AGRICOLTURA: “PROGETTO PILOTA PER LA MONTAGNA”, D’ERAMO, “OPPORTUNITA’ ANCHE PER L’ABRUZZO”

IL SOTTOSEGRETARIO AL MASAF, "L'OBIETTIVO E' VALORIZZARE LE PRODUZIONI DI QUALITA' CREANDO UN ECOSISTEMA DI SERVIZI NELLE AREE INTERNE PER FAVORIRE INVESTIMENTI". DOSSIER ALLO STUDIO DI UNIONCAMERE, POI LA PROPOSTA DI LEGGE

26 Ottobre 2025 21:40

Italia - Cronaca, Politica

L’AQUILA  – È ancora nella fase di studio, affidato a Unioncamere, ma prossimo a vedere la luce, il progetto pilota per l’Agricoltura delle aree interne e di montagna del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, che potrebbe coinvolgere anche nella fase di lancio, il territorio abruzzese, con centralità data alle produzioni biologiche e di qualità e alla creazione di un ecosistema di servizi.

La novità nazionale, anche per la sua terra, è rivelata ad Abruzzoweb dall’aquilano Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, ex coordinatore della Lega in Abruzzo, ex assessore comunale al Comune dell’Aquila con il sindaco Biagio Tempesta, e poi assessore provinciale, che in questi mesi ha lavorato assiduamente al dossier, che per la prima volta è stato annunciato e illustrato nelle sue linee guida durante i lavori del G7 dell’agricoltura che si sono tenuti l’anno scorso in Sicilia.





“È un progetto molto ambizioso – spiega il sottosegretario – che ha sicuramente da una parte l’obiettivo di rafforzare l’agricoltura montana, biologica e di qualità, ma per riuscire a fare questo pone come centrale il portare maggiori servizi all’interno proprio di queste aree, senza i quali compromessa sarebbe la possibilità di una crescita economica ed occupazionale”.

Il progetto riguarderà tre aree, una al Nord, una al Centro e una al Sud, e avrà nella prima fase un carattere sperimentale, e terminato lo studio di Unioncamere si avrà contezza di quanti soldi occorreranno. Secondo step, valutata la necessita di eventuali rettifiche e aggiustamenti, si arriverà ad una proposta legislativa per estendere la misura.

L’Abruzzo ha comunque tutte le caratteristiche per vedere attuata la prima fase del progetto.

“La nostra regione, nelle sue aree interne, ha potenzialità che ancora non sono pienamente conosciute al grande pubblico nazionale o anche internazionale – conferma il sottosegretario -, ha straordinari prodotti che possono diventare sempre più attrattori importanti anche per il turismo. E se poi collochiamo queste considerazioni all’interno di contesti paesaggistici, architettonici e naturali che la regione offre, si comprende perché  questa è una sfida che abbiamo abbracciato con forza che porteremo avanti con determinazione”.





Il progetto pilota è destinato poi ad intersecarsi con le azioni già messe in campo a favore del biologico, e a questo proposito, il 24 settembre è stato lanciato dal Masaf a il marchio Biologico italiano, che tutelerà le produzioni 100% nazionali, e che dovrebbe dunque essere sugli scaffali già all’inizio dell’anno prossimo.

“Per questo governo rappresenta una priorità il contrasto allo spopolamento delle aree interne e di montagna, che occupano il 52% del suolo italiano, ospitano il 48% dei comuni e dove abitano 13,6 milioni di persone. Un lavoro non semplice, che portiamo avanti con coraggio, determinazione e passione”, conclude D’Eramo.

 

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