“LA SANITA’ DEL FUTURO” CON NUOVA RETE OSPEDALIERA: “MODELLO ABRUZZO MIGLIORA QUALITA’ SERVIZI”

18 Gennaio 2024 17:32

Regione - Sanità, Video

L’AQUILA – “Le difficoltà più grandi all’esame del Ministero le abbiamo riscontrate nel superare l’iniziale incompatibilità tra architettura formale e sostanziale. Per noi era fondamentale arrivare a definire un piano che non avesse conseguenze sul territorio e così, pur rispettando le linee ministeriali, siamo riusciti a superare parametri e indicatori molto restrittivi. Oggi a livello assistenziale non cambia nulla anzi, migliora la qualità dei servizi, con una rete che consentirà ai cittadini di sapere dall’inizio quale sarà il percorso”.

Lo ha spiegato il direttore generale dell’Asr, l’Agenzia sanitaria regionale abruzzese, Pierluigi Cosenza, nel corso del convegno nazionale “Nuova rete ospedaliera: la svolta in Abruzzo. L’evoluzione della sanità regionale”, che si è tenuto nei giorni scorsi all’Aquila, nella sala Ipogea di palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale.

Hanno preso parte ai lavori, tra gli altri, oltre a Cosenza, l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, il capo del dipartimento Sanità della Regione Abruzzo Claudio D’Amario, i quattro direttori generali delle Asl abruzzesi Ferdinando Romano, per la Asl Avezzano-Sulmona-Aquila; Vero Michitelli, per la Asl di Pescara; Thomas Schael, per la Asl Lanciano-Vasto-Chieti; Maurizio Di Giosia, per la Asl di Teramo; Alessandro Grimaldi, segretario regionale sindacato medici Anaao e coordinatore nazionale dei segretari regionali; Liborio Stuppia, rettore dell’Università “D’Annunzio” Chieti-Pescara; da remoto il presidente della Regione Marco Marsilio e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.

Hanno partecipato anche il senatore Guido Liris, l’onorevole Alberto Bagnai, il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, oltre a esperti di livello nazionale. Ha moderato il direttore di LAQTv Luca Bergamotto.





Per D’Amario: “Questo provvedimento era un atto dovuto, un adempimento assistenziale che mancava da troppo tempo. Questa programmazione permetterà finalmente di riclassificare tutti gli ospedali abruzzesi, di metterli in rete e dare la possibilità a tutti i cittadini di accedere alle cure attraverso un percorso predefinito”.

Del ruolo delle università ha parlato Stuppia: “In questi ultimi mesi stiamo lavorando di concerto con la Regione e le Direzioni generali perché l’Università può dare molto alla sanità regionale, ha bisogno in cambio di un’attenzione per alcuni particolari come le scuole di specializzazione. Se lavoriamo insieme possiamo creare una sinergia sicuramente positiva per la regione”.

Nel suo intervento Alessandro Grimaldi ha sottolineato: “Il contenuto più importante è il fattore umano su cui dobbiamo investire, in particolare i giovani. Tenere legati a noi i giovani che si formano su questo territorio e formarli adeguatamente affinché possano diventare i rappresentanti della sanità del futuro”.

Si sono detti soddisfatti i direttori generali delle 4 Asl, che nelle prossime settimane contribuiranno a definire eventuali ulteriori proposte.

Ha detto Ferdinando Romano, della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila: “La rete ha un grande merito, perché consolida l’organizzazione degli ospedali e contemporaneamente rappresenta un punto di partenza per la programmazione futura”.





Per Vero Michitelli: “La Asl di Pescara con questa rete ne esce sicuramente rafforzata, è un’occasione di organizzazione e di rilancio”.

Ha aggiunto Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti: “tra le tante altre cose è importante sottolineare che viene valorizzata la sede dell’università, considerando che abbiamo la facoltà di Medicina concentrata principalmente sull’ospedale di Chieti, oltre ad alcune strutture che diventano complesse”.

Ha osservato Maurizio Di Giosia, direttore generale della Asl di Teramo: “Oggi abbiamo finalmente uno strumento che ci consente di mettere in atto la sanità del futuro, dobbiamo trarne tutti i benefici possibili valorizzando le nostre strutture”.

Il senatore Guido Liris ha evidenziato: “Per chi conosce gli strumenti del management sanitario sa benissimo quanto siano impattanti le reti ospedaliera e territoriale. Rappresentano il disegno della sanità futura”.

L’onorevole Alberto Bagnai ha aggiunto: “Il modello organizativo illustrato è davvero all’avanguardia e presenta spunti di interesse che possono costituire un esempio per le altre regioni”.

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