L’AQUILA. ”Anagrafe dei siti contaminati”.
Questo il tema dell’incontro, promosso dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia dell’Aquila in collaborazione con la Regione Abruzzo, che si è svolto stamani presso la sala Celestiniana del complesso di Collemaggio, a L’aquila.
Un incontro partecipato, al quale hanno preso parte i Comuni di L’Aquila, Avezzano, Ortona dei Marsi, Lecce dei Marsi, Pereto, Ovindoli, Rocca Pia, Collepietro, San Benedetto in Perillis, Montereale, San Pio delle Camere, Tornimparte, San Demetrio, Vittorito, Acciano, Scoppito, Aielli, Pettorano Sul Gizio, Capestrano, Canistro, Castellafiume, Ofena, Ocre, Collelongo, Anversa degli Abruzzi, Rocca di Cambio, Ateleta, Oricola, Collarmele, Rocca di Mezzo, Lucoli, Barisciano, San Vincenzo Valle Roveto, Carapelle Calvisio, Caporciano, Magliano dei Marsi, Capistrello, Bugnara, Raiano, Castel di Sangro, Villa Santa Lucia, Pescasseroli, Calascio e Carsoli; le Comunità Montane Alto Sangro e Altopiano Cinquemiglia e Marsica 1, i Gestori e i rappresentanti dell’Arta della provincia dell’Aquila.
Nel corso dell’Assemblea l’ Ing. Franco Campomizzi (funzionario della Regione Abruzzo – Settore Ambiente) ha informato che è stato stanziato 1 milione e 500 mila euro da erogare, come contributo, al 60% ai Comuni per la rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato.
Il Piano Regionale Triennale per la tutela dell’ambiente ha previsto 6 milioni di Euro. Di questi, 2 milioni circa verranno utilizzati per le indagini preliminari; i restanti 4 milioni circa saranno utilizzati per i piani di caratterizzazione, le analisi di rischio e la progettazione degli interventi di bonifica di quelle discariche per le quali risulterà necessario andare oltre alle indagini preliminari.
La finanziaria regionale del 2007 prevede, inoltre, un fondo di rotazione di 6 milioni di Euro da concedere ai Comuni come finanziamento da restituire in 10 anni a tasso zero per gli interventi bonifica. Questo per avere la possibilità di finanziare tutti gli interventi dei siti in Abruzzo secondo la graduatoria stilata dall’ARTA sulla base del rischio potenziale della discarica.
«Un momento necessario per monitorare e intervenire sulle tante discariche dismesse – ha dichiarato l’Assessore Michele Fina – l’Italia si caratterizza negativamente per diverse procedure d’infrazione per danni all’Ambiente. Tra queste c’è una specifica procedura relativa ai siti contaminati. La Corte di Giustizia Europea ha già condannato il nostro Stato al pagamento di una multa salatissima, che ammonta a 10 milioni di Euro. E’ inoltre prevista una sanzione di 350 mila euro per ogni giorno di ritardo dal momento della condanna fino all’adempimento degli obblighi richiesti. Lo Stato chiamerà in causa le Regioni e qui arriva la nota più dolente. Il Corpo Forestale dello Stato ha censito in Abruzzo 357 siti, tra discariche dismesse e depositi incontrollati di rifiuti. La Campania ne ha 220, la Sicilia 180, il Piemonte 7, la Lombardia 5, il Veneto zero, per fare alcuni esempi. I Comuni abruzzesi rischiano, quindi di pagare un terzo della multa».
«Nuove risorse rappresentano nuove opportunità» prosegue Fina «ora i Comuni, sostenuti dai gestori dei rifiuti, Comunità Montane e Provincia, possono attrezzarsi per coglierle. E’ il miglior servizio che possiamo rendere alla qualità dell’ambiente del nostro Territorio».
(primadanoi)
- Nuovi fondi per le bonifiche delle discariche abusive
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