L’AQUILA – Un concerto che rimarrà nella storia, per una notte L’Aquila ha vissuto una grande atmosfera di gioia e festa come non se ne vivevano da anni, soprattutto dopo il 6 aprile 2009.
Il concerto di Fiorella Mannoia, impreziosito dalla presenza del cantautore Renato Zero (da brividi il duetto sulle note della brano “Cercami”, nella foto realizzata da Matteo Marotta, www.perdonanza-celestiniana.it ), oltre a rappresentare il momento clou dell’estate aquilana ha chiaramente lanciato un segnale: la città ha bisogno di momenti di aggregazione, i cittadini non ne possono più di passeggiare nei corridoi dei centri commerciali o tra i ballatoi delle new town.
Gente assiepata sul prato antistante la Basilica di Collemaggio, sui muri del parco del sole e dell’ex ospedale psichiatrico: 10, 15, forse 20 mila persone. Il conteggio serve a poco in questi casi: la risposta c’è stata eccome.
Ad accorgersene anche la Mannoia, che sul grande palcoscenico montato davanti la chiesa ha alternato momenti di rock&soul a dolci ballate: un mix straordinario per una performance intima, nonostante la grande platea e le atmosfere tipicamente “live” di un concerto, che ha creato un grandissimo rapporto empatico tra artista e pubblico.
Dopo l’inizio sfolgorante con “Ho imparato a sognare” (successo dei Negrita magistralmente rentierpretato e ) e “Sally”, la cantante ha regalato (in tutti i sensi) oltre due ore di concerto tra brani più o meno conosciuti, come “Belle speranze”, “Come si cambia” o
“L’amore si odia”.
A metà concerto l’”incursione” di Zero (che quando ha saputo del concerto all’Aquila, ha chiamato la Mannoia dicendo: A Fiorè, vengo pure io”), con lo straordinario duetto sulle note di un brano che non ha bisogno di presentazione come “Cercami” e l’interpretazione solistica dei “Giardini che nessuno sa”.
“Saremo qui ogni volta che ne avrete bisogno – ha dichiarato Renato – Voi non esitate a chiamarci. Grazie a voi, a tutti gli aquilani, per il vostro coraggio, per la vostra dignità,per la vostra lealtà”.
Le note di quattro classici della musica italiana hanno poi avvolto l’inebriante atmosfera creatasi attorno a quello che per una notte è tornato il cuore pulsante della città, il piazzale di Collemaggio. “Via con me”, “ Quello che le donne non dicono”, “La storia” e il “Cielo d’Irlanda” hanno chiuso una serata magica, nel corso della quale la Mannoia in più occasioni si è rivolta al pubblico.
“Sono qui per portare almeno un pezzetto del grande concerto di San Siro “Amiche per l’Abruzzo” e dello stadio Olimpico di Roma (Corale per l’Abruzzo, promosso da Renato Zero ndr)”.
“Tutto quello che possiamo fare – ha aggiunto – è mettere la nostra faccia al vostro servizio, per non far spegnere i riflettori sulla vostra città. Molti fuori dall’Aquila, vedendo i tg, pensano che la situazione sia tornata alla normalità. Per questo molti non capiscono le vostre lotte, per cui vi siete presi anche le manganellate. Io dico sempre agli altri di venire qui all’Aquila per constatare di persona come stanno effettivamente le cose”.
“Noi saremo qui – la promessa di Fiorella – per mantenere alta l’attenzione, ma voi aquilani avete già capito come andare avanti: non può esserci ricostruzione senza partecipazione e so che qui nel capoluogo c’è un grande fermento di associazioni, movimenti e comitati che lottano per una ricostruzione condivisa”.
“Ricostruzione – ha concluso – che deve riguardare non solo la città, ma anche le tantissime frazioni ancora piene di macerie, o i Comuni più piccoli di cui si sente parlare di meno, come Fossa o Villa Sant’Angelo. State facendo molto: non arrendetevi. Noi saremo al vostro fianco, come ha detto Renato“.
A regalare un mazzo di fiori alla “Roscia” è salito personalmente il sindaco Massimo Cialente, che ha definito Fiorella Mannoia “Amica dell’Abruzzo e sorella dell’Aquila”.
La cantautrice romana ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita di un evento storico per il capoluogo. Il concerto, comunque, è stato offerto dalla stessa “amica dell’Abruzzo”
“Ringrazio quanti hanno lavorato per questa serata, dall’Amministrazione comunale ai tecnici, ai volontari all’associazione ‘Sei L’Aquila onlus’. Tutti sono stati fantastici. Grazie anche ai comitati, alle associazioni e al presidio di Piazza Duomo per le grandi manifestazioni d’affetto nei miei confronti e per quello che stanno facendo per L’Aquila”
“Finchè ci sarete voi (riferito alla Mannoia e a quanti del mondo dello spettacolo, e non solo, si sono spesi per L’Aquila) – ha detto Cialente – noi non ci sentiremo soli. Questa sera, però, abbiamo avuto una certezza: siamo tornati a essere una comunità, felice di stare insieme. Solo in questo modo potremo ricostruire la città, ancora più bella di prima”.
IL PDL PROVINCIALE POLEMICO CON LA CANTANTE
Tutti contenti allora? Neanche per idea. C’è qualcuno che ha trovato modo di polemizzare per quanto affermato dalla cantante sulla ricostruzione nella sua intensa giornata aquilana.
“L’ottima interprete Fiorella Mannoia ha perso un’occasione importante per tacere su problemi che non conosce e che non vive in prima persona”.
Lo afferma il consigliere provinciale del Popolo della libertà, Guido Liris.
“L’attacco feroce sferrato dall’artista durante il concerto di ieri sera nei confronti della Protezione civile e del Governo – accusa Liris – oltre a non interpretare il giudizio degli aquilani, viene consumato in un momento in cui la città sta facendo un forte sforzo per ricomporre i propri dissidi e per lavorare unita su progetti importanti”.
“Il giudizio tranchant della Mannoia – sostiene – stride terribilmente con le parole dello stesso sindaco Cialente, che prima dell’accensione del tripode in piazza Duomo, ha sostenuto come ‘oggi siamo in grado di guardare con più ottimismo al futuro’. Chi non vive quotidianamente gli affanni, il lavoro, i progressi della città parla in maniera impropria, fuori tempo e fuori luogo appunto, di situazioni che non conosce, se non in maniera faziosa e strumentale”.
VIBRAZIONI CONCERTO NON HANNO CREATO PROBLEMI ALLA BASILICA
L’AQUILA – Le vibrazioni e le percussioni provenienti dalle casse montate sul palco di Fiorella Mannoia per il concerto di ieri sera nel piazzale di Collemaggio non hanno creato nessun problema alla facciata della Basilica appena restaurata.
Lo conferma il Rettore della Basilica Don Nunzio Spinelli, che ha dichiarato:
“Non nascondo che alla vigilia del concerto qualche timore c’era – ha dichiarato Don Nunzio – Però bisogna riconoscere che le casse del concerto, anche se potenti, hanno avuto un volume accettabile per l’intera durata della performance e le vibrazioni e le percussioni non hanno creato alcun problema alla Basilica”
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