L’AQUILA – A nove mesi dalla pubblicazione del bando, a sei mesi dall’apertura delle buste, è stato aggiudicato con una determina dirigenziale del 4 settembre, il mega appalto dei Comune dell’Aquila, da 151 milioni, iva e oneri compresi, per i prossimi 15 anni in project financing per l’efficientamento energetico e la riqualificazione della rete di illuminazione pubblica, degli edifici pubblici e quartieri post sismici del progetto C.a.s.e.
Ad aggiudicarsi il bando indetto a dicembre 2024, il raggruppamento temporaneo di imprese composto dagli emiliani della Teckal, dai piemontesi della Edison Next Government, e da due imprese del territorio, la Ve.ba. elettroimpianti e la Spee.
Un aggiudicazione che non è stata però finora comunicata, pur essendo relativa ad un appalto tra i più importati e onerosi mai indetti direttamente dal Comune dell’Aquila.
Nella determina a firma del responsabile unico del progetto, Vincenzo Tarquini, dirigente del Settore Opere Pubbliche, è scritto però che il Comune, ente appaltante” ha provveduto a richiedere l’informativa antimafia”, come previsto dalle norme, e preso atto che “le sopra indicate informative antimafia non risultano ad oggi pervenute essendo trascorsi oltre 60 giorni dalla richiesta, di conseguenza si ritiene di dover procedere alla aggiudicazione della concessione con la clausola risolutiva espressa in caso di esito negativo delle verifiche stesse”.
La Ve.ba., con sede ad Acciano, in provincia dell’Aquila, è guidata dagli imprenditori Giuseppe Venta, ex presidente della Comunità montana Sirentina ed Ezio Concezio Baronio, realtà fondata nel lontano 1977 e specializzata anche nel settore degli impianti tecnologici, oltre che nel restauro e nelle costruzioni.
La Spee, di cui è fondatore e direttore generale l’imprenditore Luciano Ardingo, offre soluzioni per la sicurezza fisica integrata e per servizi evoluti di centralizzazione, monitoraggio e gestione di processi e teleservizi e gestisce il Centro di controllo Panopticon, con filiali anche in altre regioni Centri di assistenza sul territorio nazionale.
Nell’ati poi due colossi: la Teckal di Zola Predosa, in provincia di Bologna, società della multinazionale Rekeep, di cui è presidente Claudio Levorato, ex presidente di Msc (già Manutencoop Società Cooperativa), amministratore delegato è invece Giuliano Di Bernardo, ex vicepresidente di Msc, specializzata nel settore dell’Integrated facility Management, per quel che riguarda l’efficientamento energetico degli edifici, la gestione impiantistica e l’igiene ambientale, fino ai servizi specialistici per strutture ospedaliere.
Infine c’è la Edison Next Government, specializzata anch’essa in efficienza energetica, green gas, fotovoltaico, smart city e rigenerazione urbana, presente anche in Spagna e Polonia, con ceo Giovanni Brianza.
Sul sito tuttogare.it del Comune, l’ultimo aggiornamento è di febbraio scorso, relativo alla convocazione delle sedute di gara del 19 e 24 febbraio, oltre a tutti i documenti della gara, pubblicati in precedenza. Non è dato a sapere se e quali altre imprese hanno eventualmente partecipato alla gara. C’è poi un link al sito dell’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac con la proposta di aggiudicazione, dove sono indicate le quattro imprese, per le quali è in corso come detto l’ultimo passaggio delle verifiche .
Come prevedono le norme che regolano il partenariato pubblico privato, a gara è stata messa la proposta elaborata dal raggruppamento di cui è capofila il Consorzio Stabile Cmf di Bologna, e composto da Citelum Italia e dalle aquilane Ve.Ba. Elettroimpianti e Spee, la cui proposta è stata giudicata migliore, tra le nove arrivate, dal gruppo di valutazione del Comune.
L’ati vincente per 15 anni, per un canone di gestione e manutenzione di 8.224.949 euro l’anno a carco del Comune, soggetto ad eventuali aggiustamenti in base agli indici di mercato, si impegnerà ora ad effettuare interventi di varia natura di efficientamento e riqualificazione energetica, che riguarderà l’illuminazione pubblica, degli uffici e gli edifici municipali, gli alloggi del progetto Case, gli impianti di riscaldamento, di raffrescamento e climatizzazione, i semafori dell’Aquila, gli impianti anti-incendio e altro ancora. Da realizzare entro due anni dall’inizio della concessione, con la progettazione che dovrà essere consegnata
Entrando nel dettaglio, il privato si impegna ad effettuare dunque un investimento di tasca sua di 20.154.509 euro, per “interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione normativa della Rete IP”. (10.400.000 euro), “interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione normativa degli edifici e degli immobili del progetto Case” (4.500.000 euro), di cui “oneri della sicurezza” per 450.000 euro, “spese tecniche” per 1.668.000 euro, e “spese predisposizione proposta” di 372.500 euro.
Ci sono poi 14.900.000 euro di lavori oggetto di progettazione esecutiva, per “manutenzione
straordinaria, ristrutturazione, riqualificazione su edifici e manufatti esistenti”, relativi a “impianti di riscaldamento, di raffrescamento, climatizzazione, trattamento dell’aria, Impianti meccanici di distribuzione fluidi, impianto solare termico” e infine per “impianti elettrici in genere, impianti di illuminazione, telefonici, di rivelazione incendi, fotovoltaici, a corredo di edifici e costruzioni di importanza corrente, singole apparecchiature per laboratori ed impianti
pilota di tipo semplice ”
Il costo per la manodopera stimato dal promotore, ricompreso nell’importo complessivo posto a base di gara, è pari a 23.816.967 euro per la gestione del servizio e di 883.032 euro per la realizzazione dei lavori per un totale complessivo di 24.700.000 di euro.
- ENERGIA L’AQUILA: AGGIUDICATO MEGA APPALTO DA 151 MLN, IN ATI VINCENTE LE AQUILANE SPEE E VE.BAL'AQUILA - A nove mesi dalla pubblicazione del bando, a sei mesi dall'apertura delle buste, è stato aggiudicato con una determina dirigenziale del 4 ...