PESCARA – “Umiliato e discriminato”. Si è sentito così il 61enne pescarese Enzo Speranzini Anelli che su Facebook ha raccontato la sua esperienza all’ospedale di Pescara dove “una dottoressa, compilando un referto al computer al termine di una visita, ha pronunciato ad alta voce la frase ‘specifico paziente omosex’”, parole
“PAZIENTE OMOSEX”: BUFERA SOCIAL PER REFERTO,
ASL PESCARA, “DATO INSERITO CON CONSENSO”
29 Settembre 2025 16:46