L’AQUILA – “Grande partecipazione, didattica scientifica di qualità e momenti di socialità e conoscenza reciproca”.
Si può riassumere così – si legge in una nota – l’evento di lancio di Cosmic School, progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale che vedrà nel corso dell’anno scolastico appena avviato attività e laboratori in 13 scuole superiori in Abruzzo, Campania e Basilicata.
Al “primo lancio”, ospitato dal Gran Sasso Science Institute all’Aquila, sono state circa 200 le persone presenti, con numerose delegazioni delle scuole partner del progetto.
Cosmic School – viene spiegato – è il prodotto di un partenariato che vede insieme Fondazione Openpolis, Gran Sasso Science Institute, Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Gran Sasso Tech e Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo.
Cosmic School è un percorso educativo per avvicinare studentesse e studenti delle scuole superiori alle materie STEM attraverso diverse attività e laboratori, che riguardano la formazione, l’orientamento e la costruzione di comunità di apprendimento e pratica. Il progetto è basato su un percorso formativo all’interno delle scuole partecipanti, che prevede la realizzazione di un prototipo di un telescopio per la rivelazione di raggi cosmici e laboratori di “citizen science” volti alla creazione di consapevolezza nell’ambito della raccolta e analisi di dati e del monitoraggio civico.
Oltre ai saluti e agli auguri di inizio percorso da parte dei rappresentanti delle organizzazioni partner, sul palco si sono alternati importanti esponenti del mondo scientifico italiano, oltre che dell’imprenditoria innovativa.
Non è mancato il ricordo per Edoardo Alesse, per anni rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, scomparso pochi giorni fa.
Al progetto partecipano istituti e licei di L’Aquila, Pescara, Teramo, Avezzano, Sulmona, Vasto, Lanciano, Giulianova, Nereto, Potenza e Pompei. Nota di lode per studenti e studentesse arrivate a L’Aquila dalla Campania e dalla Basilicata, proprio per assistere all’evento di lancio.
I laboratori in classe, partiti lo scorso 6 ottobre, attraverseranno oltre 70 classi all’interno delle scuole aderenti.
LE DICHIARAZIONI
Vincenzo Smaldore (Openpolis), responsabile di progetto: “Siamo contenti di aver inaugurato Cosmic School con una giornata intensa come questa. Per noi la progettazione nell’ambito dell’educazione scolastica è importante, perché ci permette di promuovere valori e pratiche che sosteniamo da sempre, come la citizen science e l’importanza dei dati per la conoscenza e il miglioramento delle comunità”.
Paola Inverardi (Rettrice del Gran Sasso Science Institute) “La Cosmic School non è soltanto un evento di alta formazione, è un momento di incontro, di curiosità e di contaminazione tra giovani ricercatori, studenti e docenti. Il termine stesso ci rimanda immediatamente alle grandi domande che ci poniamo da sempre: da dove veniamo, come funziona l’universo, quali sono le leggi fondamentali della natura. Domande che ci legano in un filo continuo dalla filosofia antica alle più moderne frontiere della fisica delle astroparticelle e della cosmologia”.
Ezio Previtali (Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso): “Questo progetto riveste una particolare rilevanza per far avvicinare le nuove generazioni al mondo della fisica delle particelle. La possibilità di realizzare un rivelatore di particelle, di testarne le caratteristiche, di effettuare misure di raggi cosmici e quindi analizzare i dati raccolti, mette gli studenti nella condizione di effettivamente apprezzare come un esperimento di fisica delle particelle viene condotto, dalla sua ideazione alla sua realizzazione scientifica. L’augurio è quello che gli studenti si lascino coinvolgere in questo percorso con interesse ed entusiasmo e sono certo che in breve tempo sapranno diventare grandi esperti nello studio dei raggi cosmici”.
Fernando Ferroni (Presidente Gran Sasso Tech): “Raggi cosmici, da sempre ricerca ricca di scoperte. Grazie al progetto Cosmic School, Gran Sasso Tech insegnerà a costruire, sui banchi di scuola, rivelatori che stimoleranno nei giovani la curiosità per Scienza e Tecnologia. Anche così la nostra Fondazione prosegue la sua missione di affiancare ai propri progetti di ricerca tecnologica anche attività formative, al fine di sviluppare una filiera della conoscenza che parta dalle scuole dell’obbligo fino alle più alte specializzazioni accademiche”.
Giuliano Bocchia (dirigente Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo): “La scuola abruzzese è accogliente verso tutti ma ciò non significa rinunciare all’approfondimento. Nella scuola come nella vita ognuno deve sentirsi protagonista e non gregario. Questo progetto si basa sulla partecipazione attiva degli studenti”.
Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inattivi, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell’automazione, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, operatori dell’economia sociale, persone detenute e in condizioni di vulnerabilità. L’obiettivo è sperimentare progetti di formazione e inclusione digitale e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it.
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