L’AQUILA – Tra “polemiche che danneggiano il territorio” e una “gestione dilettantesca del piu grande investimento del centrosud Italia”: si allarga lo scontro politico su un’opera tanto attesa quanto discussa, la realizzazione di uno stabilimento per turbine eoliche che dovrebbe sorgere a Vasto con l’assunzione di circa 1.500 persone, un progetto di Renexia, società di rinnovabili del gruppo industriale abruzzese Toto, approvato dalla Giunta regionale qualche giorno fa.
Dopo l’ultima puntata del botta e risposta tra il presidente della Regione Marco Marsilio, di FdI, e il segretario regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro (Qui il link) all’incandescente dibattito si aggiungono anche il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, del Pd, e il senatore Etel Sigismondi, segretario regionale di FdI.
Ad accendere la miccia, dopo l’approvazione del progetto da parte della Giunta, lo stesso D’Alessandro, che ha accusato il neo sindaco di Ortona, Angelo di Nardo, di FdI, di essersi fatto sfuggire la grande occasione, nonostante la vicinanza con la filiera di centrodestra.
MENNA: “CHI LAVORA PER LO SVILUPPO DELLE COMUNITA’ NON PUO’ ESSERE DEFINITO CRETINO”
“Chi fa gli interessi del proprio territorio, della propria Comunità e di tutte le Comunità di questa regione, non può essere definito ‘cretino’. E lei, caro Presidente Marsilio, anche per il ruolo che ricopre, non può e non deve permettersi di definire in tal modo chi tenta e si adopera nell’esclusivo interesse della crescita e dello sviluppo del proprio territorio”, scrive in una nota Menna in risposta alla dura nota diffusa nei giorni scorsi dal presidente della Regione (Qui il link)
“C’è una cosa, una, vera e certa che si legge nel suo comunicato – sottolinea -: la scelta del sito in cui si insedierà Renexia, la fabbrica di turbine per impianti eolici, riguarda solo ed esclusivamente il soggetto privato. Così sarà e così dovrà essere. Ed è allora, e solo allora, a seguito della scelta, che tutti gli Enti pubblici, Regione compresa, si dovranno mettere a disposizione del soggetto privato affinchè l’insediamento della fabbrica avverrà speditamente e nel più breve tempo possibile”.
“Questo territorio, il mio territorio e quello di tutti i cittadini, è attrattivo e ha fame di lavoro e di crescita. Questo mi auspico come Sindaco di Vasto e come Presidente della Provincia di Chieti. Ed è evidente che qualora Rexenia dovesse scegliere Vasto, nella mia veste e nel mio ruolo, mi adopererò e mi metterò a completa disposizione, nel rispetto, come sempre, della legge e della fedeltà. Non accetto dunque lezioni da Lei, caro Presidente, il cui compito, Le ricordo, è mettersi a disposizione di tutte le Comunità e di tutti quei soggetti privati che intendano insediarsi nella nostra regione indipendentemente da chi è amministrata. Inoltre, e infine, basta con la strumentalizzazione che sta portando avanti circa la legge elettorale che sarà una legge elettorale che accentrerà in capo al Presidente e ai Consiglieri regionali più ‘economicamente facoltosi’ le scelte dei territori”.
“Ritengo invece, e con il mio partito e con tutto il centrosinistra mi batterò per questo, che ogni Amministratore della nostra Regione deve e dovrà continuare ad avere la possibilità di adoperarsi e farsi portavoce attiva e fattiva del proprio territorio, al solo fine e scopo di continuare a valorizzare bene e meglio le proprie Comunità contribuendo così alla crescita e allo sviluppo di tutta la Regione Abruzzo che ricordo essere varia e variegata nelle sue problematiche e nelle sue potenzialità”, conclude Menna.
SIGISMONDI: “GRANDE OPPORTUNITA’, BASTA CON POLEMICHE CHE DANNEGGIANO IL TERRITORIO”
“Fatico a comprendere come, di fronte a un’occasione così importante per l’Abruzzo e in particolare per la provincia di Chieti, rappresentata dal possibile insediamento di Renexia, alcuni esponenti del centrosinistra, tra cui il sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna, abbiano come unica reazione quella di attaccare prima il sindaco di Ortona, Angelo Di Nardo, e poi il presidente della Regione, Marco Marsilio”, scrive il senatore Sigismondi.
“Parliamo di un progetto capace di generare fino a 1.500 nuovi posti di lavoro – sottolinea – grazie alla costruzione di uno stabilimento per la produzione di turbine e aerogeneratori eolici. Un’iniziativa che richiederebbe ben altro spirito di collaborazione e sostegno al lavoro che la Regione Abruzzo sta portando avanti con determinazione. Grazie all’impegno del presidente Marsilio e dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, si stanno creando le condizioni per rendere il nostro territorio competitivo rispetto alla concorrenza di altre regioni. Per questo il richiamo di Marsilio alla responsabilità e alla maturità politica non solo è giustificato, ma appare necessario. Siamo soltanto all’inizio di un percorso che, in questa fase delicata, dovrebbe vedere i diversi livelli istituzionali lavorare in sinergia, senza disperdere un’opportunità così rilevante per l’occupazione e lo sviluppo dell’Abruzzo”.
“In questo momento non conta se l’insediamento sarà a Vasto o a Ortona, ciò che importa davvero è che l’investimento resti nella nostra regione. Le polemiche politiche esplose alla semplice notizia della possibilità che Renexia scelga l’Abruzzo sono non solo inutili ma persino dannose. Lo scontro e l’incertezza istituzionale rischiano infatti di pesare negativamente sulla decisione finale dell’azienda, alla quale, è bene ribadirlo, spetta esclusivamente la scelta conclusiva. Purtroppo non è la prima volta che rappresentanti del centrosinistra tentano di alimentare una contrapposizione tra Ortona e Vasto. Era già accaduto nella scorsa campagna elettorale, quando l’onorevole Camillo D’Alessandro raccontava di presunti tagli ai danni di Ortona. Anche allora dimostrammo che le sue parole non corrispondevano alla realtà: sul Porto di Ortona, infatti, erano stati stanziati 10 milioni in più rispetto alle risorse previste in passato”.
“Il governo Marsilio – aggiunge – sta invece investendo con decisione, anche grazie all’Accordo di Coesione sottoscritto con il governo Meloni, sull’intero sistema infrastrutturale abruzzese, senza trascurare alcun territorio. Allo stesso modo, il governo nazionale sta dimostrando di credere nelle potenzialità del Mezzogiorno. La scelta di istituire la ZES unica, che estende le procedure di semplificazione a tutte le regioni del Sud, rappresenta un’occasione straordinaria di crescita. Il Sud non aveva bisogno di politiche assistenzialiste ma di opportunità concrete di sviluppo. Le misure adottate dal governo Meloni e dalla giunta Marsilio vanno in questa direzione. I dati economici lo dimostrano: il Mezzogiorno è tornato a crescere e l’Abruzzo registra un andamento migliore rispetto alle altre regioni del Sud. Un risultato che deve rendere orgogliosi tutti, frutto anche della forza della nostra imprenditoria e della qualità della manodopera specializzata presente sul territorio”.
“Non è il momento delle polemiche ma della responsabilità e del fare squadra, affinché l’investimento di Renexia si concretizzi nella nostra regione. Invito in particolare il sindaco Menna, anche nella sua veste di presidente della Provincia, a impiegare meglio il proprio tempo evitando sterili contrapposizioni politiche e concentrandosi invece sugli atti di sua competenza. Non possiamo, infatti, dimenticare il suo maldestro tentativo di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che finì per generare confusione sulle aree industriali individuate dallo strumento urbanistico, creando solo incertezze e ostacoli agli investimenti”, conclude Sigismondi.
D’ALESSANDRO: “GESTIONE DILETTANTESCA DEL PIU’ GRANDE INVESTIMENTO DEL CENTROSUD”
Dopo la nota di Sigismondi non si è fatta attendere l’ulteriore replica del segretario regionale di IV D’Alessandro.
“La verità è uscita fuori. Ho rotto il muro complice di silenzio della filiera di Fratelli d’Italia: da Ortona passando per la Regione fino a D’Urso. Gestione dilettantesca del più grande investimento del centrosud Italia. Guarda il caso, dopo le così dette polemiche inutili, prima Marsilio, poi il senatore Sigimondi, tanati sulla vicenda Renexia, nel silenzio complice del sindaco di Ortona, si affrettano a dire che tutto sommato nulla è stato ancora deciso, salvo aver espresso già un parere favorevole su Vasto”.
“Il senatore Sigismondi fatica a capire, cerco di aiutarlo – aggiunge – Qui nessuno è contro Vasto, che ha il diritto al pari di Ortona, di ambire ad ospitare un investimento come quello possibile di Renexia. Ma a vasto il Sindaco ha fatto il Sindaco, a Ortona Fratelli d’Italia lo ha impedito. Ed è ovvio che decide chi investe. Ma nel momento in cui sono convocati i poteri pubblici questi devono dispiegarsi affinché l’investimento si faccia in Abruzzo risolvendo problemi e non creandoli agli investitori”.
“Se il porto di Ortona è porto industriale di rilevanza nazionale, se su Ortona nel tempo sono stati investiti milioni di euro ed altri ancora in programmazione, sia nazionali che regionali, lo si è fatto proprio per attrezzare, specializzare il porto per insediamenti come quello di Renexia, che non a caso un anno fa, ovviamente senza alcuna decisione definitiva, guardava al potenziale sito di Ortona. Un grande gruppo del genere non lo fa perché gli sta simpatico qualcuno, ma perché conosce il territorio e le sue funzionalità. Nel merito con i lavori , da noi finanziati, si è risolto il problema della galleria di RFI, cosa che consente finalmente al binario ferroviario sul molo nord di movimentare merci. Nelle altezze a mare della diga foranea, ad esempio, con scarico direttamente sul mare potrebbe essere immaginato un investimento del genere”.
“Ma la filiera di Fratelli d’Italia, dal Comune di Ortona fino ad arrivare al ministro d’Urso, dopo essere stati tanati oggi fanno solo confusione. I rischi si chiamano Taranto e Gioia Tauro dove Renexia, la subholding del gruppo Toto, ha presentato manifestazione di interesse per investimenti di 5 miliardi per gestire impianti ex ILVA – Rigassificatore, impianti DRI, centrale termoelettrica e carpenteria metallica- (Qui il link), e il potere regionale rispetto al più grande insediamento industriale della storia d’Abruzzo dopo la Sevel, il più grande attualmente in corso nel centrosud Italia, cosa fa? Si mette a politicizzare i siti dove realizzare l’investimento”.
“Non è la polemica che allontana gli investimenti ma il loro dilettantismo. Il Governo nazionale deve impegnarsi a sostenere l’iniziativa, ad esempio, se richiesta, con l’intervento di cassa Depositi e Prestiti. L’intervento va aiutato, se serve, con speciali norme facilitartici tipiche per gli interventi strategici nazionali, ovviamente candidando l’Abruzzo. Di questo si dovrebbe occupare Sigismondi. La filiera di Fratelli d’Italia, dal sindaco di Ortona, al Presidente Marsilio, a Sigismondi al Senato, a D’Urso al Governo, alla Meloni eletta in Abruzzo, invece di diventare infrastruttura di soluzione per fare realizzare l’investimento, è da più di un anno che fanno perdere tempo, provando a fare a politicizzare la scelta dei sito dove fare l’investimento. Ed è ovvio che se il Sindaco di Ortona non difende le prerogative nazionali di Ortona, lo fanno altri, di sicuro non rimarremo in silenzio”, conclude.
- RENEXIA: “POLEMICHE DANNEGGIANO TERRITORIO”,
“GESTIONE DILETTANTESCA”, SI RIACCENDE SCONTROL'AQUILA - Tra "polemiche che danneggiano il territorio" e una "gestione dilettantesca del piu grande investimento del centrosud Italia": si allarga l...