ASL L’AQUILA: UN PIANO PER MIGLIORARE SAN SALVATORE. COSTANZI: “STRUTTURA DATATA E COSTOSA”

IL NUOVO DG AQUILANO, NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE NON POTRA’ AVERE UN NUOVO OSPEDALE PER IL CAPOLUOGO REGIONALE,  LAVORA AD UNA OPERAZIONE CHE PREVEDE LA SOSTITUZIONE PROGRESSIVA DELLE PARTI PIU’ OBSOLETE. “BISOGNA AFFRONTARE IL TEMA CON EQUILIBRIO GARANTENDO CONTINUITA’ AI SERVIZI E E CONDIZIONI DI LAVORO ADEGUATE PER IL PERSONALE”. IL TERRITORIO ATTENDE UN INTERVENTO VISTO CHE AVEZZANO AVRA’ UN NUOVO NOSOCOMIO E SULMONA LO HA AVUTO NEL 2019 

10 Novembre 2025 09:53

L'Aquila - Sanità

L’AQIILA – Non solo affrontare e risolvere problemi, dai più piccoli ai più complessi, sul tappeto da anni e mettere mano ad emergenze anche in questo caso datate, come il deficit gestionale: ma il manager della Asl provinciale dell’Aquila, l’aquilano Paolo Costanzi, in sella appena dal primo settembre, pensa anche in grande e guarda avanti con una visione di rinnovamento: sa che nel capoluogo di regione non avrà un ospedale nuovo di zecca come succederà ad Avezzano, una circostanza che non è passata inosservata all’Aquila e dintorni, però ha un suo piano per migliorare e rendere il San Salvatore più moderno e concorrenziale.

Tanto che in un incontro di mercoledì scorso, ha espresso un concetto chiaro, sfuggito ai più e che questa testata porta all’attenzione generale: “l’ospedale San Salvatore dell’Aquila è una struttura fondamentale nata negli anni Sessanta, ma ormai segnata dal tempo e sempre più costosa da gestire, soprattutto per quanto riguarda energia e manutenzione”.





Ed ancora: c’è la necessità di “affrontare il tema dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, con equilibrio, garantendo continuità ai servizi e condizioni di lavoro adeguate per il personale” – ha spiegato citando poi tra le ipotesi allo studio a livello tecnico e istituzionale, figura anche una sostituzione progressiva delle parti più obsolete del complesso, mantenendo la sede attuale e puntando su un rinnovamento graduale e sostenibile.

Difficoltà oggettive, del resto, sono quelle legate al reperimento dei finanziamenti per un nuovo ospedale: e dopo il terremoto del 2009 erano stati stanziati circa 50 milioni di euro per riparare gli ingenti danni al San Salvatore che però sarebbero stati utilizzati (e ci sono state roventi polemiche in tal senso) per ripianare il bilancio della azienda sanitaria guidata in quegli anni da Giancarlo Silveri.

Comunque, oggi qualcosa nel territorio aquilano ci si attende considerando a Sulmona è stato inaugurato, nel 2019, un nuovo ospedale moderno e funzionale, e come già detto ad Avezzano è prevista la costruzione di un nuovo presidio sanitario. E quindi  L’Aquila, da capoluogo di regione, resterebbe la sola città con una struttura datata e costosa da mantenere.





Costanzi ha ribadito il concetto il 5 novembre scorso, in occasione dell’inaugurazione della nuova sala d’attesa della Radiologia del presidio ospedaliero aquilano.

“Parliamo di un edificio concepito in un’altra epoca – ha spiegato Costanzi – che oggi comporta spese energetiche e di manutenzione molto elevate, incidendo in modo significativo sulla gestione complessiva”.

Parallelamente – ha quindi annunciato Costanzi – Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e Asl 1 stanno collaborando per migliorare la funzionalità dell’intera area ospedaliera: tra gli interventi previsti, la realizzazione di 170 nuovi posti auto, il rifacimento del manto stradale e la rimozione delle rotaie della mai realizzata metropolitana di superficie, così da rendere più agevole l’accesso e la viabilità interna del San Salvatore. (Red)

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