PESCARA – Figli e figliastri tra le testate online, alcune (tra cui AbruzzoWeb) discriminate nell’assegnazione della pubblicità sul Forum del Mediterraneo organizzato a Chieti?
Il vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, difende l’operato dell’amministrazione nel caso di specie, sottolineando la scarsità di fondi, ma ammette un criterio per conoscenza personale che non dovrebbe esistere nemmeno se il budget pubblicitario fosse di 10 euro.
Pur passando la palla ad Abruzzo Sviluppo, Castiglione ammette anche che sui criteri c’è qualcosa da rivedere.
“La pubblicità – premette – è stata gestita dalla società Abruzzo Sviluppo e non so quali siano stati i loro criteri. So che c’erano quattro soldi per la comunicazione, non arrivavano a 7 mila euro e non si poteva dare un euro a tutte le testate, né, dall’altra parte, fare un appalto per quella somma!”.
“Sono inc… con me stesso – tuona Castiglione – perché avremmo tanti progetti da pubblicizzare, i poli di innovazione, la rete delle imprese, ma non abbiamo soldi per spiegarli alla gente”.
Sui criteri che hanno preferito la conoscenza diretta ai numeri oggettivi del traffico di utenti, l’assessore conclude che “se è andata così, vuol dire che in caso di nuovi eventi la pubblicità la daremo alle altre testate che sono state escluse questa volta”.
Lodevole, ma forse sarebbe il caso di affidarsi a qualcosa di più serio e oggettivo di un listone di giornali digitali da spuntare come le figurine: “ce l’ho, mi manca”. (alb.or.)
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