L’AQUILA – A seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti della Polizia Locale del Comune dell’Aquila nella mattinata odierna, presso la Prefettura de L’Aquila, ha avuto luogo la procedura di raffreddamento dei conflitti con esito negativo.
“Dinanzi al Vice Prefetto e Capo di Gabinetto Sergio Di Iorio“,secondo quanto riferisce il CSA RAL Coordinamento Provinciale L’Aquila, rappresentato da Benedetta Di Gennaro, “sono intervenuti per il Comune dell’Aquila l’Assessore alla Polizia Locale e Personale Laura Cucchiarella e il Dirigente Capo Dipartimento Tiziano Amorosi e per il CSA RAL i Coordinatori Benedetta Di Gennaro, Fabrizio Durante e Walter Falzani”.
“L’incontro”, si legge nel comunicato,”si è protratto per oltre due ore nell’arco delle quali sono state affrontate tutte le tematiche oggetto della proclamazione dello stato di agitazione. Il CSA ha stigmatizzato il comportamento del Comune non improntato al dialogo e alla prevenzione e risoluzione dei conflitti. Relativamente al Comandante, la parte pubblica si è impegnata a nominarne uno entro la fine del mese di settembre, prospettando il ricorso a dirigente amministrativo, in applicazione dunque della recente modifica alla Legge Regionale che lo consentirebbe, sebbene oggetto di osservazioni e dubbi di legittimità da parte di organizzazioni sindacali ed associazioni professionali.Il CSA ha chiesto di ricorrere a professionalità appartenenti alla Polizia Locale, anche al fine di scongiurare ulteriori contenziosi, oltre quelli (ben sei) che hanno visto l’Ente sempre soccombente, con aggravio di costi a carico della collettività”.
“Per quanto attiene alla organizzazione della Polizia Locale, nonostante il CSA abbia da tempo sollevato la necessità di provvedere a revisionare ed adeguare il Regolamento di Polizia Locale come previsto dalle norme intervenute e in conseguenza della Sentenza del Tar (n. 182/2025), la parte datoriale non ha assunto impegni certi circa tempi e modi.
Per il CSA una situazione inaccettabile che determina incertezze e confusione nella Polizia Locale dell’Aquila che addirittura indossa uniformi e gradi non recepiti dal Regolamento comunale”.
“A riguardo della applicazione di taluni istituti contrattuali (indennità di funzione, condizioni lavoro/disagio, servizio esterno e buoni pasto) sul punto la parte datoriale ha rimandato alla contrattazione decentrata, non assumendo alcun impegno concreto. Il CSA ha richiesto una presa di posizione reale e concreta della parte datoriale nei confronti dei lavoratori, ma la proposta non veniva accolta e rimandata a successive valutazioni”.
“A conclusione della ampia ed accesa discussione, in considerazione della attuale illegittima situazione organizzativa e preso atto delle posizioni espresse dalla parte datoriale, la quale ancora una volta non ha inteso assumere impegni concreti e cadenzati nel tempo ovvero percorrere strade di dubbia legittimità, il CSA ha chiuso con esito negativo il tentativo di conciliazione e pertanto lo stato di agitazione prosegue. Il CSA metterà in campo ogni iniziativa sindacale e giudiziaria ritenuta utile e necessaria al fine di tutelare i diritti, il benessere di tutte le lavoratici ed i lavoratori della Polizia Locale, far cessare le inadempienze dell’Ente e ripristinare la legalità”.
- STATO DI AGITAZIONE POLIZIA LOCALE L’AQUILA: FUMATA NERA DOPO IL VERTICE IN PREFETTURAL'AQUILA - A seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti della Polizia Locale del Comune dell’Aquila nella mattinata odie...