“EPICOCO VIA DA COMUNICAZIONE, CADE STELLA?”, VOCI E VELENI IN VATICANO SU SACERDOTE AQUILANO

14 Febbraio 2023 08:57

Regione - Cronaca

L’AQUILA – “Per quale ragione don Epicoco si  è improvvisamente dimesso (o è stato dimissionato?) da incarichi di altissimo prestigio, in cui è stato fortemente voluto da Papa Francesco?”

La domanda insidiosa se la pone il sito Messainlatino.it, “per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione”, secondo cui il 42enne Luigi Maria Epicoco, di origini pugliesi e aquilano di adozione, ordinato sacerdote dal 2005, dall’allora arcivescovo de L’Aquila Giuseppe Molinari, preside dell’Istituto Superiore Scienze Religiose Fides et Ratio Issr dell’Aquila, sarebbe pronto “a lasciare entro l’anno la cattedra di Filosofia teoretica presso la Pontificia Università Lateranense”, e soprattutto avrebbe già lasciato il ruolo di assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione e l’editoria della Santa Sede, “e senza comunicato ufficiale”, incarico questo molto prestigioso e importante, assegnato a giugno 2021 da Papa Francesco.

Don Epicoco ha vissuto da giovane prete la tragedia del terremoto che ha sconvolto la sua città di adozione, il 6 aprile 2009, quando nella sua veste di cappellano degli universitari fu colpito in particolare dal dramma degli otto giovani della Casa dello Studente rimasti sotto le macerie. Autore di vari libri a carattere spirituale, ha come detto una cattedra in filosofia alla Lateranense e nel 2019 il cardinale vicario Angelo De Donatis lo ha nominato preside dell’Istituto Superiore Scienze Religiose Fides et Ratio Issr dell’Aquila.

E’ anche editorialista dell’Osservatore Romano oltre che, almeno fino ad ora, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione e l’editoria della Santa Sede.

Messainlatino.it, house organo del cattolicesimo più conservatore e tradizionalista, distante dunque dall’ala più progressista di papa Francesco, parla di “caduta di una stella”, sostiene che don Epicoco “avrebbe scelto di non avere incarichi in Vaticano”, e riferisce di  una riunione convocata anche a seguito di furioso pubblico litigio”, presenti diversi testimoni, che avrebbe avuto come protagonista don Epicoco pochi giorni prima di Natale”.

A seguire l’articolo di Messainlatino.it.

Dimissioni don Luigi Epicoco: la caduta di una stella? Cosa sta succedendo?





Abbiamo appreso da nostre fonti in altissimo loco che, da qualche tempo, il nome di don Luigi Maria Epicoco è molto famoso in Curia Romana.

Sacerdote di origine brindisina, classe 1980, ordinato nel 2005 ed incardinato nella Diocesi dell’Aquila, noto ed acclamato autore in Italia di decine di libri ed articoli teologici.

Ma facciamo un passo indietro.

In occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, il 21 dicembre 2019, il Santo Padre aveva regalato un libro di don Epicoco ai membri della Curia, con un commento molto positivo sul sacerdote pugliese.

Da quel momento l’astro del sacerdote, incardinato nell’Arcidiocesi dell’Aquila è stato in continua ascesa.

Il suo culmine lo raggiunse il 21 giugno 2021, quando il Santo Padre Francesco lo ha nominato Assistente Ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione ed editorialista dell’ Osservatore Romano.

La nomina, secondo quanto ci risulta, non fu “lineare”: diversi esponenti di Curia Romana (anche Cardinali) nonché di Diocesi e Arcidiocesi italiane avrebbero opposte fortissime e documentate obiezioni alla stessa (perchè?).

Non va dimenticato che, precedentemente, il 21 aprile 2021 il Santo Padre aveva nominato Sottosegretario Aggiunto all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede Mons. Armando Matteo, che risulta essere un grande amico di Epicoco.





Ancora nel dicembre del 2021, il Santo Padre, sempre in occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, aveva regalato un altro testo di don Epicoco: “Come ricordo di questo Natale, vorrei lasciare qualche libro… Ma per leggerlo, non per lasciarlo nella biblioteca, per i nostri che riceveranno l’eredità! Prima di tutto, uno di un grande teologo, sconosciuto perché troppo umile, un sottosegretario della Dottrina della Fede, mons. Armando Matteo, che pensa un po’ a un fenomeno sociale e a come provoca la pastoralità. Si chiama Convertire Peter Pan. Sul destino della fede in questa società dell’eterna giovinezza. È provocatorio, fa bene. Il secondo è un libro sui personaggi secondari o dimenticati della Bibbia, di padre Luigi Maria Epicoco: La pietra scartata, e come sottotitolo Quando i dimenticati si salvano. È bello”.

Ci informano che nei primi giorni di questo gennaio 2023, in sui si è tenuta una riunione di alcuni importanti cardinali, don Epicoco avrebbe scelto di non avere incarichi in Vaticano.

Tale riunione sarebbe stata convocata anche a seguito di furioso pubblico litigio (perchè e con chi?), presenti diversi testimoni, che avrebbe avuto come protagonista don Epicoco pochi giorni prima di Natale.

Si arriva così a questi primi di febbraio, quando il sacerdote pugliese – improvvisamente e senza alcuna spiegazione ufficiale – lascia il Dicastero per la Comunicazione (senza comunicato ufficiale, ma rilevato immediatamente da Wikipedia: ci segnalano che è stato tolta da Wikipedia la data di fine dell’incarico (“2023”).

Corollario di ciò, egli non è più in possesso del “pass” per entrare nello Stato della Città del Vaticano. Nel frattempo Epicoco, in questi giorni, è a predicare un ciclo di esercizi spirituali ad un gruppo di sacerdoti.

Ma ogni “cometa” ha una coda, infatti si parla anche di possibili avvicendamenti del segretario del Dicastero per la Dottrina della Fede mons. Armando Matteo, di mons. Francesco Cosentino del Dicastero del Clero e di mons. Fabio Salerno attuale secondo segretario del S. Padre.

Sempre da nostre fonti abbiamo appreso che don Luigi Epicoco sembra essere pronto a lasciare entro l’anno anche la cattedra di Filosofia Teoretica presso la Pontificia Università Lateranense.

Noi ci poniamo la domanda: per quale ragione don Epicoco si sia improvvisamente dimesso (o è stato dimissionato?) da incarichi di altissimo prestigio, in cui è stato fortemente voluto da Papa Francesco, addirittura contro il fermo parere – al tempo – di due cardinali (che lo conoscevano bene e da tempo)? Da un’altissima fonte porporata presso la Curia Romana sappiamo che la vicenda che vede protagonista don Luigi Maria Epicoco è paragonabile “alla notte di San Lorenzo”.

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