L’AQUILA – A cinque giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni provinciali dell’Aquila del 21 dicembre, è caos nel centrosinistra, con il Partito democratico in testa finora indecisi sul da farsi per affrontare il candidato del centrodestra, questa volta compatto, l’uscente Angelo Caruso, di Fdi, sindaco di Castel di Sangro e vicepresidente nazionale dell’Upi.
Secondo i più aggiornati rumors si era ad un passo da una lista unica assieme ai civici di Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, pronto a ricandidarsi alle comunali di primavera.
E il candidato presidente era stato individuato, dopo tanti no, nel sindaco di Aielli Enzo Di Natale, che si è meritato la fama anche oltre confini regionali per aver trasformato Aielli nel paese dei murales, con record di turisti e visitatori, e che alle regionali del 2024 ha sfiorato l’elezione con circa 4mila preferenze, nella lista del Partito democratico.
Peccato però che all’ultimo momento Di Natale ha detto no, ed ora rischio senza un candidato capace di fare sintesi, rischia di sfumare anche la lista unica con Di Pangrazio, che nelle precedenti provinciali aveva dato vita alla lista Provincia Territorio, che aveva eletto due consiglieri e che ha all’opposizione ad Avezzano lo stesso Pd.
Non solo, è esploso anche lo scontro tra Pd con Il passo Possibile, la civica dell’ex consigliere regionale Americo Di Benedetto, che al posto di Di Natale voleva invece candidare a presidente Fabio Camilli, ex consigliere provinciale, e sindaco di Acciano, comune dove sindaco è stato ad inizio carriera Di Benedetto, cugino di Camilli.
Il centrosinistra nelle settimane scorse aveva proposto invano la candidatura a presidente ad Antonio Di Santo, sindaco di Opi, presidente della Comunità del Parco nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise e coordinatore nazionale Federparchi e al sindaco di Roccacasale, Enrico Pace.
La partita con una lista unica e un candidato forte, potrebbe riaprire i giochi, e non è detta l’ultima, anche con un ripensamento di Di Natale, tenuto conto che ad ora la partita è tutta a vantaggio di Caruso, appoggiato da Fdi, Forza Italia, Lega e Noi Moderati.
Questo dipende dal fatto che nelle more della Legge Delrio, che ha ridotto le Province a enti di secondo livello, lasciandogli, in Abruzzo, le sole deleghe a viabilità ed edilizia scolastica, a votare sono solo i sindaci e consiglieri comunali, circa 1.200.
Con voto ponderato, questo il punto, in base alle dimensioni del Comune, e il centrodestra è in questo scenario maggioranza all’Aquila, dove ciascun voto ne vale 600, a Sulmona, Celano, Carsoli, Pratola Peligna e Castel di Sangro, dove il voto va da 150 a 300, mentre nei piccoli comuni sotto i 3mila abitanti ogni voto vale solo 30, e anche qui più della metà delle amministrazioni sono di centrodestra, o civiche di area centrodestra.
La speranza è dunque per il fronte avverso al centrodestra di defezioni, rispetto all’ordine di scuderia, di parte significativa di sindaci e consiglieri di centrodestra, potendo contare poi comunque sui voti del Comune di Avezzano, i più pesanti assieme a quelli dell’Aquila.
In ogni caso un dato politico pesante è la convergenza che si è attivata, vada come vada, tra centrosinistra e Di Pangrazio, in vista delle elezioni di primavera di Avezzano.
Il sindaco uscente ha già pronte otto liste infarcite di campioni di preferenze, appartenenti a tutte le aree politiche, per di più appoggiato da Lega e Udc, che si sono smarcati dalla candidatura dell’ex questore Alessio Cesareo, sostenuto da Fdi, Fi, e Noi Moderati.
Il centrosinistra ad Avezzano rischia dunque di recitare il ruolo di terzo incomodo e seppure i vertici escludono la possibilità di accodarsi a Di Pangrazio, contro cui hanno fatto opposizione in questi anni, per di più ora che ci sarà anche la Lega ad appoggiarlo, c’è chi pragmaticamente ritiene invece che una convergenza, se non al primo turno, almeno al ballottaggio, con liste civiche d’area, sia l’unica strada percorribile per non restare fuori dai giochi. E le Provinciali rappresenterebbero in tal senso un primo prezioso test.
PROVINCIALI L’AQUILA: CSX NEL CAOS, DI NATALE DICE NO,
SFUMA LISTA UNICA CON CIVICI DI PANGRAZIOL'AQUILA - A cinque giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni provinciali dell'Aquila del 21 dicembre, è caos nel centrosinistra, con ...








