L’AQUILA – “Tutti i più recenti dati evidenziano nel settore call center in outsourcing problematiche che rischiano di far precipitare il comparto in una crisi occupazionale di proporzioni mai conosciute prima”.
La denuncia è del segretario provinciale dell’Aquila della Uilcom, Piero Francazio. Per il rappresentante sindacale il settore risente della crisi generale, ma anche di problematiche legate ad un rapporto squilibrato tra le grandi aziende committenti (private e a partecipazione pubblica) e i call center in outsourcing (gare al massimo ribasso) con assegnazioni anche ai costi minimi contrattuali e infrastrutturali, ma anche il venire meno di alcuni incentivi fiscali come l’esaurimento degli effetti della legge 407, insieme all’assenza di una politica industriale e ad una massiccia fase di delocalizzazioni di attività, spinta e richiesta direttamente dai grandi committenti, determinando l’abbassamento della qualità del servizio.
“Solo a L’Aquila ci sono 5 call center che impiegano più di mille lavoratori, provenienti da tutta la provincia, – ha sottolineato Francazio – ed è nostro dovere che in questo scenario il principio da cui tutti dobbiamo partire è che la qualita’ dei servizi erogati devono essere un valore fondamentale e riconosciuto da parte dei committenti e del sistema, che devono tenerne conto per il rinnovo o l’assegnazione delle commesse”.
“Purtroppo dobbiamo registrare,dopo quasi un anno – prosegue Francazio – l’immobilismo di molti nostri interlocutori e a livello nazionale, le segreterie hanno deciso di avviare una mobilitazione straordinaria nazionale che porti a dare massima visibilità alle regioni di chi lavora nei call center, con un assemblea nazionale dei quadri delegati e con iniziative locali, fino ad una grande manifestazione nazionale a Roma da tenersi nei primi giorni di giugno”.
Gli ambiti sui quali la Uilcom intenderà intervenire sono: la difesa dell’occupazione e stabilità lavorativa, la responsabilità dei committenti, gli interventi fiscali ed incentivi per favorire buona occupazione e investimenti ed un forte confronto fra le parti per una nuova fase di lotta alle irregolarità e illegalità.
“Inutile sottolineare – ha concluso il segretario provinciale della Uilcom, Piero Francazio – il valore che su un tema così importante, contro il dumping e gli accordi al massimo ribasso, vi sia una piattaforma ed un percorso unitario del sindacato di categoria e confederale”.
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