L’AQUILA – Doveva essere il giorno della riconciliazione e del raccoglimento, l’inaugurazione del Parco della memoria delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009, alla presenza del presidente del consiglio Mario Draghi e del ministro Mara Carfagna.
All’ombra di un obelisco alto quindici metri che sorge all’interno di una fontana monumentale. A Piazzale Paoli, che ha visto un ampio piano di riqualificazione, e che assume un significativo valore, per il fatto che sorge in un area delimitata da via XX settembre, via Campo di Fossa e via Luigi Sturzo, ovvero le tre strade in cui è stato registrato il più alto numero di decessi la notte del 6 aprile.
E’ invece così non è stato: molti dei parenti delle vittime non si sono presentati, e complice le limitazioni covid-19, pochi sono stati gli aquilani che hanno partecipato, nonostante l’arrivo in città del presidente del Consiglio, che gode sondaggi alla mano di un grande consenso, ma soprattutto per l’intrinseco significato del parco che si andava ad inaugurare.
Plastica la differenza con la visita a Pescara del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’inaugurazione dell’Imago museum: tanta gente ad accoglierlo e a implorarlo di restare al Quirinale, la politica di ogni colore compatta nel salutare come un evento epocale l’apertura dello spazio museale creato dalla fondazione PescarAbruzzo, degno di una città “dinamica e aperta al futuro”, come ha sottolineato il sindaco Carlo Masci.
Casus belli a L’Aquila, con il sindaco Pierluigi Biondi sotto accusa, il ritardo con cui sarebbero stati invitati i parenti delle vittime, e “solo una parte di essi”, come pure lo “scarso o nullo” coinvolgimento in una inaugurazione che doveva vederli come ovvio protagonisti.
Non solo: polemiche a margine tra il sindaco Biondi e l’ex sindaco Massimo Cialente, per l’assenza di Oscar Farinetti, che ha fatto una donazione di 87mila euro per il parco della Memoria e che, ha accusato Cialente, smentito da Biondi, “l’amministrazione si è scordata di invitare”.
A rappresentare ieri i parenti delle vittime il dottor Massimo Cinque, che la notte he la notte del 6 aprile ha perso due figli e la moglie, e che ha provato a smorzare le polemiche.
“Credo che sia una giornata importante, bella, dobbiamo mettere da parte le polemiche, che fanno parte della vita, e ci saranno sempre. Questo parco sarà un luogo importante per la città, del ricordo e della memoria. Ad alcuni piacerà ad altri no però pazienza andiamo avanti, l’importante è che è stato realizzato se c’è voluto tempo ci sono state delle delle lungaggini burocratiche, e numerose problematiche, anche a causa di quasi due anni di pandemia”, ha detto nel suo intervento.
Il sindaco Biondi ha aperto la cerimonia d’inaugurazione, leggendo una struggente lettera di Renza Bucci, nonna Renza, che la notte del 6 aprile 2009 ha perso la figlia, il genero, e due nipoti. Di fatto, tra le righe, una risposta a chi tra i parenti delle vittime non c’era.
Come Vincenzo Vittorini, che il 6 aprile ha perso moglie e un figlio, e che nome di di altri parenti delle vittime a poche ore dall’inizio della cerimonia, ha illustrato le ragioni dell’assenza.
“Non c’è nessuna polemica politica e nessuna opposizione alla visita del premier Draghi – ha detto Vittorini -. E’ stato commesso un grave sgarbo istituzionale e mostrata indelicatezza umana perché non si possono invitare solo una parte dei familiari delle vittime quattro giorni e mezza prima. Avevamo chiesto che con l’inaugurazione del Parco della Memoria ci fosse una riconciliazione collettiva e in questo senso bisognava invitare prima i familiari delle vittime, poi la città e successivamente le istituzioni. Ci sono 55 ragazzi giovani non aquilani morti nel terremoto i cui familiari non sono stati invitati e in tal senso sono stati uccisi un’altra volta. Si sarebbe potuto chiedere scusa ma il sindaco ha continuato a fare polemica come se in questa città nessuno potesse parlare e esprimere il proprio mestiere”.
Draghi, che da fonti governative è rimasto irritato dalle polemiche sorte intorno alla cerimonia, nel suo intervento ha detto che “la mia presenza serve a ribadire il dovere del ricordo, la notte del terremoto appartiene alle memoria collettiva dell’Italia e del mondo. La città dell’Aquila ha scelto di affidare la memoria del terremoto non a un tradizionale monumento, ma a un parco, a uno spazio aperto che è anche simbolo del vuoto lasciato da chi è morto in quella terribile notte. Questo spazio è anche il simbolo di pienezza, riempito da tutte le famiglie, dai bambini che giocheranno tra queste aiuole e tra queste fontane. E’ il vuoto del dolore che viene riempito dall’affetto e dalla memoria, è simbolo della vita che deve rinascere, traendo forza dalla memoria di una tragedia”.
Per quanto riguarda la polemica su Farinetti, comunque ringraziato nel suo discorso da Biondi, Cialente ha scritto poche ore fa su facebook: “sono contento che, anche se solo nella giornata di ieri, siano arrivati una serie di inviti a presenziare all’inaugurazione del Parco della Memoria. Tra questi quello ad Oscar Farinetti, grande benefattore. Resta l’amaro in bocca per come è stata gestita la vicenda, che ha anche indispettito la Presidenza del Consiglio. Vorrei tornare però al senso di questa data che non deve essere intaccato dalle goffaggini organizzative. Ciascuno di noi, come certamente in cuore suo fa pressoché tutti i giorni, potrà raccogliersi un attimo a ricordare i nostri martiri, i loro volti, le loro storie, il dolore che la loro scomparsa ha lasciato negli affetti più stretti. Che tutti si sentano presenti, con il cuore. Un pensiero dolce anche ad Antonietta Centofanti, amica dolce e forte”.
Ha ribattuto Biondi in una nota stampa di oggi: “Ho doverosamente atteso che la giornata inaugurale del Parco della Memoria, sugellato dalla presenza del premier Draghi e del ministro Carfagna, non venisse intaccata da discussioni ed elementi polemici. Ritengo, però, opportuno mettere un punto fermo su una vicenda sgradevole, generata da Massimo Cialente che del tutto inopinatamente ha asserito sui social, e altrettanto inaspettatamente riportato da alcuni media, che il patron di Eataly, Oscar Farinetti, non fosse stato invitato per tempo alla cerimonia”.
“Come noto l’azienda specializzata nella vendita e nella distribuzione di generi alimentari, così come gli allievi della Scuola Sottufficiali e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, nel post sisma ha meritevolmente raccolto una somma in beneficenza che ha contribuito alle spese di realizzazione del memoriale – ha incalzato Biondi – . Un atto di generosità riconosciuto, che ieri ho ricordato nel mio messaggio e per il quale rinnovo sentimenti di gratitudine. L’ex primo cittadino, in maniera scomposta nonché senza chiedere preventivamente alcuna informazione, si è lasciato prendere la mano sui social come troppo spesso gli accade e ha falsamente scritto che l’amministratore delegato di Eataly fosse stato escluso dall’inaugurazione. Un messaggio sottoscritto e commentato da utenti altrettanto disinformati, che hanno formulato pensieri e improperi gratuiti, ugualmente farneticanti. Cialente, forse avvisato della figuraccia in cui stava incorrendo, ha provato a mettere la classica toppa scrivendo che Farinetti fosse stato coinvolto, ma in ritardo, ovvero il giorno prima della manifestazione”.
“La realtà, testimoniata da uno scambio di telefonate e mail intercorso tra la mia segreteria e quella di Eataly, è che l’amministratore fosse stato invitato già dal 23 settembre scorso, il giorno stesso in cui abbiamo avuto contezza e informato la città della partecipazione del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro. Comunicazioni succedutesi sino a lunedì, giorno in cui ci hanno informato che Farinetti non sarebbe potuto essere presente per impegni lavorativi. Questi i fatti, comprovati e comprovabili. Resta l’amarezza per una polemica che non esito a definire insulsa, oltre che immotivata e inspiegabile, di cui la città non aveva bisogno, utile per regalare un vacuo quarto d’ora di celebrità”, ha concluso Biondi.
PARCO DELLA MEMORIA E DELLE POLEMICHE, TRA ASSENZE PARENTI VITTIME E SCONTRO TRA BIONDI E CIALENTEL'AQUILA - Doveva essere il giorno della riconciliazione e del raccoglimento, l’inaugurazione del Parco della memoria delle 309 vittime del terrem...








