L’AQUILA – “Una scelta obbligata, motivata dal serio rischio di chiusura delle agenzie regionali e dalla necessità ormai improrogabile di tagliare i costi della politica, malgrado le resistenze della lobby della spesa pubblica, già effettuata da altre Regioni, tra cui Marche e Toscana”.
Così Mauro Febbo, assessore regionale all’agricoltura, spiega la decisione di assorbire le agenzie regionali nelle direzioni regionali.
“Se la direzione regionale agricoltura è stata progressivamente depauperata di cervelli – continua Febbo – l’Arssa è invece ricca di professionalità e competenze specifiche. Integrare le due strutture non potrà che renderle ancora più efficaci, mettendo la Regione Abruzzo nell’ottimale condizione di dare risposte concrete rispetto alle esigenze della nuova agricoltura”.
Una importante puntualizzazione arriva dal consigliere regionale Emilio Iampieri, segretario della commissione regionale agricoltura: “Il personale dell’Arssa non subirà alcun disagio – sottolinea – ma, al contrario, non soltanto verrà immesso nei ruoli regionali ma ogni competenza sarà riconosciuta e valorizzata e soprattutto, aspetto non secondario, ogni dipendente continuerà a lavorare nelle sedi di lavoro in cui è ora”.
“Sono davvero soddisfatto di questa riforma – conclude Iampieri – perché coniuga rigore ed efficienza, il tutto nel pragmatismo di un’amministrazione che non si limita agli annunci ma opera concretamente, andando a incidere con oculatezza sulla spesa”.
- AGENZIE REGIONALI: PDL, ”RIFORMA SCELTA OBBLIGATA”
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