAVIA DI CHIODI E DEL CENTRODESTRA”

PESCARA – “Sul principale quotidiano italiano il leghista Mario Borghezio definisce l’Abruzzo ‘un peso morto’. Borghezio va ringraziato: ora gli abruzzesi sanno perché il governo Berlusconi penalizza costantemente l’Abruzzo, perché non arriva un soldo sulla Vertenza Abruzzo, non si sbloccano i Fas e non c’è alcun aiuto nel percorso di rientro dal debito sanitario”.

Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci, commentando l’intervista di Borghezio che però è avvenuta sulla piattaforma YouTube, sulla trasmissione KlausCondicio di Klaus Davi.

“La Lega – sottolinea Paolucci – non è un partito qualunque: è il partito che determina le scelte del governo italiano e se Borghezio ha potuto usare queste parole è perché sa bene di poter contare sull’ignavia del centrodestra abruzzese, Chiodi in testa, che mai ha alzato la voce contro le penalizzazioni costanti che il governo leghista esercita contro la nostra regione”.

“L’Abruzzo merita decisamente un altro governo regionale”, conclude.

LOLLI (PD): “BORGHEZIO SI INFORMI PRIMA DI VOMITARE INSULTI”

L’AQUILA – “Borghezio prima di parlare e di vomitare i suoi insulti farebbe bene ad informarsi sulle ‘tante’ cose avute dai terremotati abruzzesi rispetto ad altri”. Lo afferma il parlamentare del Pd Giovanni Lolli in una nota.

“Potrebbe, per esempio, leggere il testo dell’ultima norma appena approvata : il ‘milleproroghe’ – aggiunge Lolli – Scoprirà che la sospensione del pagamento delle tasse per gli alluvionati del Veneto è stata regolarmente e giustamente provvista di copertura finanziaria mentre la sospensione per sei mesi della restituzione ( e non del pagamento)  di quello che non abbiamo pagato nello scorso anno non è provvista di nessuna copertura finanziaria”.

“Tutto questo nonostante il Parlamento abbia votato all’unanimità una mozione ed il Presidente  del Consiglio abbia solennemente e pubblicamente annunciato che i terremotati aquilani sarebbero stati trattati come i terremotati di Umbria , Marche e  Molise oltre che gli alluvionati di Alessandria, i  quali hanno restituito le tasse non pagate dopo molti anni e con una fortissima decurtazione”.

“Prima di pensare a noi come dei privilegiati Borghezio si venga a fare una camminata e cerchi di verificare di persona come stiamo e come siamo stati trattati”

SENATORI IDV: “PAROLE BORGHEZIO SQUALLIDE, CHIEDA SCUSA”

L’AQUILA – Pd e Idv attaccano l’europarlamentare leghista, Mario Borghezio per le sue parole sull’Abruzzo: “Borghezio chieda scusa immediatamente ai terremotati dell’Abruzzo perchè ha offeso la sofferenza dei vivi e il ricordo dei morti – dice il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando – un peso morto per lo Stato e per gli italiani non sono gli abruzzesi, ma è Borghezio e i leghisti come lui. Il Carroccio si dissoci dalle inqualificabili parole dell’europarlamentare e chieda scusa ai poveri cittadini abruzzesi che, oltre alla grave tragedia subita e alle mille promesse non mantenute da questo governo, ora si devono anche sentire gli oltraggi di persone come Borghezio”.

“Borghezio si domandi come mai Berlusconi ha cessato le passerelle mediatiche all’Aquila – continua – e perchè le macerie sono ancora nel centro storico dove non è mai iniziata la ricostruzione”

“Le parole di Borghezio sull’Abruzzo e sul Sud sono talmente sgradevoli che non meritano alcun commento – dice presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario – oggi è il suo turno, ma tutti i santi giorni c’è un esponente della Lega che ci regala una perla di becera propaganda”.

Lo dice il dipietrista che aggiunge: “il partito del Carroccio si metta in testa, una volta per tutte, che se vogliono il federalismo mascherato da secessione la porta è chiusa a qualsiasi possibile approvazione dei decreti attuativi. I leghisti ci dicano, una volta per tutte, se si riconoscono nell’Unità sancita dalla Costituzione su cui i suoi ministri, a partire da Bossi, hanno giurato. Ci dicano se condividono senza se e senza ma il lavoro del presidente Napolitano che sta rappresentando la suprema unità della nazione in tutte le piazze d’Italia. L’ambiguità delle loro dichiarazioni e dei loro comportamenti non è più sopportabile”.

Calderoli – conclude Belisario – metta in riga i suoi che continuano a offendere l’Italia e le sagge raccomandazioni del Capo dello Stato”.

“Squallide e vergognose le affermazioni del leghista Borghezio”. È quanto dichiara il segretario regionale dell’Italia dei Valori, senatore Alfonso Mascitelli, in merito alle dichiarazioni sul terremoto dell’Aquila, che l’esponente leghista ha rilasciato ad un programma su You Tube.

“La dignità, l’orgoglio e la fermezza del popolo aquilano – ha continuato Mascitelli – non hanno bisogno di alcuno scatto, visto che sono stati già ampiamente dimostrati dal drammatico giorno del 6 aprile 2009 ad oggi. Così come sono stati ampiamente dimostrati la pazienza e il senso di responsabilità di fronte all’incertezza dei diritti, alla inconsistenza delle risorse, ai tentativi di infiltrazioni e invadenze di cricche di potere che hanno avuto sponsorizzazioni e avvalli dalla parte politica dello stesso Borghezio”.

“Borghezio – conclude il segretario regionale IdV – pensi alla questione dei condoni delle quote latte degli allevatori del Nord, pagati con i soldi di tutti i contribuenti italiani e forse capirebbe che non è in condizione di impartire lezioni a nessuno e tantomeno agli abruzzesi”.

“Le parole di Borghezio sui terremotati d’Abruzzo sono di uno squallore unico. Le uniche sceneggiate a L’Aquila le hanno fatte quegli pseudo-criminali di Berlusconi e Bertolaso, di fronte a oltre 300 bare, con le loro finte lacrime. Non potevano infatti che essere finte, quelle lacrime, visto che i due amici della cricca degli appalti, ormai ben nota all’autorità giudiziaria, in quelle stesse ore pensava a sollazzarsi con massaggi di altrettanto note ‘signorine'”.

Lo ha detto Sonia Alfano (IdV), replicando alle dichiarazioni del leghista Mario Borghezio, a Klauscondicio, sui terremotati dell’Aquila.

“Vorrei fare delle domande a Borghezio e gradirei avere delle risposte” aggiunge Alfano.

“Per esempio vorrei sapere se Borghezio e colleghi sono mai stati a L’Aquila dopo il terremoto, perché io e molti colleghi dell’Italia dei Valori ci siamo stati prima, durante e dopo, e ci torneremo giovedì 13 gennaio, proprio perché abbandonare quella gente sarebbe un gesto vergognoso e insulso. Borghezio potrebbe approfittarne per visitare quei luoghi – dice l’eurodeputata dell’IdV – quindi si ritenga invitato”.

“Si ricordi, poi, il leghista Borghezio, le lamentele del popolo veneto governato da Zaia per l’indifferenza della Lega Nord nei confronti degli alluvionati, e risponda anche su quello. Io sono del Sud – sottolinea Sonia Alfano – e non ho mai detto che il Veneto è un peso morto, anzi, da persona dotata di intelletto sono stata solidale e ho dato voce ai tanti cittadini abbandonati in mezzo al fango dai propri rappresentanti leghisti, evidentemente del tutto disinteressati al bene del loro territorio”.

VERDI: “RIBREZZO PER PAROLE DI BORGHEZIO”

L’AQUILA – “L’indignazione per le parole di Borghezio sull’Abruzzo non basta. Proviamo ribrezzo rispetto ad affermazioni che offendono la popolazione abruzzese ed una tragedia nazionale che ha provocato vittime e distruzione”.

Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che aggiunge: “Le affermazioni di Borghezio sono ancora più gravi perché è un eurodeputato che rappresenta l’Italia. Per questo invieremo una lettera a tutti gli eurodeputati dei Verdi europei invitandoli a non essere presenti in Aula la prossima volta che Borghezio prenderà la parola al Parlamento europeo, perché non ascoltare queste affermazioni di Borghezio fa bene alla salute”.

“Borghezio sta facendo capire agli italiani cos’é il Federalismo della Lega – conclude Bonelli -. Ossia dividere l’Italia in due senza alcun principio di solidarietà”.

SASSOLI (PD): “ABRUZZESI SANNO CHI E’ ALLEATO DEL PREMIER”

L’AQUILA – “Con le dichiarazioni di Borghezio, coloro che in Abruzzo hanno votato per la Destra sanno chi sono gli alleati del Governo, quali sono i valori che portano avanti, cosa pensano dei cittadini abruzzesi e delle sofferenze che stanno vivendo da quasi due anni”.

Lo dichiara in una nota David Sassoli, presidente della delegazione Pd al Parlamento europeo.

“Lo scatto di dignità – continua Sassoli – dovrebbe farlo il Presidente del Consiglio prendendo le distanze dall’onorevole Borghezio e dalla Lega”.

TENAGLIA (PD): ”IL SILENZIO DI CHIODI UMILIA GLI ABRUZZESI”

L’AQUILA – “Quelle di Borghezio sono offese gravissime a tutti gli italiani prima ancora che agli abruzzesi”.

Così il deputato del Partito democratico Lanfranco Tenaglia commenta le dichiarazioni dell’eurodeputato leghista, Mario Borghezio.

“Borghezio – attacca – dovrebbe vergognarsi per quanto ha affermato e dovrebbe chiedere immediatamente scusa”.

“In tutto questo – conclude Tenaglia – è assordante il silenzio della maggioranza e del governo che vorrebbero di far finta di niente, così come è assordante il silenzio del presidente Chiodi che, ancora una volta, accetta inerte l’umiliazione del popolo abruzzese”.

VENDOLA (SEL): ”NON SA NEANCHE COS’E’ L’ABRUZZO”

L’AQUILA – “Sono espressioni incommentabili”.

Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, risponde a chi a Montecitorio lo interpella sulle parole del leghista Mario Borghezio sull’Abruzzo e il Sud come “pesi morti”.

“Questo – aggiunge – è un pensiero che esprime l’indole teppistica di tutta una classe dirigente”.

“Borghezio – sottolinea Vendola – non sa neanche cosa sia l’Abruzzo, terra meravigliosa con gente semplice e operosa. Bisognerebbe parlare con rispetto di una parte del Paese che ha costruito l’Italia”.

DE GIROLAMO (PDL): ”CERCA SOLO NOTORIETA”’

L’AQUILA – “Come al solito Borghezio gioca a spararla sempre più grossa solo e soltanto per avere spazi mediatici. Evidentemente, è a corto di argomenti concreti. Bene farebbe a starsene quanto più tempo in silenzio e a Strasburgo perché le sue sortite italiane hanno un solo effetto: far aumentare le distanze tra Nord e Sud”.

Nunzia De Girolamo, deputata del Popolo della libertà, interviene nel dibattito sulle dichiarazioni dell’eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio, sul terremoto in Abruzzo.

“A Borghezio consiglio di leggere di più qualche libro di storia e meno i fumetti – sottolinea la deputata campana – cosicché potrebbe capire quale importante contributo umano, culturale ed economico-finanziario il Meridione d’Italia ha offerto per l’unità del Paese e negli anni successivi”.

“Parlare a vanvera delle calamità che hanno colpito l’Italia o fare riferimento al terremoto che sconvolse la Campania con migliaia di morti e centinaia di migliaia di poveri cittadini senza più abitazione – spiega – è un’offesa a un’intera popolazione che ancora oggi porta i segni di quella tragedia”.

“Se ci sono stati errori e sperperi di risorse, che peraltro è avvenuto per eventi calamitosi del Nord – prosegue – la responsabilità non è addebitabile certo al popolo colpito, ma a una parte dell’allora classe dirigente che dalle ceneri della tragedia determinò le proprie fortune personali”.

“Quelli come Borghezio, che per esperienza diretta ritengo non rappresentino la Lega di Maroni, Tosi o Cota – conclude la De Girolamo – fanno male alla politica e al suo stesso partito e la goffa retromarcia di queste ore testimonia il livello del politico”.

DI STANISLAO (IDV): “AFFERMAZIONI SONO UNA VERGOGNA PER L’ITALIA”

L’AQUILA – “È un affronto e una vergogna per l’Abruzzo e per tutto il Paese. Le affermazioni di Borghezio non meriterebbero nessun commento e nessuna considerazione, ma gli abruzzesi hanno sofferto e subito troppo per lasciar cadere a vuoto le sue ignobili dichiarazioni.”

Dura la replica del deputato abruzzese dell’Italia dei Valori Augusto Di Stanislao. “Se l’Abruzzo e le Regioni del sud sono un problema per Borghezio – dice Di Stanislao – allora potrebbe trovarci buoni motivi per emigrare all’estero così sì che l’Italia avrebbe un peso morto di meno! Credo che Borghezio non sappia neanche esattamente dove sia L’Aquila, come era prima del terremoto e com’è diventata dopo. Ritengo che non sappia nulla di cosa sia stato fatto e di cosa manchi ancora, ignora totalmente le problematiche dei cittadini terremotati e che condizioni si trovano ancora a dover vivere”.

“Ma non è questo il dramma maggiore – incalza – ci troviamo di fronte ad una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini offesi gratuitamente da una persona che ha dimostrato di non essere un loro concittadino e l’Abruzzo, il sud, come tutte le altre Regioni sono le risorse di questa Italia che lui e il suo partito cercano in tutti i modi di smantellare. Gli abruzzesi sono conosciuti come popolazione forte e gentile in tutto il mondo e ne hanno dato ulteriore dimostrazione nella vicenda del terremoto, per quanto riguarda Borghezio riteniamo che abbia perso una grande occasione per stare zitto”.

“Più passa il tempo e più siamo di fronte non a sani e costruttivi confronti politici dentro e fuori il Parlamento, ma a continui attacchi, insulti e accuse: questa – conclude Di Stanislao – è la politica del centro destra di cui oggi Borghezio ha avuto il disonore di darne l’ennesima testimonianza”.

EVANGELISTA (API): “AFFERMAZIONI MESCHINE E FARNETICANTI”

L’AQUILA – “Le affermazioni meschine e farneticanti dell’onorevole Borghezio che offendono l’intera comunità aquilana e abruzzese, la dicono lunga circa le difficoltà e gli ostacoli che una Regione flagellata da una calamità senza pari dovrà affrontare in futuro per avere nient’altro che il giusto riconoscimento di diritti e sostegni già garantiti in situazioni analoghe per altri territori nazionali”.

È quanto afferma Bruno Evangelista, portavoce regionale abruzzese di Alleanza per l’Italia. “L’inserimento all’ultimo minuto – prosegue – d’altra parte, nel Milleproroghe dell’atteso rinvio di restituzione delle tasse, tutt’ora senza effettiva copertura finanziaria, evidenzi a in maniera preoccupante il rischio di un graduale disimpegno del Governo dai suoi obblighi”.

“Il Borghezio – pensiero – osserva infine Evangelista – è tanto più pericoloso se si considera il crescente e assoluto condizionamento che la Lega ormai esercita sul Governo Berlusconi, incapace di reagire ad una rozza cultura leghista antimeridionale financo alla vigilia dell’imminente voto sul federalismo tanto caro ai parlamentari leghisti”.

DI GIUSEPPANTONIO (UDC): “SCONCERTATO DA TALI AFFERMAZIONI”

L’AQUILA – “Sono sconcertato dalle affermazioni dell’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio sull’Abruzzo ‘peso morto'”.

Lo dice il coordinatore regionale Udc Abruzzo Enrico Di Giuseppantonio. “Gli abruzzesi e gli italiani tutti – aggiunge – sanno che questa dichiarazione è scorretta e irrispettosa, ma soprattutto non rappresenta che una sola persona di fronte ai milioni di residenti del nord d’Italia che, dall’aprile scorso fino ad oggi, hanno sostenuto senza alcuna esitazione gli abitanti del cratere. Sono certo che non rappresenta nemmeno la dirigenza e l’elettorato della Lega. Proponga lui stesso idee concrete e fattibili per il rilancio dell’Aquila, non spari solo a zero”.

“Invito Borghezio a fare una visita a L’Aquila – aggiunge Di Giuseppantonio – avrà modo di constatare quanto le sue affermazioni siano frutto di una stucchevole politica fatta solo di attacchi strumentali, che distorcono la realtà produttiva abruzzese e la percezione degli italiani nei confronti del dramma abruzzese. Si renderà conto dell’immenso contributo che tutti gli italiani hanno dispensato, delle centinaia di attività economiche che, pur con grandi difficoltà, hanno ripreso a operare senza fare le citate ‘sceneggiate’, degli innumerevoli cantieri aperti, ma soprattutto della grande umiltà e dell’orgoglio che il popolo d’Abruzzo ha rivelato dopo aver perso, in pochi secondi, tutto quanto costruito nell’arco di una vita. L’Abruzzo è e sarà sempre forte e gentile, esempio virtuoso di correttezza e limpidezza istituzionale e amministrativa”.

“Non prenderemo certo lezioni dall’eurodeputato, anzi – conclude il segretario Udc – proseguiremo tutti insieme, speditamente, nel difficile processo di rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo”.

PICCONE (PDL): “DA BORGHEZIO AFFERMAZIONI OFFENSIVE E STUPIDE”

L’AQUILA – “Ritengo i miei colleghi parlamentari leghisti e la Lega Nord una valida forza di governo responsabile e costruttiva che si è distinta per il contributo istituzionale e personale sulla tragedia che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009 cosà però che non posso assolutamente dire su Borghezio, il quale, dimostrando di non conoscere affatto gli abruzzesi, trae conclusioni offensive, stupide e senza senso”.

Lo afferma il coordinatore regionale abruzzese del Popolo della Libertà, l’on. Filippo Piccone, lo stesso che tempo fa era stato al centro delle polemiche per aver affermato “L’Aquila non è più il capoluogo d’Abruzzo” alla chiusura di un incontro pubblico promosso a Pescara dal Popolo della Libertà.

“Borghezio – aggiunge Piccone – se vuole avere contezza della dignità degli abruzzesi può tranquillamente venire e darci una mano per dimostrare le sue doti europee”.

“Purtroppo – conclude Piccone – dobbiamo prendere atto che ci sono personaggi sulla scena politica che darebbero un grande contributo al Paese evitando uscite infelici come quelle di Borghezio il quale riesce a distinguersi solo per affermazioni offensive e sgradevoli”.

D’ERAMO (LA DESTRA): ”LO PRENDO A CALCI NEL SEDERE”

L’AQUILA – “La prossima volta che l’onorevole Borghezio verrà in Abruzzo lo prenderò personalmente a calci nel sedere”.

Lo afferma il segretario regionale e consigliere comunale dell’Aquila della Destra, Luigi D’Eramo.

“Un deputato europeo che rivolge accuse così infamanti agli aquilani e agli abruzzesi – afferma D’Eramo – non merita di rappresentare l’Italia in Europa. Le sue affermazioni in merito al terremoto, alla ricostruzione e all’impegno della nostra comunità sono vomitevoli al pari di quelle della cricca di imprenditori che la notte del terremoto, intercettati al telefono, gioivano della tragedia”.

“Questi ultimi – conclude – pregustando ricchi affari economici e Borghezio pensando di arricchire il suo pacchetto voti”.

BORRELLI (TG1): ”HA MAI VISITATO L’AQUILA?”

L’AQUILA – “Ma Borghezio e i suoi amici leghisti hanno mai visitato L’Aquila dopo il terremoto?”.

Se lo chiede il giornalista del Tg1 Giulio Borrelli, intervenendo sulla sua bacheca di Facebook sul caso dei giudizi velenosi dell’europarlamentare leghista sul “cratere”.

“‘Peso morto’ – attacca Borrelli – non sono L’Aquila e l’Abruzzo, come lui sostiene, ma quei partiti che stanno al governo senza capire i problemi e il Paese in cui vivono”.

LEGNINI (PD): ”SUE PAROLE CONTRADDICONO IL GOVERNO”

L’AQUILA – “Le parole di Borghezio sono molto gravi e offensive per una regione e per dei cittadini che sono stati gravemente colpiti e che hanno dimostrato grande dignità, voglia e capacità di ricominciare. Ciò che rilevo, tuttavia, è che c’è un’evidente contraddizione tra le parole di Borghezio e ciò che il governo va dicendo sull’Abruzzo”.

Lo afferma Giovanni Legnini, senatore del Pd e componente della presidenza del gruppo Pd al Senato, eletto in Abruzzo.

“Se davvero l’Abruzzo è una riedizione dell’Irpinia e se è un peso morto come tutto il Sud, come dice l’eurodeputato leghista – aggiunge – allora vuol dire che l’esecutivo della destra è stato gravemente inadempiente, come noi denunciamo da tempo, e che non è vero che in Abruzzo, dopo il terremoto, va tutto bene, che tutti i problemi sono stati risolti e la ricostruzione compiuta”.

“Anche l’indagine condotta dall’Ipr Marketing per il Sole 24 Ore sul gradimento dei cittadini per gli amministratori locali conferma quanto sto dicendo – continua Legnini – I cittadini dell’Abruzzo sanno bene come stanno davvero le cose e ciò che il governo e la maggioranza di centrodestra hanno fatto e non fatto per la sua ricostruzione”.

“È per questo – conclude – che il gradimento per il governatore Chiodi, che è anche commissario straordinario, è in caduta libera, mentre quello per il sindaco dell’Aquila Cialente cresce, nonostante i ripetuti attacchi mediatici cui è stato sottoposto”.

GIULIANTE (PDL): “BORGHEZIO NON CONSOCE DIFFERENZA TRA UNA RAPINA E UN TERREMOTO”

L’AQUILA – “Ci rendiamo conto della difficoltà di spiegare a Borghezio la differenza tra una ‘rapina’ e un terremoto. Per comodità di ragionamento si potrebbe utilizzare un esempio. Se per molti anni ci si ‘consorzia’ per eludere una legge (quote latte) a vantaggio di pochi e poi si scarica il costo della sanzione sugli italiani tutti, questa è la pianificazione di una ‘rapina’. Tale azione fa sorridere pochi e fa piangere gli italiani sul latte ‘non versato'”. 

È quanto dichiara il capogruppo del Pdl in Regione, Gianfranco Giuliante, che aggiunge:

“Chi subisce un terremoto ha forse qualche ragione in più per lamentarsi e comunque non se lo è cercato, voluto, né pianificato e l’accadimento ha fatto ridere solo qualcuno che al nord pensava agli affari che potevano essere fatti sulla ricostruzione dell’Aquila”.

“Non abbiamo prove concrete sulla verosimiglianza dell’invettiva napoletana circa le virtù di Giulietta ma dopo aver sentito Borghezio è realistico pensare che Romeo fosse un po’… imbecille”.

DI STEFANO (PDL): “IN OGNI BUONA FAMIGLIA C’E’ SEMPRE  UN PROBLEMA”

L’AQUILA – “Le affermazioni di Borghezio? Se non dicesse stupidaggini non saprebbe come balzare agli onori della cronaca. In ogni buona famiglia qualche problema c’e’ sempre: in casa della Lega si chiama proprio Borghezio”.

Cosi commenta il senatore  e vice coordinatore vicario del Pdl abruzzese, Fabrizio Di Stefano le affermazioni del parlamentare europeo della Lega, Mario Borghezio.

DE SANTIS (IDV): “DICHIARAZIONI IRRESPONSABILI E VERGOGNOSE”

L’AQUILA – “Le dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega Nord contro le lamentele e le incapacità degli aquilani e degli abruzzesi, colpiti dal terremoto, sono irresponsabili e vergognose e danno il segnale della pochezza e dell’arroganza di una certa classe politica del Nord che ha fatto la sua fortuna con l’uso della volgarità e dell’offesa verso l’Italia al di sotto del Po”.

Ad affermarlo è il coordinatore provinciale dell’Italia dei valori, Lelio De Santis.

“Il senso di responsabilità e la fermezza del popolo aquilano – dice – nonostante le incertezze delle risorse e l’imposizione di decisioni centralistiche, avallate dalla Lega federalista, sono stati messi a dura prova in questi 19 mesi di sacrifici e di privazioni, ma resistono con dignità ad ogni provocazione”.

“Passerà pure questa del sig. Borghezio – afferma De Santis – che magari smentirà pure, ma se la solidarietà in versione leghista è quella che lui dimostra, è meglio per tutti che non si parli più di Federalismo. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano gli alleati della Lega: dal presidente Chiodi al presidente Del Corvo, dai consiglieri P.d.L. al Comune al vice presidente De Matteis. Sono sicuro che saranno tutti dalla parte degli aquilani!”.

“Arriverà da loro tutti – conclude – una ferma condanna delle offese dell’on. Borghezio, così come ferma sarà la risposta dell’Arcivescovo, Molinari. Sarebbe un bell’esempio di unità e di forza della politica aquilana”.

BUONTEMPO (LA DESTRA): “BORGHEZIO NON E’ DEGNO EREDE DEI VENETI”

L’AQUILA – “Borghezio non è assolutamente degno di essere l’erede di quei veneti, gente povera e dignitosa, che, con grande sacrificio e a volte rimettendoci la vita, contribuirono, con altissimo sentimento nazionale, alle bonifiche, a cominciare da quella del litorale romano”.

È quanto dichiara Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, che aggiunge: “In quel periodo il Veneto era una delle Regioni più povere d’Italia e dai cittadini del Lazio, dell’Abruzzo e del Centro Italia i veneti furono accolti con rispetto e solidarietà. Oggi nelle terre di bonifica vivono migliaia di famiglie venete, le quali, al pari del popolo abruzzese, sono sempre state caratterizzate da laboriosità, rispetto degli altri, amore per il lavoro e per l’Italia. Le dichiarazioni di Borghezio di oggi non solo offendono il popolo abruzzese, ma rappresentano anche un boicottaggio verso quel federalismo solidale di cui molti esponenti della Lega parlano e col quale hanno convinto tanti italiani che con il federalismo si rafforza l’unita’ d’Italia: le parole di Borghezio confermano che si rischia di andare su un percorso opposto”.

“Consiglierei ai sindaci abruzzesi – conclude – di dichiarare Borghezio cittadino indesiderabile, promuovendo un gemellaggio tra il capoluogo abruzzese e quello veneto, in nome di valori comuni, tipici di una società basata sul lavoro, sul sacrificio e sul progresso, con l’impegno reciproco di bandire idee e personaggi non degni neppure di essere chiamati italiani”.

STADERINI (RADICALI ITALIANI): “DALL’AQUILA RISCOSSA DEMOCRATICA”

L’AQUILA – “Serve una legge organica per abbandonare i metodi predatori della gestione emergenziale”.

Lo dice Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani, osservando che “non varrebbe la pena rispondere al leghista Borghezio se non fosse per quando afferma che ‘non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa’”.

“La verità, infatti – sostiene Staderini – è completamente opposta: la popolazione aquilana, sostenuta dal sindaco Cialente, ha posto in essere da subito iniziative per affrontare alla radice i problemi strutturali che impediscono all’Aquila di rinascere”.

“Mi riferisco – prosegue – all’urgenza di superare una gestione emergenziale risultata alla prova dei fatti inefficace e criminogena, nonché alla necessità di fare del ‘caso L’Aquila’ una questione nazionale e un’occasione di riscossa democratica”.

“Da settimane, infatti – osserva Staderini – è in corso una raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dall’Assemblea cittadina. Una proposta di legge che, al pari di quella depositata dai parlamentari radicali a prima firma Elisabetta Zamparutti, affronta in maniera organica il passaggio dai commissariamenti straordinari a un governo ordinario e democratico della ricostruzione che coinvolga i cittadini anziché utilizzarli come meri oggetti di vecchie nuove speculazioni”.

MANTINI (UDC): “BORGHEZIO PESO MORTO PER IL PAESE”

L’AQUILA – “Smentite o meno, le dichiarazioni dell’europarlamentare Borghezio restano gravemente irrispettose del dolore delle popolazioni abruzzesi coinvolte nel dramma del terremoto. In questi mesi i cittadini dell’Aquila e provincia hanno sempre dato prova di grande dignità e generosità, rimboccandosi le maniche per la loro terra e preoccupandosi, tra mille difficoltà, di inviare generi di prima necessità anche alle popolazioni alluvionate del Veneto. Ci aspettiamo che la Lega prenda esplicitamente le distanze dalle dichiarazioni deliranti di Borghezio, indegno di rappresentare l’Italia nelle istituzioni europee”.

Lo dichiara il deputato dell’Unione di Centro Pierluigi Mantini, responsabile Udc per le riforme istituzionali. “Ci aspettiamo inoltre – aggiunge – che Calderoli si preoccupi piuttosto di non sottrarre il 60 per cento del bilancio al comune dell’Aquila come effetto dell’attuale versione del federalismo municipale e di mantenere l’impegno preso con il governo per il finanziamento reale della zona franca. Sarebbero più utili i fatti che gli slogan secessionisti di Borghezio che davvero costituiscono un gran peso morto per il Paese”.

FORCONI (FORZA NUOVA): “VENGA A TOGLIERE LE MACERIE”

L’AQUILA – Il coordinatore di Forza Nuova Abruzzo, Marco Forconi, commentando le dichiarazioni del leghista Mario Borghezio invita l’eurodeputato, data “la superiorità etnica delle popolazioni padane rispetto a quelle terrone” a presentarsi all’Aquila “armato di pala, per continuare a togliere i cumuli di macerie che ancora ingombrano le strade devastate dal sisma”.

“La sua stazza – aggiunge Forconi – non tragga inganno, sono certo che dietro quella gran mole padana si cela un volenteroso e instancabile rappresentante delle istituzioni”.

DE MAGISTRIS (IDV): “AFFERMAZIONI RAZZISTE E ANTIMERIDIONALISTE”

L’AQUILA – “Le affermazioni di Borghezio non sono frutto di un delirio, ma di un ragionamento lucido che rispecchia la filosofia razzista e antimeridionalista della Lega. Sono parole che proiettano un’ombra negativa sul federalismo, cioé sulla possibilità che esso rispetti i principi di solidarietà e unità nazionale”.

Lo afferma l’eurodeputato di Idv Luigi De Magistris. “L’eurodeputato leghista – spiega – ha offeso l’intera comunità abruzzese, vittima del terremoto e della speculazione operata dalla ‘cricca’ di Bertolaso&co., la quale per mezzo degli appalti della ricostruzione ha cercato di lucrare su un dramma umano, trovando referenti all’interno dello stesso esecutivo di cui la Lega fa parte. L’Abruzzo è una ferita aperta e l’insuccesso più grande del governo: la ricostruzione é ancora in alto mare, mentre il rinvio della restituzione delle tasse è entrato nel Milleproroghe soltanto in corner e resta da capire quale sarà il suo effettivo destino. Borghezio pensi piuttosto a Bertolaso, eminenza grigia di ‘appaltopoli’ così vicino al premier, invece di farci vergognare in Europa per le sue posizioni razziste”, conclude.

CIONI (CONFCOMMERCIO): “BORGHEZIO VENGA ALL’AQUILA A VEDERE”

L’AQUILA – Il direttore della Confcommercio, Celso Cioni, in riferimento ad un’intervista rilasciata dall’ esponente leghista Mario Borghezio al programma KlausCondicio, ha dichiarato: “La Confcommercio dell’Aquila invita per un week end l’onorevole Mario Borghezio nella nostra città per ospitarlo presso gli alberghi e i ristoranti e per fargli vistare le centinaia di attività commerciali che senza alcun sostegno del governo hanno autonomamente e con proprie risorse ripreso le proprie attività”.

“In questo modo – conclude la Confcommercio – si potrà così rendere conto di persona delle dichiarazioni offensive che ha rilasciato nei confronti del nostro territorio”.

FORUM NAZIONALE GIOVANI: “BORGHEZIO OFFENDE TUTTO IL SUD”

L’AQUILA – “Le giovani generazioni hanno il dovere di salvaguardare l’integrità della Nazione dal delirio politico di chi quotidianamente, a soli fini propagandistici, continua a delegittimare il nostro Paese”: lo afferma in una nota il Forum Nazionale dei Giovani, che definisce le parole di Borghezio “offensive nei confronti dei cittadini che hanno subito il dramma del terremoto e nei confronti di tutto il Sud”.

Si rischia, secondo il Forum, di “instaurare un clima di intolleranza, cosa che invece va contrastata con fermezza”.

“Il 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia deve e può, così com’è anche negli auspici del Presidente della Repubblica – conclude la nota – rappresentare l’ennesima importante occasione per l’avvio di un serio patto generazionale che porti, finalmente, alle auspicate riforme e a una rinascita culturale ed economica del Paese”. 

Categorie Senza categoria

LOTTA ALLA DROGA: OPERAZIONE SCACCO MATTO,ARRESTATO CAPOCLAN ROM A GIULIANOVA

GIULIANOVA – Decapitata la testa dell’organizzazione criminale, gestita dai rom giuliesi, dedita da anni allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina, nel quartiere dell’Annunziata a Giulianova (Teramo).

A finire in carcere stamane, su ordine di custodia cautelare, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio in concorso, su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, Greta Aloisi firmate dal gip del Tribunale di Teramo Marina Tommolini, sono Achille Di Rocco di 54 anni (ritenuto l’elemento di maggior spicco e carisma delinquenziale della comunità rom locale) e la convivente Pasqualina Spinelli di 52.

Nell’operazione denominata “Scacco matto all’Annunziata” si è chiusa un’attività investigativa complessa condotta dal nucleo operativo della compagnia giuliese agli ordini del luogotenente Antonio Longo e coordinata dal capitano Luigi Dellegrazie.

Da giugno del 2010, i carabinieri avevano intrapreso una serie di servizi mirati nel quartiere Annunziata a Giulianova Lido sospettando una fiorente attività di spaccio della famiglia rom dei Di Rocco.

Sono stati così pedinati e fermati numerosi giovani che avevano acquistato droga o stavano per farlo.

I servizi da eseguire sono stati particolarmente difficili sia perché i militari sono ben conosciuti dai rom, sia per la particolare conformazione del quartiere fatto di arterie stradali di facile controllo da parte delle “vedette” del clan.

Nel corso dei servizi fin qui svolti sono state recuperate numerose dosi di stupefacente e diversi assuntori sono stati segnalati alla Prefettura.

L’operazione di stamane ha impegnato 30 carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero dell’Elinucleo di Falconara Marittima (Ancona).

Nel corso della perquisizione domiciliare a casa di Achille Di Rocco, i militari hanno rinvenuto un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento di stupefacenti, il tutto sottoposto a sequestro.

VASTO: INCENDIO AUTO FORTE, ASSOCIAZIONE STAMPA ”ATTO INACCETTABILE”

VASTO – Un grave atto di intimidazione è stato compiuto nei confronti del giornalista Giuseppe Forte nell’attuale clima di polemica in previsione delle prossime consultazioni amministrative a Vasto (Chieti).

“L’associazione vastese della stampa – si legge in una nota di Giuseppe Catania, presidente dell’ associazione vastese della stampa – denuncia questo inaccettabile atto virulento, che, oltre ad offendere la dignità e il giornalista, turba la categoria degli operatori dell’informazione a Vasto”.

“Nel mentre conferma il dovere del giornalista di svolgere la sua attività tutelata dalla libertà di stampa – conclude – e del diritto di cronaca con imparzialità al di fuori di qualsiasi coercizione”.

TERREMOTO: INGV, ”EVENTO ‘NORMALE”. POLEMICA CONTRO GIULIANI

L’AQUILA – Per gli scienziati la forte scossa di terremoto di magnitudo 3.9 registrata ieri a Magliano De’ Marsi, avvertita distintamente, oltre che nella Marsica, anche nell’aquilano e addirittura nel Lazio, non rappresenta un evento eccezionale, dal momento che l’area è incastonata nel complesso territorio della dorsale appenninica, ritenuta una delle più pericolose d’Italia. E scatta la polemica sulle mancate ‘previsioni’ dell’evento, uno dei più forti degli ultimi mesi in tutto il territorio abruzzese.

“Ero vicino Magliano per questioni personali – spiega Antonio Piersanti, capo dipartimento di Sismologia e tettonofisica all’Ingv – e ho avvertito la scossa. Ciò che si può dire in questi casi è che l’evento è da considerarsi ‘normale’ in quanto ci si trova in un’area, all’interno della catena degli Aappennini, dove il rischio sismico è molto elevato”.

“Il terremoto di ieri – ha aggiunto – non ha niente a che vedere con le faglie attivate dalla sisma del 6 aprile 2009 e quelle interessate dallo sciame sismico dei Monti reatini. Allo stesso modo si può affermare che la faglia sia diversa da quella del terremoto marsicano del 1915. Più che altro si tratta di una stima che si effettua tramite dei calcoli e dei parametri, visto all’epoca non c’era una strumentazione tecnologicamente avanzata come quella di oggi”.

Sulla possibilità di eventuali evoluzioni dell’attività sismica nell’area il responsabile dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia è stato categorico: “Non si possono effettuare delle previsioni”, facendo notare come l’ex tecnico Infn Giampaolo Giuliani non avesse scritto per tempo sulla sua bacheca facebook alcun avvertimento.

“Vorrei solo far notare come Giuliani, che ha una stazione di rilevamento proprio a Magliano De’Marsi, non abbia scritto niente nei giorni e nelle ore precedenti la scossa. Tra l’altro siamo di fronte ad un evento sismico tra i più forti fra quelli registrati dopo il terremoto del 6 aprile 2009. A dimostrazione di quanto ho già affermato in altre occasioni, che le sue sono postvisioni e non previsioni come qualcuno afferma”. (g.a)

INGV: ”NOVE REPLICHE NON AVVERTITE ALLA SCOSSA DI IERI”

L’AQUILA – Sono state finora 9 le repliche seguite alla scossa di terremoto avvenuta ieri in Abruzzo, a Nord della Piana del Fucino e nella zona di Magliano dei Marsi.

Tutte le scosse sono state di magnitudo tale da essere rilevate solo dagli strumenti e quindi non avvertite dalla popolazione.

Lo rende noto in un comunicato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

La più forte delle repliche, di magnitudo 1,6, è avvenuta alle 18:55 di ieri. Tutte le altre hanno una magnitudo compresa fra 0,9 e 1,5.

ARTICOLI CORRELATI:

TERREMOTO: IERI SCOSSA 3.9 NELLA MARSICA IL SINDACO:”BOATO FORTE, MA NIENTE PANICO”

INCHIESTA SANITA’: RINVIATAUDIENZA PER GIOVANNI PACE

PESCARA – Il gup del tribunale di Pescara, Angelo Zaccagnini, ha rinviato al 28 febbraio prossimo l’udienza preliminare sulle presunte tangenti nella sanità abruzzese relativa alle posizioni dell’ex presidente della Regione, Giovanni Pace, dell’ex vice presidente della Fira Vincenzo Trozzi, e di Pietro Anello, che saranno giudicati con il rito abbreviato.

Alla base del rinvio la richiesta dell’avvocato Massimo Cirulli di separare le posizioni di Pace e Trozzi in quanto quest’ultimo è imputato anche nel processo Fira.

Gli atti dunque sono stati trasmessi al presidente del tribunale che dovrà decidere, per quanto riguarda Trozzi, sulla riunificazione di questo procedimento a quello Fira.

All’udienza di questa mattina era presente l’ex governatore Pace che ai cronisti ha detto di essere “assolutamente estraneo a queste vicende”. L’ex presidente è accusato di concussione e tentata concussione.

Al momento è in corso il patteggiamento di un altro imputato, Giordano Cerigioni, imprenditore, accusato di riciclaggio.

Intanto il 29 novembre scorso erano stati rinviati a giudizio altri 27 imputati, tra cui l’ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco.

PARCO MAJELLA: PUBBLICATE LE DISPOSIZIONI PER LA RACCOLTA DI TARTUFI

L’AQUILA – Pubblicate le “Disposizioni per la ricerca e raccolta di tartufi all’interno del territorio del Parco Nazionale della Majella”, consultabili sul sito del Parco (www.parcomajella.it) nella sezione “Norme e Regolamenti”.

Modulo e regolamenti sono anche disponibili presso i Centri di visita, Centri di informazioni, Musei e giardini botanici del Parco.

Inoltre, sempre sul sito internet dell’Ente sono state pubblicate, al fine di migliorare l’accessibilità e la lettura della Carta generale della Zonazione del Parco, le carte di dettaglio per ogni comune.

Le carte sono disponibili in formato di stampa A3 e A4 e si trovano all’interno della sezione Piano del Parco/cartografia Zonazione Generale e per comune.

AVEZZANO:GIOVANE GIORNALISTA MUORE PER GRAVE MALATTIA

AVEZZANO – Aveva solo 30 anni Angelo Maria Palmieri, il giornalista pubblicista di Avezzano (L’Aquila) morto in un ospedale di Roma a causa di una grave malattia.

Figlio del giornalista Eliseo, Angelo Maria aveva fatto parte del Movimento studentesco cittadino. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza aveva iniziato a lavorare a Roma nella società Fiaba onlus. Amici e parenti lo ricordano come un ragazzo riservato e molto altruista.

Oltre a suo padre Eliseo, consigliere dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Angelo Maria lascia sua mamma Giuliana e i due fratelli Alessandro e Roberto.

I funerrali del giovane si svolgeranno questo pomeriggio alle 15 nella chiesa di Cappelle dei Marsi.
 

PESCARA: MERCATO ITTICO REGIONALE, DOMANI LA PRESENTAZIONE

PESCARA – Domani, martedì 11 gennaio, alle ore 11, presso la sala Grisi della Direzione Politiche agricole in via Catullo a Pescara, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Mercato Ittico Regionale.

Lo scopo dell’importante accordo è dare un prezioso supporto agli operatori del settore e alle aziende con un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti e alla sicurezza alimentare.

Alla conferenza stampa parteciperanno l’assessore regionale alle Politiche agricole e alla Pesca, Mauro Febbo, il presidente del Centro Agroalimentare La Valle della Pescara, Stefano Maurizio Costa e i sindaci dei 4 comuni coinvolti: Luigi Albore Mascia (comune di Pescara), Nicola Fratino (Ortona), Luciano Lapenna (Vasto) e Francesco Mastromauro (Giulianova).

 

PESCARA: NUOVA ACROPOLI ORGANIZZA INCONTRO SU HERMAN HESSE

PESCARA – Se potessimo ascoltare la voce di Hermann Hesse che pone questa domanda “Chiedimi se sono felice”… chissà cosa risponderebbe!

Raccontando la sua “Favola d’amore. Le trasformazioni di Pictor”, uno dei suoi più bei racconti, cerchiamo di conoscere un po’ di più il poeta tedesco, premio Nobel per la letteratura, tanto amato dai giovani di ogni generazione, e di scoprire la risposta scritta tra queste righe, nell’incontro proposto da Nuova Acropoli venerdì 4 febbraio 2011 alle ore 18.30 presso la libreria Giunti al punto – centro Commerciale L’Arca.

LANCIANO: DUE INCENDI HANNO DISTRUTTO TRE AUTO

LANCIANO – Due incendi, probabilmente di origine dolosa, hanno distrutto nel corso della nottata complessivamente 3 macchine, una roulotte e un camper a Lanciano (Chieti).

Il primo incendio è avvenuto in una casa privata nella frazione di Villa Elce di Lanciano intorno alle 23.15. Nel garage è andata a fuoco un auto d’epoca, una Fiat X19, mentre nel cortile della casa hanno preso fuoco un camper, una roulotte e una Fiat Punto.

I mezzi appartengono tutti allo stesso proprietario, come riferiscono i vigili del fuoco di Lanciano che hanno impiegato due ore per spegnere gli incendi. Sulla natura dell’incendio sono in corso le indagini dei carabinieri, ma da alcuni elementi trovati dai vigili del fuoco sul luogo sembra trattarsi di un incendio doloso.

Un altro incendio, intorno alle 2.30, ha distrutto completamente una Citroen Cx in via Garibaldi, in pieno centro storico a Lanciano, nei pressi del palazzo Arcivescovile. 

Al vaglio degli inquirenti (sul fatto indaga la polizia di Lanciano) ci sono varie ipotesi; è pressoché certa, secondo gli inquirenti, la natura dolosa dell’incendio della notte scorsa.

L’auto era parcheggiata sulla strada e il propagarsi delle fiamme ha danneggiato il portone del palazzo vicino abitato dalla famiglia del proprietario, un commerciante della zona, cui è stata già incendiata un auto negli ultimi 12 mesi.

Sul fatto indaga la polizia di Lanciano che, al momento, non esclude la natura dolosa dell’incendio.

MARINO (IDV): “VALUTARE MINACCIA MALAVITOSA”

LANCIANO – Valutare apertamente l’ipotesi della minaccia malavitosa riguardo gli incendi di origine dolosa avvenuti a Lanciano nei giorni scorsi.

Lo chiede il coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, Michele Marino. “L’incendio di cartoni e legnami nel parcheggio dell’Eurospin del giorno 8 gennaio e i roghi di auto a Villa Elce e via Garibaldi di ieri notte rischiano di essere accreditati con una delle solite formule rassicuranti: azione dolosa ma azione di teppisti. Cosa ci impedisce di valutare apertamente l’ipotesi della minaccia malavitosa? E quindi l’ipotesi dell’avvertimento che precede l’estorsione? Vogliamo far finta di ignorare che la Sacra Corona Unita pugliese e la Camorra napoletana hanno già conquistato San Salvo e Vasto, come ogni giorno attestano gli articoli dei giornali e delle TV locali? Adesso tocca a Lanciano” scrive Marino.

“Le attività privilegiate sono conosciute – aggiunge il coordinatore – costruzioni, ipermercati, distribuzione di alimenti, negozi di compra-vendita di oro, attività di piccoli prestiti, gioco (sale-scommesse, slot-machine), droga, appalti di opere e servizi da milioni di euro”.

Tutte attività che secondo Marino “richiedono grandi disponibilità di liquidi e che remunerano molto ed in fretta. Come negare che a Lanciano si sono già realizzati rilevanti investimenti nelle attività appena esposte da parte imprenditori “improbabili” e/o provenienti da città ad alta densità malavitosa?”.

“La maggioranza dei lancianesi è certamente onesta e molti sono i coraggiosi. Troppi però – conclude il coordinatore Idv di Lanciano – si ostinano a negare il problema, pochi mettono in guardia i commercianti e gli imprenditori”.

UNA DELLE AUTO INCENDIATE E’ LA SECONDA AI DANNI DI UN COMMERCIANTE

LANCIANO – È la seconda volta in meno di un anno che un auto di proprietà di V.F., commerciante di Lanciano, viene incendiata.

L’incendio della notte scorsa divampato in via Garibaldi intorno alle 2.30 è il secondo ai suoi danni dopo uno analogo del 22 maggio scorso.

In quell’occasione l’auto, sempre una Citroen Cx station wagon, ha preso fuoco nel corso della notte in un parcheggio di via Spaventa, poco lontano dal luogo dell’incendio di questa notte che oltre a distruggere l’auto ha danneggiato il palazzo recentemente restaurato nel quale l’uomo vive con la famiglia, in pieno centro storico.

Al vaglio degli inquirenti (sul fatto indaga la polizia di Lanciano) ci sono varie ipotesi; è pressoché certa, secondo gli inquirenti, la natura dolosa dell’incendio della notte scorsa.

 

 

RUGBY: SERIE B, GRAN SASSO TORNA IN CAMPO E VINCE CON ANZIO

L’AQUILA – Inizia bene la ripresa del campionato per la Gran Sasso rugby che porta a casa punti importanti confermandosi in una posizione di classifica alta. 

La partita di ieri giocata in casa, sul campo di Sambuceto, contro una squadra preparata e completa come la Neroniana di Anzio ha visto un primo tempo chiuso dove in attacco il Gran Sasso è riuscito a concretizzare poco le molte occasioni avute. In finale di primo tempo meta di Ciancarella trasformata da Del Pinto. E il primo tempo finisce 7 pari.

Un buon avvio di ripresa, caratterizzato da numerosi cambi in entrambe le squadre, permette alla squadra di casa di conquistare la partita grazie a due calci di punizione realizzati da Del Pinto che spingono il Gran Sasso in vantaggio. La partita procede nervosa e combattuta fino alla fine.

Gli aquilani riescono a chiuderla a proprio favore con una meta di Pattuglia trasformata sempre da Del Pinto con il punteggio di 20-14.

 

VASTO: INCENDIO AUTO PRESIDENTE FORTE, ”CREDO SIA AVVERTIMENTO”

VASTO – “Credo che qualcuno abbia voluto avvertirmi per ciò che ho scritto in questi giorni”. Commenta così Giuseppe Forte, presidente del Consiglio Comunale di Vasto (Chieti), l’incendio che ieri sera ha semidistrutto la sua automobile, in sosta davanti casa in Via Ettore Ianni, traversa di Via Conti Ricci.

Si riferisce, Forte, segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere provinciale di Chieti, ad alcuni suoi recenti commenti ai fatti della politica cittadina apparsi sul sito internet “Piazza Rossetti.it”.

È Forte a raccontare l’episodio di ieri sera: “Ero a casa e seguivo i commenti in tv sul dopopartita Napoli-Juventus e, in compagnia di mia figlia, che si sposa tra venti giorni, stavo scrivendo le ultime partecipazioni di nozze. A un certo punto, verso le 23,30, abbiamo sentito un rumore forte, come di un botto e istintivamente, pensando al terremoto di ieri nella Marsica, abbiamo guardato il lampadario, rimasto immobile”.

“Poi un secondo colpo e un suono insistito di clacson: era mia moglie che, rincasando con la sua vettura, viste le fiamme cercava di richiamare l’attenzione. Poi ho chiamato i Vigili del fuoco, distanti una cinquantina di metri da casa mia”.

Sul posto i ponmpieri, che hanno effettuato meticolose verifiche, non hanno trovato tracce di liquido infiammabile, ma i carabinieri indagano per incendio doloso. Pista, questa, ritenuta attendibile dallo stesso Forte, che aggiunge:

“La vettura è nuova, ha percorso 53 mila chilometri ed era in piena efficienza; nella giornata di ieri lo usata e non mi aveva dato problemi”.

Appreso l’episodio, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha espresso solidarietà a Forte e riunito d’urgenza la giunta comunale. Nel 1988 Forte aveva già subito un attentato incendario: ignoti avevano bruciato la sua Fiat “Ritmo”.

Il responsabile non fu mai scoperto.