Un viaggio tra gli aromi e i sapori d’Abruzzo per beneficenza

L’AQUILA. Il Leo Club di L’Aquila ha organizzato per il giorno 20 aprile una serata di degustazione per beneficenza di vini, formaggi, salumi abruzzesi. La serata si aprirà con la degustazione di vini delle Aziende Filomusi Guelfi, Orlandi Contucci Ponno, Roxan, Collemoro guidata dal personale Specializzato dell’Associazione Italiana Sommeliers (A.I.S.). Seguirà degustazione di formaggi e salumi. Gli ospiti avranno l’opportunità di assaporare a pieno gli aromi e i sapori di questi prodotti tipici della nostra regione.
Il costo di partecipazione alla serata, 10 euro, sarà completamente devoluto a favore della Fondazione Avsi, una organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata con circa 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 40 paesi del mondo. Per prenotazioni e informazioni: 347 08602748.

(fonte: primadanoi)

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L’Abruzzo protagonista al Park Life

“Quello che mostriamo è l’Abruzzo delle qualità, del turismo verde, dei prodotti tipici, delle tradizioni artigianali, del patrimonio naturale. Park Life propone un viaggio virtuale alla scoperta dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia ed oggi l’Abruzzo la fa da padrone, con i suoi paesaggi, le sue culture, i saperi locali e gli antichi mestieri. Un viaggio attraverso il quale il pubblico viene accolto in percorsi didattici, dallo sport, alla musica, all’enogastronomia”.

E’ così che l’assessore all’Ambiente, Franco Caramanico, ha esordito questa mattina alla presentazione della III^ edizione del “Park Life – l’Italia che meraviglia”, il festival della cultura ambientale promosso da Federparchi, Legambiente, WWF, Compagnia dei Parchi e Fiera di Roma (con Carsa Comunicazione integrata quale partner operativo) e realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente. E proprio il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ha dato il via ufficiale alla manifestazione con il taglio del nastro aprendo i battenti negli spazi della nuova Fiera di Roma. Secondo il ministro si va verso la fine della stagione dei commissariamenti infatti in pochi mesi sono stati già nominati sette nuovi presidenti per i Parchi e altri ne saranno indicati, inoltre è stata sbloccata la tagliola delle risorse destinate alle aree protette prevista dall’ex ministro Giulio Tremonti, aumentando i fondi per i Parchi del 50%.

Per lo stesso Pecoraro Scanio i parchi sono una grande opportunità economica di turismo sostenibile i cui dati restano positivi anche durante periodi di crisi e sono finalizzati non al profitto ma alla tutela di un grande patrimonio comune. Successivamente il ministro si è intrattenuto con la delegazione abruzzese per visitare l’intero stand regionale degustando anche i prodotti tipici locali. Prima di congedarsi dalla delegazione dell’Abruzzo il ministro ha ricevuto dall’assessore Caramanico la proposta di programma attuativo del Progetto Ape – Appennino Parco d’Europa.

“Tale programma è stato approvato proprio ieri dalla conferenza dei presidenti delle Regioni – ha sottolineato l’assessore – questo programma segue le indicazioni della convenzione firmata il 24 febbraio scorso, i cui punti fondamentali sono la conservazione degli ambiti naturali e della biodiversità sulla dorsale appenninica, la creazione di un sistema d’interventi strategici di tutela e connessione degli ambiti territoriali, dei paesaggi e delle aree protette, l’attuazione di progetti territoriali in grado di avviare processi d’integrazione dei vari ambiti legati alle tematiche della conservazione e valorizzazione del sistema appenninico, la centralità del sistema appenninico nel contesto europeo e del bacino mediterraneo, l’importanza della realizzazione e attuazione di piani e programmi in grado di operare in quei contesti secondo criteri esportabili in tutti i Paesi del bacino interessati”

(fonte: tuttoabruzzo.it)

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Ascani conquista la prima tappa del Giro d’Abruzzo

Luca Ascani dell’Aurum Hotel ha vinto la 1ª tappa del Giro d’Abruzzo, Centro commerciale Megalò (Chieti Scalo)-Cepagatti di 154 km. Alle sue spalle si sono classificati il compagno di squadra, Sergio Marinangeli, e Ivan Fanelli (Team Cinelli Endeka).
Sono partiti 175 corridori.
E’ stata una frazione caratterizzata da molti attacchi. Già nei primi chilometri di corsa, tra i protagonisti, c’è stato proprio il marchigiano Luca Ascani che ha tentato di portare via una fuga, ma il gruppo pilotato dai team Acqua&Sapone-Caffè Mokambo e Amore&Vita ha smorzato ogni tentativo di fuga.
Al Gran premio della montagna di Penne, situato al km 20, sono transitati in testa tre corridori. Nell’ordine: Arango Perez (Univeral Caffè-Ecopetrol), Luca Ascani (Aurum Hotel) e Ivan Mauricio Casas (Boyaca Marche Team). Il gruppo torna compatto e all’ingresso del circuito cittadino di Cepegatti – sei giri per un totale di 36 km – attaccano sei corridori: Luca Gasparini (Sc Pagnoncelli), Gene Bates (South Australia), Sergio Marinangeli (Aurum Hotel), Maksjm Rudenko (Team Cinelli Endeka) Ivano Casas (Boyaca Marche Team) e Volodymyr Starchiyk (Mapamap Bant Profi). Il drappello dei fuggitivi guadagna circa 40” dal gruppo ammiraglie che si spezza in due tronconi. Ad inseguire i fuggitivi c’è un gruppo composto da quattro corridori: Luca Ascani (Aurum Hotel), Gianluca Coletta (Team Cinelli Endeka), Davide D’Angelo (Sc Monturano) e Stanislav Belov (Gruppo Lupi Sammarinese).
Al km 126 c’è il ricongiungimento degli inseguitori sul gruppo degli attaccanti e al penultimo giro, al comando della corsa, si portano Sergio Marinangeli e Maksjm Rudenko. A sei km dalla conclusione i due battistrada vengono ripresi dagli inseguitori, mentre il gruppo ammiraglie, che viaggia con un ritardo di 50”, è spinto dai corridori dell’Acqua&Sapone-Caffè Mokambo.
A 3 km dal traguardo di Cepagatti c’è lo scatto di Luca Ascani, al quale si aggancia immediatamente il compagno di squadra, Sergio Marinangeli. I due viaggiano di buona lena e all’ultimo km, Ascani si avvantaggia sul corridore umbro e vince la prima tappa del Giro d’Abruzzo. Per lui è la seconda vittoria da professionista.
Al secondo posto si classifica Sergio Marinangeli, mentre la volata del gruppo è vinta da Ivan Fanelli.

“E’ stata una vittoria di squadra – commenta a fine gara Luca Ascani -. Abbiamo preso in mano la corsa dall’inizio, e nonostante il percosso fosse duro e selettivo, abbiamo cercato di fare la differenza. Negli ultimi chilometri ci siamo coordinati e con Sergio abbiamo cercato di anticipare gli avversari. Dedichiamo la vittoria – conclude Ascani – al nonno materno di Marinangeli (Vincenzo, ndr), scomparso una settimana fa”.

ORDINE D’ARRIVO: 1ª tappa Centro commerciale Megalò-Cepagatti.
1) Luca Ascani (Aurum Hotel) copre i km 159 in 3h 35’ e 27” alla media 44,29
2) Sergio Marinangeli (Aurum Hotel) a 8”
3) Ivan Fanelli (Team Cinelli Endeka) a 10”
4) Marco Frapporti (Unidelta Bottoli Arvedi), st
5) Ivan De Nobile (Universal Caffè-Ecopetrol), st

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA PRIMA TAPPA:

1) Luca Ascani (Aurum Hotel).
2) Sergio Marinangeli (Aurum Hotel) a 8”;
3) Ivan Fanelli (Team Cinelli Endeka) a 10”;
4) Marco Frapporti (Unidelta Bottoli Arvedi) a 10”;
5) Ivan De Nobile (Universal Caffè-Ecopetrol) a 10”;

LE MAGLIE DEL GIRO D’ABRUZZO:

– classifica generale (maglia gialla): Luca Ascani (Aurum Hotel);
– classifica generale individuale a punti (maglia ciclamino): Luca Ascani (Aurum Hotel);
– classifica generale Gpm (maglia verde): Arango Perez (Universal Caffè-Ecopetrol);
– classifica generale giovani (maglia bianca): Marco Frapporti (Unidelta Bottoli Arvedi).

(fonte: primadanoi)

Neve solo a Campo imperatore

(ANSA) – L’AQUILA, 19 APR – Si scia ancora a Campo Imperatore, unica localita’ abruzzese con una presenza significativa di neve lungo tutti i 24 chilometri di piste. Saranno percio’ tutti aperti, forse fino al ponte del Primo maggio, i quattro impianti della stazione sciistica. Tutti ormai chiusi, per neve scarsa o assente, gli impianti di Roccaraso-Aremogna, Passo Lanciano-Majelletta e Ovindoli Monte Magnola, che erano rimasti aperti fino alla settimana scorsa.

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Gdf:«Danno erariale al sistema sanitario nazionale: oltre la metà dall’Abruzzo»

L’AQUILA.«L’Abruzzo è ancora una regione tranquilla, ma bisogna controllare con attenzione i tentativi di infiltrazione dalle zone contigue, Campania e Puglia in particolar modo».
Ad assicurarlo è stato ieri mattina il comandante regionale della Guardia di Finanza Giuseppe Alineri, nel commentare i dati del “Rapporto annuale 2006”. Quasi la metà del danno erariale al sistema sanitario nazionale è prodotto dalla Regione Abruzzo: su 127 milioni , 101 sono riferiti alla sanità.

La cifra nazionale si attesta sui 216 milioni di euro, su 1.949 milioni di danni riscontrati. «Il dato si riferisce agli anni che vanno dal 2001 al 2004 – ha spiegato il Comandante Alineri – si tratta di somme che il sistema sanitario ha versato per pagare tetti di spesa non preventivati e che spesso sfuggono all’imposizione fiscale».
Quello che ne esce fuori è un profilo della regione non propriamente drammatico, ma che accende i riflettori, ancora una volta, sulle dosi massicce di droga che entrano ed escono dai capoluoghi abruzzesi. Solo nel 2006 sono stati sequestrati (soltanto dalla Guardia di finanza), infatti, 6 chilogrammi di cocaina, 56 di hashish e marijuana e 14 di eroina. 467 le persone denunciate per spaccio e 41 quelle arrestate (nel 2005 erano state 38). Per capire nella totalità il fenomeno dello smercio della droga, bisogna inoltre sommare tutte le quantità di droga sequestrata anche dalle altre forze dell’ordine.

EVASIONE FISCALE

La Guardi di Finanza ha constatato in tutta la regione 82 milioni di euro per violazione sull’Iva, e
ammontano a 483 milioni i recuperi fiscali proposti.
Gli evasori totali e paratotali scoperti sono 211, ovvero 29 in più rispetto dell’anno precedente, con una base imponibile recuperata di 178 milioni.
Sono stati in totale 212 i denunciati per reati fiscali, di questi 5 sono finiti in manette.
I controlli sulle ricevute fiscali sono stati 1.267, con 292 rilievi (il 23%, superiore alla media nazionale). Sono 6.855 invece i controlli sugli scontrini, con 1.563 rilievi. I controlli su strada sono stati 5.652, la lotta al carovita ha portato infine a 445 controlli con 59 violazioni. . Sulle accise sono stati conclusi 196 interventi mentre sono state riscontrate 201 violazioni.

LAVORATORI IN NERO, USURA E OMERTA’

Il lavoro della Guardia di Finanza ha portato all’identificazione di 334 lavoratori in nero (in calo rispetto ai 379 del 2005) e 87 lavoratori irregolari: nel 2005 furono ben 397. Sono state 19 le persone denunciate per usura, 64 quelle coinvolte nel riciclaggio.
«Il dato dell’usura – ha ammesso Alineri – è sicuramente sottodimensionato perchè siamo di fronte ad un’attività criminale che richiede la collaborazione dell’usurato per essere scoperta». Ma molto spesso le vittime preferiscono tacere per paura di ritorsione.
Quanto al riciclaggio, «l’Abruzzo si conferma una regione relativamente tranquilla, ma bisogna prestare molta attenzione ai tentativi di infiltrazione esterna». Per quanto riguarda il mercato della droga, invece, la regione «si conferma una zona di vendita e non di produzione».

GIOCHI E SCOMMESSE

Nell’ambito dei controlli sui giochi e le scommesse, la Guardia di Finanza ha verbalizzato 467 soggetti e sequestrato 300 congegni da intrattenimento.
DISCARICHE
Sono state 5 le discariche abusive sottoposte a sequestro, nelle attività di tutela del patrimonio ambientale, dalle Fiamme Gialle. In ambito regionale sono state verbalizzate 78 persone di cui 36 denunciate a piede libero. Le aree interessate dal sequestro sono pari a 38.020 metri quadri, per un totale di 5.400 tonnellate di rifiuti.

MARCHI E DIRITTI D’AUTORE

Nel campo della tutela dei marchi e del diritto d’autore sono state denunciate 634 persone e sequestrati oltre 300.000 prodotti. «L’Abruzzo – ha detto il Comandante Alineri – non è terra di produzione di pezzi contraffatti, quanto piuttosto terra di smistamento delle merci. L’etnia cinese si colloca al primo posto per la quantità di merce falsa prodotta».
Nell’ambito del soccorso la stazione Sagf (soccorso alpino) dell’Aquila e il Reparto Aeronavale di Pescara hanno svolto 153 interventi e soccorso 151 persone.
«La Guardia di Finanza è molto sensibile ed attenta ai fenomeni che si registrano in Abruzzo – ha concluso Alineri – il Corpo è particolarmente legato all’Aquila, una realtà di prim’ordine nella formazione dei finanzieri italiani. Il nostro radicamento nella città è dimostrato dal fatto che la festa nazionale delle Fiamme Gialle si terrà proprio all’Aquila nel prossimo giugno, e in quell’occasione sarà presente anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano».

(fonte: primadanoi)

Giovani UDC Abruzzo sulla grave crisi economico-sociale

VALLE PELIGNA – I giovani udc Abruzzo intendono esprimere la massima gratitudine ai più alti organi del partito per l’interessamento e la sensibilizzazione delle istituzioni sulla grave crisi economico-sociale della Valle Peligna.
Ricordiamo specialmente l’azione dell’onorevole Rodolfo De Laurentiis che ha presentato al governo una interpellanza urgente e la richiesta da parte del gruppo consigliare udc in regione di un consiglio regionale straordinario per dare impulso al dibattito e cercare una azione programmatica per affrontare il grave e complesso problema.
Mai prima d’ora la voce della Valle Peligna all’interno dell’Udc è stata così forte.
Purtroppo, ci duole osservare come il teatrino della politica abbia dato luogo ai soliti vaniloqui e ad una serie di strumentalizzazioni demagogiche e contro-strumentalizzazioni che sono sempre poco opportune quando in gioco vi è il futuro della gente e del nostro territorio.
Ci duole anche osservare come i rappresentanti locali (della Valle Peligna) aspettino con trepidazione che venga calata una panacea dell’alto senza riuscire ad attivare i meccanismi in grado di poter elaborare una proposta seria e concreta a cui i partiti politici e le forze sociali possono in seguito cercare di dare forza.
Occorre essere uniti, occorre mettere insieme tutte le forze intergenerazionali e dei territori particolari per avere un’unica e vigorosa voce ; oggi per il futuro della nostra gente, per permettere ai giovani di progettare e costruire la loro vita nel territorio che amano, la Valle Peligna richiede da parte di tutti gli operatori politici e sociali verità e responsabilità.

(fonte: rete5)

In Abruzzo ci si ammala meno di cancro.

MONTESILVANO. In Abruzzo ci si ammala meno che nel resto d’Italia.
In particolare per tumori, dove si registra una diminuzione del 20% rispetto alla media nazionale. Per alcuni tipi di cancro, come vescica e polmone, il dato è ancora più significativo e sfiora il 50% (meno 46% di tumori alla vescica negli uomini, meno 48% casi di tumore al polmone fra le donne).

Dalla XIV Conferenza nazionale dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), per la prima volta realizzata in Abruzzo, arrivano dati positivi, che indicano la Regione come una un’isola felice nel panorama nazionale.
I maggiori specialisti italiani, oncologi medici ma anche urologi, radioterapisti, chirurghi, riuniti fino al 20 aprile a Montesilvano (Pescara), si confrontano sul tema dei tumori urologici (prostata, vescica, rene e testicolo).
«I dati positivi sono senza dubbio associati a fattori economici, socio-culturali ed ambientali protettivi – commenta il dr. Marco Lombardo, Direttore del dipartimento di Oncologia della ASL di Pescara e Presidente della Conferenza – L’Abruzzo può vantarsi di essere il polmone verde d’Europa, con ben tre parchi nazionali ed una qualità dell’aria che è nel complesso più che soddisfacente. Anche la nostra cucina, tipicamente mediterranea, sana, con un alto consumo di frutta, verdura e pesce, contribuisce all’ottenimento di questi risultati. Non bisogna però dimenticare l’efficacia degli interventi preventivi messi a punto dalla commissione oncologica regionale e della distribuzione capillare sul territorio dei sei comprensori oncologici, in applicazione della legge n. 61 del 31/7/1996».

Nella Regione sono stati attivati ad oggi tre progetti di prevenzione di screening su chiamata: colon retto, seno e cervice uterina.
I programmi sono rivolti a tutta la popolazione a rischio e sono completamente gratuiti per il cittadino.
Secondo le stime, nelle aree coperte dal progetto, l’adesione allo screening mammografico arriva al 50%, quella per lo screening citologico del cervicocarcinoma supera il 20%.

«Gli effetti della combinazione stile di vita sano più prevenzione sono evidenti: meno malati di tumore di vescica e polmone, ma anche di utero (- 35%), rene (- 26%), seno (-25%) e colon retto (-12%) – commenta il dr. Lombardo -. Di qualità anche l’assistenza garantita ai pazienti. L’AUSL di Pescara infatti, oltre ad aver istituito da circa dieci anni il Dipartimento Provinciale di Oncologia (certificato per la qualità UNI EN ISO 9001:2000) con annessa U.O. di Radioterapia e Day Hospitals Oncologici sul territorio provinciale, si è recentemente dotata anche di una PET/CT, gestita dalla Medicina Nucleare, che permette di rilevare lesioni del diametro anche di 4 millimetri».
Ma l’Abruzzo mostra di essere all’avanguardia anche sul fronte della lotta al dolore oncologico: dall’ultimo Libro Bianco dell’Aiom, la “guida” dell’oncologia italiana che fotografa l’universo tumori nel nostro Paese, l’Abruzzo risulta infatti, con il Piemonte, la terza regione per impiego di terapia del dolore.
Certamente esistono ampi margini di miglioramento.
«Desta preoccupazione, ad esempio», continua il medico, «che nell’ambito regionale si registri un’elevata prevalenza di fumatori tra i giovani: tra i 25 – 44enni, 3 persone su 10 riferiscono di essere fumatori. Altro dato che deve far riflettere è la differenza che si riscontra nell’incidenza delle neoplasie tra le province abruzzesi. Quella di Pescara infatti risulta la più esposta, in relazione verosimilmente alla maggiore urbanizzazione e industrializzazione di alcune aree. È necessario continuare ad investire in prevenzione – conclude il dr. Lombardo – non solo sui programmi di screening ma anche sulle campagne di sensibilizzazione e informazione ai cittadini sui fattori di rischio».

LA VITA DOPO IL CANCRO, IL DEPOSITO DEL SEME PER AVERE FIGLI DOPO LA CHEMIO

Sono sempre di più i figli del dopo.
“Dopo” il cancro al testicolo, prima causa di tumore fra i giovani di età compresa fra i 20 e i 40 anni.
La lotta a questo tipo di neoplasia si può considerare un vero successo della ricerca e della medicina: oggi guarisce più del 90% delle persone colpite.
Uomini che possono tornare a guardare al futuro, che significa una vita “normale”: il lavoro, la famiglia, i figli.
«Spesso infatti – spiega il prof. Francesco Boccardo, presidente eletto dell’Associazione italiana di Oncologia Medica (AIOM) – ci si dimentica che un paziente di 28 anni, una volta guarito da un tumore del testicolo, potrebbe volere un figlio. La chemioterapia può deprimere la spermatogenesi e non tutti i pazienti recuperano autonomamente la funzione procreativa. Per questo è importante che questi ragazzi si sottopongano allo “sperm-banking”, ossia al deposito del seme”. Un modo concreto, reale per affrontare a tutto tondo l’argomento tumori in questa fascia d’età. Significa entrare in problematiche non solo cliniche e scientifiche, ma anche psicologiche, sociali, esistenziali, che coinvolgono pesantemente i pazienti proprio mentre cercano nuovi equilibri negli studi, nel lavoro, negli affetti, nella famiglia».

«Parlare del dopo è ormai un traguardo spesso raggiunto – aggiunge il prof. Emilio Bajetta, presidente nazionale Aiom – per i tumori del testicolo e della vescica. Ma anche per quelli del rene: fino allo scorso anno gli oncologi medici disponevano di armi terapeutiche poco efficaci. Ma poi anche in Italia sono state registrate molecole che promettono di potere migliorare i risultati della terapia anche in questa neoplasia. Ma quando si parla di tumori urologici, l’attenzione si focalizza sul cancro della prostata: ben 23 mila persone ogni anno in Italia si ammalano di questo tipo di cancro (con oltre 7 mila decessi), diventato il tumore più diffuso fra gli uomini in Europa, superando quello al polmone».

(fonte: primadanoi)

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Veterinari di tre paesi in vista in Abruzzo

La malattia vescicolare dei suini in Abruzzo è stato il tema centrale dell’incontro che si è svolto, questa mattina, a Pescara, nella sede dell’Agenzia Sanitaria regionale, tra il dirigente del servizio veterinario della Regione, Giuseppe Bucciarelli, i responsabili degli omologhi servizi delle Asl di Pescara e Teramo, ed una delegazione di veterinari statunitensi, canadesi ed australiani, accompagnata da esperti dell’Unione europea e del Ministero della Salute. Il gruppo di studio si è diviso in due.

L’altro gruppo è, infatti, impegnato in sopralluoghi in Veneto e Lombardia. I rappresentanti di APHIS e CFIA, le sigle delle Agenzie di ispezione sugli alimenti, saranno in Abruzzo fino a domani. Successivamente si recheranno in Molise. L’iniziativa rientra nelle attività che il Governo italiano sta ponenedo in essere per consentire alle aziende di prodoti derivati da suini di esportare anche nel Nordamerica, in Oceania ed in Sudamerica.

A questo scopo, la delegazione visiterà le strutture di macellazione e lavorazione delle carni. Bucciarelli ha presentato ai colleghi esteri l’apparato e le azioni che la Regione mette in atto in tema di sicurezza alimentare. Tra le più significative il Piano di sorveglianza, il controllo sulla movimentazione del bestiame e l’organizzazione attravreso le Unità di Crisi, il Comiatto regionale per le zooprofilassi, il gruppo di intervento rapido sul focolaio oltre alle fasi di emergenza.

(fonte: tuttoabruzzo)

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Ecomafia, 157 illeciti scoperti nel 2006 in Abruzzo

IL RAPPORTO. Sono 157 gli illeciti riscontrati in Abruzzo nel settore rifiuti, un dato in crescita rispetto all’anno prima. E’ quanto emerge dal rapporto Ecomafia 2007 di Legambiente, presentato ieri. Nella regione sono state fatte 158 denunce, 16 arresti e 56 sequestri.


LA DISCARICA DI BUSSI
LA
MAFIA IN ABRUZZO

Il record (448 illeciti) è tutto della Campania, che vede crescere i reati in questo settore passando in un anno dal secondo al primo
posto. Segue la Sicilia che sale dal 4/o posto al secondo (426 infrazioni pari al 9,7% del totale) e la Puglia, dal primo al
terzo posto (410 reati, 9,3% del totale). Il Veneto scende al 6/o posto della classifica (era terza).
Il fenomeno della criminalità legata al settore rifiuti fattura 23 miliardi di euro l’anno. La criminalità organizzata fa sparire ogni 12 mesi una montagna di rifiuti alta come il Gran Sasso (2.600 metri) e ogni ora si contano tre reati, come il traffico di animali sevaltici, lo smaltimento illegale di rifiuti o la costruzione di case abusive.

RIFIUTI SPARITI NEL NULLA

Sono circa 26 milioni le tonnellate di rifiuti che scompaiono nel nulla, circa il 25% del totale prodotto, e il business della “Rifiuti spa” cresce in un anno del 38%. Ma un elemento positivo c’è: il 2006 è l’anno dei record, per il numero d’inchieste (18), di arresti (126) e di persone denunciate (417), grazie allo strumento fornito alle forze dell’ordine e alla magistratura dall’introduzione del delitto ambientale di organizzazione di traffico illecito di rifiuti.
Per quanto riguarda i traffici internazionali la Cina si conferma meta privilegiata dei traffici illeciti provenienti dai paesi industrializzati. Più del 90% dei rifiuti esportati in Cina finisce nei villaggi della costa, dove, senza alcuna precauzione, viene recuperato il possibile. Tra le mete dei traffici illegali anche India, Siria, Croazia, Austria, Norvegia, Francia e alcuni paesi del Nord Africa.

TRAFFICO E SFRUTTAMENTO ANIMALI

Il traffico e lo sfruttamento di animali in Italia alimenta invece un business di 3,1 miliardi di euro (stima Ente nazionale protezione animali – Enpa), di cui 700 milioni arrivano dai combattimenti clandestini, 1,2 miliardi dalle corse illegali, 500 milioni dalla macellazione clandestina e 700 milioni dal traffico di specie protette. Va sottolineata la moltiplicazione di corse clandestine di cavalli in Sicilia, Campania e Puglia (15 i casi accertati negli ultimi 12 mesi).

«Le Ecomafie continuano a imperversare nei rifiuti, nell’abusivismo edilizio, nel cemento, nel racket delle specie protette – ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, introducendo il rapporto che quest’anno viene presentato sotto forma di libro -. Anche grazie al messaggio del capo dello Stato, stiamo vedendo che oggi l’impegno per contrastare l’Ecomafia è grande e l’interesse che viene dal governo e dal parlamento ci fa ben sperare nella risoluzione più prossima a questo dilagante fenomeno».
Il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha riconosciuto a Legambiente il «grande merito di aver mantenuto un impegno costante su una problematica purtroppo sottovalutata. C’è un vuoto normativo e per tentare di intervenire nel contrasto dell’attività criminosa della mafia occorre la volontà ferma e radicata di togliere i beni alle famiglie criminali».
«Ho già mandato – ha reso noto – congiuntamente al ministero della Giustizia, un disegno di legge contro i delitti e i crimini ambientali da presentare al Consiglio dei ministri per l’avvio di una discussione parlamentare».

(fonte: primadanoi)

Presentato il “V Kenko International Youth Gala Abruzzo 2007”

Si è tenuta questa mattina a Chieti, presso la Sala Consiliare del C.O.N.I. la conferenza stampa di presentazione del “V Kenko International Youth Gala Abruzzo 2007” 3°Trofeo Topolino Baseball & Softball che si svolgerà dal 19 al 26 Agosto 2007 nei comuni di Atri, Chieti, Lanciano, Pescara, Pineto, Tollo. Superati già i numeri dei partecipanti della passata edizione, tenutasi in Lombardia, dalle prime iscrizioni pervenute, infatti si è raggiunto il traguardo delle 1000 presenze in rappresentanza di 14 Paesi.

Altro primato quello delle presenze straniere, si sono aggiunti per la prima volta le delegazioni di Hong Cong, Sri Lanka, Giappone e desta curiosità la partecipazione di nazioni quali l’Iran e la Gran Bretagna. Alla base dell’organizzazione dell’evento sportivo da parte della Federazione Nazionale Baseball & Softball c’è l’intenzione di educare allo sport e di promuovere certi valori. Partecipare ad una competizione, infatti, non vuol dire solo agonismo, ma confronto e incontro, in cui senso culturale e spirito sportivo si uniscono per un traguardo comune: alimentare una passione.

Lo sport in tal senso è un conduttore ideale e da sempre ha la capacità di trasmettere messaggi di rispetto reciproco, lealtà e convivenza civile e il miglior modo è puntare sui giovani.

Tre le anime dell’evento che coniuga sport, giovani e spettacoli. Questa edizione del “Kenko International Youth Gala” Abruzzo 2007 che vede la nascita del 3°Trofeo Topolino Baseball & Softball punta sull’unione della manifestazione sportiva con momenti di gioco, musica e divertimento, efficaci mezzi di comunicazione e di marketing, in grado di attrarre un pubblico variegato che va dagli sportivi ai cittadini, dai più piccoli ad un pubblico adulto.

Il patrocinio dell’evento, per la Regione Abruzzo, per le 3 Province di Chieti, Teramo e Pescara e per i comuni ospitanti, permette alle varie istituzioni di essere presenti in un gala dello sport Internazionale che coinvolge l’ambito turistico, sportivo, sociale, didattico e di essere partecipi nella gestione organizzativa di una manifestazione rivolta a tutti e per tutti. È un evento che coinvolge, dai giovani atleti provenienti da tutto il mondo, ai cittadini, dagli organizzatori ai turisti curiosi, dagli sportivi, a tutti quelli che vogliono tastare il valore d’incontro agonistico, culturale e organizzativo di un Torneo Internazionale.

(fonte: tuttoabruzzo)

Architettura: Abruzzo tra le sette regioni per la qualità

La Regione Abruzzo, con altre sette regioni italiane, attua l’iniziativa “Qualità Italia, progetti per la qualità dell’architettura”, ideata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Il progetto intende promuovere la diffusione dei concorsi di architettura per la realizzazione di opere pubbliche di qualità. “Qualità Italia” è un programma di sostegno e accompagnamento alle amministrazioni locali delle Regioni del Sud, “fondato sulla convinzione che i concorsi, mettendo a confronto proposte diverse possono garantire una maggiore qualità architettonica, urbana e territoriale”.

Il progetto sarà illustrato domani a Roma, durante una conferenza stampa, che si svolgerà al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (ore 12.00, via Guido Reni 2), dal direttore Generale per l’architettura e l’arte contemporanea del Ministero per i Beni e le attività culturali, Pio Baldi, e dal direttore generale del Dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico, Alberto Versace.

(fonte: tuttoabruzzo)

Parte dall’Abruzzo la sfida delle biomasse

L’Abruzzo è anche innovazione e crescita sostenibile, investimenti per creare fonti energetiche ecologiche, non inquinanti, alternative rispetto a quelle tradizionali.

 

 

 

Proprio in Abruzzo infatti, precisamente sul territorio del Comune di Cupello (Ch), dalla fine del 2005 è iniziata la piantumazione sperimentale di alcuni ettari di coltivazioni arboree dedicate alla produzione di biocombustibile sottoforma di biomassa legnosa.

Una sperimentazione che ha dato ottimi risultati, al punto che, dai primi mesi del 2007, è stato deciso di impiantare un quantitativo di tali colture in grado di assicurare l’approvvigionamento annuo di una Centrale Elettrica da quasi 1 Mw.

Ed è proprio il progetto riguardante la realizzazione sul territorio abruzzese di una Centrale Elettrica da quasi 1 Mw, che sia alimentata completamente a biomassa legnosa, che sta richiamando l’attenzione di numerosi investitori, interessati a questa innovativa opportunità per lo sviluppo sostenibile dell’intero Abruzzo.

Le coltivazioni dedicate a biomassa legnosa, sono state impiantate per ora in diverse zone della Regione Abruzzo e della Regione Molise, in particolare nella Provincia di Chieti, nella Provincia di Pescara e nel basso Molise.

Queste colture dedicate, destinate alla produzione di combustibile pulito, non inquinante e meno costoso rispetto alle fonti fossili tradizionali, aprono nuovi scenari sullo sviluppo dell’agricoltura abruzzese, rappresentando un’opportunità tutta da sfruttare per questo settore oramai da troppi anni sofferente.

Grazie anche a questo tipo di iniziative, l’Abruzzo appare oggi come una delle Regioni Italiane maggiormente all’avanguardia nello sviluppo di colture agricole dedicate per la produzione di biomassa legnosa, proiettandola con maggior vigore verso una crescita tecnologica e strutturale incentrata sullo sfruttamento di tutte le fonti rinnovabili a disposizione sul mercato, ampliandone e diversificandone l’utilizzo e la scelta.

L’attività inerente le colture dedicate per la produzione di  biomassa legnosa per uso energetico in Abruzzo è stata realizzata ad opera del settore agronomico della Green Engineering S.r.l., una società, con sede a Vasto (CH), che progetta e realizza impianti termici ed elettrici alimentati da fonti rinnovabili.

(fonte: altromolise.it)

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Mafia in Abruzzo, Ugl: «serve progetto anticriminalità»

Un progetto “anticriminalità” è quello che propone l’Ugl, dopo l’intervento dei giorni scorsi del presidente della commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione. «Le sue allarmanti parole», ha spiegato il segretario del sindacato Geremia Mancini, «risuonano come un pesantissimo rimprovero per chi in questi anni ha sempre voluto nascondere e sottovalutare il fenomeno criminalità. La nostra classe politica ha sempre voluto disegnare e mostrare un Abruzzo “isola felice” a dispetto della realtà, una realtà che da tanti, troppi anni, vede l’espandersi di fenomenologie criminali assai pericolose».


LA MAFIA IN ABRUZZO SECONDO FORGIONE

L’Ugl già nel febbraio del 1991 (quando era ancora Cisnal) «aveva denunciato questo stato di cose e richiedeva all’allora presidente della Regione, ai sindaci delle Province ed ai Prefetti, l’attivazione di un vero e proprio Pool anti-criminalità motivando così la richiesta “l’Abruzzo non è più quell’isola felice che tutti ci invidiavano…… i nostri territori sono oggi da ritenere a rischio……troppi morti per droga, furti, rapine, estorsioni, racket e usura” e solo qualche giorno dopo Leoluca Orlando, l’ex sindaco di Palermo, affermava “la piovra avvolge anche l’Abruzzo”».
Parole che oggi risuonano esattamente identiche. «Ma allora», continua Mancini, «si preferì far finta di nulla, naturalmente si preferì parlar d’altro, con la conseguenza che oggi ci si trova dinanzi ad una realtà ancora peggiore e di fronte a livelli di criminalità ben diversi e purtroppo ben più agguerriti. Adesso serve un organismo che stili una vera e propria mappa dei rischi ed offra l’opportunità a chi deve poi intervenire di farlo con la maggiore efficacia possibile. Tutto questo con l’intento di rassicurare la nostra gente e soprattutto di non lasciarla sola dinanzi al loro dramma».

(fonte: primadanoi)

«Abruzzo, la mafia c’è ma non si vede e a due passi c’è il degrado politico»

PESCARA. Elezioni, legalità, criminalità e contrasto alla criminalità. E poi ancora inchiesta Ciclone e Fira, Abruzzo e Italia intera. Nell’incontro- dibattito organizzato ieri pomeriggio da Rifondazione Comunista a cui ha partecipato Francesco Forgione, presidente della commissione parlamentare antimafia- il tema della criminalità è stato toccato a 360gradi.
Dalla mafia “visibile” sotto gli occhi di tutti, a quella ben nascosta e silenziosa che ormai «non spara e uccide quasi più» ma che si annida nel sistema di una politica «corrotta e asservita». Due esempi poco edificanti per l’Abruzzo quello dell’inchiesta Ciclone e lo scandalo Fira, che secondo Forgione «rappresentano il caso più eclatante del degrado politico» che alimenta attività illecite più o meno consapevolmente.

 IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE:NIENTE CANDIDATI RINVIATI A GIUDIZIOPIERO GRASSO A PESCARAUSURA: CRESCE IL RISCHIOUSURA: ABRUZZO SOPRA LA MEDIA NAZIONALETAGLIATI I FONDI

ESISTE LA MAFIA IN ABRUZZO?

«La mafia in Abruzzo è presente ma è un fenomeno che non dobbiamo sovradimensionare o sminuire. Solo riconoscere e combattere».
Francesco Forgione, presidente della Commissione parlamentare antimafia è stato chiaro: «l’Abruzzo non è la Sicilia, nè la Campania, nè la Calabria. Ma è anche vero che è una terra di transito per il traffico della droga, per alcuni capitali che vengono reinvestiti in questa regione nell’economia legale, pulita».
I livelli allarmanti nella regione, ha spiegato, «riguardano fenomeni socialmente gravi come quello dell’usura, rispetto al quale bisogna intervenire con politiche sociali ma anche sapendo cos’è la politica del credito in questa regione. Si trovano qui, com’è noto, alcuni latitanti che sono stati arrestati proprio nei giorni scorsi. E se ci sono i latitanti si deve anche saper intuire che intorno a loro si alimenta un giro d’affari che si muove e che investe tutto il territorio».
«Non c’e’ una situazione di insediamento criminale, ma è noto che in questa regione c’è l’attenzione
anche di alcuni esponenti della Camorra e della Sacra Corona Unita».
L’unico modo per fermare il fenomeno, in Abruzzo così come in tutto il resto d’Italia («non esiste una regione in cui la mafia non sia presente»), è «una politica sensibile perchè qui c’è il tessuto sociale, economico, democratico per bloccare questi fenomeni nascenti, ma – ha concluso – non bisogna sottovalutare il problema che esiste e non devono farlo nè la politica, nè la magistratura di questa regione».
Nell’ultimo rapporto semestrale del 2006 Pescara si colloca al primo posto su 60 province per l’allarme malavita e usura.

«LE MAFIE HANNO APPROFITTATO DI QUESTA REGIONE»

«Le Mafie hanno approfittato dell’Abruzzo», ha spiegato Peppino Di Lello, ex magistrato oggi senatore in quota Rc. «Questa è una regione lontana dai riflettori ed “ideale” per riciclare ingenti quantità di denaro sporco».
Secondo Di Lello la presenza della criminalità è evidente anche a colpo d’occhio e si rifugia, per esempio, dietro «negozi fittizi, sempre vuoti eppure aperti frutto di riciclaggio e reinserimento del denaro illecito ma su cui non c’è troppa attenzione».
A latitare, in regione, anche le denunce da parte dei giornali «che non parlano di questo fenomeno e non ne parleranno mai».
E anche questa volta, quindi, non è mancato l’accenno e la critica alla informazione locale, tema trattato come sempre con una certa rassegnazione, atteggiamento stridente in un contesto nel quale si invita a denunciare.

MAFIA E POLITICA

«La politica ha bisogno di una riforma radicale. La politica deve fare un passo avanti e denunciare, selezionare alla base le persone da presentare agli elettori».
Perché, Forgione lo assicura, «nelle città di mafia si sa chi è il boss: è una identità riconosciuta e rispettata così come si sa chi è il maresciallo o chi è il medico. E non basta l’accusa di un pm per eliminare dalla scena quei soggetti. I partiti si devono impegnare a non garantire la loro elezione».
E a chi gli fa notare che l’Italia si professa garantista il presidente assicura: «una persona indagata e non condannata che fa un passo indietro può contribuire a rendere limpido il proprio partito».
Forgione, ha invitato così i segretari dei partiti a far proprio il codice di autoregolamentazione per le candidature approvato dalla Commissione all’unanimità: «è necessario applicare quel codice per bonificare la politica da ogni forma di collusione e di inquinamento con la criminalità organizzata e con i fenomeni corruttivi.
Del resto – ha osservato – i Consigli comunali e provinciali sono i due enti locali che possono essere sciolti per inquinamento mafioso. In Italia – ha ricordato Forgione – abbiamo avuto ben 174 Comuni sciolti, alcuni più volte e addirittura nel napoletano quattro volte in dieci anni.
Ma la politica abruzzese di mafia proprio non ne vuole sentir parlare.
«Cinque anni fa», ha ricordato Gabriella Stramaccioni della direzione nazionale di Libera, l’associazione che si batte contro le mafie, «alcuni cittadini e commercianti abruzzesi ci invitarono a far passare la nostra carovana dell’antimafia anche da questa regione».
E se da un lato la popolazione cercava di accendere i riflettori su un problema che si sentiva presente «enti locali e regioni ci hanno additato come quelli che stavano cercando di infangare il territorio».
«La mafia non è più solo un problema del sud o della Sicilia», ha ribadito Stramaccioni. «E’ importante parlarne e denunciare non solo alle forze d polizia ma a quella che si può definire “antimafia”. Non ci serve l’esercito», ha continuato, « per arginare il problema ma forze di intelligence per stanare i colletti bianchi, per svelare quello che c’è veramente dietro».

MAFIA E ECONOMIA

«La mancanza di sangue», ha sottolineato Forgione, «non vuol dire che non c’è pericolo perché Cosa Nostra da molti anni ha scelto il mutismo delle armi. La potenza economica è la vera forza delle mafie che registrano un fatturato di 100 mila milioni di euro all’anno, il secondo dopo la Fiat».
E chi pensa che l’economia “viziata” sia solo quella meridionale si sbaglia: «tutte le regioni ne sono interessate. Quando ad esempio si compie un arresto di un mafioso di Locri le attività che si andranno a sequestrare saranno sparse su tutto il territorio, e sicuramente anche al Nord».
Usura e racket sono poi i due fenomeni più frequenti che investono direttamente il mondo economico delle città: «sono un fruttuoso metodo di ripulitura del denaro sporco». E al problema si somma la difficoltà di raccogliere le denunce dei diretti interessati: «c’è troppa paura e omertà», assicura il presidente. «Dovremmo avere almeno dalla nostra parte Confindustria che decide di battersi e invece tace e finisce così per diventare essa stessa responsabile». Impossibile poi istruire processi senza le testimonianze: «A Palermo nell’ultimo anno ci sono state solo 5 denunce, e pensare che in città il 90% dei commercianti viene ricattato. In Calabria l’80%»

IL CASO MONTESILVANO E L’ISOLA FELICE

«La corruzione è l’altra faccia della debolezza politica», così Forgione ha spiegato lo stretto rapporto tra criminalità mafiosa e sistema politico.
Sulle vicende giudiziarie di Montesilvano, però, il presidente della Commissione antimafia ha sottolineato: «quel Comune non è assimilabile a tanti Comuni sciolti per mafia della Sicilia o della Campania. Il fenomeno c’è ma non bisogna sovradimensionarlo. Di sicuro», ha ribadito Forgione, «dobbiamo smettere di pensare all’Abruzzo come “Isola Felice” e dobbiamo dirlo senza che la politica si infastidisca».
L’ex consigliere di minoranza di Rifondazione Comunista Cristian Odoardi (oggi candidato sindaco) chiede che il Comune di Montesilvano si costituisca parte civile contro gli amministratori che saranno rinviati a giudizio «perché è indubbio il danno che hanno creato alla comunità».
«Montesilvano potrebbe essere il simbolo di una rinascita», ha continuato Odoardi, «ma è necessario che chi è indagato resti fuori dai giochi politici».
Questa sembra oggi un’utopia: «ancora adesso personaggi esponenti del centro destra, finiti in galera per l’inchiesta Ciclone, hanno il coraggio di presentare le loro liste civiche alle amministrative. E sono quelle stesse persone che uscite di galera hanno organizzato manifestazioni natalizie e si sono recate in piazza dove molti cittadini si sono precipitati a stringere loro le mani. Purtroppo questa», ha insistito Odoardi, «è una città che dimentica in fretta e che troppe volte ha fatto finta di non vedere».
Per mostrare al presidente Forgione le dinamiche della politica cittadina Odoardi ha rispolverato qualche vecchio aneddoto: «alle scorse amministrative un candidato ha inviato a casa di tutti gli elettori una lettera in cui chiedeva apertamente il voto e spiegava che quella lettera sarebbe stata un “lasciapassare” da mostrare all’ingresso del Comune e avere libero accesso ai suoi uffici per qualsiasi evenienza. Questa stessa persona», ricorda Odoardi, «è stata eletta, è diventato presidente del consiglio comunale e si presenterà anche alle prossime elezioni».
Ma la politica finora non ha mostrato alcuna volontà netta di rompere con il passato e pulirsi veramente le mani.

(fonte: primadanoi)

L’Abruzzo ai tempi di D’Annunzio

Com’era l’Abruzzo al tempo di d’Annunzio? Come vedeva l’Abruzzo il nostro grande poeta? Come infine appare la terra natale nella sua opera?
Questi gli argomenti che saranno trattati in cinque incontri settimanali del lunedì, a partire dal prossimo 16 aprile al Mediamuseum di Pescara. Alle immagini di Ivanos Ciani, regia di Franco Farias, seguiranno commenti di Edoardo Tiboni, Umberto Russo e Vito Moretti.
L’appuntamento è alla 17,30 nella Sala rossa per le prime due puntate. Ingresso alla sala rossa libero.
Questo il calendario degli altri appuntamenti per il mese di aprile:
martedì 17, 24 e 30 – Le lezioni di cinema di Fernaldo Di Giammatteo
Mercoledì 18 – Eduardo De Filippo a cura di Maddalena Lenti
Giovedì 19 e 26 – Conosciamoli meglio. I grandi abruzzesi a cura di Lucilla Sergiacomo. Aprirà il ciclo Ennio Flaiano
Venerdì 20 e 27 – Il cinema d’autore
Sabato 28 – Amedeo Pomilio fondatore dell’Aurum e promotore culturale: interventi di Edoardo Tiboni, Gabriele e Vittorio Pomilio.

(fonte: primadanoi)

Il nuovo Statuto blinda i tesori dei consiglieri regionali

ABRUZZO.«Norme “capestro”, che potrebbero seriamente ostacolare lo svolgimento di ogni e qualsiasi referendum abrogativo di indennità, vitalizi, diarie e finanziamenti pubblici dei Consiglieri, degli Assessori e degli organi degli enti strumentali, sono stati inseriti nel nuovo statuto regionale».

La denuncia arriva dal Comitato Referendum abrogativi, presieduto da Pio Rapagnà che spiega come, di fatto, sarà ben più difficile per i cittadini intervenire sulle scelte sgradite di chi comanda.
«Nel nuovo Statuto», spiega Rapagnà, «sono state inserite una serie di norme anti-referendarie, che modificano in corso d’opera quelle norme, ancora in vigore previste nella Legge Regionale 11 dicembre 1987, n. 86, tra le quali quella gravissima che aumenta il numero di firme da raccogliere in appena tre mesi che passerebbe da 15.000 ad un cinquantesimo degli elettori abruzzesi».
Tale aumento «esponenziale ed ingiustificato» mette sullo stesso piano la richiesta di referendum per una Legge Costituzionale, come lo Statuto della Regione Abruzzo, e quella per l’abrogazione di una legge ordinaria, mentre i soggetti autorizzati alla autentica delle firme sono «soltanto il Notaio, il cancelliere, il Giudice conciliatore ed il Segretario Comunale, in barba alla Legge n. 130 del 28 aprile 1998 in materia di autenticazione delle firme degli elettori».
Secondo il nuovo Statuto la richiesta di referendum abrogativo deve essere presentata inoltre al Collegio per le garanzie statutarie, non ancora istituito, che «valuta l’ammissibilità e la regolarità della richiesta e del procedimento, per cui la decisione finale resta nelle mani dell’Ufficio di Presidenza e dei Consiglieri Regionali».
Lo stesso Statuto ha, in ogni caso, «forse illegittimamente», sottolinea Rapagnà, stabilito che «le indennità del Consigliere sono stabilite con legge”, inserendo “tutte le indennità” nel Titolo II non soggetto a referendum abrogativo, mentre il vecchio Statuto recitava: La legge regionale stabilisce l’entità e i titoli delle indennità ai Consiglieri regionali in relazione alle loro funzioni e attività».
Ma quali sono le “indennità” e le leggi vigenti che non si possono sottoporre a referendum abrogativo? E chi è che decide? Il Comitato promotore o il Consiglio Regionale direttamente interessato?

(fonte: primadanoi)

CONCERTO A PESCARA PER RAGAZZI DI STRADA IN UGANDA

Cantautori pescaresi si esibiscono per beneficenza in concerto di solidarieta’ per realizzare un centro di accoglienza per bambini di strada in Uganda. Lo spettacolo, organizzato dalla diocesi di Pescara Penne per sostenere il progetto ‘Famiglia d’Africa’, si svolgera’ venerdi 13 alle 21 al teatro Flaiano di Pescara. Ingresso: 10 euro.
   Si esibiranno il cantautore pescarese Amedeo Giuliani e la sua band e Tony Nevoso,cantautore che ha prestato la sua voce per ‘L’Emmanuel, inno ufficiale della XV giornata della Gioventu’ del 2000.Don Tonino Di Tommaso, direttore dell’ufficio missionario della diocesi ha spiegato l’obiettivo dell’iniziativa, “quello di aiutare la missione comboniana in Uganda”, guidata da Padre Felice Sciannameo in collaborazione con l’Arcivescovo di Kampala Cipriano Lwanga, “a creare un centro di accoglienza per bambini di strada e un villaggio agricolo, dove i giovani avranno l’opportunita’ sia di imparare un mestiere che di rendersi economicamente autonomi”.

(AGI)

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AI LATITANTI PIACE IL PARCO NAZIONALE DELL’ABRUZZO: NUOVO ARRESTO

 Pescasseroli (L’Aquila), 12 apr. – E’ stato arrestato il 14 marzo scorso in un campeggio di Pescasseroli ma la notizia e’ trapelata solo ora. Si tratta di Cosimo Pilotti, 39 anni, residente nel Casertano, latitante. A condurre l’operazione, in relazione all’ordine d’arresto emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per tentato omicidio, i carabinieri della compagnia di Capua con l’ausilio dei colleghi della stazione di Pescasseroli. La notizia fa seguito a quella dell’arresto, avvenuto martedi’ scorso a Cassino (Frosinone), di Nicola Del Villano, braccio destro del boss dei “Casalesi” Michele Zagaria. Il latitante come domicilio aveva scelto un appartamento a Opi, piccolo comune a sei chilometri da Pescasseroli, dal quale si spostava per la gestione delle numerose attivita’ che aveva nel Frusinate e nel Casertano. Il fatto che il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e’ frequentato da turisti in ogni periodo dell’anno, fa in modo che qualsiasi presenza venga considerata nella norma, non destando sospetti sia nei cittadini sia nelle forze dell’ordine.

(fonte: cartasette)

“Emozioni dell’Abruzzo Aquilano” ecco le premiazioni

Proclamati i vincitori del concorso foto e video “Emozioni dell’Abruzzo aquilano” bandito dalla Fondazione Carispaq nell’ambito del progetto Equal. Si tratta, per la sezione foto, di Ercolino Rainaldi di Poggio Picenze (L’Aquila), primo classificato, Mario Basile di Castel del Monte (L’Aquila), secondo, e Maurizio Di Federico di Chieti, terzo; per la sezione video, Ermando Luciani di Capestrano (L’Aquila) e Alfonso Mastracci (L’Aquila).

Le loro opere saranno protagoniste, per una settimana, della mostra inaugurata ieri, subito dopo la premiazione, presso Palazzetto dei Nobili in piazza Santa Margherita all’Aquila. Saranno esposte insieme a tutte le altre – complessivamente un centinaio – pervenute alla segreteria della Fondazione Carispaq per la prima edizione del concorso. L’allestimento della mostra (che sarà aperta fino al prossimo 18 aprile), è a cura dell’architetto Federica Di Vincenzo.

A consegnare i premi ai vincitori il presidente della Fondazione Carispaq, Lucio Barattelli. Una targa e un “voucher” per trascorrere un periodo di vacanza, in trattamento di B&B, in una dimora storica nel territorio d’azione di “Cantiere Cultura”. Promosso per stimolare la conoscenza del patrimonio culturale e ambientale attraverso le suggestioni suscitate nel visitatore, il concorso aveva anche l’obiettivo di recuperare un rapporto autentico con l’ambiente naturale, gli antichi borghi, le testimonianze di civiltà e i paesaggi dei 44 Comuni che partecipano al progetto Equal “Cantiere Cultura – Beni Culturali e Turismo come Risorsa di Sviluppo Locale”

(fonte: online-news)

Web TV: l’Abruzzo presenta la propria esperienza

“TV interattiva della pubblica amministrazione: contenuti e servizi” è il tema di un convegno che si svolgerà a Potenza, giovedì (12 aprile), nella Sala Inguscio della sede della Regione Basilicata, dove la struttura di Supporto Stampa della Giunta regionale d’Abruzzo porterà la sua esperienza come web tv. L’incontro, promosso dalla Regione Basilicata e realizzato con la consulenza scientifica del Formez (Centro di Formazione e Studi), rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione sulle iniziative di web tv negli enti locali e sui servizi di T-government.

Sarà Katia Scolta, responsabile dell’ Ufficio multimediale della Struttura stampa della Giunta ad illustrare contenuti e tecnologie della web tv abruzzese (www.regione.abruzzo.it/stampa). L’evento potrà essere seguito, a partire dalle ore 9, in diretta sul satellite (Canale 887 di Sky) oppure via web agli indirizzi www.retepa.it e www.basilicatanet.it con la collaborazione tecnica (Adelindo Paolucci) e giornalistica della Regione Abruzzo. Una co-produzione televisiva tra due diverse strutture che, in questa occasione, integrano professionalità, esperienze e tecnologie nel campo del multimediale.

Dopo i saluti del Ministro per le Riforme e l’innovazione nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais e del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il programma si articolerà in due sessioni di lavoro. Nella prima si discuterà di “Servizi di T-government” con il direttore di Rai Utile, Angiolino Lonardi che interverrà sul modello di erogazione formativa del canale, con un focus sul progetto DiGiPA.

Verrà poi presentato T-Basilicatanet, il progetto della Regione Basilicata sulla Tv digitale terrestre e l’iniziativa della regione Emilia Romagna. Nella seconda sessione, “Contenuti video della PA, le web Tv pubbliche”, l’Osservatorio sulla Multimedialità nella PA del Formez presenterà il monitoraggio sulle web tv. Seguiranno gli interventi delle esperienze locali delle regioni Abruzzo e Basilicata.

(REGFLASH) 

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