HOTEL DUCA DEGLI ABRUZZI: PARTE RICOSTRUZIONE, A 16 ANNI SISMA, “GREEN E PIU’ VICINO AL CENTRO”

L'AQUILA: LA SVOLTA PER LA STORICA STRUTTURA RICETTIVA C’E’ STATA NEI GIORNI SCORSI DOPO UN ESTENUANTE ITER BUROCRATICO. SBLOCCATA LA PRIMA TRANCHE DI 8,5 MILIONI DI EURO DEL CONTRIBUTO ASSEGNATO DA USRA. IL PROGETTISTA MEDORI ANTICIPA AD ABRUZZOWEB ALCUNI DETTAGLI: "MASSIMA ATTENZIONE AD UN RINNOVATO ASPETTO ESTETICO, AL RISPARMIO ENERGETICO E ALL'ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE". LAVORI AFFIDATI ALLA H EDILIZIA GENERALI. PROCEDIMENTO RESO LUNGO E COMPLESSO PER LA NON CONGRUITA' DEL VECCHIO EDIFICIO NEL CONTESTO URBANISTICO

28 Settembre 2025 16:53

L'Aquila - Cronaca, Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – All’Aquila e non solo, viene ancora ricordato come una delle più gettonate strutture ricettive, con la sua sala conferenze teatro di convegni di ogni genere e di riunioni politiche ed istituzionali, come pure per il suo elegante ristorante panoramico Il Tetto.

A oltre 16 anni dal sisma che lo ha distrutto, dopo un estenuante iter burocratico, potranno ora finalmente partire già ad inizio ottobre i lavori di totale ricostruzione dell’Hotel Duca degli Abruzzi, tra via Fonte Preturo e via dell’Addolorata, a pochi passi dal ricostruendo ponte Belvedere e dal cuore del centro storico: nella sua nuova vita, la struttura, da inizio anni duemila di proprietà della società Iniziative turistiche alberghiere srl di Rimini, dell’imprenditrice Penelope Ann Lovet, sarà resa “congrua” al contesto urbanistico, con diversa sagoma, colori e abbassata di un piano e mezzo rispetto al vecchio edificio, abbattuto da anni.

Con il finanziamento di 8,5 milioni circa, già da tempo concesso dall’Ufficio speciale della ricostruzione del Comune dell’Aquila, l’Usra, la svolta è arrivata pochi giorni fa, con l’accreditamento della prima tranche della somma, pari al 48%, dopo il via libera al permesso a costruire da parte del Consiglio comunale che c’era stato nel settembre 2022, passaggio necessario perché il progetto di ricostruzione era in deroga all’attuale Piano regolatore.





Ad eseguire i lavori sarà la H Edilizia Generale S.r.l., società di proprietà di imprenditori italiani di origine macedone, di cui è amministratore unico Alija Ardelina, rappresentata dai fratelli Gadaf Jaser Haliti. La stessa impresa che è stata estromessa dal Comune dell’Aquila per presunte inadempienze dalla realizzazione del nuovo polo scolastico di Paganica, con successivo e inevitabile contenzioso giudiziario in corso.

Ad Abruzzoweb anticipa alcuni aspetti progettuali Luca Medori, 63enne architetto di Mosciano Sant’Angelo (Teramo), che lavora a questa importante commessa per conto dello studio Geina srl.

“L’Aquila riavrà il suo Hotel Duca degli Abruzzi – spiega -, ma questa volta in armonia con il centro storico, per sagoma, aspetto e colori, più basso di un piano e mezzo, rispetto a quello realizzato negli ’60, con massima attenzione al risparmio energetico, all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che ovviamente per la sicurezza sismica”.

A ritardare l’avvio dei lavori, prima problemi burocratici relativi al titolo edilizio, e poi il fatto, soprattutto, che la struttura, sita nella parte più alta del centro storico dell’Aquila, è stata dichiarata nel 2017 dalla Commissione edilizia del Comune “incongrua”, ovvero “con elementi di contrasto con i caratteri di rilevanza storica, morfologica, tipologica e percettiva, del paesaggio urbano”.

Ora però ogni problema è stato superato e, sottolinea, Medori, “la procedura è stata lunga complessa, proprio per via dell”incogruità’, e c’è stata una fitta interlocuzione con la Soprintendenza, sulle varie proposte progettuali. A facilitare l’intervento è stata la necessità dell’abbattimento con la possibilità di ricostruirlo completamente, per la parte non crollata la notte del terremoto”, tenuto conto che un altro edificio adiacente della stessa proprietà è agibile ed ora ospita una casa di riposo.





Una difficoltà è stata rappresentata dallo spazio ristretto su cui intervenire, ed è stato necessario realizzare paratie di protezione, palificazioni che vengono infilate in profondità nel terreno, per evitare che nella fase degli scavi e di cantiere non si creino problemi ai fabbricati vicini.

Per quel che riguarda l’aspetto estetico, prosegue Medori, “la nuova sagoma, l’abbassamento dell’edificio, il color nocciola scelto e in alcune parti il laterizio faccia-vista, renderà l’hotel finalmente in armonia con il contesto urbano, non più una presenza ingombrante e invasiva dello skyline del centro storico. Gli spazi interni, senza particolari stravolgimenti, sono stati adattati a nuove esigenze della ricettività alberghiera, mutate rispetto a venti anni fa”.

Per quel che riguarda il capitolo sostenibilità: “il risparmio energetico è oggi imposto dalla normativa e ovviamente il nuovo hotel sarà molto meno energivoro, con vantaggi anche per i futuri costi di gestione. Non è stato possibile almeno in questa fase inserire i pannelli fotovoltaici,  perché il progetto è antecedente alla norma che ha esteso questa possibilità a determinate condizioni anche nei centri storici”.

Infine, spiega l’architetto, “estrema attenzione è stata attribuita all’eliminazione di ogni barriera architettonica, in tutta la struttura e spazi esterni”.

 

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