L’AQUILA – “A seguito di una segnalazione da parte dei lavoratori della Accord Phoenix per una fuoriuscita di polveri di toner, il giorno 17 settembre 2018 la Fiom ha tempestivamente richiesto un incontro urgente all’azienda. A settimane di distanza da quell’episodio le preoccupazioni della Fiom, sul tema della salute dei lavoratori e non solo, sono tutt’altro che superate, tenuto conto delle varie criticità emerse durante l’incontro e degli approfondimenti condotti”.
Così il sindacato dei metalmeccanici della Cgil in una nota.
“In quella giornata, dopo aver preso atto della veloce decisione aziendale di allontanare il personale in attesa che la polvere si depositasse, in sede di incontro la Fiom ha appreso dalla diretta voce del direttore tecnico della Accord Phoenix che non si era trattato di un episodio isolato, ma che circostanze simili, per quanto più contenute, si erano già verificate!”.
“Di fronte a tale dichiarazione una organizzazione sindacale seria non può esimersi dall’esprimere la massima preoccupazione sia per la salute dei Lavoratori che per gli effetti sull’ambientale che certe lavorazioni possono avere”, continua la Fiom nella nota.
“Va detto che già durante l’ultima assemblea, viste le condizioni dei Lavoratori che partecipavano, la Fiom aveva espresso la necessità di avviare l’elezione dei Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza, passaggio che consentirebbe di verificare il documento di valutazione dei rischi sia per quanto riguarda i materiali usati sia per quanto riguarda le postazioni di lavoro”.
“Durante la stessa riunione del 17 settembre è emersa anche la difficoltà finanziaria della società a cui sono state ricondotte dall’azienda stessa, nella persona del direttore tecnico e generale, le problematiche che determinano un ritardo quasi costante nel pagamenti degli stipendi”, denuncia poi il sindacato.
“Data questa situazione, nei giorni scorsi la Fiom ha chiesto alla Camera di Commercio di conoscere i bilanci depositati, l’ultimo dei quali risale all’esercizio 2016, mentre al 19 ottobre 2018 non risulta depositato ancora il bilancio esercizio 2017”.
“Già da una prima analisi del bilancio di esercizio 2016, leggendo il conto economico, notiamo alcuni dati che destano preoccupazione, infatti risulta un ‘Totale costi per il personale’ pari a 677.013 euro a fronte di un ‘Totale valore della produzione’ di 6.859 euro”, continua il sindacato.
“Pur tenendo conto dei fermi produttivi per effetto dell’itervento della Guardia di Finanza e dei tempi per le autorizzazioni Aia, dai dati di bilancio sembrerebbe che non è stato prodotto praticamente nulla oppure che è stata venduta solo una parte esigua del materiale lavorato; in questo secondo caso, dove sarebbe stato stipato il materiale prodotto e non venduto?”.
“Va poi anche sottolineato che a tutt’oggi l’impegno occupazione, non solo in termini di numeri ma anche di bacino individuato, è ben lungi dall’essere stato rispettato”.
“La Fiom ha sempre manifestato scetticismo rispetto ai piani industriali presentati dalla proprietà e oggi che il tema dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul posto di lavoro è di tragica attualità anche sul nostro territorio, la Fiom richiama l’attenzione di azienda, Enti preposti e Istituzioni perché la tutela della salute di Lavoratori e cittadini non passi mai in secondo piano”, conclude Fiom.
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