L’AQUILA – Spunta una pista aquilana nell’operazione “Untouchable” condotta dalla guardia di finanza di Roma con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Le indagini sono in corso e la posizione è tutta da valutare, ma nella vicenda ci sarebbe il coinvolgimento di Antonio Cerasoli, presidente di Confcooperative L’Aquila.
Secondo fonti della Dda partenopea, Cerasoli sarebbe in contatto con Michele Gallo, uno dei sei arrestati, imprenditore legato al gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi. Secondo gli inquirenti, Gallo sosteneva economicamente Cerasoli attraverso il versamento di assegni, non si sa a quale titolo.
All’indomani del terremoto, Gallo avrebbe chiesto a Cerasoli di poter prendere parte negli affari legati alla ricostruzione post-sisma, ricevendo rassicurazioni in proposito, a partire dei lavori sulle macerie.
Ulteriori accertamenti sono in corso su società o consorzi costituiti all’Aquila come teste di ponte per gli interessi della criminalità organizzata.
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