L’America sbarca in Abruzzo

23 Aprile 2007 00:00

- Cronaca





PESCARA — Sulle note dell’inno di Mameli, intonato da una banda made in Abruzzo, si attende l’ Airbus 330 dell’Eurofly con a bordo trecento americani, tra tour operator, addetti ai lavori e giornalisti del settore turismo. A fare gli onori di casa all’aeroporto d’Abruzzo, il vicepresidente della Regione Abruzzo Enrico Paolini, Mauro Galli dell’Italian Travel Promotion Council, Riccardo Strano, responsabile Enit per il Nord America, Marcello Celi per la Saga, Enzo Giammarino, presidente dell’Aptr, Armando Brunini e Rosario Mariani dell’Eurofly che hanno “scommesso” sul collegamento Pescara-NewYork. «Scommessa vinta – ha sottolineato Armando Brunini – visto che le prenotazioni – a oggi – sono al di sopra delle nostre più rosee previsioni». Il motivo di questa “visita” è che da ieri e fino al 24 aprile è sbarcata in Abruzzo la settima edizione dell’Italy Symposium, classico appuntamento per il mercato turistico americano dedicato alla promozione della destinazione Italia. Quattro giorni intensi, da vivere per scoprire un Abruzzo autentico, per testare le potenzialità di un territorio quasi sconosciuto oltreoceano, ma che ha suscitato interesse nei tour operator pronti a improntare pacchetti turistici già dalla prossima stagione estiva. «Se siamo qui – ha detto Enrico Paolini – è perché abbiamo lavorato duro e sodo per un anno e mezzo. La nostra mission è dimostrare che l’Italia oltre alle mete tradizionali può offrire un prodotto diverso in grado di venire incontro alla nuova domanda che arriva dagli Usa. Gli operatori americani sono venuti a verificare se l’Abruzzo è quello che dice di essere, e cioè una regione vivibile e autentica, in grado di conciliare sviluppo e tutela della natura, vivibilità e ospitalità. Sono convinto che in questi quattro giorni gli ospiti americani troveranno soddisfazione». Soddisfazione ovviamente anche per l’arrivo del Boing che ha inaugurato la tratta Pescara – NewYork che dal 9 maggio con Eurofly diventerà a cadenza settimanale: «Pescara ha tutte le carte in regola per essere considerato il terzo aeroporto di Roma – ha detto Paolini – e l’operazione Italy Symposium è stata chiusa anche per la vicinanza che l’Abruzzo può vantare nei confronti della Capitale». L’Italia piace molto agli americani «non a caso – ha detto Riccardo Strano – quando il National Geographic Travel mette in copertina il Bel Paese aumenta le vendite del 15%», e anche l’Abruzzo ha tutte le carte in regola per entrare nelle grazie dell’universo a stelle e strisce per i suoi paesaggi, le bellezze naturali e i suggestivi borghi e castelli. «Questo Symposium rappresenta un’occasione unica per l’Abruzzo – ha detto il presidente dell’Aptr Enzo Giammarino – Dalla sua perfetta riuscita dipende la possibilità per la nostra regione di inserirsi da protagonista nel mercato americano, rendendo ripetibile per gli anni a seguire il volo Pescara – New York. Come dagli altri grandi eventi a tema turistico che l’Abruzzo ha organizzato negli ultimi mesi, ci aspettiamo un ritorno di immagine e di accresciuta considerazione delle nostre capacità. Dopo sei mesi di collegamento aereo con gli Usa l’Abruzzo sarà più conosciuto e apprezzato come destinazione turistica. Il Nord America potrà diventare il più grande mercato non europeo per l’Abruzzo». Anche Mauro Galli ha sottolineato come «Pescara, con il suo aeroporto ha il potenziale per diventare un punto focale trasformando l’Abruzzo da una destinazione di passaggio a un soggiorno nel contesto del viaggio italiano».





(fonte: iltempo.it)

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