L’AQUILA— Un viaggio di luce, arte e fede unisce di nuovo due luoghi simbolo della spiritualità italiana. Dall’Abruzzo ad Assisi arriva il Presepe Monumentale di Castelli, capolavoro in ceramica che porta con sé il calore delle mani artigiane e l’emozione di un’intera comunità coì come dalla Città dell’Aquila è giunto il grande albero di Natale che sarà addobbato nella piazza inferiore del Sacro Convento della città umbra.
L’annuncio stamattina, all’Aquila, nella Basilica di S. Maria di Collemaggio, alla presenza del Dott. Daniele D’Amario, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Abruzzo, S. E. Mons. Michele Fusco, Delegato dei Vescovi d’Abruzzo per gli eventi in onore di S. Francesco, Dott. Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila, Dott. Rinaldo Seca, Sindaco di Castelli (Teramo), S. E. Mons. Antonio D’Angelo, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, Dott. Enrico Ricci, Presidente Ance Abruzzo, il Vice preside del Liceo Artistico “Grue” di Castelli e una rappresentanza dei Vigili del Fuoco
Il presepe nato negli anni Sessanta tra le aule dell’Istituto d’Arte “F. A. Grue” di Castelli (oggi Liceo Artistico per il Design), il presepe è una straordinaria opera collettiva: 54 statue in ceramica policroma, modellate e decorate dagli studenti e dai maestri (prof. Serafino Mattucci e i docenti Gianfranco Trucchia e Roberto Bentini) che hanno reso celebre nel mondo la maiolica castellana.
Figure cilindriche, colori vivi — giallo, blu, verde e manganese (grigio – argento) — e volti che raccontano la semplicità del popolo abruzzese: tutto parla di un’umanità vera, concreta, che trova nella Natività il suo centro. L’opera mescola la tradizione della ceramica castellana con richiami all’arte antica — greca, sumerica, egizia — e un’impostazione più contemporanea e sperimentale grazie alle forme delle statue che, in alcuni casi, sono composte da moduli ad anelli sovrapposti che formano busti cilindrici.
Dopo aver incantato il pubblico a Roma, nei Mercati di Traiano e in Piazza San Pietro, ma anche in località estere come Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv (non tutte le statue sono sempre state esposte: gli spostamenti, le mostre, le condizioni materiali hanno imposto scelte di selezione), l’opera, con 10 figure selezionate, approda ora ad Assisi per celebrare le festività del S. Natale. Una scelta simbolica: dal borgo delle ceramiche al cuore del messaggio francescano, nel segno della pace e della fraternità universale.
L’albero di Natale proveniente dal capoluogo abruzzese è un Cedrus atlantica glauca o cedro dell’Atlante glauco (tagliato previa autorizzazione dunque non ha comportato danni all’ambiente né al patrimonio arboro locale) proveniente dal territorio del Comune dell’Aquila, è alto circa 13 metri ed è stato donato al Comune dell’Aquila dall’azienda cittadina “Cordeschi giardinaggio” per volere del titolare il Sig. Samuele Cordeschi. L’albero è stato trasportato, in spirito di collaborazione tra Istituzioni, dagli uomini del Comando dei Vigili del Fuoco dell’Aquila.
“Con grande emozione”, ha detto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, “accompagniamo questo prezioso presepe in ceramica ad Assisi. Simbolo dell’autentica tradizione abruzzese da Castelli fino alla città di S. Francesco, dopo averlo esposto in Vaticano a piazza S. Pietro. Il Natale come ci ha ricordato Papa Francesco quando il Vaticano scelse lo stesso presepe per esporlo a Roma, è il tempo in cui riscopriamo la pace, la gioia e la forza che nascono dalla semplicità. È l’invito ad essere umili, a sentirci parte di una comunità che trova senso nel condividere e nel donare. Il presepe, frutto del talento e della devozione delle nostre maestranze artistiche, rappresenta un segno di fraternità che l’Abruzzo offre a tutti i pellegrini e ai visitatori che si recheranno ad Assisi in questo tempo di festa. Con questo gesto vogliamo rinnovare quel legame profondo che unisce l’Abruzzo ad Assisi, S. Francesco a S. Celestino V, la Perdonanza alla basilica di S. Maria degli Angeli. Grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questa esposizione”.
“Il dono dell’albero di Natale al Sacro Convento di Assisi”, ha detto il sindaco Biondi, è un segno concreto del legame spirituale, umano e istituzionale che unisce profondamente le nostre due città. Un rapporto che, negli ultimi mesi, si è rafforzato attraverso tappe significative: dalla firma del Patto tra la Basilica di Collemaggio e la Porziuncola, al conferimento del Premio del Perdono alla comunità assisana, fino all’onore che ho avuto, il 4 ottobre scorso, di accendere la lampada votiva sulla tomba di San Francesco, in rappresentanza di tutti i Comuni italiani. Questo cedro azzurro diventa oggi un ponte ideale tra L’Aquila e Assisi per dare continuità a un percorso condiviso fondato sui valori universali della pace, del perdono e della fraternità, che trovano in San Francesco e in San Pietro Celestino due radici comuni e due fari spirituali. Ringrazio i Vigili del Fuoco dell’Aquila per aver provveduto al trasporto e alla consegna e Samuele Cordeschi, che si occupa di giardinaggio, per averlo messo nelle disponibilità del Comune”.
“Esprimo la mia gratitudine alle Istituzioni che hanno voluto partecipare al Natale di Assisi con i simboli tradizionale del Natale. In particolar modo l’albero di Natale donato dalla nostra Città – come ricordava papa Benedetto XVI in un suo discorso – è «segno e richiamo» della luce divina che «continua a risplendere su di noi e a illuminare ogni uomo che viene al mondo, specialmente quando dobbiamo attraversare momenti di incertezza e difficoltà». L’Aquila, capitale della misericordia e del perdono, ha attraversato gravi momenti di difficoltà ma oggi che vive la sua rinascita spirituale, architettonica e culturale è giustamente abilitata a donare quella luce ritrovata dopo tanto buio al mondo attraverso la presenza del bellissimo cedro natalizio nella città di S. Francesco”, ha commentato l’arcivescovo D’Angelo.
“Abbiamo accolto con entusiasmo”, ha commentato Enrico Ricci, “la possibilità di contribuire ad un progetto culturale di grande valore, che vede la promozione del patrimonio storico-artistico abruzzese in un luogo simbolo della spiritualità come la Basilica di San Francesco. L’iniziativa si pone in linea con la filosofia dell’ANCE da sempre impegnata in progetti di carattere sociale e culturale. Questa collaborazione rafforza il legame storico e spirituale tra l’Abruzzo e l’Umbria due territori colpiti dal sisma che rinascono nel segno dell’unione e della speranza. L’adesione di ANCE Abruzzo e Consorzio ISEA è un segno tangibile della condivisione dei valori legati alla promozione delle radici identitarie e della bellezza artistica che l’Abruzzo esprime e che in qualità di costruttori abruzzesi contribuiamo a valorizzare con la nostra attività e storica competenza. È un grande onore e motivo di profondo orgoglio prendere parte attiva ai festeggiamenti in onore di San Francesco aderendo così al suo messaggio di portata universale”.
““Esprimo la mia profonda gratitudine”, ha affermato frate Marco Moroni, custode del convento, “alla Regione Abruzzo che, nelle sue molteplici espressioni – istituzioni e imprese, enti pubblici e professionisti, Chiesa e società civile – ha accolto con entusiasmo l’opportunità di proseguire la preziosa collaborazione con noi frati della Basilica di San Francesco in Assisi. Questo avviene nello stesso anno in cui l’Abruzzo è stato protagonista dei festeggiamenti del 4 ottobre, offrendo l’olio per la lampada votiva sulla tomba del Santo. Parlo di ‘entusiasmo’ perché l’arrivo del presepe monumentale dell’Istituto A. Grue di Castelli e del magnifico cedro proveniente dall’’Aquila rappresentano imprese complesse, sia dal punto di vista amministrativo che pratico. Questi progetti hanno richiesto pazienza, risorse e una tenacia straordinaria, che solo un autentico entusiasmo ha potuto sostenere. Anche di fronte a difficoltà che sembravano insormontabili, gli amici abruzzesi non si sono arresi, dimostrando ancora una volta la loro proverbiale forza e gentilezza”.
L’ABRUZZO AD ASSISI: IL NATALE COL PRESEPE IN CERAMICA DI CASTELLI E L’ALBERO DI NATALE DELL’AQUILAL’AQUILA— Un viaggio di luce, arte e fede unisce di nuovo due luoghi simbolo della spiritualità italiana. Dall’Abruzzo ad Assisi arriva il Pres...








