L’AQUILA – In migliaia si sono ieri mobilitati ieri Abruzzo nei quattro cortei, a Pescara, L’Aquila, Vasto e Teramo nell’ambito della giornata nazionale promossa dalla Cgil per dire basta ai bombardamenti su Gaza, alle stragi definite dall’Onu genocidio perpetrato dall’esercito israeliano in mano all’estrema destra, che ha già provocato oltre 60mila vittime di cui 20mila bambini, espulsioni forzate.
A Pescara al grido di “Palestina Libera” i partecipanti al corteo pacifico, hanno ricordato le vittime di Gaza uniti in una fiaccolata alla Nave di Cascella.
“I continui bombardamenti su Gaza stanno causando una strage della popolazione civile ed espulsioni forzate, demolizioni di case in Cisgiordania che mirano alla cancellazione del popolo palestinese», ha detto il segretario della Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri – Dobbiamo gridarlo ad alta voce. Il governo di Israele sta mettendo in atto un genocidio come ha affermato del resto anche la commissione d’inchiesta dell’Onu su Gaza. L’83% delle vittime di Gaza sono civili tra cui molte donne e bambini”.
Ranieri ha contestato l’atteggiamento del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Pur di non votare il pacchetto di sanzioni contro Israele, Fitto è uscito dalla commissione prima del voto. E allora spetta a noi, con la nostra protesta a costringere il governo italiano a rinunciare a silenzi e complicità con il governo criminale israeliano”.
“Questa – ha detto il segretario della Cgil di Pescara Luca Ondifero – è una mobilitazione della società civile, del mondo del lavoro che non vuole restare a guardare il massacro di Gaza dove l’esercito israeliano sta eliminando un popolo. Con questa manifestazione anche nell’ambito di uno sciopero vogliamo dimostrare che la società civile è contraria a queste scelte che il governo israeliano sta compiendo in quel territorio. Noi chiediamo il cessate il fuoco immediato e al nostro governo di prendere una posizione netta di condanna su quello che sta facendo il governo israeliano. Chiediamo anche il riconoscimento dello stato di Palestina e che la comunità internazionale compia le iniziative possibili diplomatiche per far avviare una conferenza di pace per mettere fine ai conflitti nel mondo”.
A Teramo il corteo si è snodato tra viale Mazzini e piazza Martiri della libertà. In corteo anche il sindaco Gianguido D’Alberto.
La manifestazione “Per Gaza” si è volta a vasto dalle 18 in Piazza Barbacani a Vasto, dove stato posato sulla spiaggia uno striscione con tutti i nomi delle persone morte nella striscia di Gaza.
L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di “sensibilizzare la cittadinanza sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e di chiedere con forza: un immediato cessate il fuoco; l’apertura di corridoi umanitari sicuri; la protezione della popolazione civile; il sostegno alle missioni umanitarie”.
L’evento è stato scandito da gesti simbolici e momenti di condivisione collettiva: i nomi delle persone morte nella Striscia di Gaza, così come quelli di migliaia di persone ancora senza nome, irrecuperabili o sconosciute, sono stati affidati al vento, prima sul lungomare e poi in Piazza Barbacani, in un gesto di memoria e speranza, simile a una bottiglia lanciata in mare.
È seguito un minuto di silenzio, la proiezione di video che raccontano il genocidio in Palestina e la formazione di una catena umana a cerchio.
“Per Gaza, stop al genocidio”: anche all’Aquila, con questo slogan, la Cgil provinciale ha chiamato a raccolta i cittadini che si sono ritrovati in piazza Duomo, nel centro storico. Centinaia di persone hanno risposto all’appello, riempiendo la piazza con bandiere, cartelli e un grande drappo con i colori della Palestina, ricoperto di scarpe, giochi e peluche a simboleggiare le vittime civili, soprattutto i bambini. Sul pavimento, anche barche di carta in riferimento alla Global Sumud Flotilla. La mobilitazione rientra in un quadro più ampio di iniziative nazionali e locali, che hanno visto sindacati, associazioni e cittadini scendere in strada per chiedere la fine delle violenze e una presa di posizione netta da parte delle istituzioni. Tra gli organizzatori, il segretario generale della Cgil dell’Aquila, Francesco Marrelli, ha parlato di “genocidio in corso, con un nome preciso che è il governo israeliano e una vittima che sono i palestinesi”.
“Chiediamo ai governi – ha aggiunto – di interrompere immediatamente qualsiasi rapporto commerciale o militare, imponendo un embargo sulle armi e dichiarando con forza che quanto accade è un genocidio”. Accanto a lui anche Miriam Del Biondo, segretaria Flc Cgil L’Aquila, che ha rimarcato la necessità di un fronte unito. “La partecipazione è la risposta al bisogno di manifestare dissenso – ha detto – non c’è divisione negli intenti: alcune categorie hanno scioperato oggi, altri sindacati lo faranno il 22, ma l’obiettivo è comune”.
- GAZA: “STOP AL GENOCIDIO”, MIGLIAIA DI ABRUZZESI IN PIAZZA, CGIL, “83% DELLE VITTIME SONO CIVILI”L'AQUILA - In migliaia si sono ieri mobilitati ieri Abruzzo nei quattro cortei, a Pescara, L'Aquila, Vasto e Teramo nell'ambito della giornata naziona...