“FESTIVAL DANNUNZIANO, 30MILA PRESENZE IN 9 GIORNI”: IL BILANCIO DI SOSPIRI, “1,8 MLN UTENTI SOCIAL”

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SULLE TAPPE PESCARESI DELL'EVENTO DEDICATO AL POETA, "PROPOSTE NEL SEGNO DELLA QUALITA' E DELLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE, GRANDE RITORNO DI IMMAGINE PER L'ABRUZZO INTERO"

11 Settembre 2025 17:45

Pescara - AbruzzoWeb Turismo, Cultura, L'Emiciclo informa

PESCARA – “Il Festival Dannunziano anche in questa edizione ha registrato un grande successo e a dirlo sono i numeri: solo nelle prime nove giornate di Pescara sono stati oltre 30mila gli spettatori, perché quella era la capienza delle sale e arene sempre piene. Sono state poi oltre 1,8 milioni le persone che hanno visualizzato i contenuti del festival sui social, con una grande visibilità fuori regione”.

Questo il primo bilancio del Festival Dannunziano, stilato, nell’intervista ad Abruzzoweb dal suo grande ideatore e fautore, Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale., ce sette anni fa lanciò l’idea di dedicare un festival nella sia città natale al poeta Gabriele D’Annunzio.





L’edizione 2025, con il claim Vivere l’inimitabile, l’organizzazione a cura della Fondazione consiglio regionale eventi (Crea), e con la direzione artistica di Giordano Bruno Guerri,  ha celebrato le prime nove giornate a Pescara dal 30 agosto al 7 settembre, ma sta ora proseguendo con altri appuntamenti fino 19 settembre con eventi a Guardiagrele, San Vito Chietino, Chieti e L’Aquila, ovvero nei luoghi del Vate.

“Questo festival – commenta Sospiri – è innanzitutto poliedrico, con manifestazioni sportive, poesia, teatro, presentazione di libri, ricerca universitaria, confronto politico, per arrivare fino a grandi eventi musicali di ogni genere, dalla musica classica, alla musica elettronica. Tutto nel segno della libertà di espressione, della qualità, con una ricaduta in termini assoluti d’immagine. Insomma, un prodotto riuscito”.

Per quanto riguarda tra i tanti eventi e momenti delle giornate pescaresi, quelli che sono rimasti più a cuore a Sospiri, “senz’altro il film Duse al Festival di Venezia e la proiezione per la prima volta in Italia del film sul Futurismo. Lo spettacolo della cantante israeliana Noa è stato molto toccante ed emozionante visto anche la particolare situazione di gravità del conflitto. Così come secondo me dal punto di vista musicale eccezionale spettacolo è stato il concerto di Cristiano De Andrè. Mi è piaciuto anche il confronto tra Peter Gomez e Tommaso Cerno cioè tra due personalità agli estremi politici opposti, a conferma che il festival Dannunziano vuole essere una agorà di libero pensiero”.





Alla domanda, “quale è l’attualità di D’Annunzio, grande poeta ma su cui pesano l’interventismo nella prima guerra mondiale,​ causa di un immane e inutile massacro, e il suo rapporto con Benito Mussolini e il fascismo?”, Sospiri ritiene quanto segue: “la figura di D’Annunzio ha pagato l’essere assimilata al fascismo, ma tutte le ricerche storiche anche quelle più orientate, hanno accertato che D’Annunzio era D’Annunzio e basta, era un uomo che viveva il suo tempo, tra due guerre mondiali. La sua attualità è semplicemente quella di un grande intellettuale, come può essere l’attualità di Giuseppe Ungaretti, di Giacomo Leopardi o di Grazia Deledda“.

Del resto, prosegue il presidente, “oggi si fa un gran parlare degli influencer, ma D’Annunzio forse ne è stato, senza sapere di esserlo, il primo esempio: nell’intero continente europeo ha condizionato usi, costumi e gusti, in questa straordinaria figura, più si avanti e più si scoprono motivi per continuare ad indagare”.

Infine, a proposito di immagine e promozione: “Il festival Dannunziano, assieme alla Perdonanza celestiniana, al Premio Michetti, alla Giostra cavalleresca di Sulmona, al Mastrogiurato di Lanciano, alla Corsa degli zingari di Pacentro, al rito dei Serpari di Cucullo, a tanti altri eventi ancora, siano all’interno di un meccanismo di promozione della nostra regione. Con un costo non trascurabile, ma sicuramente limitato rispetto a quello di grandi campagne pubblicitarie. È evidente che c’è stata una crescita di presenze turistiche, non c’era un posto a dormire all’Aquila come non c’era a Pescara, a Montesilvano, in montagne, al mare e in collina. Questi eventi hanno  la capacità di farsi conoscere, il resto lo fa l’Abruzzo, perché madre natura a mio avviso ci ha dato il territorio più bello del mondo”.

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