ASSESSORE AQUILANO AL BILANCIO REPLICA A PESANTI ACCUSE SINDACATO, SU MANCATO RITORNO COMPETENZE NEL CAPOLUOGO, SU CUI CENTRODESTRA SI ERA BATTUTO AI TEMPI DI D'ALFONSO

GENIO CIVILE: LIRIS, ”NOSTRO OBIETTIVO EVITARE CORTO CIRCUITO RICOSTRUZIONE”

9 Luglio 2019 14:58

Regione - Politica

L'AQUILA – “In questo momento il nostro principale obiettivo è evitare il corto circuito della ricostruzione. Si tratta di una situazione transitoria, perché ancora non si procede alla nomina dei capi dipartimento e alla riorganizzazione degli uffici all’interno dei dipartimenti stessi. Una modifica, nelle condizioni attuali, rischierebbe di provocare un cortocircuito al processo di ricostruzione e all’edilizia ordinaria, con conseguenze imprevedibili”.

L’assessore regionale al Bilancio e personale, Guido Quintino Liris, risponde alle critiche mosse dalla Cgil sulla riorganizzazione della macchina ammnistrativa regionale, che lo vede come principale promotore, approvata il 2 luglio scorso in Giunta, e che prevede lo stesso numero di dipartimenti, otto, con nomi più brevi e “friendly”, con competenze in alcuni casi diverse, calibrate con le deleghe di ciascun assessore.

La Cgil contesta però il fatto che rispetto al precedente assetto, resta immutata l'attribuzione del settore Genio Civile, che continua a far capo al dipartimento Infrastrutture e Trasporti, con sede a Pescara, e che prima faceva capo al dipartimento che ora si chiama Territorio e ambiente, con sede a L'Aquila.





A salire sul banco degli imputati gli aquilani Liris, promotore con il presidente della Regione Marco Marsilio della riforma della tecnostruttura, e il vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente, della Lega, il vice presidente vicario del Consiglio regionale Roberto Santangelo, eletto con Azione Politica, che quando erano al Comune dell'Aquila – Liris nella veste di vicesindaco – contestarono duramente questo scippo al capoluogo, scagliandosi con l'allora presidente della Regione, ora senatore Luciano D'Alfonso, del Partito democratico e pescarese.

 

“Dispiace vedere che proprio l’assessore Liris ha firmato la delibera di Giunta, con la quale si ribadisce l’assegnazione dei servizi del Genio civile al Dipartimento Infrastrutture e Trasporti. Ma cambiano i ruoli ed evidentemente cambiano le convinzioni…”, commentano ora Carmine Ranieri, segretario Cgil Abruzzo e Molise FP, Paola Puglielli, segretario regionale Cgil Funzione pubblica e  Antonio Iovito,segretario regionale Spi Cgil.





“La riorganizzazione – spiega però Liris – non deve ritenersi definitiva data la carenza di dirigenti tecnici. Criticità che, nella mia qualità di assessore al personale, affronterò al più presto. Quel che evidentemente non si è colto, è l’aspetto fortemente innovativo del nuovo assetto politico regionale voluto dal governo Marsilio con l’istituzione di una delega specifica alla Ricostruzione che prima non c’era e che, essendo dipendente politicamente dal presidente, offre un punto di osservazione unico e quindi virtuoso nel quale il Genio Civile assumerà sempre più importanza strategica”.

“Non solo – aggiunge Liris -, il disegno dei nuovi dipartimenti rispecchia volutamente le deleghe politiche degli assessori e che la politica si riprenda spazi persi nella scorsa legislatura è un altro segnale inequivoco della forte volontà di potenziare anche il livello di autonomia del Genio Civile, il cui assetto a oggi prevede solo due dirigenti su quattro servizi: uno su L’Aquila-Teramo, che ha il controllo univoco dei due crateri 2009 e 2016-2017, e un altro su Chieti-Pescara. Si tratta di una situazione transitoria, perché ancora non si procede alla nomina dei capi dipartimento e alla riorganizzazione degli uffici all’interno dei dipartimenti stessi. Una modifica, nelle condizioni attuali, rischierebbe di provocare un cortocircuito al processo di ricostruzione e all’edilizia ordinaria, con conseguenze imprevedibili”.

Anche Santangelo però replica prontamente alla Cgil, ricordando che lui la delibera, ovviamente, non l'ha votata, non essendo assessore e ricordando che, “in tutti i tavoli a cui ho partecipato  ho sempre ribadito la mia posizione, cioè quella di riportare, in questo caso, gli uffici del Genio civile nell’originaria sede del Dipartimento delle Opere pubbliche, così come ho suggerito di rimodulare alcune competenze della macrostruttura della Giunta regionale”.

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