L’AQUILA: PD, “DESTRA MANDA CITTA’ IN TILT, TRAFFICO OVUNQUE PER INCAPACITA’ PROGRAMMAZIONE LAVORI”

22 Ottobre 2025 15:47

L'Aquila - Cronaca, Gallerie Fotografiche, Politica

L’AQUILA – “L’Amministrazione Biondi ha mandato L’Aquila in tilt. La mancanza  di programmazione e una certa incapacità generale di chi ha le deleghe alla viabilità, alle opere pubbliche e all’urbanistica, hanno ormai generato un traffico senza soluzione di causa da Est a Ovest con il Centro città divenuto una sorta di cittadella inespugnabile in cui è quasi impossibile entrare (parcheggiare non ne parliamo) e uscire, anche per chi ci risiede  e con il totale disappunto dei commercianti che provano a mandare avanti le loro attività”.

Così, in una nota, i segretari del Pd Alessandro Tettamanti (Circolo L’Aquila Centro), Nello Avellani (L’Aquila) e Stefano Albano (L’Aquila Provincia).





“È sotto gli occhi di tutta la cittadinanza cosa sta accadendo nel tratto davanti la caserma Rossi, tra la Questura e il cimitero, dove insiste anche il polo scolastico di Colle Sapone – aggiungono –  Si è scelto  colpevolmente di abbattere gli alberi di Parco Polsinelli per fare un’ennesima rotatoria, che oltre che inutile è dannosa, troppo attaccata all’altra già esistente (tanto da costituire un otto difficilmente percorribile per bus e camion) e che sta creando un traffico incredibile all’entrata Est della città, in quanto sostituisce anche la complanare accanto la caserma Rossi che costituiva uno sfogo per il passaggio in quella zona”.

“Eppure l’Amministrazione era stata ampiamente avvisata a riguardo – proseguono gli esponenti Pd – Hanno scelto di non ascoltare e tirare dritto come sempre, accompagnati dall’ormai solita arroganza di chi non accetta critiche e si sente al di sopra di tutto e con il Sindaco Biondi perennemente assente dalla vita quotidiana della città in giro per la Regione, il Paese e il mondo intero per impostare il prosieguo della sua carriera politica. Chi come tutte e tutti noi ‘poveri mortali’ vive e lavora all’Aquila ogni giorno, invece, è costretto a farlo sperimentando sulla propria pelle una città sempre più invivibile, non a casa nelle ultime posizioni del rapporto ecosistema urbano di Legambiente”.

“Sorpresa del giorno – continuano -, oggi è bloccata anche la Statale 80, all’altezza del casello autostradale – una zona particolarmente sensibile – per il rifacimento del manto stradale che poteva benissimo essere fatto nottetempo. Stessa cosa a Pettino in Via Leonardo Da Vinci dove pure insistono scuole ed attività commerciali. Per non parlare della coincidenza fatale dei lavori del Ponte Belvedere e dei sottoservizi che hanno bloccato l’intero quartiere di Fontesecco (inclusa la parte alta di Viale Giovanni XXIII) e di Via XX Settembre, anche questi accesso alla città da Ovest e ormai perennemente bloccati a tempo indeterminato, a cui si è aggiunta la chiusura di Viale Don Bosco che costringe le auto a fare una pericolosa gimkana in discesa tra i vicoletti”.

“Incresciosa la condizione dei residenti, alcuni dei quali – già in una situazione di difficoltà estrema da mesi – giorni fa in Via degli Ortolani sono stati letteralmente bloccati dall’iniziativa di un privato che ha aperto il cantiere per l’installazione di una gru, cartina di tornasole del non governo del territorio da parte degli uffici comunali. Non è più rimandabile invece trovare le giuste strategie per il governo del transitorio, zona per zona, istituendo specifici momenti di  partecipazione e confronto  tra le parti, in modo che questi non debbano avvenire in strada, a cose fatte e a denti stretti, ma diventino strumenti collaudati. In tale senso apra il Comune subito un tavolo composto da rappresentanti di abitanti, ditte, polizia municipale e ovviamente responsabili tecnici e politici, istituendo canali per una comunicazione continuativa e dinamica tra le parti”.





“Di certo una situazione complessiva come quella che ci troviamo a vivere oggi non è più tollerabile – sottolineano – e risponde a responsabilità precise da parte di chi ha le deleghe alla viabilità, ai lavori pubblici e all’urbanistica di questa non città, e che dovrebbe aprire in loro una seria riflessione sulle proprie capacità valutando l’idea delle dimissioni, a questo punto opportune”.

“Gli aquilani e le aquilane non ne possono più di tutto questo e vorrebbero semplicemente vivere in una città amministrata in modo adeguato per un capoluogo di provincia e Regione, attraverso una programmazione seria che metta in primo piano i bisogni quotidiani della cittadinanza, troppo spesso dimenticati a favore dei grandi eventi e costose soluzioni estetiche frutto delle proiezioni autoreferenziali di pochi”, concludono i segretari Pd.

 

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